XIII Commissione - Resoconto di mercoledì 16 maggio 2007

TESTO AGGIORNATO AL 29 MAGGIO 2007


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ATTI COMUNITARI

Mercoledì 16 maggio 2007. - Presidenza del vicepresidente Giuseppina SERVODIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali Stefano Boco.

La seduta comincia alle 15.10.

Proposta di regolamento del Consiglio recante norme specifiche per il settore ortofrutticolo e recante modifica di taluni regolamenti.
COM(2007)17 def.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dell'atto comunitario, rinviato nella seduta del 15 maggio 2007.

Sandro BRANDOLINI (Ulivo), relatore, illustra la propria proposta di documento finale (vedi allegato 1), sottolineando che ha inteso porre in evidenza le principali questioni emerse nel dibattito nazionale e illustrate alla Commissione nell'ampia attività conoscitiva da essa svolta. A tal fine la proposta di documento finale impegna innanzitutto il Governo, nell'ambito dei negoziati comunitari per la definizione della riforma, a sostenere la richiesta di un riequilibrio delle risorse assegnate al settore ortofrutticolo, che tenga conto dell'incidenza del settore stesso nell'ambito della produzione agricola comunitaria. Richiama in proposito i dati forniti nella accurata e ampia documentazione presentata nell'audizione di ieri dal Presidente dell'INEA, in cui tra l'altro si evidenziava come il settore ortofrutticolo riceva soltanto il 3,4 per cento della quota del bilancio comunitario relativa agli interventi


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diretti di mercato in agricoltura, mentre rappresenta il 17 per cento della produzione agricola complessiva dell'Unione europea. In secondo luogo si impegna il Governo a sostenere l'incremento dal 4,1 al 6 per cento del livello massimo dell'aiuto finanziario comunitario per i fondi di esercizio delle organizzazioni di produttori. Contestualmente si richiede l'istituzione di un apposito fondo per il finanziamento delle misure di gestione delle crisi di mercato, costituito per almeno due terzi da contributi comunitari. Osserva come l'individuazione di una specifica fonte di finanziamento renda, tra l'altro, più agevole assicurare che gli interventi di gestione della crisi interessino anche i produttori non associati; ritiene, inoltre, che per rispondere a tale esigenza sia necessario introdurre apposite misure, ad esempio prevedendo, in analogia con quanto già contenuto nella proposta presentata dalla Commissione europea, la possibilità anche in questo caso di estendere le regole e gli interventi stabiliti dalle organizzazioni di produttori. Per quanto concerne la questione del disaccoppiamento, che ha suscitato posizioni contrastanti nell'ambito delle associazioni rappresentative degli agricoltori italiani, il documento propone un regime transitorio, che permetta un passaggio graduale al disaccoppiamento, secondo quella che è risultata essere, anche in base alle audizioni informali svolte dalla Commissione, la posizione più largamente condivisa. Il documento finale affronta altresì il rischio che la proposta della Commissione europea di permettere l'utilizzo delle superfici alle quali si applica il regime di pagamento unico per la coltivazione di prodotti ortofrutticoli e di patate determini distorsioni di mercato a svantaggio dei produttori storici. Viene evidenziata con chiarezza l'esigenza di indicare in etichetta i prodotti agricoli di base e di potenziare i controlli alle frontiere, a tutela della sicurezza alimentare, della qualità del prodotto e della piena informazione del consumatore. L'ultima parte del documento finale impegna il Governo ad adottare azioni che sostengano, a livello nazionale, il settore ortofrutticolo, accompagnando l'applicazione della riforma. Al riguardo viene vosta in rilievo l'importanza di un coordinamento con le azioni finanziate nell'ambito della programmazione relativa allo sviluppo rurale, dell'istituzione di un'apposita cabina di regia per il settore, del rafforzamento delle forme di aggregazione tra i produttori e dell'attivazione, con specifico riferimento al comparto ortofrutticolo, del Fondo per le crisi di mercato previsto dall'ultima legge finanziaria. In conclusione ribadisce che i contenuti del documento finale corrispondono agli elementi emersi nel corso dell'attività conoscitiva svolta dalla Commissione e sono in linea con le proposte di modifica contenute nella risoluzione approvata dalla Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo.

