II Commissione - Marted́ 27 marzo 2007


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ALLEGATO 1

5-00322 Fluvi: Carenza di organico presso la sezione distaccata di Empoli del tribunale di Firenze.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con riferimento all'interrogazione presentata dagli onorevoli Fluvi, Frias e Maran in merito alla carenza di giudici togati nella sezione distaccata di Empoli del Tribunale di Firenze occorre ricordare che tutte le problematiche connesse alla copertura dell'organico giudiziario costituiscono materia di competenza del Consiglio Superiore della Magistratura, il quale, sulla base delle tabelle predisposte dai Capi dei singoli uffici giudiziari, ha il compito di decidere la destinazione dei magistrati alle diverse sedi.
Tanto premesso, va precisato che l'organico magistratuale togato del Tribunale di Firenze presenta, allo stato, la vacanza di due degli 8 posti di Presidente di sezione (vacanze pubblicate dal Consiglio Superiore della Magistratura con telex n. 16923 del 22 luglio 2005 e n. 22696 del 24 novembre 2006), nonché di una delle 68 unità di giudice previste.
Si deve mettere in luce che la segnalazione per il biennio 2006-2007 riguardante il progetto organizzativo del Tribunale ha previsto l'assegnazione alla sezione distaccata di Empoli di tre figure togate: il dottor Domenico Giuseppe Ammirati, con funzioni di magistrato coordinatore della sezione, la dottoressa Sabina Gallini ed il dottor Michele Barillaro.
In verità, il nome della dottoressa Gallini non è stato menzionato tra i magistrati assegnatari di competenze giudiziarie nell'ambito della sede distaccata solo perché, all'atto della redazione della suddetta segnalazione, il magistrato in questione era provvisoriamente sospesa dalle funzioni e dallo stipendio.
Comunque, l'assenza della dottoressa Gallini è stata medio tempore supplita dalla destinazione provvisoria alla sezione distaccata di Empoli della dottoressa Eleonora Polidori, magistrato distrettuale giudicante presso la Corte di Appello di Firenze, che ha svolto funzioni giudiziarie nel settore penale.
Quanto al dottor Barillaro, lo stesso è stato assegnato alla sede empolese dal 15 gennaio 2007. A tutt'oggi, però, non risulta adottato un provvedimento di modifica tabellare volto a disciplinare le competenze giudiziarie da attribuirgli.
Quanto ai magistrati onorari destinati ad integrare l'organico togato, deve da ultimo evidenziarsi che il Presidente del Tribunale fiorentino, con provvedimento datato 7 ottobre 2006, ha assegnato al settore civile della sede decentrata di Empoli i GG.OO.TT. dottori Cristina Bartaloni, Elena Fontanelli, Giovanna Mazza ed ha, invece, destinato allo svolgimento delle funzioni giudiziarie penali i dottori Alessia Sani, Alessandro Fiumalbi ed Anna Aga Rossi.


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ALLEGATO 2

5-00861 Tenaglia: Carenza di organico presso il tribunale di Vasto.

