XII Commissione - Resoconto di marted́ 27 marzo 2007


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COMITATO RISTRETTO

Martedì 27 marzo 2007.

Nuove norme in materia di parto.
C. 589 Lucchese, C. 1237 Palumbo, C. 1447 Bianchi e Poretti, C. 1611 Poretti, C. 1923 Governo, C. 1632 Dioguardi, C. 1754 Zanotti e Nicchi e C. 2230 Consiglio regionale del Piemonte.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 13.40 alle 14.10.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 27 marzo 2007. - Presidenza del presidente Mimmo LUCÀ. - Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Giampaolo Patta.

La seduta comincia alle 14.10.

Sostegno e valorizzazione dei piccoli comuni.
Testo unificato C. 15 Realacci e abb.
(Parere alle Commissioni riunite V e VIII).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con osservazione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 20 marzo 2007.

Mimmo LUCÀ, presidente, ricorda che nella seduta precedente è stata svolta la relazione e sono intervenuti alcuni deputati. Avverte quindi che il relatore ha presentato una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 1).

Donato Renato MOSELLA (Ulivo), relatore, illustra la proposta di parere, volta a recepire le indicazioni emerse nell'ambito della discussione svolta nella seduta dello scorso 20 marzo.


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Giuseppe ASTORE (IdV) esprime perplessità sull'osservazione contenuta nella lettera b) della proposta di parere del relatore, in quanto il servizio del 118 per il trasporto verso le strutture ospedaliere deve essere garantito indistintamente su tutto il territorio nazionale. Per quanto concerne specificamente i piccoli comuni, sarebbe a suo avviso preferibile prevedere che ai soggetti ivi residenti siano assicurati, anche mediante l'intervento delle regioni, gli stessi standard di servizi socio-sanitari garantiti ai cittadini residenti nei comuni maggiori. Rileva infine come, per dare soluzione alle problematiche tipiche dei residenti nei piccoli comuni, sarebbe necessario consentire loro il cumulo di redditi derivanti da attività lavorative diverse.

Donato Renato MOSELLA (Ulivo), relatore, osserva innanzitutto che la considerazione svolta da ultimo dal deputato Astore verte su materia che esula dall'ambito di competenze della Commissione. Per quanto concerne le altre osservazioni del deputato Astore, pur dichiarandosi disponibile in linea di principio ad accoglierle, fa notare che l'esigenza di assicurare nei piccoli comuni l'efficienza e la qualità dei servizi essenziali, con particolare riferimento, tra l'altro, alla sanità e ai servizi socio-assistenziali, è già contemplata al comma 1 dell'articolo 4.

Americo PORFIDIA (IdV) rileva che l'osservazione di cui alla lettera b) della proposta di parere del relatore appare suscettibile di comportare oneri finanziari particolarmente rilevanti.

Mimmo LUCÀ, presidente, condivide alcune delle perplessità espresse in merito alla lettera b) della proposta di parere del relatore e suggerisce l'opportunità di una sua riformulazione.

Emanuele SANNA (Ulivo) dichiara di ritenere assai pertinente il precedente richiamo del relatore al comma 1 dell'articolo 4, che reputa, al riguardo, del tutto esaustivo. Ritiene altresì che non sarebbe comunque possibile garantire in tutti i piccoli comuni la presenza di un presidio sanitario, mentre è sicuramente necessario assicurare un tempestivo ed efficiente servizio di 118.

Giuseppe ASTORE (IdV) concorda con le considerazioni del deputato Sanna e, premesso di condividere l'esigenza di razionalizzare la rete dei presidi sanitari ed ospedalieri, sottolinea la necessità di assicurare, anche nei piccoli comuni, una rete di servizi essenziali capillare e qualitativamente paragonabile a quella presente nei comuni maggiori.

Donatella PORETTI (RosanelPugno) suggerisce che l'osservazione di cui alla lettera b) della proposta di parere del relatore potrebbe essere riformulata nel senso di prevedere che i piccoli comuni siano dotati di un presidio sanitario e/o di almeno una unità mobile.

Salvatore MAZZARACCHIO (FI) osserva, rivolto al deputato Poretti, che l'unità mobile non può sostituire il presidio sanitario.

Donato Renato MOSELLA (Ulivo), relatore, alla luce delle considerazioni svolte dai colleghi, riformula la sua proposta di parere, sopprimendo l'osservazione di cui alla lettera b) (vedi allegato 2).

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

DL 10/2007 - Disposizioni volte a dare attuazione ad obblighi comunitari ed internazionali.
C. 2374 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alle Commissioni riunite VI e XIII).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Tommaso PELLEGRINO (Verdi), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata a rendere il parere di competenza


