VII Commissione - Giovedì 12 luglio 2007


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ALLEGATO 1

Relazione riguardante la ripartizione del Fondo unico per gli investimenti iscritto nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali per l'anno 2007. Atto n. 110.

DOCUMENTAZIONE CONSEGNATA DAL GOVERNO NEL CORSO DELLA SEDUTA


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ALLEGATO 2

5-01040 Cordoni: Attivazione di un corso scolastico triennale presso la Casa di pena di Massa.

TESTO DELLA RISPOSTA

Come evidenziato dagli Onorevoli interroganti, presso l'Istituto Superiore «Barsanti» di Massa, costituito dall'Istituto professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato «E. Barsanti» e l'Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali e Turistici «Salvetti» funziona, nella Casa di Pena, un corso triennale per il conseguimento della qualifica di operatore per la gestione aziendale.
Per il prossimo anno scolastico 2007/2008 30 detenuti hanno richiesto l'iscrizione al suddetto corso, ed in particolare, 21 alla classe I, 8 alla classe II e 2 alla classe III.
Il direttore dell'Ufficio scolastico regionale per la Toscana ha riferito che a fronte dell'esiguo numero di iscrizioni per le classi II e III, l'attivazione di una classe unica per il secondo e terzo anno è apparsa la soluzione più idonea a garantire la prosecuzione del percorso formativo avviato presso la casa di pena ove, peraltro, il numero degli iscritti è soggetto a possibili ulteriori diminuzioni per effetto di trasferimenti, permessi.
Il Ministero è consapevole che una scuola all'interno di un carcere è una realtà che non può essere messa sullo stesso piano di altre realtà scolastiche, tant'è che per il personale che opera presso gli istituti penitenziari sono previste apposite iniziative di formazione finalizzate all'acquisizione e allo sviluppo di specifiche competenze.
I corsi mirano, tra l'altro, ad accrescere la familiarità con le metodologie attive d'insegnamento e a sviluppare la padronanza delle strategie formative, quali i percorsi individuali di apprendimento.
La recente direttiva n. 47 del 23 maggio 2007 - che definisce gli obiettivi formativi, assunti come prioritari, per il personale della scuola docente, educativo, amministrativo, tecnico ed ausiliario per l'anno scolastico 2007/2008 - prevede iniziative di formazione per il personale che opera per l'appunto nelle scuole carcerarie degli istituti penitenziari.


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ALLEGATO 3

5-01009 Ronconi: Riduzione del corpo docente dell'Istituto alberghiero di Spoleto.

