XIV Commissione - Resoconto di mercoledì 11 luglio 2007


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AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 11 luglio 2007.

Audizione del prof. Piergiovanni Alleva nell'ambito dell'esame della «Strategia politica annuale per il 2008 (COM(2007)65 def.)».

L'audizione informale è stata svolta dalle 14.05 alle 15.25.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 11 luglio 2007 - Presidenza del presidente Franca BIMBI.

La seduta comincia alle 15.25.

Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2008-2011.
Doc. LVII, n. 2.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 5 luglio 2007.

Antonello FALOMI (RC-SE) esprime un giudizio complessivamente positivo sul Documento in esame.
Si sofferma peraltro in particolare sull'aumento, richiamato in più punti all'interno del documento, della spesa per interessi passivi dello Stato, spesa che dal 2006 al 2007 è cresciuta di 6,2 miliardi di euro: tale incremento, secondo quanto


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spiegato nel DPEF, è dovuto all'aumento del tasso di interesse nel periodo di riferimento. Anche lo scarsissimo contributo della domanda estera alla crescita del PIL italiano sarebbe da ricondurre, in ultima analisi, ad un aumento del tasso di interesse e al connesso livello elevato del tasso di cambio dell'euro.
Le conseguenze negative per il bilancio dello Stato che derivano all'aumento dei tassi di interesse sono connesse alla politica monetaria adottata negli ultimi anni dalla Banca centrale europea, recentemente stigmatizzata anche dal Presidente francese Sarkozy. Tale politica, volta principalmente al contenimento dell'inflazione e con lo scopo di rendere stabili i tassi di interesse, tutelando così gli investimenti di imprese e famiglie, è stata sorprendentemente adottata anche in presenza di un tasso di inflazione tendenzialmente basso.
In considerazione di ciò, è necessario pertanto, a suo giudizio, aprire una riflessione sulla bontà della politica monetaria fin qui perseguita dall'Unione europea, specialmente nel momento in cui chiede di ridurre il debito pubblico. Tale politica ha spesso reso impossibile il raggiungimento di positivi traguardi di bilancio interni, in termini di spesa sociale.
In conclusione, giudica negativamente l'atteggiamento, adottato dal Governo, di adeguarsi passivamente alle scelte della BCE in materia di politica monetaria, anche quando queste risultino in contrasto con gli obiettivi di politica di bilancio adeguati alla situazione socioeconomica del Paese.

Arnold CASSOLA (Verdi), intervenendo con riferimento agli effetti determinati dal decreto-legge n. 81 del 2007 sul DPEF, esprime l'auspicio che le norme previste dal citato decreto-legge a favore dei pensionati destinatari di un incremento del minimo pensionistico siano estese anche ai pensionati italiani residenti all'estero. Analogamente, riterrebbe opportuno che le borse di studio post lauream, di cui all'articolo 7 del medesimo decreto-legge, siano estese anche ai giovani italiani residenti all'estero. Sarebbe inoltre necessario pubblicizzare adeguatamente le misure agevolative relative al riscatto del corso legale di laurea, di cui all'articolo 5 del decreto-legge n. 81, allo scopo di renderle note anche agli studenti italiani residenti all'estero.

Franca BIMBI, presidente, osserva che i rilievi del deputato Cassola, ai fini dell'espressione del parere, dovrebbero rientrare nella competenza propria della Commissione XIV.

Angelo PICANO (Pop-Udeur) esprime anzitutto la propria preoccupazione per il fatto che il ritmo di crescita del PIL italiano è inferiore alla media dei Paesi dell'area euro e che ad esso si accompagna una sensibile diminuzione della quota delle esportazioni italiane sul complesso mondiale. Ciò denuncia un evidente ritardo del sistema Italia, per combattere il quale sarebbe necessario un maggiore rigore nell'opera di modernizzazione del Paese e, in particolare, della pubblica amministrazione. Fa presente altresì che l'aumento delle spese derivanti da un alto costo del lavoro è più evidente nel settore pubblico che in quello privato. Valuta invece positivamente la diminuzione del tasso di disoccupazione nel Paese.
A suo giudizio, poi, è necessario aprire una riflessione sulla necessità di costruire un maggior numero di infrastrutture, che sono il vero volano di un'economia funzionante: in questo campo, a confronto con Francia, Germania e Spagna, l'Italia sembra spendere di più, ma realizzare di meno. Sarebbe opportuno altresì valutare la costruzione di vie di trasporto alternative - soprattutto le cosiddette autostrade del mare -, nella consapevolezza che è necessario sfruttare la pressione di merci proveniente da certe specifiche regioni (per esempio il Medio Oriente) e dirette verso l'Italia, per incrementare i profitti a vantaggio della nostra economia.
È infine particolarmente necessario, a suo giudizio, adottare una politica di massicci investimenti nel Sud d'Italia, che resta ancora ai margini dello sviluppo economico complessivo del Paese, soprattutto