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alle Commissioni riunite VI e XIII sul provvedimento in esame, già approvato dal Senato. Il decreto-legge, modificato nel corso dell'esame presso quel ramo del Parlamento, contiene varie disposizioni di attuazione di obblighi comunitari e internazionali, tra cui l'articolo 5-bis che investe materie che interessano in particolare i profili di competenza della Commissione. Il comma 1 dell'articolo 5-bis affida al Ministero della salute il compito di provvedere - di intesa con i Ministeri dell'ambiente, dello sviluppo economico e con il Dipartimento per le politiche comunitarie della Presidenza del Consiglio dei ministri - agli adempimenti previsti dal regolamento (CE) n. 1907/2006 concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH). Il Regolamento (CE) n. 1907/2006 definisce un complesso sistema di registrazione, valutazione ed autorizzazione delle sostanze e preparati chimici, che interessa circa 30.000 sostanze e sostituisce più di 40 norme vigenti sulla materia. Tale Regolamento entrerà formalmente in vigore il 1o giugno 2007 e andrà a pieno regime nel 2018. Ricorda altresì che il sistema REACH, dall'acronimo «Registration, Evaluation and Authorization of Chemicals», obbliga il produttore e l'importatore a registrare, valutare e richiedere l'eventuale autorizzazione della sostanza prima di immetterla sul mercato. Questo obbligo vige per tutta la catena di approvvigionamento e produzione di sostanze e preparati chimici, onde pervenire alla sicurezza chimica per la tutela della salute dei lavoratori, dei consumatori e dell'ambiente. Anche le autorità nazionali competenti dovranno svolgere compiti importanti che richiederanno loro competenze adeguate, soprattutto in materia di valutazione dei test e delle sostanze e al fine di assicurare il necessario coordinamento con l'istituenda «Agenzia chimica europea» incaricata di gestire gli aspetti tecnici ed amministrativi del REACH. In particolare, l'articolo 121 del regolamento, oltre a sancire l'obbligo per gli Stati membri di designare le autorità competenti, dispone che gli stessi mettano a disposizione delle autorità designate risorse sufficienti perché possano assolvere efficacemente e nei tempi prescritti ai loro compiti. Osserva quindi che l'articolo 5-bis del decreto-legge in esame, al successivo comma 2, designa lo stesso Ministero della salute quale «autorità competente» ai sensi dell'articolo 121 del citato regolamento. Il comma 3 demanda ad un decreto del Ministero della salute - da adottare di concerto con i Ministeri dell'ambiente, dello sviluppo economico, dell'economia e delle finanze e con il Dipartimento per le politiche comunitarie della Presidenza del Consiglio dei ministri, entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del decreto - l'approvazione di un piano di attività riguardante i compiti di cui al comma 1 e l'utilizzo delle risorse di cui al comma 5. Lo stesso comma prevede che lo schema di tale decreto sia trasmesso alle Camere ai fini dell'espressione dei pareri da parte delle competenti Commissioni parlamentari. Il comma 4 dispone quindi che, per l'esecuzione delle attività previste al comma 1, l'autorità competente si avvale del supporto tecnico-scientifico dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici (APAT) e dell'Istituto superiore di sanità (ISS). Viene inoltre previsto che l'ISS istituisca, a tale scopo, nell'ambito delle proprie strutture, il Centro nazionale delle sostanze chimiche (CSC). Segnala, in proposito, che presso l'ISS è attualmente operativo un Dipartimento «Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria» - Reparto «Sostanze e Preparati Pericolosi», in cui viene svolta una intensa attività nel campo delle sostanze e dei preparati chimici pericolosi. Tale struttura si occupa, tra l'altro, della gestione dell'Archivio Preparati Pericolosi (ove sono riportate le composizioni chimiche complete dei preparati pericolosi presenti sul mercato nazionale) e l'Inventario Nazionale Sostanze Chimiche (una banca dati che contiene schede monografiche su un gran numero di sostanze chimiche di interesse nazionale). Il comma 5, per l'attuazione delle disposizioni del presente articolo, autorizza i seguenti limiti di


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spesa: 2,1 milioni di euro per l'anno 2007; 4,4 milioni di euro per l'anno 2008; 4,6 milioni di euro a decorrere dall'anno 2009. Lo stesso comma reca le disposizioni per la copertura finanziaria delle spese autorizzate, disponendo che, per l'anno 2007, si provveda con le disponibilità del Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183. Per gli anni successivi, invece, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto nell'ambito del «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell'economia per l'anno 2007, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero della salute. In conclusione, ritenendo le disposizioni testé illustrate di particolare rilievo ai fini del rispetto di norme comunitarie volte alla tutela della salute dei consumatori, dei lavoratori e dell'ambiente, formula una proposta di parere favorevole. Chiede infine se vi sia la disponibilità dei gruppi a votare sulla proposta di parere nella seduta odierna.

Salvatore MAZZARACCHIO (FI) sottolinea l'assenza di riferimenti al ruolo delle regioni e l'esiguità delle risorse finanziarie previste per l'attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 5-bis.

Il sottosegretario Giampaolo PATTA, dopo aver sottolineato l'importanza del provvedimento in esame, alla cui predisposizione le istituzioni comunitarie hanno lungamente lavorato, ricorda che la produzione chimica italiana si colloca al terzo posto nell'Unione europea e che, in mancanza di tale decreto-legge, l'industria chimica nazionale avrebbe dovuto rivolgersi alle strutture presenti in altri Paesi per ottenere le autorizzazioni necessarie a decorrere dal 1o giugno 2007. Pur riconoscendo l'esiguità delle risorse disponibili, osserva pertanto che l'approvazione delle norme in discorso consentirà comunque ai laboratori presenti in Italia di rilasciare le prescritte autorizzazioni.

Domenico DI VIRGILIO (FI), esprimendo la sua disponibilità a concludere l'esame in sede consultiva già nella seduta odierna, annuncia l'astensione del suo gruppo sul provvedimento in esame, pur condividendolo in linea di principio, per i motivi di perplessità espressi dal deputato Mazzaracchio.

Mimmo LUCÀ, presidente, ritiene che, non essendovi obiezioni, possa essere accolta la richiesta del relatore di procedere alla votazione sulla proposta di parere nella seduta odierna.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

La seduta termina alle 14.45.