I Commissione - Resoconto di marted́ 29 maggio 2007


Pag. 62

INDAGINE CONOSCITIVA

Martedì 29 maggio 2007. - Presidenza del presidente Luciano VIOLANTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento Paolo Naccarato.

La seduta comincia alle 11.

Sulla pubblicità dei lavori.

Luciano VIOLANTE, presidente, avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Indagine conoscitiva sulle spese attinenti al funzionamento della Repubblica e alla garanzia delle sfere di autonomia costituzionale, funzionale e territoriale.
(Deliberazione).

Luciano VIOLANTE, presidente, sulla base del programma convenuto nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi del 17 maggio scorso (vedi allegato 1), ed essendo stata acquisita su di esso l'intesa con il Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del regolamento, propone lo svolgimento di un'indagine conoscitiva sulle spese attinenti al funzionamento della Repubblica e alla garanzia delle sfere di autonomia costituzionale, funzionale e territoriale.

Gabriele BOSCETTO (FI) invita il presidente Violante ad illustrare più diffusamente le finalità dell'indagine conoscitiva proposta. Nel rilevare infatti che essa viene incardinata nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 1942 e abbinate, rispetto alle quali il suo gruppo è fortemente critico, esprime il timore che si tratti di un'iniziativa demagogica, preparatoria di interventi drastici e meramente propagandistici.

Luciano VIOLANTE, presidente, chiarisce che la proposta di avviare un'indagine conoscitiva sui «costi della politica» è motivata dal fatto che il tema è costantemente all'attenzione di giornali e televisioni, in particolar modo negli ultimi tempi, e che il Governo ha annunciato proprie iniziative in materia, dal carattere peraltro ancora incerto: ricorda, tra l'altro, che il ministro per l'attuazione del programma di governo è stato incaricato dal Governo di seguire la questione e che il ministro per gli affari regionali si appresta ad incontrare i rappresentanti delle regioni e degli enti locali per discutere con loro dell'argomento. Ritiene pertanto che il Parlamento debba assumere adeguate iniziative al riguardo, affrontando il problema, che certamente esiste, in tutti gli aspetti, per evitare distorsioni demagogiche e per fare chiarezza. A tal fine, ha proposto, tra l'altro, che l'indagine faccia emergere che i «costi della politica» hanno tre diverse componenti, ciascuna delle quali pesa in misura diversa: vale a dire i costi delle istituzioni, o della democrazia, i costi dei partiti politici e i costi della burocrazia. L'indagine dovrebbe inoltre comparare i costi delle istituzioni italiane con quelli delle corrispondenti istituzioni dei principali Paesi europei: ricorda, a titolo di esempio, che la Commissione affari giuridici del Bundestag tedesco, omologa della Commissione affari costituzionali,


Pag. 63

si riunisce di media due volte al mese. Per quanto riguarda poi le proposte di legge alle quali ha fatto riferimento il deputato Boscetto, chiarisce che il loro esame costituisce semplicemente l'occasione per l'avvio dell'indagine conoscitiva.

Gabriele BOSCETTO (FI) dichiara di apprezzare il chiarimento reso dal presidente Violante in relazione alla finalità dell'indagine conoscitiva e al fatto che l'avvio dell'esame delle proposte di legge C, 1942 e abbinate costituiscono semplicemente l'occasione per incardinare l'indagine conoscitiva.

Marco BOATO (Verdi) ribadisce la valutazione favorevole del suo gruppo sulla proposta di indagine conoscitiva formulata dal presidente. Interloquendo poi col deputato Boscetto, fa presente che è normale avviare un'indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame di proposte di legge e ricorda che, sulle proposte di legge in questione, sono state espresse perplessità anche da lui e dal deputato Stucchi, nella loro qualità di relatori su di esse. Rileva d'altra parte che lo svolgimento dell'indagine consentirà ai gruppi non solo di approfondire le questioni, ma anche di presentare ulteriori proposte di legge in materia, le quali potranno essere utilmente abbinate a quelle già all'ordine del giorno della Commissione. Concorda per il resto col presidente Violante sulla necessità che la classe politica affronti le polemiche suscitate nell'opinione pubblica da alcune inchieste giornalistiche sulla presunta «casta» politica; se non lo facesse, infatti, rischierebbe di essere travolta, con pericolo per l'intero sistema istituzionale del Paese.

Franco RUSSO (RC-SE) conferma il pieno favore del suo gruppo allo svolgimento dell'indagine conoscitiva, per le ragioni evidenziate dal presidente Violante, e dichiara di condividere la distinzione da quest'ultimo prospettata in relazione alle diverse componenti dei costi della politica. Concorda sul fatto che è necessario individuare le diverse responsabilità dei diversi livelli di governo, procedendo però in maniera collaborativa, nell'interesse del Paese, ed evitando di scaricare le responsabilità gli uni sugli altri. Riterrebbe infine opportuno instaurare, con le modalità che il presidente Violante giudicherà appropriate, una qualche forma di interlocuzione con i deputati questori, anche al fine di acquisire informazione e valutazione in merito al bilancio interno della Camera.

Luciano VIOLANTE, presidente, dopo aver ricordato che la materia delle spese della Camera dei deputati rientra nella competenza dell'Ufficio di Presidenza, si dichiara disponibile a promuovere adeguate forme di interlocuzione della Commissione con i deputati questori della Camera.