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a causa di annosi e irrisolti problemi di criminalità organizzata e di diffusa illegalità: per risolvere questa grave situazione, che risulta il principale ostacolo al recupero del Sud, è necessario mettere al primo posto gli investimenti volti a garantire la legalità e la sicurezza in questa parte d'Italia.

Anna Maria CARDANO (RC-SE) esprime un giudizio sostanzialmente favorevole sul documento in esame, in particolare per i suoi contenuti volti al raggiungimento di obiettivi di equità sociale. Valuta positivamente la ripresa della spesa destinata a finanziare la cooperazione allo sviluppo, anche allo scopo di garantire il raggiungimento degli obiettivi del Millennio, fissati nel 2000 dalle Nazioni Unite.
Sarebbe infine auspicabile, tuttavia, inserire nella proposta di parere del relatore un riferimento alla priorità di realizzare sistemi di istruzione e formazione per gli adulti, secondo quanto indicato nella Comunicazione della Commissione europea «Educazione degli adulti: non è mai troppo tardi per apprendere» (COM(2006)614).

Gabriele FRIGATO (Ulivo), relatore, si riserva di valutare alcune delle indicazioni emerse dagli interventi svolti, nella predisposizione di una proposta di parere sul Documento in esame.

Franca BIMBI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta che si terrà domani.

DL 81/2007: Disposizioni urgenti in materia finanziaria.
C. 2852 Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Gabriele FRIGATO (Ulivo), relatore, premette che la decisione del Governo di destinare una parte del maggior gettito fiscale alla riduzione del debito ed una parte al finanziamento di necessarie politiche sociali sia condivisibile e non appaia in contrasto con l'invito rivolto all'Italia dal Commissario europeo Almunia affinché fosse ridotto quanto prima lo stock di debito pubblico del nostro Paese. A tale proposito fa presente che lo scadenzario fissato dal Governo per la riduzione del debito è rimasto inalterato, pur essendo graduato nel tempo, ed è del tutto compatibile con i vincoli comunitari.
Illustra quindi il decreto-legge in esame, composto di 18 articoli, che dispone l'utilizzo della maggiori entrate nette rispetto alle previsioni di bilancio 2007 (cosiddetto extra-gettito) al fine di fare fronte ad alcune urgenti situazioni di sofferenza sul lato della spesa, suscettibili di generare difficoltà operative per le amministrazioni centrali e gli enti locali, di garantire la partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali di pace e di aiuto umanitario e di intervenire a sostegno di alcuni settori dell'economia, realizzando complessivamente una manovra finanziaria a carattere espansivo.
L'articolo 1, comma 1, dispone la destinazione delle maggiori entrate tributarie rispetto alle previsioni iniziali del bilancio 2007 alla realizzazione degli obiettivi di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni e dei saldi di finanza pubblica definiti dal Documento di programmazione economico-finanziaria 2008-2011, i quali includono peraltro, ai sensi del comma 2, gli effetti finanziari degli interventi disposti con il decreto-legge in esame.
L'articolo 2, al comma 1, consente agli enti locali (province e comuni con popolazione superiore ai 5.000 abitanti) che nel triennio 2004-2006 abbiano rispettato il patto di stabilità interno, di non computare, tra le spese rilevanti ai fini del patto di stabilità stesso, le spese di investimento che nell'anno 2007 vengono finanziate mediante l'utilizzo di una quota dell'avanzo di amministrazione. Il comma 2 definisce i coefficienti per il calcolo della quota


