XIII Commissione - Resoconto di giovedì 17 maggio 2007


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ATTI COMUNITARI

Giovedì 17 maggio 2007. - Presidenza del presidente Marco LION. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Boco.

La seduta comincia alle 13.15.


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Proposta di regolamento del Consiglio recante norme specifiche per il settore ortofrutticolo e recante modifica di taluni regolamenti.
COM(2007)17 def.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, e conclusione - Approvazione del documento finale).

La Commissione prosegue l'esame dell'atto comunitario, rinviato nella seduta del 16 maggio 2007.

Marco LION, presidente, avverte che la XIV Commissione Politiche dell'Unione europea ha espresso nella seduta odierna il parere previsto dall'articolo 127 del regolamento e che si tratta di parere favorevole con osservazioni.

Sandro BRANDOLINI (Ulivo), relatore, dichiara di aver predisposto una riformulazione della proposta di documento finale (vedi allegato 1), nella quale ha inteso accogliere tutto gli elementi emersi dal dibattito. In particolare è stata introdotta una formulazione più ampia per quanto concerne l'indicazione dei prodotti agricoli di base nel caso dei prodotti trasformati ed è stata espressamente richiesta l'applicazione anche alle importazioni delle medesime tutele nell'uso dei prodotti fitosanitari previste per la produzione ortofrutticola comunitaria. È stato inserito un riferimento all'introduzione a livello internazionale di parametri comuni relativi alle condizioni di lavoro e, nell'ambito della parte dispositiva relativa agli interventi a livello nazionale, è stata inserita la richiesta di apposite azioni per verificare l'efficacia delle misure adottate per il contrasto al lavoro irregolare e per la prevenzione degli infortuni, individuando, ai fini dell'attività di monitoraggio, parametri di congruità tra dimensioni della produzione e livello occupazionale. Infine, per quanto concerne la disciplina del settore delle patate, si è fatto riferimento al settore nel suo complesso e è stata introdotta la richiesta di sollecitare, nell'ambito dei negoziati comunitari, il mantenimento per il periodo 2008-2013, della possibilità per gli Stati membri di concedere aiuti ai produttori in deroga alla normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (FI) rinnova l'apprezzamento già espresso nella seduta di ieri per il lavoro svolto dal collega Brandolini. Tuttavia esprime forti perplessità sull'introduzione, nella parte dispositiva, del capoverso II.4. Ribadisce infatti che si prefigura un ritorno a uno strumento ormai obsoleto, come le tabelle ettaro-culturali. Rileva inoltre che il settore è fortemente esposto ad una agguerrita concorrenza da parte delle produzioni di Paesi comunitari e extracomunitari, per cui appesantire i gravami a carico della conduzione delle aziende italiane determinerebbe una situazione di forte svantaggio per i produttori. Osserva infine che, piuttosto che prevedere ulteriori interventi, sarebbe opportuno applicare le misure già previste dall'ordinamento, alle quali di regola sono associate sanzioni molto pesanti. In ogni caso, al di là dei rilievi critici sul profilo specifico segnalato nel proprio intervento, conferma il giudizio complessivamente positivo sul documento finale.

Teresio DELFINO (UDC) ribadisce, a nome del proprio gruppo, il giudizio favorevole sul documento finale già espresso nella seduta di ieri dal collega Martinello. Ritiene tuttavia fondate le perplessità relative al capoverso II.4 della parte dispositiva. In particolare osserva che, se può essere condivisa la sollecitazione a verificare l'efficacia delle misure relative al contrasto al lavoro irregolare e alla prevenzione degli infortuni, non ritiene appropriato dare un'indicazione specifica rivolta a definire parametri che pongano in correlazione la dimensione della produzione e il livello occupazionale. Dichiara quindi la contrarietà del proprio gruppo sulla seconda parte del capoverso II.4.

