VII Commissione - Resoconto di marted́ 26 giugno 2007


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SEDE CONSULTIVA

Martedì 26 giugno 2007. - Presidenza del presidente Pietro FOLENA.

La seduta comincia alle 10.

Ratifica Accordo Italia-Francia sull'aggiornamento della lista delle istituzioni culturali e scolastiche che godono di agevolazioni fiscali.
C. 2376, approvata dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Sull'ordine dei lavori.

Emerenzio BARBIERI, presidente, propone un'inversione all'ordine del giorno nel senso di iniziare l'esame in sede consultiva dalla proposta di legge C. 2376, procedendo quindi con l'esame della proposta di legge C. 2345.

La Commissione consente.

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Rosalba BENZONI (Ulivo), relatore, illustra il disegno di legge in esame composto di tre articoli: i primi due contengono, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica


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francese costituito dallo scambio di lettere firmato a Roma il 27 novembre 2003, e dallo Scambio di note integrativo, effettuato a Roma in data 28 luglio 2005 e 23 settembre 2005; l'articolo 3 prevede l'entrata in vigore del provvedimento per il giorno successivo a quello della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Ricorda che l'Accordo riguarda l'aggiornamento della lista delle istituzioni culturali e scolastiche che godono delle agevolazioni fiscali previste dallo scambio di lettere del 1954, nonché il riconoscimento dei benefici previsti, per il personale addetto alle predette istituzioni, dallo scambio di note del 1971. Lo scambio di lettere costituirà, tramite un atto con forza di legge, un Accordo tra Italia e Francia abrogativo dello scambio di lettere del 17 maggio 1965, a sua volta recepito nel nostro ordinamento con legge di ratifica, a partire dalla data della sua entrata in vigore.
Sottolinea che dalla relazione tecnica allegata al testo presentato al Senato si evince che dall'attuazione del provvedimento non derivano maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato, in virtù del fatto che la Convenzione culturale del 1949 contiene una clausola di reciprocità che garantisce la compensazione finanziaria tra i due sottoscrittori. Ricorda che con l'Accordo culturale del 1949, l'Italia e la Francia si sono impegnate reciprocamente, tra l'altro, ad accordare facilitazioni alla creazione e al funzionamento di otto istituti di alta cultura, quattro italiani e quattro francesi, e a mantenere le facilitazioni già esistenti per gli Istituti di istruzione secondaria presenti nei due Paesi, ossia il liceo Chateaubriand a Roma e il Liceo Leonardo da Vinci a Parigi. Rileva, inoltre, che le due parti si sono impegnate a ricevere nelle reciproche università lettori di italiano e di francese in egual numero. Sottolinea che l'articolo 10 di tale Accordo ha istituito una commissione mista italo-francese avente tra i suoi compiti quello di formulare proposte ai rispettivi governi per gli eventuali adeguamenti dell'Accordo stesso.
Osserva altresì che successivamente è intervenuto lo Scambio di note del 1954, con il quale le due parti hanno precisato la natura delle facilitazioni concesse agli istituti individuati dall'Accordo culturale del 1949. Si tratta, in particolare, dell'esenzione dal pagamento delle tasse sull'acquisto dei terreni o degli immobili nei quali gli istituti citati hanno la loro sede; delle imposte dirette, tasse e contributi di qualunque natura sugli stessi immobili; dei dazi e delle tasse esigibili all'entrata del territorio per l'importazione di oggetti, documenti e tutto il materiale necessario al funzionamento degli istituti predetti; di un trattamento di reciprocità per quanto riguarda i diritti su atti e contratti inerenti al funzionamento di tali istituti.
Rileva, inoltre, che con lo Scambio di note del 1965 si è inteso dare seguito alla proposta della commissione mista che aveva previsto l'aggiornamento della lista degli istituti di alta cultura ai quali venivano applicate le esenzioni fiscali previste dallo Scambio di note del 1954, inserendovi, tra l'altro, l'Accademia di Francia sita in Roma. Osserva che l'Accordo in esame, che aggiorna e sostituisce la lista degli istituti culturali cui la Francia e l'Italia concedono reciproche agevolazioni, abroga lo Scambio di note del 1965.
Ricorda che nel 1971 è intervenuto un nuovo Scambio di note con il quale, per sanare le differenze esistenti nell'applicazione della regolamentazione fiscale nei due Paesi, veniva disposta, a beneficio dei membri delle istituzioni culturali, l'esenzione dal pagamento dei diritti e delle tasse esigibili all'importazione dei beni a loro appartenenti per tutta la durata della loro missione. Veniva inoltre specificato che destinatari di tali agevolazioni sono gli insegnanti e coloro che esercitano funzioni direttive nelle istituzioni culturali oggetto della Convenzione del 1949 e dello Scambio di note del 1965, che ne aveva integrato l'elenco.
Osserva che l'Accordo in esame trae origine dalla richiesta, avanzata dal Governo francese, di regolarizzare il trattamento fiscale di parte del personale assunto da dette istituzioni e, in particolare,