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dell'avanzo di amministrazione utilizzabile per finanziare le predette spese di investimento.
L'articolo 3 interviene sulla riduzione dei trasferimenti erariali in favore dei comuni a compensazione di ipotizzati incrementi di gettito ICI, conseguenti alle modifiche del tributo apportate con il decreto-legge n. 262 del 2 ottobre 2006. In particolare si prevede che detta riduzione avvenga sulla base di apposite certificazioni del reale maggior gettito.
L'articolo 4, al comma 1, dispone il superamento, per l'anno 2007, del limite alle riassegnazioni di entrate disposto dalla legge finanziaria per il 2005 e dalla legge finanziaria per il 2006. Il comma 2 prevede che non si applichi la riduzione del 20 per cento delle spese di funzionamento stabilita, per gli enti e gli organismi pubblici non territoriali, dal decreto-legge n. 223 del 2006 (si tratta del cosiddetto decreto Visco - Bersani).
L'articolo 5 reca misure in materia pensionistica. In primo luogo, ai commi 1 e 2, si prevede lo stanziamento di 900 milioni di euro per l'anno 2007 per incrementare i trattamenti pensionistici più bassi. Inoltre, al comma 3, si dispone, a decorrere dall'anno 2008, l'istituzione di un Fondo per il finanziamento, nel limite complessivo di 1.500 milioni di euro annui, dell'incremento dei trattamenti pensionistici bassi, del miglioramento del meccanismo di perequazione per le pensioni di importo non superiore a cinque volte il trattamento minimo mensile vigente nell'Assicurazione generale obbligatoria nonché di misure agevolative relative al riscatto del corso legale di laurea e alla totalizzazione dei periodi assicurativi maturati presso diverse gestioni previdenziali.
L'articolo 6 dispone, al comma 1, il rifinanziamento per il 2007 di 239 milioni del Fondo speciale di parte corrente (tabella A della legge finanziaria) relativo al Ministero dell'economia e delle finanze e, al comma 2, l'incremento di 130 milioni del Fondo di riserva per le autorizzazioni di spesa relative alle leggi inserite nella Tabella C della legge finanziaria.
Il comma 3 autorizza, per l'esercizio finanziario 2007, la spesa di 260 milioni di euro per consentire l'erogazione del contributo italiano al Fondo globale per la lotta contro l'AIDS, la tubercolosi e la malaria.
Il comma 4 autorizza un contributo straordinario di 5 milioni di euro per l'anno finanziario 2007 a favore dell'Istituto nazionale per studi ed esperienze di architettura navale.
Il comma 5 - al fine di assicurare la prosecuzione e il completamento di interventi infrastrutturali in materia di viabilità - eleva il limite dei pagamenti per spese di investimento da parte dell'ANAS, fissandolo in 4.200 milioni di euro.
Il comma 6 modifica il comma 153 dell'articolo 1 della legge finanziaria 2007, elevando da 5 milioni a 8 milioni per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009, il limite di spesa entro il quale può essere assegnata alle province la riscossione diretta dell'addizionale sul consumo dell'energia elettrica (per le utenze con forniture di potenza impegnata maggiore di 200 kW).
Il comma 7 istituisce un fondo di 10 milioni di euro destinato a finanziare interventi in favore delle zone confinanti fra Regioni a statuto ordinario e Regioni a statuto speciale.
Il comma 8 reca un'autorizzazione di spesa di 65 milioni di euro per il 2007 e di 5 milioni di euro per gli anni 2008 e 2009, finalizzati alle esigenze di edilizia universitaria.
L'articolo 7, comma 1, dispone l'integrazione di finanziamenti, per il 2007, di diverse disposizioni riportate all'elenco n. 1 allegato al decreto-legge, per un ammontare complessivo di 764,2 milioni. Si tratta di interventi in materia di protezione civile (65 milioni); del cosiddetto «bonus bebè» (40 milioni), del funzionamento dell'ARAN (1,1 milioni); degli interventi della protezione civile per l'emergenza rifiuti (80 milioni); del Fondo per l'estinzione di debiti pregressi delle Amministrazioni centrali dello Stato (100 milioni); del Fondo di rotazione per le politiche comunitarie (411 milioni); del


