Commissioni Riunite XI e XII - Resoconto di marted́ 17 luglio 2007


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SEDE REFERENTE

Martedì 17 luglio 2007. - Presidenza del presidente della XII Commissione Mimmo LUCÀ. - Intervengono i sottosegretari di Stato per il lavoro e la previdenza sociale Antonio Michele Montagnino e per la salute Giampaolo Patta.

La seduta comincia alle 12.25.

Norme in materia di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.
C. 2849 Governo, approvato dal Senato e C. 2636 Fabbri.
(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'11 luglio 2007.

Antonino LO PRESTI (AN), intervenendo sull'ordine dei lavori, stigmatizza il grave ritardo con cui è giunto il rappresentante del Governo e invita la presidenza a rappresentare il problema al Presidente della Camera.

Mimmo LUCÀ, presidente, assicura che la presidenza si farà carico del problema segnalato dal deputato Lo Presti. Avverte quindi che sono state presentate proposte emendative riferite al provvedimento in titolo (vedi allegato).

Augusto ROCCHI (RC-SE), relatore per la XI Commissione, ritiene che la drammaticità del fenomeno degli infortuni sul lavoro richieda una comune assunzione di responsabilità da parte della maggioranza e dell'opposizione, al fine di consentire una rapida approvazione del provvedimento in esame. Osserva quindi che alcune delle proposte emendative presentate, da parte di esponenti di maggioranza e di opposizione, sono ragionevoli e anche condivisibili. La loro approvazione, tuttavia, comporterebbe la necessità di trasmettere nuovamente il provvedimento al Senato, comportando un notevole ritardo nell'approvazione definitiva dello stesso, anche a causa della sessione di bilancio


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che impegnerà il Parlamento dopo l'interruzione estiva dei lavori. Propone quindi, anche a nome del relatore per la XII Commissione, l'individuazione di uno strumento parlamentare idoneo ad impegnare il Governo rispetto alle questioni su cui si registra una convergenza tra maggioranza e opposizione. Si riferisce, in particolare, alle questioni sollevate dalle proposte emendative riferite: alla copertura finanziaria del provvedimento in esame; all'opportunità di un'impostazione non soltanto sanzionatoria, ma anche premiale e incentivante, specie verso gli artigiani e le piccole imprese; al ruolo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e agli altri istituti attuativi del decreto legislativo n. 626 del 1994; all'esigenza di un soggetto di coordinamento territoriale per consentire un salto di qualità nella prevenzione degli infortuni sul lavoro. Quanto allo strumento parlamentare idoneo a impegnare il Governo su questi temi, ritiene che potrebbe essere individuato in un ordine del giorno ovvero in una risoluzione, presentati da deputati di maggioranza ed opposizione. Chiede pertanto se i gruppi di opposizione siano disponibili a valutare la soluzione prospettata. In caso contrario, procederà ad esprimere il parere sugli emendamenti presentati.

Luigi FABBRI (FI) dichiara preliminarmente di apprezzare le considerazioni svolte dal collega Rocchi e annuncia che il suo gruppo, pur nutrendo forti riserve sull'impostazione del provvedimento in esame, non assumerà un atteggiamento ostile nel corso dell'esame in Assemblea, poiché condivide la necessità di un intervento in materia di sicurezza del lavoro. Rileva tuttavia che il provvedimento in titolo ha un'impostazione esclusivamente sanzionatoria e, pertanto, diametralmente opposta a quella auspicata dall'opposizione. Ricorda altresì che la materia è caratterizzata da una notevole stratificazione normativa, che renderebbe piuttosto necessario un serio sforzo di semplificazione. Per le ragioni esposte, ritiene di non poter accedere alla proposta dei relatori.

Angelo COMPAGNON (UDC) apprezza l'atteggiamento dei relatori e ricorda come anche l'opposizione, essendo convinta della necessità di adottare un provvedimento in materia di sicurezza del lavoro, abbia sin qui tenuto un comportamento responsabile, confermato da proposte emendative che non hanno affatto carattere ostruzionistico. Osserva peraltro che Governo e maggioranza sembrano interessati esclusivamente ad approvare rapidamente il provvedimento in titolo e ad evitare un nuovo esame da parte del Senato, mentre ritiene che sia più importante garantire la qualità dell'intervento legislativo in materia. Quanto agli strumenti, diversi dagli emendamenti, proposti dai relatori, come risoluzioni o ordini del giorno, osserva che essi sono poco incisivi e dichiara, pertanto, che anche il suo gruppo non potrà accedere alle loro proposte.

Salvatore MAZZARACCHIO (FI) rileva che, a suo avviso, i relatori non hanno individuato soluzioni concrete, alternative all'approvazione degli emendamenti presentati.