TESTO DELLA RISPOSTA

Il complesso delle misure contenute nella legge finanziaria in tema di istruzione e formazione persegue l'obiettivo di valorizzare il ruolo degli istituti di istruzione professionale, dove maggiormente si verifica il fenomeno della dispersione scolastica, attraverso la loro riorganizzazione e la costruzione di stabili collegamenti sul territorio con la formazione professionale, il mondo del lavoro, dell'università e della ricerca, da realizzare con la definizione di nuovi modelli organizzativi che arricchiscano l'offerta formativa (poli, reti, distretti formativi).
La necessità di dare risposta al dettato della legge entro tempi utili per l'avvio dell'anno scolastico 2007/08, non ha condizionato il dibattito in merito alla definizione degli organici del personale docente ed amministrativo, tecnico ed ausiliario, su una sola ipotesi di lavoro, ma sono state prese in considerazione diverse soluzioni.
Il decreto ministeriale n. 41 del 25 maggio 2007 e la relativa circolare esplicativa - come previsto dalla legge finanziaria 2007 - tien conto della particolare importanza che le attività di laboratorio rivestono nel settore dell'istruzione professionale e risponde alla non più procrastinabile necessità per gli alunni di ricondurre l'orario delle lezioni entro un limite didatticamente sostenibile.
La riduzione dei carichi orari settimanali delle lezioni, individuata in 4 ore, da operare per ciascun anno del primo biennio, a decorrere dal prossimo anno scolastico, è finalizzata a migliorare l'efficienza e l'efficacia degli attuali ordinamenti dell'istruzione professionale, secondo criteri di maggiore flessibilità e di migliori collegamenti con i fabbisogni del territorio.
Tale intervento si interseca con quanto disposto dall'articolo 1, comma 626 della citata legge finanziaria, che sancisce, a partire dal prossimo anno scolastico, l'obbligo di istruzione fino a 16 anni.
La realizzazione di tali misure potrà concorrere a migliorare l'attrattività dell'offerta formativa degli istituti in parola da parte dei giovani e delle famiglie.
Per quanto riguarda l'Istituto alberghiero di Spoleto (Perugia), le notizie diffuse a mezzo stampa riguardanti l'organico per l'anno scolastico 2007/2008 non trovano fondamento in alcun atto amministrativo formalmente costituito.
Nell'Istituto alberghiero di Spoleto, relativamente all'anno scolastico 2007/2008, in sede di determinazione dell'organico di diritto, sono stati attivati n. 60 posti per n. 31 classi, delle quali una articolata, a fronte di complessivi 638 studenti.
Per quanto riguarda in particolare i laboratori, sono stati previsti n. 8 insegnanti tecnico pratici; per il laboratorio di cucina, n. 6 per sala bar, n. 3 per tecnologia dei servizi di pratica operativa.
Diversamente da quanto indicato dall'Onorevole interrogante, quindi, malgrado il decremento del numero degli allievi - 23 - e di una classe, i posti in organico sono aumentati di 2 unità, - da 58 a 60 -, per il laboratorio di cucina in considerazione del maggior numero di classi terze che si svilupperanno.
In merito all'organico del personale tecnico, ausiliario ed amministrativo, per effetto dell'applicazione della nuova tabella


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di calcolo, i posti di assistente amministrativo sono diminuiti di 1 unità, da 11 a 10; per il profilo di assistente tecnico la Giunta esecutiva dell'Istituto, che già nell'organico di fatto dell'anno scolastico 2006/2007, aveva chiesto la soppressione di 1 posto per il laboratorio di cucina, per il 2007/2008 ha richiesto l'attivazione di un nuovo posto di assistente tecnico dell'area informatica che, però, l'Ufficio scolastico regionale, per indisponibilità di posti non ha potuto accogliere, come peraltro avvenuto per le richieste analoghe, presentate da altri dirigenti scolastici.
Nella fase di adeguamento dell'organico di diritto alla situazione di fatto, il Dirigente scolastico dell'Istituto ha disposto:
l'aumento di una classe I a seguito delle iscrizioni di alunni ripetenti del biennio economico aziendale, già autorizzata come articolata dall'Ufficio scolastico regionale;
l'accorpamento di n. 2 classi II di Tecnici dei Servizi Alberghieri, che da n. 6 diventano n. 5 classi, per la diminuzione degli allievi a seguito delle bocciature;
l'accorpamento di n. 2 classi V di Tecnici dei Servizi Ristorazione che da n. 4 passano a n. 3 classi, a seguito del decremento degli studenti per effetto delle bocciature.

Tali interventi non hanno alterato l'assetto organico del personale di ruolo docente ed amministrativo, tecnico e ausiliario; infatti, l'organico di diritto dell'Istituto alberghiero è rimasto immutato.


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ALLEGATO 4

5-01029 Fava: Situazione di sovraffollamento delle classi presso la scuola secondaria di 1o grado «A. Parazzi» di Viadana, in provincia di Mantova.

