IV Commissione - Resoconto di giovedì 5 luglio 2007


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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Giovedì 5 luglio 2007.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.05 alle 14.15.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Giovedì 5 luglio 2007. - Presidenza del presidente Roberta PINOTTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Emidio Casula.

La seduta comincia alle 14.15.

Roberta PINOTTI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-01219 De Zulueta: Sull'erogazione di risarcimenti alle vittime del naufragio della nave Kader I Rades A 451.

Tana DE ZULUETA (Verdi) illustra l'interrogazione in titolo.


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Il sottosegretario Emidio CASULA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Tana DE ZULUETA (Verdi), replicando, pur ringraziando il Governo per la risposta, si rammarica per il fatto che non è stata indicata una precisa via di uscita dalla situazione di paralisi che si è determinata nell'erogazione dei risarcimenti, anche a causa della scarsa conoscenza dell'ordinamento giuridico italiano da parte dei familiari delle vittime. Peraltro, poiché nel prossimo anno potrebbe arrivare a conclusione il processo penale che è stato avviato sul naufragio oggetto dell'interrogazione, ritiene che una rapida conclusione della vicenda, non solo risponda a ragioni umanitarie, ma sia nell'interesse del Ministero della difesa, che altrimenti potrebbe trovarsi esposto nel breve periodo a rilevantissime richieste di risarcimento.

5-01216 Fallica: Sull'approvvigionamento idrico delle isole minori siciliane.

Giuseppe FALLICA (FI) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Emidio CASULA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Giuseppe FALLICA (FI) non ravvisa elementi di novità rispetto al passato nella risposta del Governo. Ricorda infatti che ogni anno i parlamentari siciliani di fronte alla scarsa chiarezza sulla situazione dell'approvvigionamento idrico nelle isole minori siciliane, sono costretti ad effettuare atti di sindacato ispettivo nei confronti del Governo o dichiarazioni sulla stampa. Precisa che, poiché nella risposta del Governo non emergono iniziative concrete, si riserva di assumere ulteriori iniziative. Infine, stigmatizza il fatto che il Ministro della difesa ha recentemente fornito assicurazioni alla stampa circa l'approvvigionamento idrico delle isole minori senza però informare preventivamente il Parlamento.

5-01161 Spini: Sulla situazione del 78o Reggimento Lupi di Toscana.

Valdo SPINI (SDpSE) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Emidio CASULA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Valdo SPINI (SDpSE), nel dichiararsi insoddisfatto della risposta del Governo, sottolinea come la riduzione degli attuali Enti addestrativi da 10 a 3 non implichi necessariamente la soppressione del 78o Reggimento Lupi di Toscana. Ritiene infatti che tale soppressione comporti in primo luogo delle gravi ripercussioni sulle attività addestrative, con una indebita «pressione» sugli Enti ancora attivi che dovranno far fronte all'addestramento di un cospicuo numero di arruolati, che, a partire dal settembre 2007, raggiungerà circa 4.000 unità. Sottolinea che le attività addestrative subiranno un sicuro nocumento dal mancato apporto della esperienza del 78o Reggimento, in quanto, come ha avuto modo di constatare personalmente con una visita effettuata in loco, la struttura addestrativa risulta pienamente efficiente.
In secondo luogo, la soppressione del 78o Reggimento, a sua avviso, comporterebbe non secondarie implicazioni operative, in quanto la sola Brigata Folgore risulterebbe responsabile del presidio dell'intera Toscana, mentre nessun reparto dell'Esercito resterebbe stanziato in provincia di Firenze, nell'ambito della quale per altro il citato Reggimento è inserito nel piano di intervento per pubbliche calamità.

5-01217 Gamba: Sulla diaria da corrispondere al contingente della Marina Militare inquadrato nel X Gruppo Navale impegnato nella missione denominata MFO (Multinational Force and Observers).

Filippo ASCIERTO (AN), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo.


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Il sottosegretario Emidio CASULA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Filippo ASCIERTO (AN), nel dichiararsi parzialmente soddisfatto per la risposta del Governo, sottolinea come nell'ultima parte della risposta stessa emerga un impegno del Governo ad ovviare alla disparità di trattamento evidenziata nella interrogazione in oggetto. Auspica pertanto che, nel più breve tempo possibile, già a partire dalla conversione in legge del decreto-legge n. 81 del 2007, vengano adottate le iniziative necessarie.

5-01218 Duranti: Sul diritto di iscrizione ai partiti politici dei militari in servizio attivo.

Donatella DURANTI (RC-SE) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Emidio CASULA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Donatella DURANTI (RC-SE) si dichiara insoddisfatta per la risposta del Governo, in quanto ritiene che la corretta interpretazione della disciplina vigente in materia sia quella risultante dall'interrogazione in oggetto. In particolare, ricorda che, ai sensi dell'articolo 98, terzo comma, della Costituzione, le limitazioni del diritto di iscrizione ai partiti politici per i militari in carriera in sevizio attivo, possono essere stabilite esclusivamente con legge. Pertanto, poiché tali limitazioni non sono previste dalla legge n. 382 del 1978, esse non possono essere arbitrariamente imposte dall'Amministrazione.

