V Commissione - Resoconto di mercoledì 16 maggio 2007

TESTO AGGIORNATO AL 17 MAGGIO 2007


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Mercoledì 16 maggio 2007. - Presidenza del presidente Lino DUILIO.

La seduta comincia alle 9.10.

Comunicazioni del Presidente.

Lino DUILIO, presidente, comunica che l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione del 9 maggio 2007, ha deliberato all'unanimità di costituire, ai sensi dell'articolo 22, comma 4, del regolamento, un Comitato permanente per il monitoraggio degli andamenti della finanza pubblica. Ricorda che i compiti e la composizione del Comitato sono stati concordati con la Presidenza della Camera. Quanto ai compiti, il Comitato sarà chiamato a svolgere un'attività conoscitiva avente per oggetto le caratteristiche della spesa pubblica, le dinamiche che regolano il suo andamento, i fattori che ne rendono difficile, in base alla vigente normativa, il contenimento e l'individuazione dei possibili rimedi ai fini di una più efficace allocazione delle risorse disponibili. L'analisi si concentrerà in particolare su alcuni comparti (pubblico impiego, sanità, previdenza) nei quali si registra una quota particolarmente significativa della spesa. L'attività conoscitiva


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non dovrebbe limitarsi alla interlocuzione nei confronti del Governo ma dovrebbe avvalersi di tutti i contributi, in termini di informazioni e di elaborazioni dei dati disponibili, acquisibili attraverso istituti e organismi specializzati. Il Comitato procederà inoltre ad approfondire la tematica relativa all'andamento delle entrate, con specifico riferimento a quelle tributarie, in primo luogo per verificare quali fattori siano all'origine di variazioni tanto significative nell'entità del gettito riscosso, quali sono quelle recentemente registrate. Segnala che il Comitato opererà congiuntamente ad analogo Comitato costituito dalla 5a Commissione Bilancio del Senato. Quanto alla composizione, avverte che, in relazione alla funzione conoscitiva del Comitato, l'Ufficio di presidenza ha convenuto che lo stesso avrà, così come l'omologo organismo costituito dal Senato, una composizione paritetica tra maggioranza e opposizione, ferma restando la partecipazione allo stesso di rappresentanti di tutti i gruppi. I componenti del Comitato sono quindi i seguenti: Lino Duilio (Ulivo), Michele Ventura (Ulivo), Francesco Piro (Ulivo), Andrea Ricci (RC-SE), Francesco Napoletano (Com.It), Salvatore Raiti (IdV), Dante D'Elpidio (Pop.-Udeur), Lello Di Gioia (RosanelPugno), Guido Crosetto (FI), Marino Zorzato (FI), Daniela Garnero Santanche' (AN), Pietro Armani (AN), Massimo Garavaglia (LNP), Ettore Peretti (UDC), Giorgio La Malfa (Misto-RLR), Paolo Cirino Pomicino (DCA-NPSI).
Comunica inoltre che l'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, nel corso della stessa riunione, ha altresì convenuto sull'opportunità che a presiedere il Comitato sia il Presidente della Commissione, e che vicepresidenti siano Francesco Piro e Guido Crosetto e segretari Salvatore Raiti e Massimo Garavaglia.

La seduta termina alle 9.15.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 16 maggio 2007. - Presidenza del presidente Lino DUILIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Mario Lettieri.

La seduta comincia alle 9.15.

Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza
Testo unificato C. 24 e abb.
(Parere alla I Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'8 maggio scorso.

Maria LEDDI MAIOLA (Ulivo), relatore, ricorda che nella precedente seduta erano stati evidenziati alcuni profili problematici del provvedimento per quanto attiene la copertura finanziaria recata dall'articolo 19. In particolare, a fronte di oneri previsti a decorrere dall'anno 2007, la relativa copertura fa riferimento unicamente agli anni 2008 e 2009, utilizzando peraltro l'accantonamento del fondo speciale di parte corrente del Ministero dell'interno che non reca le necessarie disponibilità. Era stata inoltre evidenziata la necessità di acquisire l'avviso del Governo in ordine alla quantificazione degli oneri recati da numerose disposizioni del provvedimento, con particolare riferimento alle conseguenze sugli oneri assistenziali e previdenziali.