TESTO DELLA RISPOSTA

Va premesso che, con la legge n. 296 del 27 dicembre 2006 (finanziaria 2007), il Parlamento ha approvato un articolato piano di interventi per il rilancio complessivo del sistema di istruzione prevedendo misure per il potenziamento dell'autonomia scolastica, lo sviluppo e la qualificazione del sistema dell'istruzione e la valorizzazione del personale.
Come è noto all'Onorevole interrogante, in tale piano di interventi rientra anche la misura prevista dall'articolo 1, comma 605, della stessa legge che, al fine di una più efficace determinazione e distribuzione delle risorse disponibili, ha disposto un incremento dello 0,4 per cento del valore medio nazionale del rapporto alunni/classi, portandolo dalle attuali 20,6 a 21,00 unità per classe, da realizzare nel rispetto della normativa vigente.
La relazione di accompagnamento della legge finanziaria, facendo riferimento al rapporto tra docenti/alunni in base al quale è stato determinato l'organico di diritto dell'anno scolastico 2006-2007 - rapporto che è pari a un docente ogni 10 alunni -, aveva stimato in 19.039 i posti da ridurre per raggiungere l'obiettivo prefissato.
Invero, la prevista riduzione di 19.039 posti si è ridotta a 11.726 unità anche per effetto dell'innalzamento dell'obbligo di istruzione ad almeno 10 anni a decorrere dall'anno scolastico 2007-2008 e per l'incremento della popolazione scolastica, stimato in oltre 28.000 unità; di queste 11.726 unità, soltanto 7.053 posti deriveranno dall'intervento di razionalizzazione degli organici di diritto, secondo le tabelle allegate allo schema di decreto interministeriale sugli organici di diritto per l'anno scolastico 2007-2008. L'esiguità di tale numero non incide, peraltro, sulla qualità complessiva del servizio d'istruzione.
D'altra parte, come ribadito nella circolare ministeriale n. 51 del 12 giugno 2007 relativa all'adeguamento degli organici di diritto alle situazioni di fatto per l'anno scolastico 2007-2008, i dirigenti scolastici, ai sensi dell'articolo 3 della legge n. 333 del 2001, hanno la possibilità di attivare nuove classi per normalizzare situazioni eccedenti le quantità fissate per la costituzione delle classi e/o per far fronte ad incrementi di alunni non previsti in sede di determinazione degli organici di diritto.
Ciò premesso in via generale, per quel che riguarda la specifica situazione segnalata dall'Onorevole interrogante, relativa alla scuola media «Parazzi di Viadana», il Direttore scolastico regionale per la Lombardia, sulla base della relazione inviatagli dal Dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale di Mantova, ha confermato che, in effetti, nella stessa scuola gli iscritti alle classi prime sono 163 (0 alunni disabili) e sono state autorizzate n. 6 classi; ciò in applicazione dei parametri numerici stabiliti dal decreto ministeriale n. 331 del 24 luglio 1998. Questo decreto prevede che le classi prime delle scuole medie sono costituite, di regola, da non più di 25 e non meno di 15 alunni e che le eventuali iscrizioni in


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eccedenza possono essere ripartite tra le classi parallele della stessa scuola, purché siano di entità non superiore ad uno o, eccezionalmente, due alunni per classe; lo stesso decreto prevede anche la possibilità di derogare, in misura non superiore al 10 per cento, al numero massimo e minimo di alunni per classe.
Comunque, il Direttore scolastico regionale ha fatto presente che, in sede di adeguamento dell'organico alle situazioni di fatto, sarà nuovamente valutata la situazione della Scuola Media di Viadana, secondo i parametri qualitativi e quantitativi di ordine fisico ed ambientale previsti dalla vigente normativa tecnica.


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ALLEGATO 5

5-01055 Contento: Problemi inerenti l'adozione della «variante sud di Lestans» per il lotto Sequals-Gemona.