Gino SPERANDIO (RC-SE) ringrazia il relatore, deputato Brandolini, per il lavoro svolto, osservando che le sollecitazioni emerse dalla discussione sono state accolte


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in termini ampiamente condivisibili, che in qualche misura attenuano le richieste dei proponenti, evitando di esasperare i singoli profili. In particolare, per quanto riguarda il capoverso II.4 della parte dispositiva, invita i colleghi, in particolare quelli dei gruppi di opposizione, a una lettura attenta, che permetta di coglierne l'effettiva portata. Osserva al riguardo che tale capoverso, in primo luogo, fa riferimento a interventi sul piano nazionale; in secondo luogo, si limita a richiedere una verifica dell'efficacia delle misure già introdotte. In sostanza si sollecita un'attività di controllo più stringente e, a tal fine, la determinazione di parametri che pongono in rapporto le dimensioni della produzione con il numero degli occupati rappresenta soltanto uno strumento di cui non si può fare a meno, se si vuole effettivamente svolgere tale attività di controllo. Più in generale, rileva che si presentano di frequente situazioni in cui lo sfruttamento irregolare della manodopera si collega all'introduzione, a scopo di frode, di prodotti extracomunitari. Tali situazioni dimostrano che l'impegno per garantire la legalità delle condizioni di lavoro rappresenta un'azione che favorisce tutto il settore, anziché porlo in condizioni di svantaggio rispetto alla concorrenza. In conclusione, pur ribadendo che la formulazione adottata dal relatore risulta più attenuata rispetto a quella proposta dal proprio gruppo, esprime un giudizio complessivamente positivo sul documento finale.

Luca BELLOTTI (AN) esprime a nome del proprio gruppo una valutazione in linea di massima favorevole sul documento finale presentato. Osserva peraltro che su alcuni aspetti sarebbe stato più opportuno adottare formulazioni più incisive, in particolare per quanto concerne il primo capoverso della parte dispositiva. In questo caso infatti avrebbe dovuto essere richiesto espressamente un aumento delle risorse destinate al settore ortofrutticolo, anziché parlare di un riequilibrio. Si dichiara contrario rispetto alla seconda parte del capoverso II.4, nella quale si danno indicazioni di dettaglio su aspetti che non sono compresi nella sfera di competenza della Commissione Agricoltura, ma rientrano piuttosto in quella della Commissione Lavoro. Mentre giudica che può essere condiviso un richiamo, di carattere generale, al rispetto della normativa in materia di lavoro irregolare e di prevenzione degli infortuni, non ritiene in alcun modo sostenibile una richiesta puntuale di determinare parametri che definiscano rapporti vincolanti tra l'entità della produzione e il livello occupazionale.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (FI) chiede al Presidente di porre in votazione per parti separate il documento finale, nel senso di porre in votazione dapprima l'intero documento ad eccezione dell'inciso del capoverso II.4 della parte dispositiva «individuando, ai fini dell'attività di monitoraggio, parametri di congruità tra dimensioni della produzione e livello occupazionale» e, successivamente, tale inciso.

Luca BELLOTTI (AN) e Teresio DELFINO (UDC) si associano alla richiesta del deputato Marinello.

Giacomo BEZZI (Misto-Min.ling.) esprime il proprio giudizio favorevole sul documento finale. Per quanto concerne la questione del rispetto della normativa in materia di condizioni di lavoro, osserva che già sono presenti strumenti di controllo e monitoraggio, per cui non ritiene opportuno inserire indicazioni rivolte a sostenere l'adozione di parametri che pongono in rapporto le dimensioni della produzione con i livelli di occupazione. Rileva inoltre l'importanza di realizzare interventi che sostengano le forme di aggregazione tra i produttori del settore e, in particolare, l'attività svolta dai consorzi.