TESTO DELLA RISPOSTA

In risposta all'interrogazione dell'onorevole Tenaglia, si fa presente che la pianta organica dell'ufficio di Vasto risulta composta dal Presidente e da 5 giudici togati.
Al riguardo occorre preliminarmente ricordare che l'ufficio giudiziario in questione non è stato interessato dalla ripartizione (realizzata con il decreto ministeriale 23 gennaio 2003) del primo contingente di 234 unità su un totale di 546 posti previsti in aumento dalla legge n. 48/2001, poiché questo intervento era rivolto principalmente a realizzare l'istituzione delle piante organiche dei magistrati distrettuali ed a soddisfare le esigenze operative nei gradi superiori di giudizio, che erano stati caratterizzati da significativi incrementi di carico di lavoro.
Per gli uffici di primo grado, infatti, si è ritenuto di poter procrastinare ai successivi interventi l'attribuzione di nuovi posti in organico, prevedendosi soltanto alcune eccezioni relative agli uffici cui, con il decreto ministeriale 9 aprile 2001, erano state provvisoriamente sottratte unità in organico ed ai tribunali interessati dalla riforma legislativa per i cosiddetti tribunali metropolitani, di cui al decreto legislativo n. 491/99.
Il Tribunale di Vasto non è stato nemmeno interessato dal successivo ampliamento di organico previsto dal decreto ministeriale 7 aprile 2005 per la distribuzione di ulteriori 196 unità sui predetti 546 posti previsti dalla legge n. 48/2001, poiché, anche secondo la metodologia seguita in sede di predisposizione di tale intervento, il Tribunale di Vasto non raggiungeva uno scostamento dai valori medi della sopravvenienza pro capite per magistrato in relazione al biennio 2002-2003 tale da rendere necessario un immediato ampliamento dell'organico del personale di magistratura.
Le determinazioni assunte dal Ministro della giustizia sono state, peraltro, condivise dal Consiglio superiore della magistratura che, con parere espresso nella seduta del 16 marzo 2005, non ha sollevato obiezioni al mancato incremento della pianta organica del Tribunale di Vasto.
A tutt'oggi, quindi, risulta che tra i diversi uffici giudiziari sono già state distribuite 430 delle 546 unità disponibili; le ulteriori 116 unità saranno assegnate in occasione dell'ultimo intervento.
Al riguardo si sottolinea che con nota del 10 gennaio 2006 è stato richiesto al Consiglio superiore della magistratura di formulare il prescritto parere in merito alla distribuzione del contingente residuo, predisponendolo sulla scorta delle indicazioni fornite dal Ministero della giustizia in un'ottica diretta a realizzare un riequilibrio su base nazionale dei carichi di lavoro.
L'ulteriore analisi dei valori rilevati secondo la predetta metodologia non ha, però, evidenziato una situazione di criti-cità


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tale da rendere necessario un incremento dell'organico del Tribunale di Vasto, anche se il Consiglio superiore della magistratura, nella seduta del 6 luglio 2006, ha segnalato l'opportunità di poter aumentare di un'unità la pianta organica del predetto Tribunale.
Le osservazioni del Consiglio Superiore della Magistratura saranno oggetto di attenta valutazione e solo all'esito sarà predisposto il decreto ministeriale di ripartizione del predetto contingente di posti, che potrà interessare anche la pianta organica del Tribunale di Vasto.


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ALLEGATO 3

5-00859 Contento: Carenza di organico presso il tribunale di Pordenone.

TESTO DELLA RISPOSTA

In risposta all'interrogazione dell'onorevole Contento è necessario premettere che quanto osservato in relazione all'interrogazione dell'onorevole Tenaglia sul Tribunale di Vasto deve essere ribadito anche per le carenze di organico giudiziario del Tribunale di Pordenone e della Sezione distaccata di San Vito al Tagliamento.
Va, però, precisato che le problematiche connesse alla copertura dell'organico giudiziario costituiscono materia di competenza del Consiglio superiore della magistratura, al pari delle determinazioni da assumere per la destinazione dei giudici alla sede di San Vito al Tagliamento, sulla base della tabella predisposta dal Capo dell'ufficio giudiziario. Tuttavia il Consiglio superiore della magistratura, nel rendere il prescritto parere per la distribuzione dell'organico residuo di cui alla legge n. 48/2001, non ha fatto alcuna osservazione sulle scelte riguardanti l'ufficio giudiziario in questione.
Comunque, per quanto riguarda la copertura dell'organico togato del Tribunale di Pordenone (composto dal Capo dell'Ufficio, da un Presidente di sezione e da 16 giudici), risulta che, allo stato, sono vacanti due dei predetti 16 posti di giudice, ma dette vacanze non sono state pubblicate dal Consiglio Superiore della Magistratura.
Peraltro, nessuno spunto critico di riflessione emerge dall'esame del progetto organizzativo del Tribunale redatto per il biennio in corso 2006-2007 visto che proprio il progetto ha evidenziato - per il settore penale - la definizione integrale ed in tempi molto ravvicinati dei procedimenti di nuova iscrizione oltre alla definizione di un numero dei procedimenti penali superiore al numero dei procedimenti sopravvenuti nel decorso biennio, e - per il settore civile - il possibile raggiungimento dei tempi medi di definizione di tre anni per la gran parte dei procedimenti.
Con riferimento al personale amministrativo ed alle richieste di incremento degli organici dei singoli uffici giudiziari, si evidenzia che a far data dall'ottobre 2000 la dotazione organica del personale amministrativo è stata ridotta di complessive 701 unità, così che, stante l'entità della riduzione dei contingenti complessivi, non sono state previste deroghe per il Tribunale di Pordenone.
Per la sezione distaccata di San Vito al Tagliamento, invece, non è stata disposta nessuna riduzione di organico ed ogni eventuale indifferibile esigenza non potrà che essere risolta mediante modifiche di organico compensative con la sede circondariale.
Comunque, dall'analisi degli organici del personale amministrativo risulta che il Tribunale di Pordenone presenta un organico di 57 unità, costituito allo stato da 54 unità presenti.
Il locale Ufficio NEP, il cui organico è di 17 unità, ha 15 unità in servizio con un operatore giudiziario B2 in soprannumero.