Antonino LO PRESTI (AN) si associa alle considerazioni svolte dai colleghi Fabbri e Compagnon e dichiara pertanto che anche il suo gruppo non potrà aderire alla proposta formulata dai relatori. Osserva altresì che l'esigenza di celerità rappresentata dal collega Rocchi potrebbe comunque essere salvaguardata riducendo da 9 a 6 mesi il termine per l'esercizio della delega.

Il sottosegretario Antonio Michele MONTAGNINO osserva innanzitutto che l'esigenza di una rapida approvazione del provvedimento in esame deriva dalla necessità di una comune assunzione di responsabilità a fronte di un problema drammatico. Ricorda quindi che il Senato ha svolto un esame attento e approfondito, approvando emendamenti sia di maggioranza sia di opposizione, alcuni dei quali erano volti a inserire nel testo norme immediatamente precettive. Pertanto, sebbene


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il provvedimento in esame sia certamente ancora perfettibile, la sua approvazione definitiva prima dell'interruzione estiva dei lavori estivi parlamentari avrebbe il vantaggio di consentire l'immediata applicazione di tali disposizioni.

Augusto ROCCHI (RC-SE), relatore per la XI Commissione, preso atto delle considerazioni svolte dai colleghi, passa ad esprimere, anche a nome del relatore per la XII Commissione, il parere sulle proposte emendative riferite all'articolo 1. Esprime quindi parere contrario sugli emendamenti 1.1, 1.9, 1.10, 1.18, 1.19, 1.21, 1.22, sugli identici emendamenti 1.24 e 1.25, sugli emendamenti 1.26, 1.32, sugli identici emendamenti 1.34 e 1.35, sugli emendamenti 1.36, 1.37, 1.38, sugli identici emendamenti 1.39 e 1.40, sugli identici emendamenti 1.42 e 1.43, sugli emendamenti 1.44, 1.45, 1.46, 1.49, 1.48, 1.47, 1.50, 1.51, 1.52, 1.53, 1.54, 1.55, 1.56, 1.57, 1.58, sugli identici emendamenti 1.59, 1.60, 1.61 e 1.62, sugli emendamenti 1.63, 1.64, 1.65, 1.66, 1.67, 1.68, 1.69, 1.71, sugli emendamenti 1.77, 1.82, 1.83, 1.84, 1.85, 1.88, 1.87, 1.91, sugli identici emendamenti 1.89, 1.90 e 1.86, sugli emendamenti 1.92, 1.93, 1.94, 1.95, 1.96, 1.99, 1.100, 1.101, 1.112, 1.113 e sull'articolo aggiuntivo 1.01 nonché sugli identici articoli aggiuntivi 1.02, 1.03, 1.04 e 1.05 e sull'articolo aggiuntivo 1.07. Invita quindi i presentatori a ritirare gli identici emendamenti 1.2, 1.3, 1.4, 1.5 e 1.6, gli emendamenti 1.7 e 1.8, gli identici emendamenti 1.11, 1.12, 1.13, 1.14, 1.15 e 1.16, gli emendamenti 1.17, 1.20, 1.23, 1.27, 1.28, 1.29, 1.30, 1.31, 1.33, 1.41, 1.70, 1.72, sugli identici emendamenti 1.73 e 1.74 nonché sugli identici emendamenti 1.75 e 1.76, sull'emendamento 1.78, sugli identici emendamenti 1.79 e 1.80, sugli emendamenti 1.81, 1.97, 1.98, 1.102, 1.103, 1.104, 1.105, 1.106, 1.107, 1.108, 1.109, 1.110, 1.111 nonché sull'articolo aggiuntivo 1.06.

Il sottosegretario Antonio Michele MONTAGNINO esprime parere conforme a quello del relatore.

Luigi FABBRI (FI) illustra il suo emendamento 1.1, volto a ridurre da 9 a 6 mesi il termine per l'esercizio della delega, e ne raccomanda l'approvazione.

Le Commissioni respingono l'emendamento Fabbri 1.1.

Angelo COMPAGNON (UDC) non accoglie l'invito al ritiro del suo emendamento 1.2, che illustra e di cui raccomanda l'approvazione. Chiede inoltre sin d'ora che siano posti in votazione tutti i suoi emendamenti in riferimento ai quali i relatori hanno formulato un invito al ritiro.

Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Compagnon 1.2, Astore 1.3, Burgio 1.4, Pelino 1.5 e Bodega 1.6.

Angelo COMPAGNON (UDC) illustra l'emendamento 1.7, di cui è firmatario, e ne raccomanda l'approvazione.

Le Commissioni respingono l'emendamento Lucchese 1.7.