Roberta PINOTTI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.50.

SEDE REFERENTE

Giovedì 5 luglio 2007. - Presidenza del presidente Roberta PINOTTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Emidio CASULA.

La seduta comincia alle 14.50.

Disposizioni per l'ammissione di soggetti fabici nelle Forze armate.
C. 2459 Sanna.
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Giuseppe COSSIGA (FI), relatore, osserva che la presente proposta di legge è finalizzata ad eliminare una causa di esclusione dall'arruolamento e dall'impiego nelle Forze armate, fondata esclusivamente su una discriminazione di carattere genetico, ossia la carenza, totale o parziale, dell'enzima G6PDH, nota comunemente come favismo.
Sottolinea come tale enzimopenia non è un handicap né, ancor meno, un'imperfezione o un'infermità e non compromette nella stragrande maggioranza dei casi l'efficienza fisica o psichica degli individui. Che non sia una malattia o un fattore di disabilità è dimostrato dal fatto che questa condizione genetica riguarda 400 milioni persone nel mondo e ben 400.000 cittadini del nostro Paese, di ogni età e di ogni condizione sociale, che sono perfettamente sani e inseriti nella vita sociale e produttiva. In Italia, l'incidenza più alta del favismo si registra in Sardegna, in Calabria, in Sicilia, nelle altre regioni meridionali nonché nelle ex zone paludose del Veneto e del delta del Po.
Il rischio sanitario in cui possono incorrere tali soggetti consiste nella cosiddetta crisi emolitica acuta, che tuttavia si manifesta in un numero limitatissimo di casi solo a seguito d'ingestione di fave e, ancora più eccezionalmente, a causa dell'assunzione di alcuni farmaci il cui elenco è assolutamente conosciuto dagli interessati, anche perché lo screening neonatale


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prevede ormai l'accertamento di questa condizione per tutti i nuovi nati e in tutti i punti nascita presenti nel nostro Paese.
Ciò premesso, prima di passare all'esame del contenuto del provvedimento, ritiene opportuno svolgere una breve disamina della disciplina vigente in materia di inidoneità al servizio militare.
In proposito, ricorda che la legge n. 380 del 1999, recante delega al Governo per l'istituzione del servizio militare volontario femminile, all'articolo 1, comma 5, prevede che il Ministro della difesa e il Ministro delle finanze per il personale del Corpo della guardia di finanza, con propri decreti, adottino regolamenti recanti norme per l'accertamento dell'idoneità al servizio militare.
Per quanto riguarda le competenze del Ministro della difesa, rammenta che quest'ultimo, in attuazione della citata disposizione, ha emanato il regolamento 4 aprile 2000, n. 114, recante norme in materia di accertamento dell'idoneità al servizio militare.
Secondo l'articolo 2, comma 3, primo periodo, del citato regolamento non sono comunque idonei al servizio militare i soggetti affetti dalle imperfezioni ed infermità previste dall'elenco allegato al regolamento medesimo. Tale elenco include, al punto 2, lettera d), tra le imperfezioni ed infermità che sono causa di non idoneità al servizio militare i difetti quantitativi o qualitativi degli enzimi. Inoltre, l'articolo 3, comma 4, del medesimo regolamento, prevede che con decreto del direttore generale della sanità militare, sono emanate le direttive tecniche riguardanti l'accertamento delle citate imperfezioni ed infermità ed i criteri per delineare il profilo sanitario dei soggetti giudicati idonei al servizio militare.
La direttiva recante l'accertamento delle imperfezioni e delle infermità, che è stata emanata il 5 dicembre 2005, al punto 2, lettera d), include tra i difetti quantitativi o qualitativi degli enzimi che sono causa di inidoneità, il deficit, anche parziale, di G6PDH, ossia il cosiddetto «favismo».
Per quanto riguarda invece le competenze del Ministro dell'economia e delle finanze, ricorda che, analogamente a quanto visto in precedenza per la Difesa, il Ministro delle finanze, in attuazione dell'articolo 1, comma 5, della legge n. 380 del 1999, ha emanato il regolamento 17 maggio n. 2000, n. 155, recante norme per l'accertamento dell'inidoneità al servizio nella Guardia di finanza.
L'articolo 2, comma 3, del citato regolamento prevede che non sono comunque idonei al servizio nel Corpo della Guardia di finanza i soggetti affetti da imperfezioni ed infermità previste dall'elenco allegato al regolamento medesimo. Analogamente a quanto visto in precedenza per la Difesa, anche il citato regolamento include nell'elenco delle imperfezioni ed infermità che sono causa di non idoneità al servizio, al punto 2 lettera d), i difetti quantitativi o qualitativi degli enzimi e, anche in tal caso, esso prevede l'emanazione di direttive tecniche, da adottare con decreto dirigenziale del Comandante generale della Guardia di finanza.
Tali direttive tecniche, da ultimo adottate con decreto dirigenziale del 15 dicembre 2003, hanno stabilito che rientra tra i difetti quantitativi o qualitativi degli enzimi anche il favismo, specificando che anche deficit parziali di G6PDH sono causa di inabilità.
Venendo ora al contenuto della proposta di legge in esame, osserva che essa, nell'escludere il favismo dalle cause di inabilità, rinvia ad un decreto del Ministero della Difesa, da emanarsi entro un mese dalla data di entrata in vigore della legge, che dovrà conseguentemente modificare sia il citato regolamento adottato con decreto del Ministro della difesa 4 aprile 2000, n. 114, sia il decreto del direttore generale della sanità militare del 5 dicembre 2005.
In proposito, segnala che il contenuto della proposta di legge non appare completamente esaustivo. In primo luogo, infatti, il provvedimento non considera gli effetti che esso determinerebbe anche sul Corpo della Guardia di finanza. In particolare, come risulta evidente dalla ricostruzione