Angelo Alberto ZUCCHI (Ulivo) ribadisce il voto favorevole del proprio gruppo sul documento finale predisposto dal relatore, collega Brandolini. Sottolinea la coerenza dei contenuti del documento con il lavoro della Commissione


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fin dall'inizio della legislatura, che ha sostenuto e sollecitato politiche a favore della tutela e valorizzazione della qualità, della sicurezza alimentare, dell'aggregazione dell'offerta, della piena informazione del consumatore. Per quanto concerne il profilo delle condizioni di lavoro, ritiene, in generale, che la competitività del settore debba essere assicurata tenendo comunque fermo il rispetto della normativa in materia di lavoro, sia per quanto concerne la regolarità dell'assunzione della manodopera e dei rapporti che vengono instaurati, sia per quanto concerne la prevenzione degli infortuni sul luogo di lavoro. Osserva inoltre che le critiche e le preoccupazioni espresse da membri dei gruppi di opposizione gli sembrano eccessive e non giustificate rispetto al testo del documento finale. Tale testo, infatti, riformula la proposta avanzata dal gruppo di Rifondazione Comunista individuando un punto di mediazione che, a suo giudizio, può essere condiviso da tutti.

Giuseppina SERVODIO (Ulivo) invita a valutare se il contrasto può essere superato mediante una riformulazione che faccia riferimento, anziché all'individuazione di parametri, alla verifica dell'efficacia, a fini di controllo, dell'introduzione di parametri di congruità.

Luca BELLOTTI (AN) ribadisce che ritiene sufficiente dare un'indicazione di principio riguardante l'efficacia delle misure adottate per il contrasto al lavoro irregolare e per la prevenzione degli infortuni, mentre è contrario a un riferimento puntuale a parametri di congruità tra dimensioni della produzione e livelli occupazionali.

Sandro BRANDOLINI (Ulivo) ritiene opportuno mantenere il testo del documento finale, come risultante dalle modifiche illustrate all'inizio della seduta. Osserva altresì che la formulazione del capoverso II.4 della parte dispositiva intende far riferimento anche ad aspetti come le caratteristiche dell'azienda, l'eventuale natura di azienda familiare, la dotazione tecnologica, che hanno una notevole incidenza rispetto alla definizione di un rapporto congruo tra dimensione della produzione e numero degli occupati.

Il sottosegretario Stefano BOCO esprime parere favorevole sul documento finale, come riformulato dal relatore.

Marco LION, presidente avverte che, secondo quanto richiesto nel corso della discussione, si procederà alla votazione del documento finale, come riformulato dal relatore, per parti separate, nel senso di porre in votazione dapprima l'intero documento ad eccezione dell'inciso del capoverso II.4 della parte dispositiva «individuando, ai fini dell'attività di monitoraggio, parametri di congruità tra dimensioni della produzione e livello occupazionale» e, successivamente, tale inciso.

La Commissione, con distinte votazioni, approva, dapprima, il documento finale, come riformulato dal relatore, ad eccezione dell'inciso del capoverso II.4 della parte dispositiva «individuando, ai fini dell'attività di monitoraggio, parametri di congruità tra dimensioni della produzione e livello occupazionale» e, successivamente, l'inciso del capoverso II.4 della parte dispositiva «individuando, ai fini dell'attività di monitoraggio, parametri di congruità tra dimensioni della produzione e livello occupazionale» (vedi allegato 1).

La seduta termina alle 13.55.

ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 17 maggio 2007. - Presidenza del presidente Marco LION. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Boco.

La seduta comincia alle 13.55.


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Relazione sulla ripartizione del Fondo per gli investimenti del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali per il 2007.
Atto n. 88.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dell'atto del Governo, rinviato nella seduta del 15 maggio 2007.

Il sottosegretario Stefano BOCO consegna una nota scritta (vedi allegato 2), nella quale si dà risposta alle richieste di chiarimenti e di informazioni integrative avanzate dal relatore, deputato Servodio, nel proprio intervento introduttivo, svolto nella seduta di martedì 15 maggio. Segnala che in allegato alla nota viene fornito, come espressamente richiesto dal relatore, il decreto ministeriale con cui, ai sensi dell'articolo 4 della legge n. 499 del 1999, sono state ripartite le risorse tra le azioni previste dalla legge medesima e la comunicazione da parte del Ministero dell'economia e delle finanze delle assegnazioni ai pertinenti capitoli di bilancio degli stanziamenti derivanti dalla ripartizione del Fondo unico per gli investimenti relativo all'esercizio 2006. Si sofferma infine sulla rilevanza della questione delle agroenergie, segnalando che il Ministero ha richiesto da parte delle regioni una rilevazione, su base territoriale, della potenzialità agroenergetica di ciascuna di esse.