Antonino LO PRESTI (AN) non accoglie l'invito al ritiro del suo emendamento 1.8, volto a contrastare l'elusione delle norme in materia di sicurezza del lavoro, e ne raccomanda l'approvazione. Chiede quindi sin d'ora che siano posti in votazione tutti i suoi emendamenti in riferimento ai quali i relatori hanno formulato un invito al ritiro.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Lo Presti 1.8 e 1.9, Vico 1.10, gli identici emendamenti Compagnon 1.11, Lo Presti 1.12, Pelino 1.13, Bodega 1.14, Astore 1.15 e Burgio 1.16.

Luigi FABBRI (FI) non accoglie l'invito al ritiro del suo emendamento 1.17, avente carattere prevalentemente formale, e ne raccomanda l'approvazione. Chiede quindi sin d'ora che siano posti in votazione tutti i suoi emendamenti in riferimento ai quali


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i relatori hanno formulato un invito al ritiro.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Fabbri 1.17, Compagnon 1.18 e Lo Presti 1.19.

Lorenzo BODEGA (LNP) non accoglie l'invito al ritiro del suo emendamento 1.20, volto ad estendere l'applicazione della normativa in esame alle forme di lavoro flessibile, e ne raccomanda l'approvazione. Chiede quindi sin d'ora che siano posti in votazione tutti i suoi emendamenti in riferimento ai quali i relatori hanno formulato un invito al ritiro.

Le Commissioni respingono l'emendamento Bodega 1.20.

Luigi FABBRI (FI) illustra il suo emendamento 1.21, sottolineando che esso ha carattere solo apparentemente formale, e ne raccomanda l'approvazione.

Le Commissioni respingono l'emendamento Fabbri 1.21.

Luigi FABBRI (FI) illustra il suo emendamento 1.22, raccomandandone l'approvazione.

Le Commissioni respingono l'emendamento Fabbri 1.22.

Mimmo LUCÀ, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Burgio 1.23: s'intende vi abbiano rinunciato.

Luigi FABBRI (FI) illustra il suo emendamento 1.24, volto a rendere più incisiva la semplificazione degli adempimenti in materia di sicurezza del lavoro, e ne raccomanda l'approvazione.

Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Fabbri 1.24 e Lo Presti 1.25.

Antonino LO PRESTI (AN) illustra il suo emendamento 1.26, volto, come l'emendamento Fabbri 1.24, a semplificare gli adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro, e ne raccomanda l'approvazione.

Le Commissioni respingono l'emendamento Lo Presti 1.26.

Luigi FABBRI (FI) illustra il suo emendamento 1.27, e ne raccomanda l'approvazione.

Antonino LO PRESTI (AN) annuncia voto favorevole sull'emendamento Fabbri 1.27, lamentando l'assenza di misure premiali a favore delle imprese virtuose nel provvedimento in esame.

Le Commissioni respingono l'emendamento Fabbri 1.27.

Mimmo LUCÀ, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Burgio 1.28: s'intende vi abbiano rinunciato.

Luigi FABBRI (FI) illustra il suo emendamento 1.29, raccomandandone l'approvazione.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Fabbri 1.29, Lo Presti 1.30 e 1.31.

Luigi FABBRI (FI) illustra il suo emendamento 1.32, raccomandandone l'approvazione.

Le Commissioni respingono l'emendamento Fabbri 1.32.

Antonino LO PRESTI (AN) illustra il suo emendamento 1.33, raccomandandone l'approvazione.

Le Commissioni respingono l'emendamento Lo Presti 1.33.

Luigi FABBRI (FI) illustra il suo emendamento 1.34, raccomandandone l'approvazione.


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Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Fabbri 1.34 e Lo Presti 1.35.

Mimmo LUCÀ, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Rossi Gasparrini 1.36: si intende vi abbia rinunciato.

Angelo COMPAGNON (UDC) illustra il suo emendamento 1.37, raccomandandone l'approvazione e rilevando come l'attuale formulazione della lettera f) del comma 2 dell'articolo 1 risulti ispirata a una logica eccessivamente ed esclusivamente repressiva.

Le Commissioni respingono l'emendamento Compagnon 1.37.

Antonino LO PRESTI (AN) illustra il suo emendamento 1.38, volto a delimitare l'ampiezza della delega legislativa al Governo, e ne raccomanda l'approvazione.

Le Commissioni respingono l'emendamento Lo Presti 1.38. Respingono quindi gli identici emendamenti Tomaselli 1.39 e Lo Presti 1.40.

Mimmo LUCÀ, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Burgio 1.41: s'intende vi abbiano rinunciato.

Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Vico 1.42 e Lo Presti 1.43.