Il sottosegretario Mario LETTIERI deposita la documentazione predisposta dal Ministero dell'interno (vedi allegati 1 e 2) e dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato (vedi allegato 3) al fine di fornire elementi di risposta alle richieste di chiarimento avanzate. Sottolinea che dalla documentazione emergono numerosi elementi di sottostima degli oneri presenti nel provvedimento.

Maria LEDDI MAIOLA (Ulivo), relatore, rileva che gli elementi forniti dal Governo non consentono di procedere all'espressione del parere. Ritiene pertanto opportuno sottoporre alla Commissione di merito


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i profili problematici del provvedimento, in modo tale da consentire l'introduzione nel testo delle necessarie modifiche.

Lino DUILIO, presidente, conviene sull'opportunità che la Commissione non proceda all'espressione del parere, che, peraltro, allo stato non potrebbe che essere contrario. Rileva quindi che, ove i colleghi concordino, la documentazione depositata dal Governo potrebbe essere trasmessa, come avvenuto in precedenti occasioni, alla Commissione di merito, al fine di consentire alla stessa di prendere in esame i profili problematici di carattere finanziario del provvedimento e di introdurre le necessarie modifiche.

La Commissione concorda.

Lino DUILIO, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo sui privilegi e le immunità dell'Organizzazione europea per la ricerca nucleare (CERN), fatto a Ginevra il 18 marzo 2004.
C. 2271 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Nulla osta).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Raffaele AURISICCHIO (Ulivo), relatore, con riferimento ai profili finanziari del provvedimento, ritiene necessario che il Governo chiarisca come l'estensione a tutti i Paesi Membri e, quindi, anche all'Italia, dei privilegi e delle immunità correlate allo status internazionale, finora limitati solo a Francia e Svizzera, possa avvenire ad invarianza di oneri come affermato nella relazione illustrativa. In particolare, andrebbe precisato se le disposizioni in esame siano suscettibili di determinare riduzioni del gettito previsto in base alla vigente normativa, ovvero esclusivamente la rinuncia ad un maggior gettito futuro, non scontato nelle previsioni di bilancio, pur nella presumibile esiguità del relativo ammontare.

Il sottosegretario Mario LETTIERI rileva che il provvedimento non presenta profili problematici di carattere finanziario.

Raffaele AURISICCHIO (Ulivo), relatore, alla luce delle considerazioni del rappresentante del Governo, propone di esprimere un parere di nulla osta sul testo del provvedimento.

La Commissione approva la proposta di parere.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Guatemala sulla promozione e protezione degli investimenti, fatto a Città del Guatemala l'8 settembre 2003.
C. 2162 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Nulla osta).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Lino DUILIO, presidente, in sostituzione del relatore, con riferimento ai profili finanziari del provvedimento, rileva che, a differenza di quanto riscontrato in altri disegni di legge di ratifica di analogo oggetto, la relazione illustrativa non contiene precisazioni in merito ad eventuali futuri oneri derivanti, allo Stato italiano, dai risarcimenti per gli espropri previsti dall'articolo 5; chiede pertanto al Governo di fornire elementi in proposito, confermando comunque che a tali eventuali oneri si farà fronte con apposito provvedimento legislativo, dotato della necessaria copertura. Occorrerebbe inoltre che il Governo confermasse che alle eventuali spese arbitrali che dovessero derivare dalle procedure per la risoluzione delle controversie tra le parti contraenti (articolo 10) si farà fronte con gli ordinari stanziamenti


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previsti per le liti e gli arbitraggi nello stato di previsione della spesa del Ministero della giustizia.