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La sezione distaccata di San Vito al Tagliamento, il cui organico è di 5 unità, non presenta nessuna vacanza mentre il relativo Ufficio NEP, il cui organico è di 4 unità, ha una sola vacanza nella figura dell'ufficiale giudiziario C2.
Dall'esame della situazione delineata si rileva che le uniche vacanze di rilievo sono, quindi, rinvenibili nelle posizioni apicali dell'area C.
I posti vacanti di operatore giudiziario B3 (3 al Tribunale) potranno essere coperti solo all'esito delle procedure di riqualificazione poiché relativi ad una figura introdotta ex novo con il decreto ministeriale 6 aprile 2001 (che ha rideterminato le dotazioni organiche dell'amministrazione giudiziaria conformemente al nuovo ordinamento professionale delineato dal contratto collettivo integrativo sottoscritto il 5 aprile 2000) per la quale in tutta Italia non esistono unità di personale.
Analogamente non è possibile coprire, allo stato, i 2 posti di ufficiale giudiziario C2 vacanti nell'Ufficio NEP di Pordenone né l'unico posto vacante nell'Ufficio NEP di San Vito al Tagliamento.
Si fa, peraltro, presente che il Ministero della giustizia, sia pure nei ristretti limiti consentiti dalle vigenti normative in materia, ha messo in atto ogni possibile intervento consentito per garantire la necessaria attività della Giustizia ed ha prestato particolare attenzione proprio agli uffici dell'Italia settentrionale, ove le carenze degli organici apparivano particolarmente rilevanti.
Nello specifico, in occasione dell'assunzione dei vincitori ed idonei del concorso a 443 posti di ufficiale giudiziario C1 bandito nel 2002, è stato coperto proprio nell'Ufficio NEP di San Vito al Tagliamento l'unico posto di questa figura professionale. Inoltre, si è anche proceduto alla pubblicazione di un interpello per il trasferimento del personale in servizio, ai sensi dell'articolo 19 dell'accordo sulla mobilità interna del personale del 28 luglio 1998. All'esito di tale procedura è stato coperto, mediate trasferimento a domanda, un posto di ufficiale giudiziario C1 nell'Ufficio NEP di Pordenone.
Anche in occasione dell'assunzione di 99 cancellieri C1 di cui all'autorizzazione per l'anno 2006 è stato pubblicato un interpello per la copertura, tra l'altro, dell'unico posto vacante di cancelliere C1 negli uffici in esame (precisamente, presso la Procura della Repubblica di Pordenone). Tale posto sarà coperto con il trasferimento di un dipendente che si è collocato in posizione utile.
Giova evidenziare, poi, che è stato possibile coprire integralmente l'organico della sezione distaccata di San Vito al Tagliamento grazie al trasferimento d'ufficio (ai sensi dell'articolo 14 del citato accordo del 28 luglio 1998) di 1 operatore giudiziario B2 e di 1 cancelliere C1, nonché al passaggio, per mobilità volontaria, di 1 unità della posizione economica C2 proveniente da altra amministrazione.
Anche per la copertura di 1 posto di operatore giudiziario B2 nell'Ufficio NEP di Pordenone e di 2 posti della medesima figura professionale nella locale Procura della Repubblica si è fatto ricorso alle procedure di mobilità di personale di altre amministrazioni o enti.
Con particolare riferimento al Tribunale di Pordenone, si fa presente che l'impiego di questa procedura è stato sollecitato dai vertici dell'ufficio, ma il personale amministrativo di ruolo ne ha apertamente osteggiato l'uso. Si è, quindi, ritenuto opportuno attivare, mediante la mobilità volontaria, la procedura per il passaggio di un dipendente comunale per la copertura di un posto di cancelliere C2 (allo stato le vacanze sono 4 rispetto ad una pianta organica di 6), sempre che lo stesso sia in possesso del titolo di studio specifico.