TESTO DELLA RISPOSTA

In data 5 marzo 2003 la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha chiesto il parere di competenza del Ministero per beni e le attività culturali per gli adempimenti in materia di procedura di «Legge Obiettivo» sul progetto preliminare del collegamento stradale tra la strada statale 464 da Sequals (PN) e la strada statale 13 a Gemona del Friuli (UD).
Trattandosi di un intervento sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale regionale, il parere è stato reso ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 190/2002 e formalizzato in data 24 giugno 2004 al Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti e alla Regione Friuli Venezia Giulia.
Il suddetto parere favorevole detta alcune prescrizioni relativamente alla localizzazione dell'intervento, indicando la preferenza verso alcune alternative al tracciato scelto dal Proponente e prospettate nello studio di impatto ambientale.
In particolare, il parere della Soprintendenza mista (BAP e PSAE) e dalla Soprintendenza archeologica del Friuli, ha portato la Direzione Generale per i beni architettonici e paesaggistici a prescrivere - per un tratto del tracciato relativo al primo lotto - la variante sud di Lestans reputandola soluzione di minor impatto sia archeologico sia paesaggistico.
Successivamente la Regione in data 28 marzo 2006, ha trasmesso alla Direzione Generale un elaborato relativo a tale primo lotto.
Tale variante proponeva un tracciato a nord del colle di Lestans, più distante rispetto al colle stesso e indicava, per l'area compresa tra la nuova strada e lo stesso colle, una zona di inedificabilità. Con delibera del 17 marzo 2006 la Giunta Regionale ha approvato la citata «Variante a nord di Lestans».
Il 27 aprile 2006, la Direzione Generale BAP ha chiesto alle Soprintendenze competenti di valutare la nuova proposta progettuale al fine di un'eventuale revisione del parere già formalizzato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Le soprintendenze di settore hanno riconfermato il parere favorevole alla variante sud di Sequals basandosi su tre argomentazioni che di seguito vengono riportate:
1) si eviterebbe che il passaggio dell'infrastruttura, a Nord della località di Lestans, tra il colle di S. Zenone, e le prime propaggini delle Prealpi, comprometta un ambiente di grande pregio paesaggistico, naturalistico ed ambientale;
2) con l'opzione Sud, sarebbero maggiormente salvaguardate visioni e prospettive connesse alla chiesa di S. Zenone, sia dal basso (dove l'eventuale presenza dell'arteria costituirebbe un pesante elemento invasivo) e sia dall'alto. Quindi si continuerebbe a spaziare in un contesto panoramico omogeneo, le cui uniche alterazioni antropiche, sedimentatesi nel tempo fino ad assumere un preciso significato paesaggistico, sono quelle legate alle attività agricole;
3) il tracciato Sud, infine, si inserirebbe in un contesto più antropizzato, rispetto a quello nord, ed in particolare, potrebbe usufruire di percorsi stradali già esistenti.


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La Direzione Generale - visti i pareri delle Soprintendenze - prima del definitivo parere ha ritenuto opportuno sottoporre il progetto al Comitato tecnico scientifico per i beni architettonici e paesaggistici, al fine di acquisire il parere di competenza. Dopo una prima istruttoria svoltasi il 13 marzo 2007, il Comitato ha ritenuto opportuno convocare una seconda riunione per ascoltare le motivazioni dei rappresentanti della regione Friuli Venezia Giulia e del Comune di Sequals, invitando anche il Direttore Regionale per i beni culturali e paesaggistici e un rappresentante delle citate Soprintendenze locali Nel verbale n. 3 della predetta riunione che si è svolta il 18 aprile 2007, il Comitato tecnico scientifico ha espresso il seguente parere:
«(.....) il Comitato, valutati gli atti pervenuti, ritiene che la modifica proposta dalla Regione Friuli Venezia Giulia, per l'attuazione di parte del tracciato da collocarsi a nord del Colle di Lestans, non sia in grado di superare le criticità già a suo tempo evidenziate nei pareri espressi dagli uffici periferici di questo ministero e riportati a supporto della relazione illustrativa prot. N. 4934 del 12 marzo 2007, redatta dalla Direzione generale per i Beni Architettonici e Paesaggistici-Servizio II. Pertanto il Comitato è dell'opinione che possa essere confermato il parere già rilasciato dalla Direzione Generale, con la prescrizione di adottare, per il primo lotto, la "variante sud di Lestans". Approvato seduta stante».

Nel verbale sopra citato si fa anche riferimento a un apposito sopralluogo eseguito dal Commissario Straordinario per le opere strategiche, dove erano presenti tutti i rappresentanti della amministrazioni pubbliche interessate.
La Direzione Generale in data 15 maggio 2007 ha reso alla Regione Friuli Venezia Giulia ed al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il parere conclusivo accogliendo le determinazioni del Comitato.