Il sottosegretario Mario LETTIERI rileva che le procedure di nazionalizzazione o esproprio previste dall'articolo 5 rivestono carattere del tutto eventuale e pertanto non necessitano di quantificazione. Osserva che tuttavia, se in futuro si verificheranno le fattispecie previste dall'articolo 5, agli eventuali oneri si farà fronte con apposito provvedimento legislativo. Conferma poi che le eventuali spese arbitrali che dovessero derivare dall'applicazione delle procedure per la risoluzione delle controversie di cui all'articolo 10 si farà fronte con gli ordinari stanziamenti destinati a liti ed arbitrati iscritti nello stato di previsione del Ministero della giustizia.

Lino DUILIO, presidente, in sostituzione del relatore, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
sul testo del provvedimento,
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo per cui le nazionalizzazioni, gli espropri e i sequestri di cui all'articolo 5 rivestono carattere del tutto eventuale e pertanto non necessitano di quantificazione, fermo restando che, ove in futuro tali fattispecie dovessero effettivamente verificarsi, ai relativi oneri si farà fronte con apposito provvedimento legislativo;
esprime

NULLA OSTA»

La Commissione approva la proposta di parere.

La seduta termina alle 9.30.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 16 maggio 2007. - Presidenza del presidente Lino DUILIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Mario Lettieri.

La seduta comincia alle 9.30.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri relativo alla ricognizione in ordine al trasferimento di strutture dal Ministero dell'economia e delle finanze al Ministero dello sviluppo economico.
Atto n. 90
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione - Parere favorevole con osservazioni).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto.

Dante D'ELPIDIO (Pop-Udeur), relatore, con riferimento ai profili finanziari del provvedimento, ricorda che, in base al decreto legge n. 181 del 2006, il processo di riordino dei Ministeri è soggetto a vincoli di invarianza della spesa con riferimento sia alla riorganizzazione complessiva sia ai singoli Ministeri. Osserva poi che la ristrutturazione amministrativa in esame riguarda soltanto una parte della più complessa redistribuzione di attribuzioni che è stata determinata - in base a quanto previsto dallo stesso decreto legge n. 181 - dalla soppressione del preesistente Ministero delle attività produttive e dalla contestuale riorganizzazione di una serie di funzioni e di uffici (riorganizzazione che ha interessato - a vario titolo - la Presidenza del Consiglio, il nuovo Ministero del commercio internazionale e il Ministero dell'economia). Pertanto l'effettivo rispetto del predetto vincolo di invarianza può essere verificato soltanto sulla base di elementi quantitativi che diano conto dello stato di realizzazione del complessivo processo di riordino riferito alle singole strutture interessate: elementi che andrebbero acquisiti anche con riferimento al testo in esame e che dovrebbero consentire la ricostruzione, almeno di larga massima, delle ipotesi che suffragano la previsione del rispetto, alla conclusione