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Fondo nazionale per il servizio civile (40 milioni); del Fondo per il contrasto della violenza sulle donne (2 milioni); del funzionamento del Comitato di vigilanza sulle risorse idriche e dell'Osservatorio dei servizi idrici (0,1 milioni); del Fondo per l'edilizia universitaria (10 milioni); del Fondo ordinario delle università (5 milioni); delle borse di studio post lauream (10 milioni).
Il comma 2 dispone il «disaccantonamento», per l'anno 2007, di parte delle risorse accantonate e rese indisponibili ai sensi dell'articolo 1, comma 507, della legge finanziaria per il 2007, per un ammontare complessivo di quasi 2 miliardi di euro, corrispondente al 43 per cento delle risorse originariamente accantonate.
L'articolo 8, ai commi 1 e 2, dispone un'integrazione di 250 milioni di euro, per l'anno 2007, delle disponibilità del Fondo per i trasferimenti correnti alle imprese, iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze.
Il comma 3 autorizza un contributo di 700 milioni di euro per la realizzazione degli investimenti relativi alla rete tradizionale dell'infrastruttura ferroviaria nazionale.
Il comma 4 dispone l'erogazione, per l'anno 2007, di un contributo pari a 426.592.642 euro a titolo di apporto al capitale sociale dell'ANAS, al fine di ripianare la perdita di esercizio relativa all'anno 2006.
L'articolo 9 reca la proroga del termine della partecipazione italiana alla missione Althea in Bosnia e l'autorizzazione alla partecipazione italiana a missioni in corso, alcune delle quali in ambito europeo, o a nuove missioni internazionali delle Forze armate e delle Forze di polizia, nonché le rispettive autorizzazioni di spesa. L'articolo detta inoltre, attraverso una serie di rinvii normativi, norme in materia di trattamento economico ed assicurativo del personale che partecipa alle predette missioni, nonché di valutazione del servizio prestato e di eventuale richiamo in servizio per esigenze connesse alle missioni medesime.
Sul punto segnala che la partecipazione alla missione Althea era stata prorogata al 30 giugno 2007 dal decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 marzo 2007, n. 38, a differenza delle altre missioni, per le quali la partecipazione italiana era stata prorogata al 31 dicembre 2007.
La relazione illustrativa al disegno di legge di conversione motivava tale limite con il fatto che l'UE stava valutando un possibile ridimensionamento dell'operazione. L'UE ha deciso il 27 febbraio 2007 di avviare una fase di transizione della missione Althea e di confermare una riduzione dei contingenti alla luce del miglioramento delle condizione di sicurezza nel Paese. L'UE mantiene una presenza militare di circa 2.500 unità per una fase iniziale di 6 mesi, con la possibilità di incrementare il contingente in caso di necessità. Un battaglione multinazionale di manovra è stanziato a Sarajevo mentre EUFOR mantiene la presenza nel territorio bosniaco attraverso le squadre di osservazione e di collegamento.
L'articolo 10 limita all'8 per cento dell'organico del grado di tenente colonnello, il numero delle promozioni annuali al grado di colonnello del ruolo naviganti normale dell'Aeronautica militare, nel periodo 1o gennaio 2007 - 31 dicembre 2015.
L'articolo 11 reca disposizioni in materia di personale delle scuole e delle università. In particolare, il comma 1 autorizza - per l'esercizio finanziario 2007 - la spesa di 180 milioni di euro per il pagamento delle supplenze brevi del personale docente tecnico ed amministrativo delle istituzioni scolastiche; il comma 2 estende all'anno accademico 2007-2008 le disposizioni applicate nel corrente anno accademico in materia di affidamento e supplenze di insegnamenti universitari.
Il comma 1 dell'articolo 12 prevede che le somme del Fondo per il sostegno di iniziative a favore dell'autotrasporto merci possono essere concesse agli aventi diritto sia mediante contributi diretti, sia mediante credito di imposta.
Il comma 2 stabilisce che gli importi concessi ai sensi del comma 1 non concorrono