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ALLEGATO 6

DL 81/2007: Disposizioni urgenti in materia finanziaria. C. 2852 Governo.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VII Commissione,
esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge recante: «Conversione in legge del decreto-legge 2 luglio 2007, n. 81, recante disposizioni urgenti in materia finanziaria»;

premesso che:

l'esigenza di risanamento dei conti pubblici è un tutt'uno con quella di sviluppo e modernizzazione del Paese e che scuola, università e ricerca, cultura, innovazione tecnologica si caratterizzano come priorità per andare in questa direzione garantire pari opportunità tra i cittadini;
se il debito pubblico fosse ridotto della metà sarebbero disponibili 35 miliardi l'anno per lo sviluppo;
una crescita più alta richiede coesione, equità sociale ed un welfare moderno intergenerazionale, più rispondende alle nuove esigenze indicate dai cambiamenti sociali, sia dal punto di vista delle famiglie, sia da quello, non meno importante, della persona;
appare rilevante la scelta di attuare il Titolo V della Costituzione di concerto con le regioni e le autonomie locali, per la revisione del sistema di finanziamento degli enti territoriali e la qualificazione della spesa;
l'articolo 6, comma 8, reca un'autorizzazione di spesa di 65 milioni di euro per il 2007 e di 5 milioni di euro per gli anni 2008 e 2009, finalizzati alle esigenze di edilizia universitaria;
il comma 1 dell'articolo 7 provvede ad integrare alcune autorizzazioni di spesa per complessivi 764,2 milioni nel 2007, prevedendo 10 milioni per il Fondo per l'edilizia universitaria; 5 milioni per il Fondo ordinario delle università; 10 milioni per le borse di studio post lauream;
il comma 2 dell'articolo 7 rende disponibili le somme accantonate per il 2007 ai sensi dell'articolo 1, comma 507, della legge finanziaria per il 2007 ripristinando: nello stato di previsione del Ministero della pubblica istruzione le risorse relative al Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche (18,6 milioni) e al Fondo da destinare alle scuole non statali (9,2 milioni); nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali, le risorse del Fondo unico da ripartire per gli investimenti nel patrimonio culturale (23,7 milioni), del Fondo per la produzione, la distribuzione, l'esercizio e le industrie tecniche (2,5 milioni), delle quote del Fondo unico per lo spettacolo da erogare per il finanziamento delle attività di produzione cinematografica (5,3 milioni complessivi) e per il sovvenzionamento delle attività circensi (0,6 milioni), nonché i contributi a favore della biblioteca italiana per ciechi «Regina Margherita» di Monza (0,5 milioni) e del Centro nazionale libro parlato (0,3 milioni complessivi); nello stato di previsione del Ministero dell'università e della ricerca, le risorse del Fondo per la programmazione dello sviluppo del sistema universitario (15,3 milioni) e alle borse di studio (20,3 milioni), i contributi alle università e agli istituti superiori non statali legalmente riconosciuti


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(6,8 milioni) e le risorse del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca (112,8 milioni);
l'articolo 11 reca disposizioni in materia di personale delle scuole e delle università, autorizzando, per l'esercizio finanziario 2007, la spesa di 180 milioni di euro per il pagamento delle supplenze brevi del personale docente tecnico ed amministrativo delle istituzioni scolastiche ed estendendo all'anno accademico 2007-2008 le disposizioni applicate nel corrente anno accademico in materia di affidamento e supplenze di insegnamenti universitari secondo le quali i professori e ricercatori interessati operano a titolo gratuito nei limiti dell'impegno orario complessivo loro spettante;

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PARERE FAVOREVOLE


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ALLEGATO 7

Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2008-2011. Doc. LVII, n. 2.