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presso il liceo Stendhal di Milano ed è inoltre volto ad integrare la lista degli istituti di alta cultura e degli istituti d'istruzione superiore istituita dall'Accordo culturale italo-francese del 1949 e dallo Scambio di note del 1965, stabilendo altresì che ad esse si applichino le agevolazioni e le esenzioni fiscali di cui allo Scambio di lettere del 1954 e che, al personale ad essi addetto siano riconosciuti i benefici di cui allo Scambio di Note del 1971.
Sottolinea che la lista degli istituti risulta ora così composta: per l'Italia, gli istituti di cultura di Parigi, Strasburgo, Marsiglia, Lione, previsti negli accordi del 1949 e del 1965, l'istituto italiano di Cultura di Grenoble previsto nell'accordo del 1965, l'istituto italiano di cultura di Lilla (nuovo inserimento), la scuola italiana Leonardo da Vinci di Parigi, indicato come liceo nell'accordo del 1949. Non sono invece più compresi gli istituti di Bordeaux e di Nizza, previsti dagli accordi del 1965.
Per la Francia, sono compresi gli istituti francesi di Firenze e Napoli, previsti dagli accordi del 1949 e del 1965, il centro culturale franco-italiano «Galliera» di Genova, il centro culturale francese di Palermo, il centro culturale francese di Torino, l'accademia di Francia di Roma, la scuola francese di storia e archeologia di Roma, prevista dall'accordo del 1965); il centro culturale francese di Milano, previsto dagli accordi del 1949 e del 1965 e la sua filiale di Venezia (nuovo inserimento); l'ufficio di cooperazione linguistica e artistica di Roma (nuovo inserimento); il Liceo Stendhal di Milano (nuovo inserimento); il liceo Chateaubriand di Roma, previsto dall'accordo del 1949 e la sua succursale di Napoli (nuovo inserimento).
Osserva che l'Accordo in esame estende anche le disposizioni previste all'articolo 19 della Convenzione tra Italia e Francia del 5 ottobre 1989 per evitare le doppie imposizioni e per prevenire le frodi fiscali alle retribuzioni e alle pensioni destinate ai dipendenti degli istituti culturali sopra elencati.
Sottolinea, infine, che l'Accordo in esame abroga l'Accordo costituito dallo Scambio di lettere del 17 maggio 1965.
Alla luce di quanto esposto, formula una proposta di parere favorevole che richiami tuttavia, nell'ambito delle premesse, lo squilibrio esistente tra il numero di istituti e di scuole italiani in Francia rispetto a quelli francesi in Italia per cui appare opportuno mettere in atto tutte le possibili azioni per un maggiore sviluppo di iniziative per la diffusione della cultura italiana in Francia, tenuto conto del criterio di reciprocità che ispira questo accordo così come quelli precedentemente stipulati (vedi allegato 1).

Emerenzio BARBIERI (UDC) concorda con la proposta di parere formulata dal relatore.

La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole del relatore.

Istituzione della Giornata nazionale del Braille.
C. 2345, approvata dalla 1a Commissione permanente del Senato e C. 1633 Piscitello.

(Parere alla I Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Emilia Grazia DE BIASI (Ulivo), relatore, osserva che la proposta di legge in esame C. 2345, approvata in sede deliberante dalla 1a Commissione (Affari costituzionali) del Senato, reca l'istituzione della giornata nazionale del Braille.
Sottolinea che la proposta di legge si compone di tre articoli. L'articolo 1, al comma 1, istituisce la celebrazione nazionale della «Giornata nazionale del Braille», con l'intento di attivare iniziative di sensibilizzazione dell'opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti. La giornata sarà celebrata annualmente il 21 febbraio, giorno dedicato dall'UNESCO alla lingua madre di ciascun popolo. Il successivo comma 2 del medesimo articolo