Domenico BENEDETTI VALENTINI (AN), premesso che sul tema in discussione non è ammissibile alcuna confusione, chiarisce che il suo gruppo è favorevole all'indagine conoscitiva, ma con alcune precisazioni. In primo luogo, ritiene che l'indagine debba essere autonoma e non, quindi, instaurarsi nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 1942 e abbinate, ai sensi dell'articolo 79 del Regolamento. Si tratterebbe infatti di una scelta politicamente sbagliata, in quanto tutti i gruppi sono sensibili al fenomeno che l'indagine si propone di studiare, ma non tutti condividono l'impostazione delle proposte di legge citate. In secondo luogo, ritiene necessario distinguere l'iniziativa del Parlamento sul problema dei costi della politica, che è opportuna, da quelle del Governo, che sono non soltanto poco chiare nei contenuti, ma anche inopportune e fuori luogo: l'Esecutivo dovrebbe infatti limitarsi a svolgere, al più, indagini interne, senza dar loro alcuna pubblicità, e preoccuparsi poi di tagliare le spese improduttive che ricadono nel suo ambito di competenza. In terzo luogo, fa presente che il suo gruppo è favorevole all'indagine conoscitiva a condizione che sia un'indagine ad ampio raggio e approfondita, anche se c'è il rischio, in questo modo, di dilatare i tempi e di esporre la Commissione al sospetto di voler restare sul terreno


Pag. 64

dei buoni proponimenti, senza alcuna concretezza. In particolare, ritiene che l'indagine non debba restare circoscritta all'ambito parlamentare, ma riguardare chiunque abbia funzioni di rappresentanza o di amministrazione, comprese le Autorità amministrative indipendenti, le regioni e gli enti locali. Solo in questo modo, infatti, si acquisirebbe un quadro completo dei problemi e si porrebbero le premesse per individuare le soluzioni. Conclude dichiarando, a titolo esclusivamente personale e senza perciò impegnare il gruppo, di essere in linea di principio favorevole anche all'abolizione dell'indennità parlamentare, ritenendo sufficiente, per chi si dedica alla rappresentanza politica, il solo rimborso delle spese.

Luciano VIOLANTE, presidente, fa presente che l'indagine conoscitiva riguarda tutta la pubblica amministrazione e tutti i livelli di governo, come del resto chiaramente detto nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che ha approvato, col consenso di tutti, la proposta di indagine.

Roberto ZACCARIA (Ulivo) esprime un giudizio favorevole sull'iniziativa in discussione, rivendicando al riguardo la piena competenza del Parlamento, in quanto è l'organo che approva le leggi che definiscono l'assetto complessivo della Repubblica e quindi può e deve valutare anche le diseconomie che derivano dall'impianto complessivo del sistema. Ritiene che si possa correttamente partire dalla proposte di legge in materia assegnate alla Commissione, fermo restando che i gruppi possono concretizzare il proprio dissenso o le proprie proposte alternative presentando altre proposte di legge o proponendo emendamenti a quelle all'esame della Commissione. Per quanto riguarda l'ampiezza dell'indagine, sottolinea l'esigenza che essa si concluda in tempi ragionevoli e che non resti inconcludente. Al deputato Benedetti Valentini fa poi presente che eliminare la retribuzione dei parlamentari limiterebbe di fatto l'accesso alla rappresentanza ai soli cittadini abbienti, ricostituendo di fatto quel sistema a base censitaria che lo sviluppo storico ha opportunamente superato.

Gabriele BOSCETTO (FI), dopo aver ricordato che le polemiche sui costi della politica sono stati suscitati in particolar modo da due libri, l'uno di Salvi e Villone e l'altro di Rizzo e Stella, osserva che, mentre il primo ha una sua dignità politico-scientifica, il secondo ha piuttosto un carattere semiscandalistico, il quale ne ha determinato il successo di pubblico. Esprime quindi disapprovazione per alcune notizie pretestuose che vengono riportate in quest'ultimo libro in relazione ai parlamentari e si dice assolutamente contrario ad un'indagine conoscitiva che sia ispirata agli stessi criteri e che intenda quindi avallare le accuse che vi vengono mosse ai membri del Parlamento, i quali ricevono, a suo avviso, una retribuzione del tutto proporzionata all'impegno che profondono, in termini di ore di lavoro e di applicazione, nonché alla delicatezza e alla gravosità del compito che svolgono. Renderebbe pertanto un pessimo servizio al Paese un'indagine conoscitiva che intendesse collocarsi nel solco del libro di Rizzo e Stella. È infatti inaccettabile che si mettano in modo becero sotto inchiesta i parlamentari che svolgono seriamente e con passione il loro lavoro. Ritiene infine necessario che l'indagine prenda in considerazione anche il fenomeno dei magistrati collocati, con incarichi a diverso titolo, presso il Governo, la pubblica amministrazione e le Autorità indipendenti.

Maurizio RONCONI (UDC), premesso di condividere gli interventi dei deputati dell'opposizione che lo hanno preceduto ed in particolare quello dell'onorevole Benedetti Valentini, evidenzia i rischi che potrebbero derivare dalla scelta di affrontare un tema importante e di grande interesse pubblico come quello in esame, soprattutto rispetto alle possibili derive demagogiche. Ritiene che nessuno possa essere contrario all'indagine conoscitiva, ma anche che debbano essere precisate alcune condizioni. È in primo luogo necessario,


Pag. 65

a suo avviso, disancorare l'indagine dall'esame delle proposte di legge C. 1942 e abbinate, che sono a dir poco radicali e che non incontrano il consenso di tutti i gruppi. Al riguardo fa presente l'esigenza di difendere l'autorevolezza e la rappresentatività del Parlamento contro le campagne di aggressione degli organi di stampa. Concorda poi sull'opportunità di procedere ad un confronto dei costi delle istituzioni italiane con quelli delle corrispondenti istituzioni europee, nonché sulla necessità di estendere l'indagine a tutti i livelli di governo e all'intera pubblica amministrazione, comprendendo anche gli organi costituzionali di più alta levatura. Ricorda poi che esistono ancora in Italia numerosi enti inutili, e che anche al livello delle autonomie locali può discutersi circa l'opportunità di mantenere in piedi l'articolazione provinciale, che, come dimostrato anche dalle ultime consultazioni amministrative, è percepita dal corpo elettorale come distante e inutile. Infine, ritiene necessario chiarire che la Commissione non intraprende l'indagine perché a ciò costretta dalla pressione dei mezzi di comunicazione di massa che alimentano la campagna di accuse, in quanto questo sarebbe un immotivato segno di debolezza.

Italo BOCCHINO (AN), premesso che il tema è delicatissimo e che è necessario evitare sia il qualunquismo sia la difesa del privilegio, osserva che la comparazione delle retribuzioni in termini di ore di lavoro potrebbe farsi non soltanto con gli altri Parlamenti, ma anche con le normali categorie di lavoratori: ritiene infatti che la retribuzione di parlamentare sia, per ora di lavoro e detratte le spese, non sia sproporzionata rispetto a quella, per esempio, di un insegnante. A suo avviso, quindi, non è il Parlamento nazionale a determinare un costo ingiustificato della politica, sebbene sia senz'altro vero che le Camere abbiano margini per realizzare economie di spesa, ad esempio razionalizzando le spese per le missioni all'estero. Ritiene che si debba avere il coraggio di affermare pubblicamente che le maggiori responsabilità dello sperpero del denaro pubblico ricadono al livello degli enti locali, pur senza generalizzare. Ricorda ad esempio le consulenze fasulle e la prassi generalizzata di sistemare nei consigli di amministrazione delle società pubbliche i candidati non eletti ai consigli. Ritiene infine necessario impostare l'indagine in modo da evidenziare i costi a fronte dei benefici, così che il cittadino sappia qual è la spesa per la singola istituzione e quali sono i risultati prodotti. Per questo ritiene che il primo passo debba essere quello di un confronto con i deputati questori al fine di verificare la possibilità di effettuare risparmi di spesa sui bilanci interni e di impostare un'analisi in termini di costi e benefici. In conclusione, dichiara che il suo gruppo è favorevole all'indagine, purché non come mezzo di autodifesa o atto di qualunquismo e purché ci sia la volontà comune di denunciare chiaramente la responsabilità delle autonomie locali nello sperpero del denaro pubblico.

Oriano GIOVANELLI (Ulivo), rivolgendosi al deputato Bocchino, osserva che l'opinione pubblica ritiene ogni giorno di più ingiustificato il divario tra la retribuzione di un parlamentare e quella di un normale lavoratore. Ritiene che tale divario potrebbe essere accettato se le istituzioni funzionassero e il Parlamento fosse capace di decidere in tempi rapidi e secondo le esigenze della società contemporanea. Fa presente che per chi, come lui, viene da esperienze amministrative, l'esperienza parlamentare, con i suoi lunghi tempi morti di discussione inconcludente, risulta imbarazzante. Serve pertanto uno sforzo, anche attraverso modifiche ai regolamenti parlamentari, per rendere più produttivo il lavoro parlamentare. Concorda poi sul fatto che alcune regioni ed alcuni enti locali siano un problema, ma invita ad evitare la logica dello scarico di responsabilità tra i livelli di governo.

Gabriele BOSCETTO (FI) ritiene necessario informare l'opinione pubblica del lavoro del parlamentare, in quanto ritiene che al riguardo esista molta disinformazione. Dissente invece sulla proposta di


Pag. 66

riforme regolamentari, che non farebbero altro che comprimere ulteriormente i tempi di discussione. Ritiene piuttosto opportuno selezionare gli interventi legislativi, anche al fine di semplificare l'ordinamento, come da più parti auspicato.

Luciano VIOLANTE, presidente, preso atto degli interventi svolti, ribadisce che l'esame delle proposte di legge C. 1942 e abbinate costituisce solo l'occasione per l'avvio dell'indagine conoscitiva. Ritiene poi che si debba evitare di conferire al lavoro di indagine della Commissione un carattere inquisitorio, risultando preferibile procedere in collaborazione con le regioni e le autonomie locali. Al riguardo ricorda che domani, alle ore 20, l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione incontrerà il ministro per l'attuazione del programma di Governo, nonché i rappresentanti delle regioni e delle autonomie locali per un confronto sulle questioni di rilievo per l'indagine conoscitiva. A conclusione dell'indagine, entro il prossimo ottobre, sarà possibile decidere il da farsi.

Domenico BENEDETTI VALENTINI (AN) ritiene che il presidente Violante non abbia sufficientemente chiarito per quali ragioni l'indagine conoscitiva debba essere incardinata nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 1942 e abbinate, atteso che un'indagine conoscitiva può essere del tutto autonoma dal procedimento legislativo.

Luciano VIOLANTE, presidente, ribadisce che l'attivazione dell'indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame delle citate proposte di legge non implica alcun giudizio di condivisione iniziale sulle predette proposte e presenta inoltre il vantaggio di consolidare la competenza della I Commissione affari costituzionali sulla materia. Ricorda inoltre che sul programma dell'indagine sul quale la Commissione si accinge a votare è stata acquisita l'intesa con il Presidente della Camera, e fa presente che si tratta del resto del programma già sottoposto, senza che vi fossero obiezioni, all'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di deliberazione dell'indagine conoscitiva formulata dal presidente.

La seduta termina alle 12.30.

SEDE REFERENTE

Martedì 29 maggio 2007. - Presidenza del presidente Luciano VIOLANTE. - Intervengono il ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione Luigi Nicolais, il sottosegretario di Stato per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione Gian Piero Scanu, il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali Paolo Naccarato.

La seduta comincia alle 12.30.

Modifiche agli articoli 92 e 94 della Costituzione in materia di forma del Governo.
C. 2335 cost. Boato, C. 2382 cost. Bianco, C. 2479 cost. Zaccaria, C. 2576 cost. Franco Russo e C. 2578 cost. D'Alia.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato, da ultimo, nella seduta del 17 maggio 2007.

Sesa AMICI (Ulivo), relatore, d'intesa con il relatore Bocchino, fa presente al presidente Violante l'opportunità di rinviare il seguito dell'esame del provvedimento in titolo a giovedì 31 maggio, in modo da consentire ai relatori di definire talune questioni emerse nella redazione del testo unificato delle proposte di legge in titolo. Osserva, in particolare, che la proposta di legge C. 2578, nel ridurre a diciotto anni l'età occorrente per eleggere i senatori ed equiparando in questo modo i requisiti di età per l'elettorato attivo delle due Camere, impone una preliminare riflessione sul


Pag. 67

ruolo che si intenderà attribuire al Senato, poiché questo è pregiudiziale per la valutazione della proposta. Fa inoltre presente che i relatori hanno discusso sull'opportunità di prevedere la riduzione del numero dei parlamentari e di disciplinare in modo più puntuale la decretazione d'urgenza. Si tratta di temi dei quali si discute da molto tempo e sui quali sembra esserci un diffuso consenso. Un maggiore approfondimento appare altresì necessario per valutare l'introduzione dell'istituto della sfiducia costruttiva o di meccanismi similari.

Italo BOCCHINO (AN), relatore, nel rimettersi all'intervento del relatore Amici, precisa che i relatori hanno affrontato le questioni connesse all'età per l'elettorato attivo e passivo, riscontrando nel sistema italiano il paradosso per cui a diciotto anni si può in teoria essere titolari di rilevanti cariche di governo, ad esempio sindaci di grande città o presidenti di regione, ma non si può essere deputati o senatori, né si può votare per il Senato. D'altra parte, la modifica dei requisiti di età per l'elettorato attivo e passivo alle Camere è un intervento che incide sul bicameralismo, e va quindi ponderato alla luce dell'impostazione che si intende dare in futuro al bicameralismo. Si dichiara pertanto favorevole a concentrare le diverse problematiche in questione all'interno di un unico provvedimento

Gabriele BOSCETTO (FI) ricorda che la proposta iniziale era di procedere con interventi separati e autonomi, cominciando dalla riforma relativa a nomina e revoca dei ministri. Nota però che la portata del provvedimento in esame si sta progressivamente ampliando, agglomerando attorno a sé anche gli altri interventi, tra cui quelli relativi alla riforma del bicameralismo. Chiede pertanto se vi sia la volontà di ampliare progressivamente l'intervento di riforma, avvertendo che se si intende procedere ad una riforma organica, il suo gruppo si manterrà fermo al progetto di riforma costituzionale approvato dal centrodestra nella precedente legislatura, che si ispirava agli stessi principi di riforma che oggi sono prospettati dal centrosinistra, ma che fu dall'allora opposizione avversato e in seguito non confermato dal referendum popolare.

Franco RUSSO (RC-SE) ritiene che il gruppo di Forza Italia sbaglierebbe a non partecipare al confronto sul superamento del bicameralismo perfetto, che è, a suo giudizio, la vera causa della disfunzione del sistema istituzionale italiano. Fa poi presente che un ripensamento del ruolo del Senato permetterebbe di trovare la sede idonea per il raccordo dei diversi livelli di governo territoriale, che ad oggi sono scarsamente coordinati. Quanto al metodo di lavoro, premesso che il suo gruppo ha accettato di procedere per interventi di riforma separati, ed ha infatti presentato distinte proposte di legge in materia di Governo e di bicameralismo, ribadisce le perplessità al riguardo già espresse in passato, evidenziando come ciascun intervento imponga necessariamente di riflettere sul complesso delle riforme che si hanno in animo: così ad esempio l'ipotesi di attribuire la fiducia alla sola Camera dei deputati impone di riflettere sul ruolo che si intende dare al Senato e quindi anche sui titoli di legittimazione dei suoi componenti. È pertanto favorevole ad un aggiornamento dei lavori, anche per un periodo più lungo di quello richiesto dai relatori, in vista dell'ampliamento della portata del provvedimento. Per quanto riguarda il progetto di riforma approvato dal centrodestra nella precedente legislatura, ricorda al deputato Boscetto che la contrarietà non era sul superamento del bicameralismo, ma essenzialmente sull'introduzione del premierato.

Marco BOATO (Verdi) è favorevole al rinvio dell'esame, anche perché si tratta di un provvedimento oggettivamente delicato e complesso, sul quale è necessario che i relatori conducano un attento lavoro di consultazione dei diversi gruppi. Nell'eventualità, poi, che si decidesse di ampliare l'ambito dell'intervento di riforma, fa presente che sarebbe necessario procedere all'abbinamento di altre proposte di legge, che per il momento sono state escluse.


Pag. 68

Italo BOCCHINO (AN), relatore, preso atto che il principale gruppo di opposizione, Forza Italia, si dichiara politicamente indisponibile ad un intervento riformatore di ampia portata, e considerato che ciò costituisce per lui, in quanto relatore di opposizione, una seria difficoltà, invita il presidente Violante a valutare la possibilità di un rinvio dell'esame a più ampio termine di quello inizialmente richiesto, in modo da consentire un chiarimento fra i gruppi di opposizione.

Luciano VIOLANTE, presidente, ricorda che le proposte contenute nei provvedimenti in esame non presentano alcuna novità, trattandosi di ipotesi che si vagliano ormai da diverse legislature e sulle quali c'è un ampio e trasversale consenso. Ritiene pertanto che la contrarietà del gruppo di Forza Italia, pur politicamente legittima, non abbia alcuna fondatezza nel merito. Fa poi presente che il dissenso del centrosinistra rispetto alla riforma approvata nella XIV legislatura non fu sul superamento del bicameralismo, ma sul premierato e sulla devolution.
Ritiene, peraltro, che possa essere accolta la richiesta di poter disporre di un più ampio lasso di tempo per la predisposizione del testo unificato, anche al fine di consentire la necessaria ricerca del più ampio consenso dei gruppi sul provvedimento in esame.
Quindi, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modernizzazione delle Amministrazioni pubbliche.
C. 2161 Governo, C. 590 Lucchese, C. 1505 Pedica, C. 1588 Nicola Rossi, C. 1688 La Loggia e C. 2080 Turci.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 17 maggio 2007.

Luciano VIOLANTE, presidente, ricorda che nella seduta del 17 maggio scorso la Commissione ha iniziato l'esame degli emendamenti all'articolo 1, che riprende ora dall'emendamento Costantini 1.16, accantonato nella stessa seduta. Avverte inoltre che il presentatore ha ritirato l'articolo aggiuntivo 10.01 e che il relatore ha presentato gli emendamenti 1.50, 1.51, 1.52, l'articolo aggiuntivo 1.01 e l'emendamento 3.2 (vedi allegato 2).

Oriano GIOVANELLI (Ulivo), relatore, fa presente l'opportunità che l'emendamento Costantini 1.16 sia riformulato nel senso di inserire, al comma 1 dell'articolo 1, prima della lettera a), una lettera 0a) volta ad inserire, all'articolo 1, comma 1-ter, dopo le parole: «di cui al comma 1» le parole: «, nonché, ove compatibili, delle disposizioni di cui all'articolo 2». Tale riformulazione dovrebbe poi recare una parte conseguenziale volta ad aggiungere, al comma 1, lettera b), capoverso articolo 2-bis, comma 1, al comma 1, lettera b), e al medesimo capoverso articolo 2-bis, comma 2, dopo le parole: «pubbliche amministrazioni» le parole: «ed i soggetti di cui all'articolo 1, comma 1-ter» e, infine, al comma 1, lettera b), capoverso articolo 2-bis, comma 3, a sostituire le parole: «statali e gli enti pubblici nazionali» con le seguenti: «statali, enti pubblici nazionali ed i soggetti di cui all'articolo 1, comma 1-ter».

Marco BOATO (Verdi) sottoscrive l'emendamento Costantini 1.16 e accetta la proposta di riformulazione illustrata dal relatore.

Il ministro Luigi NICOLAIS esprime parere favorevole sull'emendamento Costantini 1.16, come riformulato.

Domenico BENEDETTI VALENTINI (AN) dichiara il proprio voto di astensione sull'emendamento Costantini 1.16, come riformulato.

La Commissione approva l'emendamento Costantini 1.16 (nuova formulazione) (vedi allegato 2).

Oriano GIOVANELLI (Ulivo), relatore, invita all'approvazione del proprio emendamento 1.50.


Pag. 69

Il ministro Luigi NICOLAIS esprime parere favorevole sull'emendamento del relatore 1.50.

La Commissione approva l'emendamento del relatore 1.50.

Roberto ZACCARIA (Ulivo) ritira il proprio emendamento 1.2.

Maria Fortuna INCOSTANTE (Ulivo) esprime perplessità sull'emendamento Belisario 1.13.

Marco BOATO (Verdi) sottoscrive l'emendamento Belisario 1.13 e lo ritira.

Oriano GIOVANELLI (Ulivo), relatore, invita all'approvazione del proprio emendamento 1.51.

Il ministro Luigi NICOLAIS esprime parere favorevole sull'emendamento del relatore 1.51.

La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento del relatore 1.51, respinge l'emendamento Boscetto 1.18 ed approva gli identici emendamenti Zaccaria 1.3 e Boscetto 1.17.

Oriano GIOVANELLI (Ulivo), relatore, intervenendo sull'emendamento Zaccaria 1.22, fa presente che esso è volto a sopprimere la disposizione di cui all'articolo 1, comma 1, capoverso «articolo 2-ter», di contenuto analogo all'articolo 57 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante il codice dell'amministrazione digitale.

Luciano VIOLANTE, presidente, ritiene opportuno che, qualora dovesse essere approvato l'emendamento Zaccaria 1.22, il relatore presenti un emendamento volto a modificare il codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82.

Oriano GIOVANELLI (Ulivo), relatore, condivide l'osservazione del presidente Violante ed esprime parere favorevole sull'emendamento Zaccaria 1.22.

Il ministro Luigi NICOLAIS esprime parere conforme a quello del relatore.

La Commissione approva l'emendamento Zaccaria 1.22.

Marco BOATO (Verdi) sottoscrive gli emendamenti Belisario 1.15 e Costantini 1.14 e li ritira.

Oriano GIOVANELLI (Ulivo), relatore, propone di riformulare l'emendamento Zaccaria 1.7 nel senso di aggiungere all'articolo 5 della legge n. 241 del 1990 un comma volto a prevedere che nei casi in cui la durata prevista per la conclusione del procedimento supera i trenta giorni, il responsabile, su richiesta degli interessati, fornisce con periodicità mensile, anche con mezzi telematici, informazioni circa lo stato del procedimento.

Roberto ZACCARIA (Ulivo) riformula il proprio emendamento 1.7 nel senso indicato dal relatore.

Il ministro Luigi NICOLAIS esprime parere favorevole sull'emendamento Zaccaria 1.7, come riformulato.

La Commissione approva l'emendamento Zaccaria 1.7 (nuova formulazione) (vedi allegato 2).

Roberto ZACCARIA (Ulivo) ritira il proprio emendamento 1.4.

Oriano GIOVANELLI (Ulivo), relatore, propone di riformulare l'emendamento Zaccaria 1.5 nel senso di sostituire, al comma 1, lettera e), capoverso 1), le parole: «l'organo competente ad adottare il provvedimento non può essere chiamato» con le seguenti: «i soggetti responsabili dell'adozione del provvedimento non possono essere chiamati».

Roberto ZACCARIA (Ulivo) riformula il proprio emendamento 1.5 nel senso indicato dal relatore.


Pag. 70

Il ministro Luigi NICOLAIS esprime parere favorevole sull'emendamento Zaccaria 1.5, come riformulato.

La Commissione approva l'emendamento Zaccaria 1.5 (nuova formulazione) (vedi allegato 2).

Gabriele BOSCETTO (FI) sottoscrive l'emendamento Santelli 1.24.

La Commissione respinge l'emendamento Santelli 1.24, sottoscritto dal deputato Boscetto.

Marco BOATO (Verdi) sottoscrive l'emendamento Pedica 1.20.

La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Pedica 1.20, sottoscritto dal deputato Boato, e respinge gli emendamenti Boscetto 1.28 e 1.23.

Oriano GIOVANELLI (Ulivo), relatore, invita all'approvazione del proprio emendamento 1.52.

Il ministro Luigi NICOLAIS esprime parere favorevole sull'emendamento del relatore 1.52.

La Commissione approva l'emendamento del relatore 1.52.

Roberto ZACCARIA (Ulivo) ritira il proprio emendamento 1.6.

La Commissione respinge l'emendamento Boscetto 1.25.

Oriano GIOVANELLI (Ulivo), relatore, illustra il proprio articolo aggiuntivo 1.01, che invita ad approvare.

Il ministro Luigi NICOLAIS esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo del relatore 1.01.

La Commissione approva l'articolo aggiuntivo 1.01 del relatore.

Luciano VIOLANTE, presidente, avverte che, in considerazione della presentazione dell'emendamento del relatore 3.2, interamente sostitutivo dell'articolo 3, l'emendamento Boscetto 3.1 sarà votato come subemendamento 0.3.2.1 (vedi allegato 2) allo stesso emendamento 3.2.

Maria Fortuna INCOSTANTE (Ulivo), intervenendo sul subemendamento Boscetto 0.3.2.1, esprime perplessità sul termine di centoventi giorni previsto dalla proposta emendativa, che ritiene eccessivamente breve.

Oriano GIOVANELLI (Ulivo), relatore, esprime parere contrario sul subemendamento Boscetto 0.3.2.1, invitando altresì all'approvazione del proprio emendamento 3.2.

Il ministro Luigi NICOLAIS esprime parere conforme a quello del relatore.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Boscetto 0.3.2.1 ed approva l'emendamento del relatore 3.2.

Oriano GIOVANELLI (Ulivo), relatore, esprime parere contrario sugli emendamenti Biancofiore 6.5 e Boscetto 6.6. Invita i presentatori al ritiro dell'emendamento Costantini 6.10, avvertendo che altrimenti il parere è contrario. Esprime quindi parere contrario sugli emendamenti Biancofiore 6.7, Boscetto 6.8, nonché sugli identici emendamenti La Russa 6.1, Bocchino 6.9 e Boato 6.4. Con riferimento all'emendamento Zaccaria 6.3, propone che esso sia riformulato nel senso di modificare, all'articolo 27 della legge 7 agosto 1990, n. 241, il comma 2, sostituendo le parole «professori di ruolo» con le seguenti: «professori universitari di ruolo» e sopprimendo, al comma 5, le parole da: «adotta» fino a: «articolo 25, comma 4;». Ritiene infine che l'emendamento Zaccaria 6.2 debba essere accantonato per consentire di maturare su di esso una attenta riflessione.


Pag. 71

Il ministro Luigi NICOLAIS esprime parere conforme a quello del relatore.

Roberto ZACCARIA (Ulivo) riformula il proprio emendamento 6.3 nel senso indicato dal relatore.

Gabriele BOSCETTO (FI) sottoscrive gli emendamenti Biancofiore 6.5 e 6.7.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Biancofiore 6.5, sottoscritto dal deputato Boscetto, ed approva l'emendamento Zaccaria 6.3 (nuova formulazione) (vedi allegato 2).

Luciano VIOLANTE, presidente, propone alla Commissione di accantonare l'emendamento Zaccaria 6.2.

La Commissione consente.

Gabriele BOSCETTO (FI) chiede al rappresentante del Governo le motivazioni sottese al parere contrario espresso sul proprio emendamento 6.6.

Il ministro Luigi NICOLAIS fa presente che la finalità perseguita è quella di salvaguardare l'autonomia delle regioni e degli enti territoriali.

La Commissione respinge l'emendamento Boscetto 6.6.

Marco BOATO (Verdi) sottoscrive l'emendamento Costantini 6.10 e lo ritira.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Biancofiore 6.7, sottoscritto dal deputato Boscetto, nonché l'emendamento Boscetto 6.8.

Marco BOATO (Verdi) chiede al relatore di riconsiderare il parere contrario espresso sul proprio emendamento 6.4, nonché sugli identici emendamenti La Russa 6.1 e Bocchino 6.9.

Oriano GIOVANELLI (Ulivo), relatore, fa presente che la scelta di concentrare la giurisdizione in seno al tribunale amministrativo del Lazio è finalizzata ad assicurare la massima uniformità di giudizio.

Luciano VIOLANTE, presidente, osserva che la questione in esame contrappone due distinte esigenze: da un lato la necessità di garantire uniformità della giurisprudenza in materia e, dall'altro, l'opportunità di evitare una concentrazione eccessiva di decisioni in capo allo stesso organo. In proposito ritiene opportuno che sugli emendamenti in discussione il relatore rifletta ulteriormente e pertanto sospende la seduta, avvertendo che riprenderà alle ore 15.

La seduta, sospesa alle 13.30, riprende alle 15.10.

Luciano VIOLANTE, presidente, avverte che il relatore ha presentato l'emendamento 6.50, volto a sopprimere il comma 1 dell'articolo 6, nonché gli emendamenti 8.1, 8.2, 8.3 e 10.10 (vedi allegato 2).

Oriano GIOVANELLI (Ulivo), relatore, invita all'approvazione del proprio emendamento 6.50.

Il ministro Luigi NICOLAIS esprime parere favorevole sull'emendamento del relatore 6.50.

La Commissione approva l'emendamento del relatore 6.50.

Oriano GIOVANELLI (Ulivo), relatore, modificando il parere precedentemente espresso, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti La Russa 6.1, Bocchino 6.9 e Boato 6.4.

Il ministro Luigi NICOLAIS esprime parere conforme a quello del relatore.

La Commissione approva gli identici emendamenti La Russa 6.1, Bocchino 6.9 e Boato 6.4.

Oriano GIOVANELLI (Ulivo), relatore, propone una riformulazione dell'emendamento Boscetto 7.2 nel senso di sostituire,


Pag. 72

al comma 1, capoverso 1-bis, le parole: «può non» con le seguenti: «non può». Esprime inoltre parere contrario sull'emendamento Boscetto 7.1.

Il ministro Luigi NICOLAIS esprime parere conforme a quello del relatore.

Gabriele BOSCETTO (FI) riformula il proprio emendamento 7.2 nel senso indicato dal relatore.

La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Boscetto 7.2 (nuova formulazione) (vedi allegato 2), e respinge l'emendamento Boscetto 7.1.

Oriano GIOVANELLI (Ulivo), relatore, illustra i propri emendamenti 8.1, 8.2 e 8.3, che invita ad approvare.

Il ministro Luigi NICOLAIS esprime parere favorevole sugli emendamenti del relatore 8.1, 8.2 e 8.3.

La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti del relatore 8.1, 8.2 e 8.3.

Oriano GIOVANELLI (Ulivo), relatore, ritiene opportuno che la Commissione accantoni l'articolo aggiuntivo Turci 9.01.

Luciano VIOLANTE, presidente, propone alla Commissione di accantonare l'articolo aggiuntivo Turci 9.01.

La Commissione consente.

Roberto ZACCARIA (Ulivo) ritira il proprio emendamento 10.1.

Marco BOATO (Verdi) sottoscrive l'emendamento Dato 10.2 e lo ritira.

Oriano GIOVANELLI (Ulivo), relatore, esprime parere contrario sugli emendamenti Boscetto 10.3 e 10.4 ed invita la Commissione all'approvazione del proprio emendamento 10.10.

Il ministro Luigi NICOLAIS esprime parere conforme a quello del relatore.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Boscetto 10.3 e 10.4 ed approva l'emendamento del relatore 10.10.

Oriano GIOVANELLI (Ulivo), relatore, esprime parere contrario sugli emendamenti Boscetto 11.1 e Attili 11.2 e 11.3.

Il ministro Luigi NICOLAIS esprime parere conforme a quello del relatore.

Gabriele BOSCETTO (FI) chiede al relatore di riconsiderare il parere contrario espresso sul proprio emendamento 11.1 che è volto a sopprimere l'articolo 11 in materia di accertamenti medici per il conseguimento della patente di guida. In proposito osserva che tale articolo dovrebbe essere contenuto in un provvedimento volto a modificare esclusivamente il codice della strada.

Oriano GIOVANELLI (Ulivo), relatore, fa presente che le disposizioni contenute nel provvedimento in esame sono volte espressamente ad intervenire su diverse norme afferenti a diversi settori dell'ordinamento giuridico al fine di prevedere forme di semplificazione dell'azione amministrativa.

La Commissione respinge l'emendamento Boscetto 11.1.

Luciano VIOLANTE, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti 11.2, 11.3 e 13.1: si intende che vi abbiano rinunciato. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Celebrazioni in memoria delle donne partigiane combattenti.
C. 1880 Galante.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato da ultimo, nella seduta del 9 maggio 2007.


Pag. 73

Luciano VIOLANTE, presidente, preso atto che non vi sono richieste di intervento, fissa alle ore 18 di martedì 5 giugno prossimo il termine per la presentazione di emendamenti al provvedimento in titolo. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.30.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 29 maggio 2007. - Presidenza del presidente Luciano VIOLANTE.

La seduta comincia alle 15.30.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ricognizione in ordine al trasferimento di strutture dal Ministero dell'economia e delle finanze al Ministero dello sviluppo economico.
Atto n. 90.
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Maria Fortuna INCOSTANTE (Ulivo), relatore, illustra sinteticamente il contenuto dell'atto, ricordando come la Commissione abbia già esaminato diversi provvedimenti analoghi, attuativi del decreto-legge n. 181 del 2006, convertito, con modificazioni, nella legge n. 233 del 2006, di riorganizzazione dei ministeri. Rilevato quindi che non sussistono profili critici per quanto attiene alle competenze della Commissione e che il provvedimento è coerente con le disposizioni del citato decreto-legge, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 3).

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 15.35.

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Martedì 29 maggio 2007. - Presidenza del presidente Riccardo MARONE.

La seduta comincia alle 16.10.

Misure per il cittadino consumatore e per agevolare le attività produttive e commerciali, nonché interventi in settori di rilevanza nazionale.
Emendamenti C. 2272-bis Governo.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Maria Fortuna INCOSTANTE (Ulivo), relatore, dopo aver richiamato il parere espresso dal Comitato il 17 maggio 2007 sul provvedimento in esame, osserva che la previsione di misure sanzionatorie a carico degli enti territoriali che avviino, deliberino a favore o sostengano procedimenti amministrativi o giudiziari avverso la realizzazione di opere pubbliche appare, ove riferita anche ad atti legittimi, contrastare con l'autonomia riconosciuta a tali enti dall'articolo 114 della Costituzione, oltre che con i principi ricavabili dagli articoli 24 e 113 della Costituzione. Rileva altresì che l'attribuzione al sindaco della qualifica di responsabile del procedimento amministrativo relativo allo sportello unico per le attività produttive contrasta con il principio della separazione della responsabilità amministrativa da quella politica desumibile dall'articolo 97 della Costituzione. Osserva poi che la previsione di obblighi o vincoli riferiti a specifiche voci di spesa nei bilanci di regioni, province e comuni, nonché l'attribuzione ai medesimi enti di risorse finanziarie vincolate a specifiche finalità configura, anche alla luce della giurisprudenza della Corte costituzionale, una violazione dell'autonomia finanziaria di spesa riconosciuta a tali enti dall'articolo 119 della Costituzione.
Per tali ragioni propone (vedi allegato 4) di esprimere parere contrario sugli articoli aggiuntivi Valducci 8.0200, La Loggia 13.01, limitatamente al comma 5, dalla parola «attenendosi» fino alla fine del


Pag. 74

comma, Valducci 36.0200, limitatamente al comma 2, lettera b), Gianfranco Conte 57.0202, limitatamente agli ultimi due periodi del comma 1, capoverso comma 4-ter, e Urso 59.04 limitatamente al comma 3, e di esprimere il parere di nulla osta sui restanti emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1.

Marco BOATO (Verdi) dichiara il proprio voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Differimento dei termini per l'esercizio della delega in materia di Ordini delle professioni sanitarie non mediche.
Emendamenti C. 1609 Governo.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Maria Fortuna INCOSTANTE (Ulivo), relatore, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 2 non presentano profili problematici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative tra lo Stato e le regioni. Formula pertanto una proposta di parere di nulla osta.

Marco BOATO (Verdi) dichiara il proprio voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Ratifica accordo Italia-Polonia in materia di cooperazione culturale e di istruzione.
C. 2375 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Mercedes Lourdes FRIAS (RC-SE), relatore, illustra brevemente il contenuto del provvedimento in esame, le cui disposizioni sono riconducibili prevalentemente alla materia «politica estera e rapporti internazionali dello Stato», che la lettera a) del secondo comma dell'articolo 117 della Costituzione riserva alla potestà legislativa esclusiva dello Stato. Non sussistendo profili problematici per quanto attiene alle competenze della Commissione, propone di esprimere parere favorevole.

Marco BOATO (Verdi), auspicando che la collaborazione in materia culturale e di istruzione con la Polonia possa contribuire a creare le premesse per un mutamento di indirizzo del Governo polacco, dichiara il proprio voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 5).

Ratifica ed esecuzione Accordo Italia-Bulgaria di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica.
C. 2510 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Mercedes Lourdes FRIAS (RC-SE), relatore, illustra brevemente il contenuto del provvedimento in esame, le cui disposizioni sono riconducibili prevalentemente alla materia «politica estera e rapporti internazionali dello Stato» che la lettera a) del secondo comma dell'articolo 117 della Costituzione riserva alla potestà legislativa esclusiva dello Stato. Non sussistendo profili problematici per quanto attiene alle competenze della Commissione, propone di esprimere parere favorevole.

Marco BOATO (Verdi) dichiara il proprio voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 6).


Pag. 75

Ratifica Accordo Italia-Guatemala sulla promozione e protezione degli investimenti.
C. 2162 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Alessandro NACCARATO (Ulivo), relatore, illustra brevemente il contenuto del provvedimento in esame, le cui disposizioni sono riconducibili prevalentemente alla materia «politica estera e rapporti internazionali dello Stato» che la lettera a) del secondo comma dell'articolo 117 della Costituzione riserva alla potestà legislativa esclusiva dello Stato. Non sussistendo profili problematici per quanto attiene alle competenze della Commissione, propone di esprimere parere favorevole.

Marco BOATO (Verdi) dichiara il proprio voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 7).

Ratifica del Protocollo sui privilegi e le immunità dell'Organizzazione europea per la ricerca nucleare (CERN).
C. 2271 Governo.
(Parere alla III Commissione).

(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Alessandro NACCARATO (Ulivo), relatore, illustra il contenuto del provvedimento in esame, le cui disposizioni sono riconducibili prevalentemente alla materia «politica estera e rapporti internazionali dello Stato» che la lettera a) del secondo comma dell'articolo 117 della Costituzione riserva alla potestà legislativa esclusiva dello Stato. Non sussistendo profili problematici per quanto attiene alle competenze della Commissione, propone di esprimere parere favorevole.

Marco BOATO (Verdi) dichiara il proprio voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 8).

La seduta termina alle 16.30.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Ratifica ed esecuzione della Convenzione consolare tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Cuba fatta a Roma il 12 marzo 2001.
Emendamenti C. 1874-A Governo.

Ratifica Accordo Italia-Yemen sulla promozione e protezione degli investimenti.
Emendamenti C. 2069 Governo.

Ratifica accordo Italia-India di coproduzione audiovisiva.
Emendamenti C. 2071 Governo.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 182 del 17 maggio 2007, a pagina 15, seconda colonna, venticinquesima riga e trentunesima riga, e a pagina 16, prima colonna, quinta riga e nona riga, deve leggersi «Zaccaria 1.2» in luogo di «Zaccaria 1.1».