Luigi FABBRI (FI) illustra il suo emendamento 1.44, volto a evitare l'applicazione di sanzioni che, specie per le piccole imprese, sarebbero insostenibili. Ne raccomanda quindi l'approvazione.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Fabbri 1.44 e Lo Presti 1.45.

Mimmo LUCÀ, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Burgio 1.46, Lo Presti 1.49, 1.48 e 1.47: s'intende vi abbiano rinunciato.

Luigi FABBRI (FI) illustra il suo emendamento 1.50, volto a ridurre l'entità di alcune sanzioni previste nel provvedimento in esame.

Le Commissioni respingono l'emendamento Fabbri 1.50.

Mimmo LUCÀ, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Lo Presti 1.51 e Tomaselli 1.52: s'intende che vi abbiano rinunciato.

Luigi FABBRI (FI) illustra il suo emendamento 1.53, raccomandandone l'approvazione.

Le Commissioni respingono l'emendamento Fabbri 1.53.

Luigi FABBRI (FI) illustra il suo emendamento 1.54, raccomandandone l'approvazione.

Le Commissioni respingono l'emendamento Fabbri 1.54.

Mimmo LUCÀ, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Vico 1.55: s'intende vi abbiano rinunciato.

Luigi FABBRI (FI) illustra il suo emendamento 1.56, volto ad evitare che i diritti e le facoltà attribuiti alla persona offesa siano esercitati dalle organizzazioni sindacali, senza il consenso della persona offesa medesima. Ne raccomanda quindi l'approvazione.

Le Commissioni respingono l'emendamento Fabbri 1.56.

Luigi FABBRI (FI) illustra il suo emendamento 1.57, volto a consentire che, almeno nella prima fase di applicazione della legge, gli ufficiali preposti a funzioni ispettive svolgano anche funzioni di consulenza.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Fabbri 1.57 e 1.58.


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Angelo COMPAGNON (UDC) illustra il suo emendamento 1.59, volto a evitare l'introduzione di nuove figure, quali il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di sito produttivo, destinate a creare confusione. Ne raccomanda quindi l'approvazione.

Luigi FABBRI (FI) illustra il suo emendamento 1.62, identico all'emendamento Compagnon 1.59, stigmatizzando la proposta di introdurre la figura del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di sito produttivo ed evidenziando le problematiche attualmente connesse alla figura del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.

Antonino LO PRESTI (AN) illustra il suo emendamento 1.61, identico all'emendamento Compagnon 1.59, e ne raccomanda l'approvazione.

Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Compagnon 1.59, Rossi Gasparrini 1.60, Lo Presti 1.61 e Fabbri 1.62. Respingono quindi l'emendamento Lo Presti 1.63.

Luigi FABBRI (FI) illustra il suo emendamento 1.64, raccomandandone l'approvazione.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Fabbri 1.64, Fabbri 1.65 e Lo Presti 1.66.

Antonino LO PRESTI (AN) illustra il suo emendamento 1.67, volto a risolvere i problemi connessi alla competenza legislativa concorrente delle regioni in materia di sicurezza sul lavoro, con particolare riferimento all'aggravio dei costi per le imprese. Ne raccomanda quindi l'approvazione.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Lo Presti 1.67 e 1.68.

Mimmo LUCÀ, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Tomaselli 1.69: s'intende vi abbiano rinunciato.

Luigi FABBRI (FI) illustra il suo emendamento 1.70, raccomandandone l'approvazione.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Fabbri 1.70, Bodega 1.71 e Lo Presti 1.72.

Emilio DELBONO (Ulivo), prima di passare all'illustrazione del suo emendamento 1.73, osserva che il testo del provvedimento in esame avrebbe certamente potuto essere migliorato e che molti emendamenti presentati dall'opposizione apparivano ragionevoli e anche condivisibili. Osserva peraltro che il suo gruppo è comunque impegnato a giungere nel più breve tempo all'approvazione definitiva del provvedimento in esame, se possibile entro l'interruzione estiva dei lavori parlamentari. Naturalmente, se ciò non fosse possibile, bisognerà valutare attentamente la possibilità di modificare in meglio il provvedimento medesimo. Rileva quindi che il suo emendamento 1.73 concerne la copertura finanziaria delle azioni di promozione della cultura di prevenzione, di cui alla lettera p) del comma 2 dell'articolo 1. In proposito, esprime alcune riserve sulla copertura individuata alla lettera medesima e invita il rappresentante del Governo a fornire chiarimenti al riguardo ovvero a individuare ipotesi diverse di copertura.