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normativa dianzi effettuata, al fine di evitare ingiustificate disparità di trattamento nel personale militare, la prescrizione dell'esclusione del favismo dalle cause di inidoneità non può non includere quanto meno la Guardia di Finanza e, quindi, non può non essere accompagnata dalla conseguente previsione di una modifica - da attuare con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze - sia del decreto del citato Ministro del 17 maggio 2000, n. 155, sia del decreto dirigenziale del Comandante generale della Guardia di finanza del 15 dicembre 2003. Inoltre, andrebbe altresì valutata l'opportunità di prevedere che i decreti del Ministro della difesa e del Ministro dell'economia e delle finanze siano emanati ai sensi dell'articolo 1, comma 5, della legge n. 380 del 1999, ossia con decreti di natura regolamentare da adottare sentiti, per quanto concerne il personale femminile, il Ministro per le pari opportunità e la Commissione nazionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna, nonché il Ministro dei trasporti per il personale del Corpo delle capitanerie di porto. Fermo restando che dovrebbe comunque essere valutata l'opportunità di estendere la disciplina prevista dalla proposta di legge in esame a tutte le Forze di polizia.
In secondo luogo, poiché sono vigenti due decreti del direttore generale della sanità militare pubblicati sul supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale n. 300 del 5 dicembre 2005 - uno relativo al profilo sanitario dei soggetti giudicati idonei al servizio militare, l'altro concernente le direttive tecniche per l'applicazione dell'elenco delle imperfezioni e delle infermità che sono causa di inidoneità al servizio militare - ritiene opportuno precisare che il decreto oggetto della modifica prevista dalla proposta di legge è il secondo e non il primo.
Sottolinea altresì che la disciplina puntuale dell'attività amministrativa conseguente alla novità legislativa introdotta dalla proposta di legge, non solo rischia di non essere esaustiva, ma non appare neppure necessaria. Infatti, in mancanza di tale disciplina, l'Amministrazione sarebbe comunque tenuta ad emanare gli atti necessari ad adeguare le norme di rango secondario alla nuova disciplina legislativa. In caso contrario, infatti, considerato che la modifica delle cause di inidoneità viene introdotta da una norma legislativa, quest'ultima prevarrebbe in ogni caso sulle norme di rango secondario.
Infine, ricorda che il Ministero della difesa, nello scorso mese di marzo, ha disposto l'istituzione di una Commissione scientifica, che dovrebbe concludere i propri lavori entro il 31 luglio prossimo, con il compito di studiare, sotto il profilo medico-scientifico e giuridico, la compatibilità del cosiddetto favismo con lo svolgimento delle attività connesse con l'espletamento del servizio militare professionale. Ai fini del prosieguo dei lavori della Commissione difesa, quindi, suggerisce, non solo di tener conto delle indicazioni che potranno giungere dai lavori della Commissione scientifica, ma anche di quelle che potranno pervenire da ulteriori esperti di cui si potrà eventualmente prevedere l'audizione.

Il sottosegretario Emidio CASULA, nel sottolineare che il Ministro della difesa, con proprio decreto, ha istituito una apposita Commissione di studio che dovrà concludere i suoi lavori entro il prossimo 31 luglio, dichiara comunque che il Governo, nel proseguo dell'esame del provvedimento, si rimetterà alle valutazioni e agli approfondimenti che la Commissione difesa riterrà opportuno svolgere.

Filippo ASCIERTO (AN), nel concordare pienamente con le finalità della proposta di legge in esame, dichiara di voler aggiungere la propria firma al provvedimento stesso, in quanto ritiene che lo strumento legislativo risulti più efficace rispetto alla risoluzione da lui presentata in Commissione sulla stessa materia. Ciò premesso, ricorda che molti giovani non hanno potuto arruolarsi recentemente nell'Arma dei carabinieri proprio a causa di questa discriminazione, fondata esclusivamente su ragioni genetiche, che colpisce soprattutto alcune regioni.


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Roberta PINOTTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto ministeriale per il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2007, relativo a contributi da erogare ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, ai sensi dell'articolo 32, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448.
(Atto n. 112).

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 195 del 21 giugno 2007, a pagina 32, prima colonna, settima riga, sostituire la parola: «pluriennale» con la seguente: «annuale».