NUOVA FORMULAZIONE DELLA PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La VII Commissione,
esaminato il documento di programmazione economico-finanziaria 2008-2011, per le parti di competenza;

premesso che:

per la prima volta dopo molti anni non è stata necessaria una manovra correttiva di metà anno, fatto assai rilevante, e che si procede ad una redistribuzione di entrate volte ad intervenire su priorità decisive per l'equità sociale, per il ruolo internazionale del Paese, per lo sviluppo del sistema e dell'università;
occorre ricordare che la spesa nei settori di competenza della Commissione si configura sempre più come investimento per la modernizzazione del Paese;
non sono ulteriormente rinviabili riforme di settore nel cinema e nello spettacolo dal vivo;
in conformità con la scelta di attuazione del Titolo V della Costituzione, si dovrà procedere al coordinamento fra istruzione, formazione professionale e poli tecnologici;
l'obiettivo di estendere le opportunità di istruzione e di conoscenza è elemento di connessione fra emancipazione sociale, crescita, piena cittadinanza;
per quanto riguarda il settore della pubblica istruzione, appaiono condivisibili gli interventi che il Governo ha iniziato a sviluppare e che intende portare a compimento nel triennio 2008-2011, con particolare riferimento all'innalzamento dell'obbligo di istruzione, all'attuazione dell'autonomia scolastica, alla riorganizzazione dell'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (INVALSI), al rafforzamento dei sistemi di misurazione e di valutazione dei risultati, alla valorizzazione dell'istruzione tecnica e professionale, all'attuazione di misure per l'edilizia scolastica, all'intervento sugli ostacoli organizzativi; nonché all'avvio del programma nazionale di istruzione nel Sud e all'approvazione dell'intesa con le organizzazioni sindacali in merito alla riqualificazione dei lavoro docente, attraverso la riforma dei percorsi di entrata e di carriera e della disciplina della mobilità, allo scopo di rispettare gli obiettivi fissati dalla strategia di Lisbona;
per quanto riguarda il settore dell'università e della ricerca, risulta apprezzabile l'obiettivo di investimenti fissato dal Governo di raggiungere, a medio termine, la media dei paesi dell'OCSE, e cioè del 2,5 per cento, di cui due terzi provenienti dal settore privato dove si registrano le maggiori carenze, confermando tra le priorità del governo il rilancio anche dell'alta formazione artistica e musicale nelle politiche governative, ferma l'esigenza di passare dall'attuale 0,88 per cento per la formazione universitaria all'1,2 per cento, migliorando la qualità, promuovendo rigore e trasparenza, riducendo gli sprechi, e aprendo alla formazione permanente, investimenti per promuovere il diritto allo studio attraverso borse di studio, esenzioni


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da tasse e contributi, offerta di nuovi residence universitari e l'internazionalizzazione del sistema universitario;
con riferimento alle attività culturali, è ribadito l'impegno del Governo di valorizzare i beni e le attività culturali, con la previsione di risorse disponibili per il settore che dovrebbero passare, nel triennio di riferimento, dallo 0,26 per cento all'1 per cento del bilancio e la realizzazione di programmi specifici a sostegno del cinema, attraverso l'approvazione di misure di incentivazione fiscale finalizzate ad attrarre produzioni straniere sul territorio e rendere disponibile una rete distributiva attenta ai giovani autori e ai film d'essai, dello spettacolo dal vivo, con l'individuazione di nuovi modelli organizzativi per i musei, il riconoscimento di un'autonomia economico-finanziaria alle strutture dedicate alle attività promozione dei libri e della lettura e l'introduzione di meccanismi di incentivazione per la compravendita e la donazione di opere d'arte e per il completamento del Museo nazionale delle Arti del XXI secolo;
con riferimento alle politiche giovanili, il Governo intende avviare una politica di potenziamento delle strutture dedicate alla pratica sportiva nelle scuole e nella società;
con riferimento al settore della comunicazione, sono previsti interventi di infrastrutturazione che il Governo dovrebbe attuare d'intesa con regioni ed enti locali, utilizzando le risorse previste dalle delibere del CIPE per il 2008 a beneficio delle aree sottoutilizzate, nonché gli stanziamenti recati dalla legge finanziaria, garantendo l'universalità dell'accesso alla rete internet in tutto il Paese, un'accelerazione del processo di modernizzazione delle reti di telecomunicazione, un adeguato supporto alla fase di transizione alla tecnologia digitale, anche con l'ausilio di investimenti che possano consentire, in tempi ragionevoli, la contemporanea ricezione di programmi in tecnica analogica e digitale, in attesa della definitiva conversione al sistema interamente digitale, prevista per il 2012, nel rispetto del principio della «neutralità tecnologica» sancito dalla Commissione europea;
con riguardo alla concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, il Governo intende sostenere le attività di investimento finalizzate alla realizzazione del progetto di digitalizzazione, anche con specifico riferimento alla definizione di nuove offerte editoriali e programmati interventi volti alla diffusione e promozione della tecnologia digitale, mediante agevolazione dell'offerta di servizi interattivi di pubblica utilità, la previsione di incentivi per i fornitori di contenuti in tecnica digitale, nonché la concessione di bonus alle famiglie economicamente disagiate per l'acquisto di apparati di ricezione in tecnica digitale terrestre, via cavo o satellitare;