Mimmo LUCÀ, presidente, dovendo le Commissioni procedere, rispettivamente, all'esame di altri punti iscritti nei relativi ordini del giorno, propone di rinviare il seguito dell'esame alla seduta già convocata al termine dei lavori pomeridiani dell'Assemblea.

Le Commissioni concordano.

La seduta termina alle 14.


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SEDE REFERENTE

Martedì 17 luglio 2007. - Presidenza del presidente della XI Commissione, Gianni PAGLIARINI. - Intervengono i sottosegretari di Stato per il lavoro e la previdenza sociale Antonio Michele Montagnino e per la salute Giampaolo Patta.

La seduta comincia alle 18.30.

Norme in materia di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.
C. 2849 Governo, approvato dal Senato e C. 2636 Fabbri.
(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta antimeridiana odierna.

Gianni PAGLIARINI, presidente, ricorda che, al termine della seduta antimeridiana, il deputato Delbono ha illustrato il suo emendamento 1.73, chiedendo al rappresentante del Governo di fornire chiarimenti al riguardo.

Il sottosegretario Antonio Michele MONTAGNINO chiarisce che la norma di copertura contenuta alla lettera p) del comma 2 dell'articolo 1 del provvedimento in esame è riferita alle risorse di cui all'articolo 1, comma 780, della legge finanziaria per il 2007, restando del tutto impregiudicata la riduzione dei contributi a carico degli artigiani stabilita al comma medesimo. Il Governo invita comunque i componenti le Commissioni a valutare l'opportunità di ribadire questa precisazione all'interno di un apposito ordine del giorno.

Angelo COMPAGNON (UDC) rileva che l'emendamento 1.73 è sottoscritto da quindici colleghi della maggioranza e che lo stesso deputato Delbono ha riconosciuto che il provvedimento in esame può essere migliorato. Ciò è la conferma, a suo avviso, che la maggioranza sbaglia a respingere tutti gli emendamenti presentati, che non hanno affatto carattere ostruzionistico. Annuncia pertanto che i deputati del suo gruppo abbandonano i lavori per protesta verso l'atteggiamento di chiusura della maggioranza nei confronti di tutte le proposte migliorative avanzate dall'opposizione.

Emilio DELBONO (Ulivo) reputa particolarmente rilevante il chiarimento fornito dal rappresentante del Governo, il quale elimina le possibili ambiguità interpretative della norma, e ritiene significativo che tale chiarimento rimanga agli atti. Valuterà comunque l'opportunità di presentare un ordine del giorno al riguardo. Ritira quindi il suo emendamento 1.73.

Simone BALDELLI (FI) ritiene che il collega Delbono abbia posto un problema reale, dovuto alla cattiva formulazione della norma di cui alla lettera p) del comma 2 dell'articolo 1. Segnala quindi che, sotto il profilo della chiarezza normativa, il provvedimento in esame presenta numerosi aspetti problematici, che crede saranno segnalati nel parere del Comitato per la legislazione.

Gianni PAGLIARINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Compagnon 1.74, identico all'emendamento Delbono 1.73: s'intende vi abbiano rinunciato.

Simone BALDELLI (FI), intervenendo sull'ordine dei lavori, desidera ribadire quanto già rappresentato in Assemblea nella seduta appena conclusa, riconoscendo che la Presidenza ha assicurato tempi congrui per l'esame preliminare del provvedimento in titolo, ma segnalando, al contempo, che il tempo a disposizione per l'esame delle proposte emendative, presentate da deputati sia di maggioranza sia di opposizione, è insufficiente. Ritiene altresì che i tempi di esame degli emendamenti potrebbero essere ampliati, in considerazione del fatto che, a suo avviso, l'esame del provvedimento in Assemblea non inizierà


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il prossimo lunedì 23 luglio, come previsto.

Gianni PAGLIARINI, presidente, reputa comprensibili le considerazioni svolte dal collega Baldelli, ma ricorda che le Commissioni si sono comunque impegnate a concludere entro giovedì prossimo l'esame del provvedimento in titolo.

Augusto ROCCHI (RC-SE), relatore per la XI Commissione, ricorda, per i colleghi che fossero assenti nella seduta antimeridiana, che l'invito al ritiro formulato dai relatori in riferimento ad alcune proposte emendative, denota l'assenza di una contrarietà di merito e la disponibilità a sottoscrivere ordini del giorno o risoluzioni che recepiscano i medesimi contenuti.

Gianni PAGLIARINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli identici emendamenti Vico 1.75 e Ulivi 1.76: s'intende vi abbiano rinunciato.

Lorenzo BODEGA (LNP) illustra il suo emendamento 1.77, raccomandandone l'approvazione.

Le Commissioni respingono l'emendamento Bodega 1.77.