Marco LION, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad una successiva seduta.

Relazione sulla ripartizione del Fondo per i trasferimenti correnti alle imprese del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali per il 2007.
Atto n. 89.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dell'atto del Governo, rinviato nella seduta del 16 maggio 2007.

Il sottosegretario Stefano BOCO dichiara di condividere le considerazioni espresse dal relatore, deputato Servodio, nella relazione introduttiva svolta nella seduta di ieri.

Marco LION, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

Marco LION, presidente, propone l'inversione dell'ordine del giorno, nel senso di procedere, in primo luogo, allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, della sede referente e dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi e, successivamente, allo svolgimento dell'audizione informale.

La Commissione concorda.

La seduta termina alle 14.05.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Giovedì 17 maggio 2007. - Presidenza del presidente Marco LION. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Boco.

La seduta comincia alle 14.05.

5-00761 Catanoso: Revisione della normativa sulla dotazione delle unità da pesca del dispositivo di rilevazione satellitare blue box.

Marco LION, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

Luca BELLOTTI (AN), cofirmatario dell'interrogazione, la illustra brevemente.


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Il sottosegretario Stefano BOCO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Luca BELLOTTI (AN), replicando, giudica la risposta assolutamente insufficiente. Rileva, in primo luogo, che è necessaria una maggiore autorevolezza del Governo italiano nei negoziati in sede comunitaria, che permetta di far valere gli interessi del Paese, quando si tratta di questioni vitali per il suo sistema produttivo. Osserva, inoltre, che il Ministero dovrebbe fornire un'indicazione precisa dei tempi entro i quali sarà completata la rete radio telegestita delle Capitanerie di porto, che permetterà di estendere il limite esterno della pesca costiera.

5-01042 Mellano: Risparmio idrico in agricoltura.

Bruno MELLANO (RosanelPugno) illustra l'interrogazione in titolo, rilevando che da informazioni di organi di stampa si è appreso che la Protezione civile ha predisposto un piano di accumulo delle risorse idriche, al quale dovrebbe concorrere anche il settore agricolo, nella misura indicata nell'interrogazione. L'interrogazione medesima, pertanto, mira ad acquisire informazioni più precise, di carattere ufficiale, su quanto riportato dagli organi di stampa.

Il sottosegretario Stefano BOCO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Bruno MELLANO (RosanelPugno), replicando, osserva che le dimensioni di risparmio idrico che l'agricoltura dovrebbe garantire sono assai ridotte e pressoché simboliche rispetto all'entità del consumo idrico dovuto alle attività agricole. Rileva la frequenza anche in agricoltura di derivazioni di acque abusive ed illegali. Ritiene pertanto che, proprio in considerazione del fatto che l'agricoltura è il settore che più di ogni altro consuma acqua, debbano essere realizzati interventi molto più incisivi per garantire, in una situazione preoccupante come quella attuale, risparmi idrici di consistenza assai maggiore.

5-01043 Misuraca: Sistema di consulenza aziendale agli agricoltori.

Filippo MISURACA (FI) illustra l'interrogazione in titolo, ricordando come la normativa comunitaria abbia previsto l'istituzione di un sistema di consulenza aziendale per gli agricoltori. In Italia, purtroppo, si registra un grave ritardo nella realizzazione di tale sistema. L'interrogazione è volta pertanto a conoscere quale sia lo stato di applicazione delle previsioni comunitarie, se il Ministero non intenda adottare interventi urgenti per superare i ritardi finora registrati, se saranno individuate con chiarezza le figure professionali idonee a svolgere il servizio di consulenza e se saranno introdotte regole comuni in ordine ai requisiti di accreditamento, per superare le disparità che si sono determinate tra le diverse regioni.