Angela LOMBARDI (RC-SE) esprime un giudizio sostanzialmente positivo sulla proposta di documento finale presentata dal relatore, per quanto il proprio gruppo abbia ripetutamente manifestato forti critiche nei confronti della politica agricola condotta dalla Comunità europea, che risponde, piuttosto che agli interessi dei produttori e dei lavoratori, a quelli dei grandi gruppi industriali e alle pressioni dell'Organizzazione mondiale del commercio. In ogni caso ritiene che la Commissione debba rivolgere una particolare attenzione al profilo fondamentale delle condizioni di lavoro nel settore ortofrutticolo. Ricorda i gravi episodi che si sono verificati nelle regioni meridionali e che attestano una diffusa situazione di illegalità e di sfruttamento della manodopera. Proprio per questo ritiene che il problema delle condizioni di lavoro debba essere considerato un elemento essenziale per la ripresa e il rafforzamento del settore. A tal fine invita il relatore, nel documento finale, a prevedere espressamente il rispetto delle regole introdotte per contrastare il lavoro irregolare e per garantire la sicurezza sul lavoro; per quanto concerne il paragrafo del dispositivo che richiama le Convenzioni adottate dall'Organizzazione internazionale del lavoro, evidenzia altresì


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l'esigenza di introdurre il riferimento a parametri precisi che permettano di valutare la congruità tra le dimensioni della produzione e il numero degli occupati.

Claudio FRANCI (Ulivo) esprime la propria condivisione sulla proposta di documento presentata dal relatore. Rileva peraltro l'opportunità di specifiche modifiche per quanto concerne le parti che fanno riferimento al settore delle patate. Più precisamente ritiene che, laddove si parla di «patate da consumo», sia più appropriato fare riferimento in generale alle patate. Ritiene inoltre che nel paragrafo del dispositivo che si riferisce all'articolo 51 del regolamento n. 1782/2003 si debba aggiungere un periodo con il quale si richiede che per le patate venga mantenuto l'attuale regime, in base al quale sono escluse dalle organizzazioni comuni di mercato.

Leonardo MARTINELLO (UDC) condivide la formulazione del documento finale predisposta dal deputato Brandolini, in quanto riassume tutte le questioni emerse nel corso dell'attività conoscitiva e della discussione svolta in Commissione. In particolare ritiene importante la richiesta di aumentare il finanziamento comunitario alle organizzazioni di produttori dal 4,1 al 6 per cento e di istituire un fondo apposito per le misure di gestione delle crisi di mercato. Ritiene altresì condivisibili le modifiche proposte dal deputato Franci. Esprime pertanto in generale un giudizio favorevole sulla proposta di documento finale. Non ritiene invece che sia opportuno inserire in tale documento le questioni su cui si è soffermata il deputato Lombardi, in quanto oggetto del documento sono le regole relative alla produzione e alla commercializzazione, mentre le questioni del lavoro devono essere affrontate, anche con interventi incisivi, nelle sedi appropriate.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (FI) esprime il proprio apprezzamento per il lavoro svolto dal collega Brandolini. Osserva infatti che la proposta di documento finale recepisce gli orientamenti più diffusi, tenendo conto che su alcune delle questioni principali le organizzazioni e le associazioni rappresentative dell'agricoltura italiana hanno assunto posizioni differenziate. Ritiene che, in questo contesto, il documento rappresenti una buona sintesi. Condivide le modifiche proposte dal deputato Franci. Ritiene altresì opportuno adottare formulazioni più incisive per quanto concerne i paragrafi del dispositivo del documento relativi all'indicazione in etichetta dell'origine dei prodotti agricoli di base e ai controlli sui prodotti importati, per assicurare non soltanto il rispetto dei medesimi standard igienico-sanitari imposti ai prodotti comunitari, ma anche le medesime tutele nell'uso dei prodotti fitosanitari. Non reputa invece appropriato introdurre nel documento finale gli elementi proposti dal deputato Lombardi. Si tratta infatti, a suo avviso, di questioni estranee all'oggetto del documento in esame, che si riferisce alle regole di mercato del settore ortofrutticolo. Rileva altresì che si tratta di precisazioni superflue, in quanto l'ordinamento già prevede la sospensione dell'erogazione dei contributi comunitari nei casi in cui siano accertate violazioni della normativa sul lavoro. Osserva anche che la proposta del deputato Lombardi sembra voler introdurre di nuovo uno strumento ormai superato, come le tabelle ettaro-colturali, che determinerebbe sicuramente gravi problemi per un settore che già si trova ad affrontare notevoli difficoltà.