Gianni PAGLIARINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Lo Presti 1.78, degli identici emendamenti Vico 1.79 e Lo Presti 1.80, nonché dell'emendamento Lo Presti 1.81: s'intende vi abbiano rinunciato.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Bodega 1.82, 1.83, 1.84, 1.85 e 1.88.

Gianni PAGLIARINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Vico 1.87: s'intende vi abbiano rinunciato.

Luigi FABBRI (FI) illustra il suo emendamento 1.91, rilevando che la norma che esso intende modificare rappresenta un ostacolo alla libertà di impresa. Ne raccomanda quindi l'approvazione.

Le Commissioni respingono l'emendamento Fabbri 1.91.

Gianni PAGLIARINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli identici emendamenti Compagnon 1.89, Rossi Gasparrini 1.90 e Lo Presti 1.86: s'intende vi abbiano rinunciato.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Bodega 1.92, 1.93, 1.94, 1.95 e 1.96.

Luigi FABBRI (FI) illustra il suo emendamento 1.97, raccomandandone l'approvazione e annunciando comunque, ove esso sia respinto, la presentazione di un ordine del giorno al riguardo.

Le Commissioni respingono l'emendamento Fabbri 1.97.

Luigi FABBRI (FI) illustra il suo emendamento 1.98, raccomandandone l'approvazione.

Le Commissioni respingono l'emendamento Fabbri 1.98.

Luigi FABBRI (FI) illustra il suo emendamento 1.99, volto a escludere la possibilità che i disabili siano esposti a gravi rischi per la loro incolumità in conseguenza del collocamento obbligatorio.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Fabbri 1.99, Bodega 1.100 e 1.101.

Gianni PAGLIARINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Lucchese 1.102 e 1.103: s'intende vi abbiano rinunciato.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Bodega 1.104, 1.105, 1.106, 1.107 e 1.108.


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Gianni PAGLIARINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Lo Presti 1.109: s'intende vi abbiano rinunciato.

Simone BALDELLI (FI) illustra l'emendamento Fabbri 1.110, di cui è firmatario, rilevando che solo un atteggiamento di totale chiusura da parte della maggioranza può giustificare la sua reiezione. Ne raccomanda pertanto l'approvazione.

Le Commissioni respingono l'emendamento Fabbri 1.110.

Alberto BURGIO (RC-SE) ritira il suo emendamento 1.111, riservandosi di presentare un ordine del giorno al riguardo.

Gianni PAGLIARINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Lo Presti 1.112 e 1.113: s'intende vi abbiano rinunciato.

Luigi FABBRI (FI) illustra il suo articolo aggiuntivo 1.01, raccomandandone l'approvazione.

Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Fabbri 1.01.

Luigi FABBRI (FI) illustra il suo articolo aggiuntivo 1.04, volto a sottolineare la possibilità di intervenire in modo incisivo, in materia di sicurezza sul lavoro, attraverso norme di buona tecnica e buone prassi.

Simone BALDELLI (FI) osserva che, evidentemente, Governo e maggioranza sono contrari al ricorso alle buone prassi.

Le Commissioni respingono gli identici articoli aggiuntivi Compagnon 1.02, Lo Presti 1.03, Fabbri 1.04 e Rossi Gasparrini 1.05.

Gianni PAGLIARINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli articoli aggiuntivi Lo Presti 1.06 e 1.07: s'intende vi abbiano rinunciato.

Le Commissioni passano all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 3.

Augusto ROCCHI (RC-SE), relatore per la XI Commissione, anche a nome del relatore per la XII Commissione, esprime parere contrario sugli identici emendamenti 3.1, 3.17 e 3.18, sugli emendamenti 3.2, 3.3, 3.4, 3.5, 3.7, 3.8, 3.9, 3.10, sugli identici emendamenti 3.11, 3.12, 3.13 e 3.16, sull'emendamento 3.14 e sull'articolo aggiuntivo 3.01. Invita quindi i presentatori a ritirare gli emendamenti 3.6 e 3.15.

Il sottosegretario Antonio Michele MONTAGNINO esprime parere conforme a quello del relatore.

Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Bodega 3.1, Fabbri 3.17 e Lo Presti 3.18.

Gianni PAGLIARINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Compagnon 3.2: s'intende vi abbiano rinunciato.

Le Commissioni respingono gli emendamenti Bodega 3.3 e 3.4.

Gianni PAGLIARINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Compagnon 3.5: s'intende vi abbiano rinunciato.

Alberto BURGIO (RC-SE) ritira i suoi emendamenti 3.6 e 3.15.

Le Commissioni respingono l'emendamento Bodega 3.7.

Gianni PAGLIARINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Lo Presti 3.8 e Pedica 3.9: s'intende vi abbiano rinunciato.