Il sottosegretario Stefano BOCO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Filippo MISURACA (FI), replicando, considera positivo il fatto che il Ministero stia predisponendo un provvedimento di armonizzazione, a livello nazionale, delle condizioni per il riconoscimento dei soggetti che prestano i servizi di consulenza. Ritiene in ogni caso essenziale che, anche attraverso l'adozione di tale provvedimento, si pervenga nei tempi più rapidi alla realizzazione del sistema di consulenza per gli agricoltori, in modo da evitare una situazione di inadempimento riguardo a previsioni contenute nella normativa comunitaria e da colmare il ritardo creatosi rispetto ad altri Stati membri, che, anche in questo caso, penalizza fortemente i produttori italiani.


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Marco LION, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.25.

SEDE REFERENTE

Giovedì 17 maggio 2007. - Presidenza del presidente Marco LION. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Boco.

La seduta comincia alle 14.25.

Istituzione della denominazione «autenticità certificata» e sviluppo della filiera della pasta di alta qualità, dell'espresso e del cappuccino italiano.
C. 2234 Lion.
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame della proposta di legge.

Marco LION, presidente e relatore, ricorda che l'Italia è un paese straordinariamente ricco di prodotti agroalimentari ed enogastronomici di eccelse qualità, presenti in maniera diffusa su tutto il territorio nazionale. Non vi è infatti un luogo in Italia che non abbia una propria produzione agroalimentare tipica o tradizionale, oppure una ricetta locale assolutamente inimitabile. Anche per queste caratteristiche l'Italia, oltre ad essere una meta molto apprezzata e rinomata in tutto il mondo, è un riferimento per la cultura del buon cibo, per la qualità della vita e per il benessere e la salute della persona derivante dalla sana nutrizione, dall'amenità del paesaggio rurale e dalla varietà degli alimenti.
Osserva tuttavia che il quadro giuridico che dovrebbe salvaguardare e valorizzare questo straordinario patrimonio presenta ancora gravi mancanze.
In Italia esistono numerosi prodotti alimentari la cui conoscenza e notorietà è legata al luogo di produzione. Per evitare che si diffondessero fenomeni fraudolenti quali la commercializzazione di prodotti di imitazione, è stata istituita, in passato, a livello nazionale, la denominazione di origine controllata (DOC). Oggi, tuttavia, la corrispondenza che si era istituita tra marchio riconosciuto, in particolare DOC, e prodotto di qualità superiore, è venuta meno.
Dal 1992, infatti, l'istituto giuridico nazionale delle DOC è stato sostituito da quello comunitario della denominazione di origine protetta (DOP) e dalla indicazione geografica protetta (IGP). I regolamenti che disciplinano tali marchi hanno lo scopo di proteggere da atti di uso fraudolento o ingannevole i nomi geografici da cui provengono determinati prodotti agricoli o alimentari. In questo caso, la protezione delle denominazioni registrate riguarda i prodotti agricoli e alimentari per i quali esiste un legame fra le caratteristiche del prodotto o dell'alimento e la sua origine geografica. Viene a mancare qualsiasi riferimento, all'eccellenza intrinseca del prodotto, come invece accadeva con la vecchia DOC.
Neppure l'istituto comunitario della specialità tradizionale garantita (STG) è in grado di assolvere alla funzione di evidenziare le peculiarità specifiche dei prodotti agroalimentari o di demarcare le caratteristiche di autenticità, specialmente nel caso in cui si tratti di un alimento capostipite di altre categorie di prodotti (come può essere il cappuccino, la pasta di grano duro trafilata in bronzo o la mozzarella tipo fiordilatte).
Nel quadro delle disposizioni vigenti, comunitarie e nazionali, non esiste pertanto uno strumento che sia capace di distinguere e valorizzare i prodotti agroalimentari in virtù delle proprie qualità intrinseche, soprattutto se si tratta di prodotti che hanno acquisito una vasta reputazione. Per questo accade nel mondo agroalimentare che si ricerchi con grande frequenza la registrazione della DOP, credendo