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di tale processo, della complessiva invarianza della spesa rispetto a quella sostenuta nell'ambito del quadro organizzativo di partenza. Nel caso specifico in esame, il rispetto del criterio richiamato richiede fra l'altro che il trasferimento delle strutture e del personale dall'una all'altra amministrazione avvenga senza che si determinino maggiori oneri di funzionamento in ambedue i Ministeri rispetto all'assetto previgente. Tali costi aggiuntivi, rispetto alle risorse già attribuite a legislazione vigente, potrebbero infatti derivare da necessità di carattere organizzativo (riguardanti anche i profili strumentali e logistici), scaturenti dall'esigenza di garantire la prosecuzione dell'attività ordinaria anche in presenza di un nuovo assetto. Andrebbe quindi chiarito se il meccanismo compensativo previsto dall'articolo 2, comma 3, a fronte del conferimento di incarichi dirigenziali a personale esterno all'amministrazione (indisponibilità di un numero di incarichi presso il Ministero dell'economia pari all'eccedenza rispetto al contingente consentito al Ministero dello sviluppo economico) risulti coerente con quanto disposto dal decreto-legge n. 181 e, pertanto, idoneo a garantire l'effettiva invarianza della spesa. Infatti - come già ricordato in premessa - l'articolo 1, comma 10-ter, dal decreto legge n. 181 consente il conferimento di incarichi dirigenziali a personale esterno all'amministrazione in deroga ai limiti di legge a condizione che l'Amministrazione cedente renda indisponibile un corrispondente numero di incarichi. In ordine all'articolo 2, comma 5 (temporanea indisponibilità presso il Ministero dell'economia di quota parte del personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione), osserva che il rispetto del principio dell'invarianza dell'onere contenuto nella medesima disposizione dipende dall'effettiva disponibilità, nella dotazione organica di fatto degli uffici di diretta collaborazione del Ministero dell'economia, di un numero di unità di personale corrispondente (sia per entità che per posizione funzionale) a quello che si intende destinare al Ministero dello sviluppo economico (ossia 22 unità). Ricorda infatti che gli stanziamenti per il personale nel bilancio a legislazione vigente sono commisurati alle dotazioni organiche ricoperte di fatto e non a quelle stabilite di diritto. Sul punto chiede pertanto di acquisire un chiarimento da parte del Governo. Riguardo all'articolo 4, comma 5 (temporanea facoltà, per il Ministero dello sviluppo economico, di utilizzare porzioni di immobili locati dal Ministero dell'economia), andrebbe confermato che i Ministeri interessati all'avvicendamento nei contratti di locazione dispongano a legislazione vigente delle necessarie risorse sia (nel caso del Ministero dello sviluppo economico) per sostenere i canoni di affitto per le nuove strutture trasferite sia (nel caso del Ministero dell'economia) per mantenere le precedenti locazioni pure a fronte del venir meno di unità di personale e di uffici in precedenza inquadrati all'interno dell'amministrazione. Con riferimento all'articolo 5, comma 2 (continuità delle attività informatiche), premesso che - come già segnalato - dal testo in esame non emerge con chiarezza a quali condizioni può essere attivata, da parte amministrazioni interessate (Economia e Sviluppo economico), l'una o l'altra modalità di gestione dei servizi informatici (utilizzo gratuito delle strutture già operanti presso il Ministero dell'economia o trasferimento di queste ultime al Ministero dello sviluppo economico), chiede di chiarire se il meccanismo di finanziamento individuato dalla norma risulti idoneo a garantire, per il Ministero dello sviluppo economico, le condizioni necessarie per la gestione delle risorse informatiche corrispondenti alle funzioni trasferite. La disposizione richiamata prevede infatti che siano trasferite al Ministero dello sviluppo economico, da parte del Ministero dell'economia, risorse pari ai minori costi da quest'ultimo sostenuti nel 2007, ma non sembra tener conto - invece - del fabbisogno effettivamente necessario al concreto funzionamento delle strutture da parte del Ministero dello sviluppo economico: fabbisogno che potrebbe anche essere superiore alla misura dei minori costi, tenuto conto delle possibili economie di scala conseguenti ad un


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utilizzo congiunto dei servizi. Andrebbe inoltre acquisito un chiarimento circa il meccanismo applicativo della richiamata disposizione (articolo 5, comma 2), al fine di escludere che possa determinarsi un disallineamento temporale ai fini della determinazione del fabbisogno 2007 (per il Ministero dello sviluppo economico): per tale determinazione la norma sembra far riferimento alla rilevazione dei costi, da effettuare, da parte del Ministero dell'economia, avendo come riferimento la stessa base 2007, che potrebbe quindi non essere disponibile nel momento in cui si dovrà provvedere alla definizione del predetto fabbisogno. Riguardo, invece, alla previsione della stipula di accordi «a titolo gratuito» fra i due Ministeri, ricorda che in base alla relativa disposizione sembrerebbe determinarsi un parziale o totale mantenimento della situazione preesistente (ossia la gestione del sistema da parte del Ministero dell'economia). Andrebbe pertanto confermato che il medesimo Ministero disponga delle risorse necessarie a sostenere i relativi costi di gestione sia pure in presenza di un utilizzo del sistema da parte del Ministero dello sviluppo economico.
Ricorda infine, dal punto di vista formale, che l'articolo 5, comma 2, che consente in via transitoria al Ministero dello sviluppo economico di continuare ad avvalersi degli impianti e dei servizi informatici, osserva che non risulta chiaro il termine fino al quale il Ministero può esercitare tale facoltà e che all'articolo 4, comma 3, sarebbe opportuno sostituire le parole «alla data del presente decreto».