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stabilisce che la ricorrenza sia considerata solennità civile e non determini riduzione dell'orario di lavoro negli uffici pubblici ai sensi dell'articolo 3 della legge n. 260 del 27 maggio 1949, recante disposizioni in materia di ricorrenze festive, né che, ricorrendo in giorni feriali, costituisca un giorno di vacanza o comporti riduzione di orario per le scuole di ogni ordine e grado ai sensi degli articoli 2 e 3 della legge n. 54 del 5 marzo 1977, recante disposizioni in materia di giorni festivi. Rileva altresì che il successivo articolo 2 prevede che, in occasione della ricorrenza, le amministrazioni pubbliche e gli organismi attivi nel settore sociale, possano promuovere iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, nonché studi, convegni, incontri e dibattiti presso le scuole e i mass media sull'importanza del Braille per le persone non vedenti. Osserva, inoltre, che la Giornata intende, sollecitare lo sviluppo, sul versante sia pubblico sia privato, di politiche e comportamenti capaci di ampliare le possibilità di partecipazione e di accesso alle informazioni, alla partecipazione attiva e alla vita culturale dei non vedenti. Sottolinea, infine, che l'articolo 3 stabilisce l'entrata in vigore della legge il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Pur esprimendo perplessità sulla proliferazione di giornate celebrative e commemorative, ritiene di fondamentale importanza valorizzare il metodo Braille e soprattutto impegnare gli enti locali a dotarsi di piani concreti per migliorare la qualità della vita dei non vedenti.
Si riserva quindi di presentare una proposta di parere nel prosieguo dell'esame.

Emerenzio BARBIERI (UDC), nel concordare con i rilievi espressi dal relatore, in particolare per quanto riguarda gli interventi degli enti locali a favore dei non vedenti, propone di inserire nella proposta di parere una condizione che, all'articolo 2, preveda il coinvolgimento delle regioni in tutte le iniziative a favore della reale inclusione sociale per tutti coloro che soffrono di minorazioni visive.

Rosalba BENZONI (Ulivo) sottolinea che i componenti della Commissione cultura sono stati sollecitati da parte dell'Unione italiana dei ciechi in merito alla proposta C. 2252 che prevede un aumento del contributo al Centro del libro parlato. Ritiene altresì importante promuovere tutte le attività che favoriscono l'apprendimento e l'accesso alla cultura da parte dei cittadini diversamente abili.

Pietro FOLENA, presidente, sottolinea che la proposta ricordata dalla collega Benzoni sarà valutata in ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi. Ricorda altresì che nel prossimo autunno sarà avviata un'indagine conoscitiva sulle tematiche connesse ai ragazzi diversamente abili nella scuola.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.25.

RISOLUZIONI

Martedì 26 giugno 2007. - Presidenza del presidente Pietro FOLENA. - Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Andrea Marcucci.

La seduta comincia alle 13.45.

7-00190 Folena: Iniziative volte alla sospensione dei lavori di costruzione dell'ecomostro prospiciente le antiche mura urbiche di Spoleto.
(Seguito della discussione e conclusione - Approvazione di un nuovo testo).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata nella seduta del 7 giugno 2007.

Antonio RUSCONI (Ulivo) propone, a nome del suo gruppo politico, di riformulare in alcuni punti il testo della risoluzione in discussione. In particolare, le modifiche proposte sarebbero volte a sopprimere il termine «ecomostro»; a


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riformulare alcune parti del terzo paragrafo delle premesse; ad introdurre, all'interno della premesse stesse, il riferimento ad una recente manifestazione svoltasi a Spoleto contro la costruzione della struttura edilizia contestata; a modificare, infine, in parte anche la formulazione del dispositivo.

Emerenzio BARBIERI (UDC), nell'ambito di tali proposte di riformulazione, suggerisce di sostituire, all'interno del dispositivo, le parole «più opportune» con «necessarie».

Pietro FOLENA, presidente, concorda con le proposte avanzate dai deputati Rusconi e Barbierie, pertanto, riformula la risoluzione nel senso indicato (vedi allegato 2).

Il sottosegretario Andrea MARCUCCI, a nome del Governo, ritiene accoglibile la risoluzione, come riformulata.

Nicola BONO (AN) preannuncia il voto favorevole, anche a nome del suo gruppo politico, sulla risoluzione così riformulata e la sottoscrive.

Emerenzio BARBIERI (UDC), Alba SASSO (SDpSE), Vito LI CAUSI (Pop-Udeur) e Antonio RUSCONI (Ulivo) sottoscrivono la risoluzione, come riformulata.

La Commissione approva all'unanimità la risoluzione in titolo, come modificata, che assume il n. 8-00063.

La seduta termina alle 15.

COMITATO RISTRETTO

Martedì 26 giugno 2007.

Disposizioni concernenti la Società italiana degli autori ed editori.
C. 2221 Lusetti.

Audizione informale del Presidente della SIAE, Giorgio Assumma.

L'audizione informale è stata svolta dalle 14 alle 15.15.