Gino SPERANDIO (RC-SE) sottolinea che non si può discutere del settore ortofrutticolo senza affrontare il problema delle condizioni di lavoro. Si tratta infatti di un settore che, al pari di altri, registra una presenza strutturale di situazioni di lavoro irregolare. Altrettanto essenziale è la questione della sicurezza sul luogo di lavoro, che recentemente è stata evidenziata dal Presidente della Repubblica. Ritiene pertanto che l'adozione di interventi volti a stimolare l'emersione e la regolarizzazione del lavoro dipendente costituisca un elemento essenziale per la modernizzazione


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del sistema produttivo, anche nel settore agricolo e, in particolare, nel comparto ortofrutticolo. Rileva inoltre che la collega Lombardi si è limitata a chiedere una esplicitazione e un rafforzamento di elementi già presenti nella proposta di documento finale; proprio in considerazione della richiesta avanzata, non appare a suo giudizio comprensibile la netta contrarietà espressa dai gruppi del centro-destra. Sulla base dell'andamento del dibattito ritiene a maggior ragione necessario insistere sulle proposte avanzate dalla collega di gruppo. Richiama al riguardo gli impegni assunti dal Ministro del lavoro nell'audizione svolta di fronte alla Commissione agricoltura. Ritiene che tali elementi, proprio perché sono già stati oggetto dei lavori della Commissione, non possano essere taciuti nel documento finale in esame. Più in generale reputa che il rispetto della legalità per quanto concerne le condizioni di lavoro non rappresenti un impedimento, ma, al contrario, un fattore positivo per il settore nel suo complesso.

Angelo Alberto ZUCCHI (Ulivo) osserva che, rispetto alla proposta di riforma dell'organizzazione comune di mercato del settore vitivinicolo, la riforma del settore ortofrutticolo ha suscitato nel mondo agricolo italiano valutazioni diverse. Ritiene che la proposta di documento finale presentata dal collega Brandolini abbia il pregio di individuare una condivisibile posizione di sintesi e di formulare, nei confronti del Governo, impegni rilevanti, sia per quanto concerne il negoziato comunitario sulla definizione della riforma stessa, sia per quanto riguarda le azioni da porre in essere a livello nazionale, per fare in modo che la riforma si traduca in un potenziamento e in un rilancio del settore. Dichiara di condividere le osservazioni e le proposte della collega Lombardi, osservando peraltro che tali rilievi possono trovare una più appropriata collocazione, piuttosto che nella parte degli impegni che si riferisce al negoziato comunitario, in quella che riguarda gli interventi da adottare a livello nazionale.

Giuseppe FINI (FI) esprime la propria condivisione sulla proposta di documento finale presentata dal relatore, in particolare per quanto riguarda le richieste volte a permettere di riconoscere la provenienza dei prodotti agroalimentari da specifiche aree, osservando che l'Italia è un paese caratterizzato dalla grande varietà e ricchezza della produzione e della cultura delle singole zone di cui si compone. La difesa e la promozione degli interessi del Paese non può a suo giudizio che passare attraverso la valorizzazione di tale varietà e ricchezza. Sottolinea inoltre l'importanza di richiedere una maggiore severità nei controlli sulle importazioni, per contrastare le molteplici forme di concorrenza sleale che danneggiano i prodotti genuinamente italiani.

