VII Commissione - Marted́ 26 giugno 2007


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ALLEGATO 1

Ratifica Accordo Italia-Francia sull'aggiornamento della lista delle istituzioni culturali e scolastiche che godono di agevolazioni fiscali. C. 2376, approvata dal Senato.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione),
esaminato il disegno di legge C. 2376, recante «Ratifica Accordo Italia-Francia sull'aggiornamento della lista delle istituzioni culturali e scolastiche che godono di agevolazioni fiscali», approvato dal Senato;
rilevato lo squilibrio esistente tra il numero di Istituti e di Scuole italiani in Francia rispetto a quelli francesi in Italia per cui appare opportuno mettere in atto tutte le possibili azioni per un maggiore sviluppo di iniziative per la diffusione della cultura italiana in Francia, anche alla luce del criterio di reciprocità che ispira questo accordo così come quelli precedentemente stipulati,
esprime

PARERE FAVOREVOLE.


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ALLEGATO 2

Risoluzione 7-00190 Folena: Iniziative volte alla sospensione dei lavori di costruzione dell'ecomostro prospiciente le antiche mura urbiche di Spoleto.

TESTO APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VII Commissione,
premesso che:
nel Comune di Spoleto sono in corso i lavori di realizzazione di una struttura edilizia sita in via Interna delle Mura, prospiciente le antiche mura urbiche e insistente su zona soggetta a vincolo ambientale che, per volumetria e posizione, costituisce un impatto devastante nel contesto paesaggistico ed ambientale;
dieci anni orsono il Consiglio comunale approvò - a maggioranza - il progetto planovolumetrico inserito nel piano particolareggiato di realizzazione di detta struttura edilizia, piano che in seguito, ottenne il nulla-osta della Sovraintendenza ai fini della tutela dei beni paesaggistici, il nullaosta per la competenza idrogeologica e, di conseguenza, la relativa autorizzazione edilizia, tant'è che attualmente si nota un proliferare indiscriminato di cementificazione nelle aree a vincolo paesaggistico;
la realizzazione di tale struttura edilizia, rappresenta una scelta discutibile, isolata dal contesto ambientale e monumentale della città di Spoleto, tant'è che, all'epoca, diversi Gruppi consiliari e singoli consiglieri di diversi orientamenti non ne condivisero l'approvazione, adducendo vari e consistenti motivi ostativi e di contrarietà, o si espressero riserve volte a condizionare il successivo iter deliberativo;
ove vi sia la regolarità formale in ordine alle delibere, alle autorizzazioni e nullaosta ai fini della tutela paesaggistica ed altri atti che abbiano rilevanza ai fini dell'esecuzione dei lavori di detta struttura edilizia, da parte degli organi periferici dello Stato e da parte della Regione, la strada percorribile sarebbe quella del contenimento dell'ingombro volumetrico di detta struttura in fase di costruzione, nonché della struttura contigua i cui lavori di esecuzione non sono ancora iniziati;
peraltro la società proprietaria della struttura ha intrapreso azioni penali nei confronti di politici, associazioni ambientaliste e comitati (Italia Nostra; Legambiente; WWF; «Salviamo Spoleto», «Colli Spoletini», «Contro lo svincolo sud» eccetera) che sono stati, seppure tardivamente, promotori della polemica insorta in merito alla iniziativa edilizia in questione della quale si ribadisce l'inopportunità paesaggistica e il consistente negativo impatto ambientale;
per la difesa del patrimonio artistico e paesaggistico della città di Spoleto si è mobilitata anche la cittadinanza, organizzando sit-in e presidi davanti al cantiere di costruzione dell'opera di che trattasi;
il giorno 16 giugno 2007 si è svolta a Spoleto una grande manifestazione unitaria e popolare che ha chiesto di bloccare i lavori,

impegna il Governo

ad assumere, nell'ambito delle proprie competenze, le iniziative necessarie per


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risolvere la descritta situazione, tra cui, qualora esistano irregolarità e illegittimità nelle procedure autorizzative, la sospensione ed il blocco dei lavori di costruzione e, in caso contrario, ad intraprendere un serrato confronto con tutte le parti e in particolar modo con l'impresa interessata, finalizzato ad un consensuale ripensamento in ordine alla completa realizzazione dell'iniziativa edilizia ed al ridimensionamento dell'entità volumetrica dell'opera.
(8-00063)
«Folena, Luciano Rossi, Garagnani, Pescante, Barbieri, Sasso, Li Causi, Rusconi, Bono».