Lino DUILIO, presidente, ribadisce l'esigenza, già segnalata in altre occasioni, di procedere ad una puntuale ricognizione di carattere generale sull'effettivo rispetto, nell'ambito del processo di riforma delle strutture governative, del principio dell'invarianza della spesa contenuto nel decreto-legge n. 181 del 2006.

Il sottosegretario Mario LETTIERI fornisce preliminarmente assicurazioni in ordine al rispetto del principio dell'invarianza finanziaria nell'attuazione del decreto-legge n. 181, ricordando che il rispetto di tale principio risulta garantito anche attraverso la riorganizzazione degli uffici e la riduzione delle posizioni dirigenziali. Deposita poi una documentazione che ritiene idonea a fornire elementi di risposta alle richieste di chiarimento avanzate con riferimento al provvedimento in esame (vedi allegato 4).

Dante D'ELPIDIO (Pop.-Udeur), relatore, formula quindi la seguente proposta di parere:
«La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri relativo alla ricognizione in ordine al trasferimento di strutture dal Ministero dell'economia e delle finanze al Ministero dello sviluppo economico (atto n. 90);
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo per cui:
la stima delle risorse destinate a far fronte alle spese relative alla locazione di immobili e alla gestione degli strumenti informatici non poteva che essere commisurata sulla base del «costo storico» per cui, ove dovessero emergere scostamenti dei costi effettivi rispetto a quelli previsti, si ricorrerà a variazioni compensative nell'ambito delle unità previsionali di base interessate;
il meccanismo compensativo di cui all'articolo 2, comma 3, risulta idoneo a garantire l'invarianza della spesa, allo stesso tempo salvaguardando le esigenze di funzionalità delle strutture trasferite in quanto alla scadenza naturale dei contratti in essere, e all'eventuale loro rinnovo fino al 30 giugno 2008, qualora la scadenza sia prevista entro il 30 giugno 2007, il Ministero dello sviluppo economico potrà eventualmente rinnovare soltanto gli incarichi


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dirigenziali corrispondenti alla quota massima stabilita dalla normativa vigente, mentre gli altri verranno recuperati dal Ministero dell'economia e delle finanze, in tal modo evitando duplicazioni nel conferimento degli incarichi in oggetto;
per quanto concerne le attività informatiche, la continuità dei servizi attualmente assicurati attraverso la CONSIP potrà proseguire fino a quando il Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione sarà ricompreso nella rete del Ministero dell'economia e delle finanze per cui, successivamente al distacco, il Dipartimento potrà ricevere tali servizi dall'amministrazione di appartenenza alla quale soltanto da quel momento saranno trasferite le relative risorse finanziarie;
le disposizioni di cui ai commi 3 e 4 dell'articolo 7 non danno luogo ad alcuna revisione dei posti in organico tra le amministrazioni interessate;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
a) con riferimento all'articolo 2, comma 2, si segnala l'esigenza di verificare la correttezza del riferimento ai decreti ministeriali del 25 luglio 2001, posto che l'organizzazione del Dipartimento politiche di sviluppo e coesione è stata recentemente modificata dall'articolo 2 del decreto ministeriale 9 gennaio 2006;
b) all'articolo 4, comma 3, le parole «alla data del presente decreto» siano sostituite dalle seguenti: «alla data di entrata in vigore del presente decreto».

La seduta termina alle 9.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 16 maggio 2007.

L'Ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.50 alle 10.10.