Il sottosegretario Stefano BOCO conferma, come già anticipato nella seduta di ieri, il proprio giudizio convintamente favorevole sulla proposta di documento finale in esame. Ritiene altresì condivisibili le proposte di modifica emerse dal dibattito, tranne quella avanzata dal deputato Franci, che prospetta il mantenimento del settore delle patate al di fuori del sistema comunitario delle organizzazioni comuni di mercato; ritiene infatti che una tale posizione dovrebbe essere valutata con grande attenzione e cautela, tenendo conto di tutte le implicazioni che può comportare.

Giuseppina SERVODIO, presidente, in considerazione dell'esigenza per il relatore di valutare attentamente le modifiche proposte nel corso del dibattito e, se lo ritiene opportuno, di rivedere la formulazione del documento finale nelle parti interessate da tali modifiche, propone di rinviare l'esame dell'atto in titolo ad una seduta che sarà appositamente prevista nella giornata di domani.

La Commissione concorda.

Giuseppina SERVODIO, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta che sarà prevista per domani.

La seduta termina alle 16.


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ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 16 maggio 2007. - Presidenza del vicepresidente Giuseppina SERVODIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali Stefano Boco.

La seduta comincia alle 16.

Relazione sulla ripartizione del Fondo per i trasferimenti correnti alle imprese del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per il 2007
Atto n. 89.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dell'atto del Governo, rinviato nella seduta del 15 maggio 2007.

Giuseppina SERVODIO, presidente e relatore, ricorda che la legge finanziaria per il 2006 ha previsto, all'articolo 1, commi 15 e 16, l'istituzione, nello stato di previsione della spesa di ciascun Ministero, di un fondo per i trasferimenti correnti alle imprese, individuando in allegato le autorizzazioni di spesa che confluiscono in ciascun fondo. Si tratta di una procedura simile a quella già introdotta con i fondi unici per gli investimenti. Il Ministro trasmette al Parlamento una relazione che illustra la ripartizione del fondo e che è sottoposta al parere delle competenti Commissioni. Procede quindi con proprio decreto a trasferire la dotazione del fondo ai capitoli di spesa relativi ai singoli interventi finanziati.
La relazione in esame indica la ripartizione del fondo per i trasferimenti correnti alle imprese del Ministero delle politiche agricole. La dotazione complessiva per il 2007 è di circa 19 milioni di euro. Rispetto al 2006 il fondo risulta inferiore di circa 8 milioni di euro per effetto delle riduzioni operate dalla legge finanziaria 2007 per assicurare il raggiungimento degli obiettivi di contenimento del deficit.
Rispetto allo stanziamento complessivo del Fondo, circa 3 milioni di euro sono assegnati al settore della pesca e circa 15,9 milioni di euro al settore dell'agricoltura. Sottolinea con soddisfazione che il comparto della pesca è stato particolarmente considerato, così come richiesto dalla Commissione Agricoltura. La quota destinata al settore è interamente riservata alle misure di accompagnamento sociale in collegamento con le misure di conservazione delle risorse ittiche previste dall'articolo 3 del decreto-legge n. 16 del 2004.
Per quanto concerne l'agricoltura, segnala che, ai fini della destinazione delle risorse, si fa riferimento alla legge n. 499 del 1999. In questo caso, peraltro, vengono indicati chiaramente i singoli capitoli ai quali la ripartizione è destinata, a differenza di quanto ha segnalato nella seduta di ieri con riferimento al Fondo per gli investimenti.
Osserva che la quota più rilevante, pari a 9,5 milioni di euro, è destinata ai programmi di potenziamento delle attività di miglioramento genetico del bestiame.
Per i contributi ai consorzi di tutela e a altri organismi specializzati, non aventi scopo di lucro, finalizzati alla realizzazione di interventi per valorizzare l'immagine e migliorare la qualità dei prodotti a denominazione di origine, a indicazione geografica e delle specialità tradizionali garantite, è destinata una quota di 3 milioni di euro. Nell'ambito di tale quota è compreso anche il finanziamento per studi di fattibilità di programmi per l'attività del Ministero relativa alle denominazioni di origine e alle indicazioni geografiche.
Giudica significativo e condivisibile anche il finanziamento di 2,8 milioni di euro destinato alla realizzazione di studi e modelli operativi per realizzare la tracciabilità dei prodotti agricoli e agroindustriali.
Sono altresì assegnati 312 mila euro a enti e organismi che realizzano programmi di agricoltura biologica e biodinamica; 124 mila euro, a enti e organismi per la realizzazione di indagini, studi e ricerche; 93 mila euro, ad attività di certificazione del materiale di moltiplicazione, ad iniziative