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PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
a) nell'ambito dell'università e della ricerca, occorre evidenziare il luogo odi coordinamento interministeriale dei programmi di ricerca, anche per poter valutare il rapporto fra pubblico e privato nella ricerca e nel sistema degli incentivi finanziari;
b) è opportuno mettere in evidenza la scelta di individuare meccanismi in grado di premiare il merito e le capacità del personale docente ad ogni livello e iniziare a risolvere il problema del precariato storico;
c) è auspicabile che si proceda con maggiore determinazione al processo di internazionalizzazione del sistema universitario e della ricerca secondo principi di qualità, in conformità con le indicazioni europee del Libro verde sullo spazio europeo della ricerca in una relazione più stretta tra università e territorio.


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ALLEGATO 8

Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2008-2011. Doc. LVII, n. 2.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VII Commissione Cultura,
esaminato, per le parti di propria competenza, il Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2008-2011;

premesso che:

per la prima volta dopo molti anni non è stata necessaria una manovra correttiva di metà anno, fatto assai rilevante, e che si procede ad una redistribuzione di entrate volte ad intervenire su priorità decisive per l'equità sociale, per il ruolo internazionale del Paese, per lo sviluppo del sistema e dell'università;
occorre ricordare che la spesa nei settori di competenza della Commissione si configura sempre più come investimento per la modernizzazione del Paese;
non sono ulteriormente rinviabili riforme di settore nel cinema e nello spettacolo dal vivo;
in conformità con la scelta di attuazione del Titolo V della Costituzione, si dovrà procedere al coordinamento fra istruzione, formazione professionale e poli tecnologici;
l'obiettivo di estendere le opportunità di istruzione e di conoscenza è elemento di connessione fra emancipazione sociale, crescita, piena cittadinanza;
per quanto riguarda il settore della pubblica istruzione, appaiono condivisibili gli interventi che il Governo ha iniziato a sviluppare e che intende portare a compimento nel quadriennio 2008-2011, con particolare riferimento all'innalzamento dell'obbligo di istruzione, all'attuazione dell'autonomia scolastica, alla riorganizzazione dell'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (INVALSI), al rafforzamento dei sistemi di misurazione e di valutazione dei risultati, alla valorizzazione dell'istruzione tecnica e professionale, all'attuazione di misure per l'edilizia scolastica, all'intervento sugli ostacoli organizzativi, nonché all'avvio del programma nazionale di istruzione nel Sud e all'approvazione dell'intesa con le organizzazioni sindacali in merito alla riqualificazione dei lavoro docente, attraverso la riforma dei percorsi di entrata e di carriera e della disciplina della mobilità, allo scopo di rispettare gli obiettivi fissati dalla strategia di Lisbona;
per quanto riguarda il settore dell'università e della ricerca, risulta apprezzabile l'obiettivo di investimenti fissato dal Governo di raggiungere, a medio termine, la media dei paesi dell'OCSE, e cioè del 2,5 per cento, di cui due terzi provenienti dal settore privato dove si registrano le maggiori carenze, confermando tra le priorità del Governo il rilancio anche dell'alta formazione artistica e musicale nelle politiche governative, ferma l'esigenza di passare dall'attuale 0,88 per cento per la formazione universitaria all'1,2 per cento, migliorando la qualità, promuovendo rigore e trasparenza, riducendo gli sprechi, e aprendo alla formazione permanente, investimenti per promuovere il diritto allo studio attraverso borse di studio, esenzioni