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di poter risolvere in questo modo la maggior parte dei problemi commerciali e di competitività del prodotto che si vuole valorizzare. Tuttavia la disciplina giuridica delle DOP, IGP o STG, non permette in numerosi casi di soddisfare le aspettative riposte nella registrazione, dal momento che ciò che viene garantito è la protezione del nome geografico o della specificità registrata.
Di frequente, invece, l'obiettivo dei produttori agroalimentari è quello di incrementare la rinomanza e di conseguenza le quote di mercato delle proprie produzioni di qualità. La proposta di legge in esame, pertanto, prospetta, a fianco degli istituti previsti dalla normativa comunitaria, l'introduzione di uno strumento specifico per la valorizzazione dei prodotti ampiamente conosciuti e apprezzati per la loro storia e qualità.
La denominazione «autenticità certificata» che si propone di istituire si riferisce, infatti, alle qualità e al valore intrinseco del prodotto, in quanto intende garantire l'effettiva conformità della produzione a regole e tradizioni sulle quali si è fondata la notorietà acquisita dal prodotto stesso.
Solo i prodotti che sono ottenuti rispettando autentiche tradizioni locali o procedimenti realmente originali potranno essere contrassegnati con la denominazione di autenticità certificata. Il segno distintivo certificato, unito a un'efficace attività di controllo, permetterà ai consumatori di distinguere i prodotti «veramente autentici» da quelli di imitazione o dai surrogati, in modo da contrastare in modo incisivo i molteplici e gravi fenomeni di «agropirateria».
Osserva altresì che, nella proposta di legge, si prevede, in sede di prima applicazione, l'attribuzione della denominazione di autenticità certificata a tre prodotti fondamentali per il patrimonio enogastronomico italiano, quali la pasta di alta qualità, l'espresso e il cappuccino, di cui, in allegato alla proposta medesima, si definisce il disciplinare di produzione.
Per quanto concerne la pasta, peraltro, richiama il fatto che la Commissione ha già avviato l'esame di una proposta di legge presentata dal deputato Misuraca, che intende valorizzare la filiera della pasta di alta qualità e che appositamente è stata inserita nell'ordine del giorno di oggi. Invita pertanto i membri della Commissione a valutare se si ritiene più opportuno esaminare le due proposte di legge in modo abbinato o, invece, riservare un esame specifico al tema della pasta.

Il sottosegretario Stefano BOCO si riserva di intervenire in sede di replica.

Filippo MISURACA (FI) condivide gli obiettivi della proposta di legge presentata dal Presidente Lion. Esprime tuttavia perplessità sulla opportunità di assorbire nell'ambito dell'esame di una questione che riguarda tutto il settore agroalimentare, quale la certificazione dell'autenticità dei prodotti, anche i problemi specifici del settore della pasta. In ogni caso ritiene opportuno che la Commissione proceda ad una attività conoscitiva sulla situazione del comparto della pasta, in esito alla quale sarà possibile valutare anche il modo più appropriato per svolgere l'esame delle due proposte di legge.

Marco LION, presidente e relatore, dichiara di condividere pienamente le valutazioni del collega Misuraca.
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.35 alle 14.45.


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AUDIZIONI INFORMALI

Giovedì 17 maggio 2007.

Audizione di rappresentanti della Sorgenia spa, in relazione all'esame delle proposte di legge C. 289 Bellotti, C. 1385 Dozzo, C. 1603 Lion, C. 1751 Servodio e C. 2301 Misuraca «Disposizioni in materia di agroenergie».

L'audizione informale è stata svolta dalle 14.45 alle 15.15.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Disposizioni per lo sviluppo della filiera della pasta di alta qualità prodotta in Italia.
C. 2005 Misuraca.