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per la valorizzazione delle varietà vegetali e all'accertamento delle caratteristiche qualitative dei prodotti vegetali.
Ritiene apprezzabili e condivisibili tali finalizzazioni di spesa. Esse, infatti, a suo avviso, non si configurano affatto come interventi «a pioggia», bensì vanno nella direzione degli indirizzi e delle priorità assunti dalla Commissione Agricoltura, in sede di approvazione della legge Finanziaria 2007 e in occasione dell'approvazione unanime di risoluzioni concernenti alcuni settori dell'agroalimentare. Sono infatti privilegiati interventi che promuovono e sostengono la definizione di azioni e modelli operativi utili al perseguimento della qualità, della tracciabilità e della sicurezza alimentare. Si tratta, a suo giudizio, di tre profili che rivestono un ruolo essenziale per valorizzare, rafforzare e attrezzare il nostro sistema produttivo e commerciale di fronte ai nuovi scenari competitivi.
Nel preannunciare la proposta di parere favorevole, segnala, analogamente a quanto già rilevato per il Fondo per gli investimenti, l'opportunità che, a partire dal prossimo anno, alla relazione sia allegato il decreto di ripartizione delle risorse nell'anno precedente e una documentazione sull'utilizzo di tali risorse, che permetta alla Commissione di conoscere come effettivamente siano spese le disponibilità del Fondo per i trasferimenti alle imprese, al fine di una valutazione comune e condivisa.

Il sottosegretario Stefano BOCO si riserva di intervenire in sede di replica.

Giuseppina SERVODIO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.10.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 16 maggio 2007 - Presidenza del vicepresidente Giuseppina SERVODIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali Stefano Boco.

La seduta comincia alle 16.10.

Interventi nel settore agricolo.
C. 1746-undecies Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 18 gennaio 2007.

Giuseppina SERVODIO, presidente, avverte che entro il termine fissato alle ore 12 di giovedì 10 maggio sono stati presentati emendamenti e articoli aggiuntivi (vedi allegato 2). Segnala che tali proposte emendative interessano un significativo numero di ambiti di intervento diversi. Più precisamente, sulla base di una articolazione delle proposte emendative in relazione al loro contenuto, sono stati presentati emendamenti e articoli aggiuntivi che intervengono nelle seguenti materie: produzione e commercializzazione nel settore agroalimentare; disciplina delle imprese agricole, anche per quanto concerne il regime tributario; cooperazione agricola e forestale; gestione delle risorse idriche; gestione delle foreste e biocarburanti;allevamento e protezione degli animali e apicoltura; organizzazione e funzionamento del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e del Corpo forestale dello Stato; enti e organismi pubblici e società a partecipazione pubblica operanti in agricoltura; interventi per la montagna; interventi per la pesca.
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame del provvedimento ad una successiva seduta.

La seduta termina alle 16.15.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

ATTI DEL GOVERNO

Relazione sulla ripartizione del Fondo per gli investimenti del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per il 2007.
Atto n. 88.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI