XIII Commissione - Resoconto di marted́ 19 giugno 2007


Pag. 81

SEDE REFERENTE

Martedì 19 giugno 2007. - Presidenza del vicepresidente Giuseppina SERVODIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali Guido Tampieri.

La seduta comincia alle 12.

Sostegno agli agrumeti caratteristici.
C. 1069 Lion, C. 1576 Cirielli e C. 1691 Catanoso.
(Seguito dell'esame e rinvio - Adozione del testo base).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 18 gennaio 2007.

Claudio MADERLONI (SDpSE), relatore, illustra brevemente l'ipotesi di testo unificato predisposta dal Comitato ristretto. Rileva in particolare che tale testo è il risultato di un lavoro approfondito, al quale hanno preso parte sia i membri del Comitato, sia il sottosegretario Boco, che ha rappresentato i rilievi e le proposte non solo del Ministero delle politiche agricole,


Pag. 82

ma anche dei Ministeri dell'ambiente e dei beni culturali. Tali rilievi sono stati interamente accolti, salvo il mantenimento del termine del 31 maggio per la presentazione ai comuni delle domande relative all'assegnazione dei contributi. Ritiene infatti che sia opportuno conservare nel testo tale termine, a fini di certezza, anche sotto il profilo temporale, per quanto concerne il procedimento di attribuzione dei contributi. In conclusione propone alla Commissione di adottare come testo base il testo unificato delle proposte di legge in oggetto predisposto dal Comitato ristretto.

Edmondo CIRIELLI (AN) dichiara, anche a nome del proprio gruppo di condividere pienamente il testo unificato predisposto dal Comitato ristretto e ringrazia il relatore per il lavoro svolto.

Il sottosegretario Guido TAMPIERI ritiene sicuramente condivisibile l'obiettivo del testo unificato predisposto dal Comitato ristretto. Osserva peraltro che, se la principale finalità perseguita è rappresentata dalla tutela di valori paesaggistici e ambientali, anche altre coltivazioni in altre aree del paese meriterebbero un simile intervento. Rileva altresì che tale misura è pienamente riconducibile all'asse tre degli interventi per lo sviluppo rurale, per cui risulta essenziale un coordinamento tra gli interventi prospettati nel testo in esame e quelli che le regioni realizzeranno nell'ambito della programmazione dello sviluppo rurale.

Claudio MADERLONI (SDpSE), relatore, ricorda che il testo in esame trae origine da diverse proposte di legge presentate con riferimento a specifiche aree del paese. Il testo unificato che è stato predisposto è formulato in termini tali da consentire l'attuazione degli interventi su tutto il territorio nazionale, demandando ai Ministeri competenti, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le regioni, l'individuazione dei comuni, sulla base delle finalità esplicitate nell'articolo 1.

Edmondo CIRIELLI (AN) osserva che gli interventi compresi nell'asse tre sono condizionati all'estensione del territorio su cui vengono realizzati. Più in generale rileva che nel testo unificato è stato predisposto con l'ampio consenso di gruppi politici presenti in Commissione e fa riferimento all'intero territorio nazionale. La scelta di intervenire a sostegno del recupero e della salvaguardia degli agrumeti dipende dal fatto che già nella precedente legislatura erano state presentate proposte di legge in questo senso, anche in considerazione del particolare valore che gli agrumeti assumono in aree del paese di straordinario valore ambientale e paesaggistico. Ciò non impedisce peraltro che interventi analoghi possano essere adottati in futuro per altri tipi di coltivazioni.

La Commissione delibera di adottare come testo base il testo unificato predisposto dal Comitato ristretto (vedi allegato 1).

Giuseppina SERVODIO, presidente, nel demandare alle deliberazioni dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, la definizione del termine per la presentazione degli emendamenti al testo unificato adottato come testo base, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.15.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 19 giugno 2007. - Presidenza del vicepresidente Giuseppina SERVODIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali Guido Tampieri.

La seduta comincia alle 12.15.

Schema di decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali di riparto dei contributi da erogare ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi per l'anno 2007. Atto n. 101.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole).


Pag. 83

La Commissione prosegue l'esame dell'atto del Governo, rinviato nella seduta del 14 giugno 2007.

Il sottosegretario Guido TAMPIERI consegna alla Commissione una nota nella quale sono indicate le principali voci di entrata e di spesa degli enti destinatari dei contributi, in conformità a quanto il relatore aveva sollecitato nella propria relazione introduttiva (vedi allegato 2).

Giampaolo FOGLIARDI (Ulivo), relatore, ringrazia il rappresentante del Governo per la documentazione predisposta. Propone quindi di esprimere parere favorevole sullo schema di decreto ministeriale in esame.

Luciano D'ULIZIA (IdV) richiamando quanto già aveva osservato nel corso dell'esame della proposta di riparto dei finanziamenti relativa all'esercizio 2006, rileva che, al di là dei dati contabili, occorre definire con chiarezza indirizzi per l'attività degli enti in questione, in modo da raccordarla strettamente con le politiche di sviluppo del settore agricolo. Segnala che in altri paesi europei gli enti di ricerca in agricoltura operano a stretto contatto e spesso all'interno delle imprese agricole. In Italia questo non accade. Occorre pertanto verificare in modo accurato quale sia il contributo che gli enti destinatari dei finanziamenti, sulla base del decreto ministeriale in esame, recano alla crescita delle imprese agricole. Ritiene che l'esigenza di tale verifica sia tanto più forte in una situazione di difficoltà finanziarie e di crescita del debito pubblico, in misura notevolmente superiore a quella del cosiddetto «extragettito». Ribadisce pertanto l'esigenza che l'esame degli atti ministeriali di ripartizione dei contributi diventi per la Commissione la sede per definire precisi indirizzi sull'attività degli enti e valutare l'efficacia del loro operato rispetto alle esigenze dell'agricoltura italiana.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (FI) dichiara l'astensione del proprio gruppo. Osserva che anche quest'anno, seppure non nella misura macroscopica registratasi lo scorso anno, nel quale lo schema di riparto fu trasmesso al Parlamento nel mese di dicembre, l'esame parlamentare ha luogo comunque in ritardo rispetto ai termini di legge, che prevedono la presentazione dello schema entro il 31 gennaio. Ritiene altresì condivisibile l'esigenza di acquisire informazioni non solo sulla situazione contabile, ma sull'attività svolta dai singoli enti e, in particolare, sugli effetti che ne discendono sul sistema agricolo. Soltanto sulla base dei risultati di tale attività è possibile, a suo avviso, superare un criterio di assegnazione delle risorse di bilancio meramente inerziale. Sotto questo profilo ritiene che l'esame dello schema di decreto in oggetto rappresenti ancora una volta un'occasione mancata per valutare in modo puntuale l'attività degli enti destinatari dei finanziamenti.

Angelo Alberto ZUCCHI (Ulivo) osserva che lo schema di decreto ministeriale è stato presentato con considerevole anticipo rispetto allo scorso anno, in attuazione di una precisa richiesta contenuta nel parere espresso dalla Commissione Agricoltura. Ritiene condivisibile l'esigenza di una valutazione dell'efficacia dell'attività svolta dagli enti in questione. Tale valutazione peraltro deve essere svolta in modo accurato, prendendo in considerazione ogni singolo ente. Non ritiene infatti che si debba accogliere la richiesta, che di recente sembra imporsi nel dibattito in termini assolutamente semplificati e perentori, di eliminare, senza distinzioni, ogni ente pubblico. Dichiara infine il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

La seduta termina alle 12.30.


Pag. 84

DELIBERAZIONE DI RILIEVI

Martedì 19 giugno 2007. - Presidenza del vicepresidente Giuseppina SERVODIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali Guido Tampieri.

La seduta comincia alle 12.30.

Schema di relazione all'Assemblea sulle tematiche relative ai cambiamenti climatici.
(Rilievi alla VIII Commissione).
(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di relazione all'Assemblea in titolo, rinviato nella seduta del 13 giugno

Il sottosegretario Guido TAMPIERI giudica lo schema di relazione predisposto dalla Commissione Ambiente largamente condivisibile. Osserva che la questione dello sviluppo sostenibile deve essere intesa come questione dello sviluppo responsabile e consapevole, che non rappresenta un atto di generosità nei confronti delle generazioni future, ma incide sulle condizioni e sulla qualità della vita nel tempo presente. Rileva che per millenni all'agricoltura è stato chiesto di provvedere alle esigenze alimentari. Da circa trent'anni all'agricoltura è stato domandato di non recare danno alla salute umana e all'ambiente, evitando di utilizzare sostanze che potessero risultare nocive. Ora, a suo avviso, l'agricoltura si trova a dover rispondere a domande per così dire di terza generazione; ad essa viene infatti richiesto un contributo positivo sia per quanto concerne la salute e il benessere degli uomini, sia per quanto attiene alla possibilità di uno sviluppo rispettoso dell'ambiente. L'attività agricola si trova pertanto a fronteggiare contestualmente due diverse domande: la domanda alimentare e la domanda ambientale. Ambedue le domande rispondono a necessità ineludibili e ambedue registrano una intensità crescente; nel primo caso, infatti, occorre rispondere al forte incremento demografico a livello planetario; nel secondo caso sussiste una generale consapevolezza che le pratiche agricole debbano evolversi e trasformarsi in modo da risultare in misura crescente idonee a rispettare le esigenze di salvaguardia dell'ambiente.
Per queste ragioni ritiene che il compito di una moderna politica per l'agricoltura sia quello di individuare e promuovere percorsi che permettano una migliore integrazione nella risposta alla domanda alimentare e alla domanda ambientale. Occorre evitare squilibri come quelli che si sono registrati in America Latina, dove le coltivazioni per la produzione di energia hanno determinato enormi aumenti nei prezzi dei beni alimentari. A tal fine ritiene che sia necessaria la consapevolezza che alcune linee di sviluppo sono praticabili, mentre altre lo sono meno. Fa riferimento in particolare alle aspettative che si sono create, dopo la riforma, a livello comunitario, del settore bioticolo-saccarifero, per la destinazione di ampie superfici agricole, fino a due milioni di ettari, a coltivazioni destinate alla produzione di energia. Ritiene che tali aspettative debbano essere considerevolmente ridimensionate.
Soffermandosi sul tema delle bioenergie, al quale sono dedicate parti significative dello schema di relazione, osserva che la produzione di energia e calore può essere agevolmente sviluppata nell'ambito di contesti già preparati, quali possono essere attività zootecniche ben strutturate. Ritiene invece difficile la costruzione di grandi centrali per la produzione di bioenergia. Tali centrali, infatti non risulterebbero compatibili con i criteri di sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Riguardo a quest'ultimo profilo, osserva le difficoltà di incontro tra domanda e offerta, dal momento che la stessa remunerazione della materia prima rende non competitiva la produzione di bioetanolo rispetto a quella di altri paesi. Ritiene che una politica per le agroenergie deve orientarsi verso una presenza diffusa di impianti di piccole dimensioni, che già adesso forniscono una quota non trascurabile


Pag. 85

di energia in alcune regioni dell'Italia centro-settentrionale. A suo giudizio non è quindi opportuno prevedere interventi generali di incentivazione, che devono piuttosto essere indirizzati, in modo accuratamente ponderato, al sostegno di attività di startup, quanto accompagnare una realtà che è già in via di sviluppo, sulla base di un criterio di integrazione, che tenga conto delle condizioni effettivamente sussistenti e distingua le diverse tipologie di biocarburanti e di energie che hanno o meno possibilità di sviluppo. Osserva altresì che interventi indiscriminati di incentivazione finanziaria rischiano di tradursi esclusivamente in un incremento delle importazioni di prodotti da aree lontane del pianeta, che non rispenderebbero ad alcun criterio di congruità né economica né ecologica.
Oltre a queste indicazioni in tema di bioenergie, ritiene che nello schema di relazione sarebbe opportuno articolare ulteriormente i riferimenti già presenti alla questione delle risorse idriche. In questa materia, a suo giudizio, occorre adottare un approccio rigoroso rivolto alla salvaguardia e al corretto utilizzo delle risorse esistenti, le quali, se non vengono disperse e dissipate, sono sufficienti per far fronte alle necessità. Al riguardo, per un verso, ritiene che anche l'elaborazione dei progetti debba essere orientata verso opere destinate a preservare le risorse idriche e accumularle nei periodi di abbondanza, come ad esempio invasi per trattenere le acque e rilasciarle quando necessario. Per altro verso, occorre a suo giudizio definire criteri tariffari che, attraverso sistemi di incentivazione e disincentivazione, inducano ad adottare le tecnologie, già disponibili, che permettono un uso dell'acqua più corretto e più corrispondente alle effettive esigenze.
In conclusione condivide la considerazione, espressa nella schema di relazione, secondo cui la necessità di intervenire per far fronte ai rischi connessi ai cambiamenti climatici e al depauperamento delle risorse naturali può rappresentare il solo stimolo efficace per modifiche anche radicali nei modi di produrre e nei comportamenti. Ritiene peraltro, in proposito, non del tutto appropriata l'immagine della marea, dal momento che le maree vanno e vengono, lasciando spesso a riva detriti, mentre ciò di cui si ha bisogno sono scelte coerenti e unidirezionali nel senso di preservare le condizioni e le risorse essenziali per la vita del pianeta.

Giuseppina SERVODIO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame dello schema di relazione all'Assemblea alla seduta prevista per domani.

La seduta termina alle 12.50.

RISOLUZIONI

Martedì 19 giugno 2007. - Presidenza del vicepresidente Giuseppina SERVODIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali Guido Tampieri.

La seduta comincia alle 12.50.

7-00153 Mellano: autolimitazione della quota relativa alla pesca del tonno assegnata all'Italia e comunicazione da parte delle regioni delle informazioni sugli allevamenti di tonno.
(Discussione e rinvio).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

Bruno MELLANO (RosanelPugno) ricorda di aver già presentato diverse interrogazioni sul tema oggetto della risoluzione in titolo. Rileva in particolare che il comitato scientifico dell'ente preposto a livello internazionale al controllo e alla conservazione del tonno mediterraneo aveva proposto, a decorrere dal 2007, il dimezzamento delle quote di pesca, per far fronte al rischio di estinzione di tale specie. Per ragioni politiche, la proposta non è stata accolta. Di fronte alla situazione che si è creata, associazioni internazionali, tra cui in particolare il WWF,


Pag. 86

hanno esortato i singoli stati a procedere unilateralmente a dimezzare i propri quantitativi di pesca. Vi sono paesi che sono orientati ad adottare una decisione di questo genere. La risoluzione invita pertanto anche il Governo italiano ad adottare una misura di autolimitazione rivolta a dimezzare la quota nazionale di pesca del tonno mediterraneo. Al tempo stesso, dal momento che, nelle risposte alle proprie precedenti interrogazioni sull'argomento, era emerso che, a causa della sovrapposizione di competenze nazionali e regionali, non è disponibile un quadro informativo completo e aggiornato sugli allevamenti all'ingrasso di tonno, la risoluzione impegna altresì il Governo ad attivarsi per acquisire dalle regioni un'informazione completa, che risulta necessaria per valutare le scelte da adottare sulla materia.

Giuseppina SERVODIO, presidente, in considerazione dell'imminente ripresa dei lavori dell'Assemblea, rinvia il seguito della discussione ad una successiva seduta.

La seduta termina alle 13.

INDAGINE CONOSCITIVA

Martedì 19 giugno 2007 - Presidenza del vicepresidente Giuseppina SERVODIO.

La seduta comincia alle 14.10.

Indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame dei progetti di legge C. 1985 Misuraca, C. 2136 Lion e C. 2214 Delfino recanti «Agenzia per l'utilizzo delle risorse idriche in agricoltura».

Audizione degli Assessori all'agricoltura delle regioni Abruzzo, Calabria, Puglia e Sicilia.
(Svolgimento e conclusione).

Giuseppina SERVODIO, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Introduce quindi l'audizione.

Il dottor Enzo RUSSO, assessore all'agricoltura della Regione Puglia, il prof. Giovanni LA VIA, assessore all'agricoltura della Regione Sicilia, il dottor Mario PIRILLO, assessore all'agricoltura della Regione Calabria, e il dottor Marco VERTICELLI, assessore all'agricoltura della Regione Abruzzo, svolgono interventi sul tema oggetto dell'audizione.

Intervengono quindi per porre quesiti e formulare osservazioni i deputati Filippo MISURACA (FI), Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (FI) e Claudio FRANCI (Ulivo).

Il dottor Enzo RUSSO, assessore all'agricoltura della Regione Puglia, il prof. Giovanni LA VIA, assessore all'agricoltura della Regione Sicilia, il dottor Mario PIRILLO, assessore all'agricoltura della Regione Calabria, e Il dottor Marco VERTICELLI, assessore all'agricoltura della Regione Abruzzo, replicano ai quesiti e alle osservazioni.

Giuseppina SERVODIO, presidente, ringrazia gli assessori regionali intervenuti e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 14.50.

N.B.: Il resoconto stenografico dell'audizione è pubblicato in un fascicolo a parte.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

RISOLUZIONI

7-00206 Fundarò: crisi del comparto vitivinicolo della provincia di Trapani.

7-00216 Misuraca: crisi del comparto vitivinicolo della provincia di Trapani.