Le Commissioni respingono l'emendamento Bodega 3.10.

Luigi FABBRI (FI) illustra il suo emendamento 3.16, stigmatizzando l'insensatezza delle disposizioni contenute alle lettere


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e) ed f) del comma 1 dell'articolo 3. Ne raccomanda pertanto l'approvazione.

Simone BALDELLI (FI) sottolinea che le norme di cui l'emendamento Fabbri 3.16, di cui è firmatario, propone la soppressione, presentano rilevanti aspetti problematici anche sotto il profilo della tecnica normativa.

Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Compagnon 3.11, Rossi Gasparrini 3.12, Lo Presti 3.13 e Fabbri 3.16. Respingono quindi l'emendamento Fabbri 3.14 e l'articolo aggiuntivo Fabbri 3.01.
Le Commissioni passano all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 4.

Augusto ROCCHI (RC-SE), relatore per la XI Commissione, invita i presentatori al ritiro degli emendamenti 4.1, 4.2, 4.3 e 4.4.

Il sottosegretario Antonio Michele MONTAGNINO esprime parere conforme a quello del relatore.

Alberto BURGIO (RC-SE) ritira i suoi emendamenti 4.1, 4.2, 4.3 e 4.4, riservandosi di presentare ordini del giorno al riguardo.

Le Commissioni passano all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 5.

Augusto ROCCHI (RC-SE), relatore per la XI Commissione, esprime parere contrario sugli emendamenti 5.1 e 5.2. Invita quindi il presentatore a ritirare l'emendamento 5.3.

Il sottosegretario Antonio Michele MONTAGNINO esprime parere conforme a quello del relatore.

Lorenzo BODEGA (LNP) illustra il suo emendamento 5.1, raccomandandone l'approvazione.

Le Commissioni respingono l'emendamento Bodega 5.1.

Gianni PAGLIARINI, presidente, constata l'assenza del presentatore degli emendamenti Pedica 5.2 e 5.3: s'intende vi abbia rinunciato.

Le Commissioni passano all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 6.

Augusto ROCCHI (RC-SE), relatore per la XI Commissione, anche a nome del relatore per la XII Commissione, esprime parere contrario sugli emendamenti 6.1, 6.2, 6.3, 6.5, 6.6, 6.7, 6.8, 6.10, 6.12, 6.13, 6.14, 6.15, 6.16 e 6.17. Invita inoltre i presentatori al ritiro degli emendamenti 6.4, 6.9 e 6.11.

Il sottosegretario Antonio Michele MONTAGNINO esprime parere conforme a quello del relatore sugli emendamenti riferiti all'articolo 6.

Lorenzo BODEGA (LNP), illustrando il suo emendamento 6.1, tiene a precisare che la soppressione dell'articolo 6 cui esso è volto è motivata dal fatto che le sanzioni ivi previste per la violazione dell'obbligo imposto al personale delle imprese appaltatrici o subappaltatrici di essere munito di apposita tessera di riconoscimento sono eccessivamente onerose.

Simone BALDELLI (FI), nel dichiarare voto favorevole sull'emendamento 6.1, fa presente che l'articolo 6 contiene ulteriori incongruenze oltre a quelle richiamate dal collega Bodega relative alle sanzioni. Innanzitutto, ritiene che al comma 2 - che prevede che i datori di lavoro con meno di dieci dipendenti possono assolvere all'obbligo di munire di apposita tessera di riconoscimento il personale occupato mediante modalità diverse da quelle previste al comma 1 - non sia chiaro se i dieci dipendenti sono quelli che lavorano in un singolo sito di una impresa anche più grande o se si tratta del numero complessivo dei dipendenti dell'impresa. In secondo luogo, ritiene singolare che la responsabilità oggettiva dell'impresa per la violazione dell'obbligo di munire il personale dipendente di apposita tessera di


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riconoscimento gravi sul datore di lavoro anche per i lavoratori autonomi, che, ai sensi del comma 1, sono tenuti a provvedervi per proprio conto.

Le Commissioni respingono gli emendamenti Bodega 6.1 e 6.2.

Paolo GRIMOLDI (LNP), raccomanda l'approvazione dell'emendamento 6.3, di cui è cofirmatario, volto a dare la possibilità alle imprese di organizzarsi per poter ottemperare all'obbligo imposto dal comma 1, facendo decorrere tale obbligo dal 1o gennaio 2008 anziché dal 1o settembre 2007, come prevede il testo del comma 1.

Le Commissioni respingono l'emendamento Bodega 6.3.

Gianni PAGLIARINI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Pedica 6.4: si intende che vi abbia rinunciato.