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alla formazione del reddito, né alla formazione della base imponibile IRAP.
Il comma 3 interviene sulla procedura di recupero degli aiuti di Stato attribuiti agli autotrasportatori negli anni 1992, 1993 e 1994, disponendo che il recupero delle somme sia effettuato ai sensi delle disposizioni di cui al decreto-legge n. 36 del 2002, mediante versamento all'entrata del bilancio dello Stato, e che esse vengano riassegnate, con decreti del Ministro dell'economia e delle finanze, al Fondo per il sostegno di iniziative a favore dell'autotrasporto merci. Il comma 4 proroga al 30 settembre 2007 il termine per l'emanazione del regolamento con il quale devono essere stabilite le modalità di utilizzazione del Fondo dell'autotrasporto.
Segnala che, proprio su tale materia, nel luglio 2001 la Commissione aveva inviato all'Italia un parere motivato ai sensi dell'articolo 228 del Trattato CE per non aver dato esecuzione alla sentenza della Corte di giustizia del 29 gennaio 1998 relativa all'aiuto di Stato n. C 32/92 in materia di credito di imposta a favore degli autotrasportatori professionisti.
Il 18 giugno 1999 la Commissione aveva chiesto alle autorità italiane informazioni sui provvedimenti adottati per dare esecuzione alla suddetta sentenza. L'Italia aveva trasmesso alla Commissione, il 21 ottobre 1999, il testo di un disegno di legge finalizzato al recupero degli aiuti in questione; in seguito alle modifiche proposte dalle autorità italiane il 9 novembre 1999, la Commissione aveva espresso parere favorevole sul disegno di legge.
Il 31 gennaio 2000 le autorità italiane avevano comunicato alla Commissione l'approvazione del disegno di legge da parte del Consiglio dei ministri e, successivamente, la sua presentazione al Parlamento italiano il 14 marzo 2000 (A.S. 4527 «Disposizioni in materia di recupero dei crediti di imposta a favore degli autotrasportatori»). Tuttavia, considerato che alla Commissione non erano state comunicate le disposizioni adottate dall'Italia per conformarsi alla sentenza della Corte, il 24 novembre 2000, la Commissione ha inviato all'Italia una lettera di costituzione in mora in conformità dell'articolo 228 del Trattato CE con la quale chiedeva alle autorità italiane di presentare le proprie osservazioni entro un termine di due mesi.
Le autorità italiane hanno risposto con una lettera del 9 aprile 2001 nella quale comunicavano che a causa della sospensione dell'attività parlamentare dovuta allo svolgimento delle elezioni politiche non era stato possibile approvare il disegno di legge in questione. Non avendo ricevuto altre informazioni alla propria richiesta di informazioni entro i termini prescritti, la Commissione ha constatato che l'Italia non ha adottato le misure volte a dare esecuzione alla sentenza della Corte del 29 gennaio 1998, decidendo di conseguenza di avviare la seconda fase della procedura prevista dall'articolo 228 del TCE mediante l'invio, il 24 luglio 2001, di un parere motivato.
L'articolo 13 dispone la concessione di anticipazioni di tesoreria, nella misura del 30 per cento delle somme relative ad autorizzazioni di spesa previste dalla legge finanziaria 2007 alimentate con le risorse del Fondo TFR e - nei limiti dell'accertamento di esse - in attesa della decisione delle autorità statistiche comunitarie circa la compatibilità delle norme relative al trattamento contabile del Fondo e al suo utilizzo.
L'articolo 14 autorizza l'effettuazione di variazioni compensative tra le spese sostenute dalle pubbliche amministrazioni per studi e incarichi di consulenza conferiti a soggetti estranei all'amministrazione, relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza, nonché per l'acquisto, la manutenzione, il noleggio e l'esercizio di autovetture.
Il comma 1 dell'articolo 15 stanzia 12 milioni di euro per il 2007 per le misure di accompagnamento collegate agli interventi di interruzione obbligatoria dell'attività di pesca, riservando 7 milioni di euro per i contributi ai marittimi imbarcati sui pescherecci colpiti nel corso del 2007 da un provvedimento di fermo-pesca, ed attribuendo i restanti 5 al Piano triennale