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da tasse e contributi, offerta di nuovi residence universitari e l'internazionalizzazione del sistema universitario;
con riferimento alle attività culturali, è ribadito l'impegno del Governo di valorizzare i beni e le attività culturali, con la previsione di risorse disponibili per il settore che dovrebbero passare, nel quadriennio di riferimento, dallo 0,26 per cento all'1 per cento del bilancio e la realizzazione di programmi specifici a sostegno del cinema, attraverso l'approvazione di misure di incentivazione fiscale finalizzate ad attrarre produzioni straniere sul territorio e rendere disponibile una rete distributiva attenta ai giovani autori e ai film d'essai, dello spettacolo dal vivo, con l'individuazione di nuovi modelli organizzativi per i musei, il riconoscimento di un'autonomia economico-finanziaria alle strutture dedicate alle attività di promozione dei libri e della lettura e l'introduzione di meccanismi di incentivazione per la compravendita e la donazione di opere d'arte e per il completamento del Museo nazionale delle Arti del XXI secolo;
con riferimento alle politiche giovanili, il Governo intende avviare una politica di potenziamento delle strutture dedicate alla pratica sportiva nelle scuole e nella società;
con riferimento al settore della comunicazione, sono previsti interventi di infrastrutturazione che il Governo dovrebbe attuare d'intesa con regioni ed enti locali, utilizzando le risorse previste dalle delibere del CIPE per il 2008 a beneficio delle aree sottoutilizzate, nonché gli stanziamenti recati dalla legge finanziaria, garantendo l'universalità dell'accesso alla rete internet in tutto il Paese, un'accelerazione del processo di modernizzazione delle reti di telecomunicazione, un adeguato supporto alla fase di transizione alla tecnologia digitale, anche con l'ausilio di investimenti che possano consentire, in tempi ragionevoli, la contemporanea ricezione di programmi in tecnica analogica e digitale, in attesa della definitiva conversione al sistema interamente digitale, prevista per il 2012, nel rispetto del principio della «neutralità tecnologica» sancito dalla Commissione europea;
con riguardo alla concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, il Governo intende sostenere le attività di investimento finalizzate alla realizzazione del progetto di digitalizzazione, anche con specifico riferimento alla definizione di nuove offerte editoriali e programmati interventi volti alla diffusione e promozione della tecnologia digitale, mediante agevolazione dell'offerta di servizi interattivi di pubblica utilità, la previsione di incentivi per i fornitori di contenuti in tecnica digitale, nonché la concessione di bonus alle famiglie economicamente disagiate per l'acquisto di apparati di ricezione in tecnica digitale terrestre, via cavo o satellitare,

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PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
a) nell'ambito dell'università e della ricerca, occorre evidenziare il luogo di coordinamento interministeriale dei programmi di ricerca, anche per poter valutare il rapporto fra pubblico e privato nella ricerca e nel sistema degli incentivi finanziari;
b) nel medesimo ambito di cui alla lettera a), è opportuno mettere in evidenza la scelta di individuare meccanismi in grado di premiare il merito e le capacità del personale docente ad ogni livello e di avviare la risoluzione del problema del precariato con un piano pluriennale di concorsi;
c) è auspicabile che si proceda con maggiore determinazione al processo di internazionalizzazione del sistema universitario e della ricerca secondo principi di qualità, in conformità con le indicazioni europee del Libro verde sullo spazio europeo della ricerca in una relazione più stretta tra università e territorio.