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della pesca, per gli ulteriori interventi da adottare in connessione con le misure di fermo.
I commi 2 e 3 hanno ad oggetto l'aggiornamento dei redditi fondiari e delle banche dati catastali. In particolare, il comma 2 consente alle persone fisiche e le società semplici di effettuare il ravvedimento operoso, con esclusione delle sanzioni, nel caso di inosservanza delle disposizioni concernenti l'aggiornamento dei redditi fondiari per il periodo d'imposta 2006 ed a condizione che il versamento del tributo ovvero dell'acconto e degli interessi moratori avvenga entro il 30 novembre 2007. Il comma 3 modifica il termine per la proposizione dei ricorsi avverso la variazione dei redditi fondiari, fissandolo al 30 settembre 2007.
Il comma 4 proroga ulteriormente (al 31 dicembre 2007) il termine relativo ad una serie di adempimenti previsti dall'articolo 20, comma 5, del decreto legislativo n. 151 del 2005, in materia di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), anche al fine di realizzare una migliore distribuzione degli oneri finanziari tra i soggetti interessati.
Il comma 5 proroga sino al 31 dicembre 2007 l'entrata in vigore delle disposizioni disciplinanti le modalità di finanziamento della gestione dei RAEE derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul mercato dopo il 13 agosto 2005 e provenienti dai nuclei domestici.
Il comma 6 istituisce il Fondo rotativo per l'accesso al credito dei giovani di età compresa tra diciotto e trentacinque anni. Al Fondo è attribuita una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione della dotazione del Fondo per le politiche giovanili.
L'articolo 16, modificando l'articolo 1, comma 989, della legge finanziaria per il 2007, prevede che, con regolamento del Governo, da emanarsi ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge n. 400 del 1988, venga ridefinita la disciplina delle tasse e dei diritti marittimi, secondo principi di semplificazione, di accorpamento e di adeguamento graduale dell'ammontare delle tasse e dei diritti sulla base del tasso d'inflazione.
Lo stesso articolo 16 introduce il comma 989-bis, che, riproducendo quanto già previsto dalla seconda parte del previgente comma 989, demanda ad un regolamento del Ministro dei trasporti la revisione dei criteri per l'istituzione delle autorità portuali e la verifica del possesso dei requisiti previsti per la conferma o la loro eventuale soppressione, tenendo conto della rilevanza dei porti, del collegamento con le reti strategiche, del volume dei traffici e della capacità di autofinanziamento. Il regolamento - che secondo il testo previgente doveva essere emanato entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge n. 296 del 2006 - dovrà essere adottato entro il 30 ottobre 2007.
L'articolo 17 reca le disposizioni in merito alla copertura finanziaria degli oneri derivanti dal decreto-legge stesso, ponendoli a carico della maggiori entrate rispetto alle previsioni di bilancio 2007, che sono state iscritte nel disegno di legge di assestamento.
Non ravvisando nel provvedimento in esame profili di incompatibilità con la normativa comunitaria, formula in fine una proposta di parere favorevole.

Rosella OTTONE (Ulivo) ritiene che il decreto-legge in esame sia in linea con il programma di risanamento e di sviluppo predisposto dal Governo e che, in questo senso, la destinazione di una parte del maggior gettito fiscale alla riduzione del deficit sia una scelta saggia. Tuttavia ritiene che il termine improprio di «tesoretto», utilizzato in luogo di maggior gettito fiscale, non renda ragione della meritevole opera svolta sin qui dal Governo per recuperare risorse fiscali, anche attraverso la lotta all'evasione. A suo avviso, sarebbe comunque opportuno abbandonare un atteggiamento di contrapposizione tra Governo e categorie e parti sociali - ad esempio per gli studi di settore - e ripristinare a pieno titolo il metodo della concertazione, da non interpretare erroneamente


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come consociativismo. Ricorda peraltro che nella passata legislatura furono varati numerosi condoni, nonché misure una tantum, e che gli studi di settore non subirono alcuna revisione.
Esprime rammarico per il fatto che il testo del decreto-legge n. 81 del 2007 non contenga alcun riferimento a misure di sostegno per l'occupazione femminile, né a fondi speciali per l'imprenditoria femminile o a misure per i giovani, nonostante nel corso dell'esame dell'ultima legge finanziaria sia stato accolto un ordine del giorno volto a promuovere una politica più sensibile a queste problematiche.

Gabriele FRIGATO (Ulivo), relatore, ritiene possibile accogliere, nell'ambito di una premessa alla propria proposta di parere, le indicazioni del deputato Ottone, inserendo uno specifico riferimento al 2007 come anno europeo per le pari opportunità di tutti.

Franca BIMBI, presidente, ritiene opportuno che nel parere proposto dal relatore, per quanto attiene alla promozione dell'occupazione femminile, si faccia un esplicito riferimento agli obiettivi della Strategia di Lisbona,

Gabriele FRIGATO (Ulivo), relatore, riformula conseguentemente la sua proposta di parere (vedi allegato).

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 16.30.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

ATTI COMUNITARI

Libro verde - Nuove prospettive per lo spazio europeo della ricerca.
COM(2007)161 def.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 201 del 5 luglio 2007, a pagina 143, prima colonna, alla terza riga del sommario e all'ottava riga, le parole: «C. 2566» sono sostituite da «C. 2599».