Le Commissioni respingono gli emendamenti Bodega 6.5, 6.6, 6.7 e 6.8.

Gianni PAGLIARINI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Pedica 6.9: si intende che vi abbia rinunciato.

Le Commissioni respingono l'emendamento Bodega 6.10.

Gianni PAGLIARINI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Pedica 6.11: si intende che vi abbia rinunciato.

Le Commissioni respingono gli emendamenti Bodega 6.12, 6.13, 6.14, 6.15, 6.16 e 6.17. Passano quindi all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 7.

Augusto ROCCHI (RC-SE), relatore per la XI Commissione, anche a nome del relatore per la XII commissione, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Compagnon 7.1, Fabbri 7.2 e Lo Presti 7.3, nonché sugli emendamenti Lo Presti 7.4 e Compagnon 7.5. Invita quindi al ritiro dell'emendamento Fabbri 7.6.

Il sottosegretario Antonio Michele MONTAGNINO esprime parere conforme a quello del relatore sugli emendamenti riferiti all'articolo 7.

Luigi FABBRI (FI), illustrando l'emendamento a sua firma 7.2, sottolinea l'incongruenza tra la disposizione di cui all'articolo 1 recante la delega, e le disposizioni immediatamente precettive di cui agli articoli successivi. In particolare fa presente che l'articolo 7 incide sui poteri degli organismi paritetici di cui all'articolo 20 del decreto legislativo n. 626 del 1994, nonostante tra i criteri direttivi della delega vi sia, all'articolo 1, comma 2, lettera a), il riordino e il coordinamento delle disposizioni vigenti. Raccomanda quindi l'approvazione del suo emendamento 7.2.

Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Compagnon 7.1, Fabbri 7.2 e Lo Presti 7.3.

Gianni PAGLIARINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Lo Presti 7.4 e Compagnon 7.5: si intende che vi abbiano rinunciato.

Luigi FABBRI (FI) illustra l'emendamento a sua firma 7.6, che, ove respinto, sarà trasfuso in un ordine del giorno da presentare in Assemblea. Insite quindi per la votazione dell'emendamento.

Le Commissioni respingono l'emendamento Fabbri 7.6. Passano quindi all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 8.

Augusto ROCCHI (RC-SE), relatore per la XI Commissione, anche a nome del relatore per la XII Commissione, invita al ritiro degli emendamenti Bodega 8.1 e 8.2. Esprime invece parere contrario sull'emendamento Bodega 8.3.


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Il sottosegretario Antonio Michele MONTAGNINO esprime parere conforme a quello del relatore sugli emendamenti relativi all'articolo 8.

Lorenzo BODEGA (LNP) illustra l'emendamento a sua firma 8.1 e ne raccomanda l'approvazione, precisando che il costo della sicurezza non può essere soggetto al ribasso di asta.

Le Commissioni respingono l'emendamento Bodega 8.1. Respingono quindi l'emendamento Bodega 8.3.

Lorenzo BODEGA (LNP) ritira l'emendamento a sua firma 8.2.

Le Commissioni passano all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 9.

Augusto ROCCHI (RC-SE), relatore per la XI Commissione, anche a nome del relatore per la XII Commissione, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Compagnon 9.1, Lo Presti 9.2 e Fabbri 9.3, nonché sugli emendamenti Fabbri 9.4, Compagnon 9.5 e Fabbri 9.6.

Il sottosegretario Antonio Michele MONTAGNINO esprime parere conforme a quello del relatore sugli emendamenti relativi all'articolo 9.

Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Compagnon 9.1, Lo Presti 9.2 e Fabbri 9.3.

Luigi FABBRI (FI), illustrando l'emendamento a sua firma 9.4, sottolinea come sia eccessiva l'entità della sanzione prevista all'articolo 25 septies del decreto legislativo n. 231 del 2001 come introdotto dal testo in esame. Al riguardo, evidenzia come la sicurezza sul lavoro si ottenga, non attraverso strumenti repressivi, ma attraverso altri strumenti quali la formazione e la partecipazione.

Simone BALDELLI (FI) esprime perplessità sull'effettiva natura deterrente di misure come quelle previste dall'articolo 25 septies del decreto legislativo n. 231 del 2001.

Le Commissioni respingono l'emendamento Fabbri 9.4.

Gianni PAGLIARINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Compagno 9.5: si intende che vi abbiano rinunciato.

Le Commissioni respingono l'emendamento Fabbri 9.6. Passano quindi all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 10.

Augusto ROCCHI (RC-SE), relatore per la XI Commissione, anche a nome del relatore per la XII Commissione, esprime parere contrario sugli emendamenti Bodega 10.1, Bodega 10.5 e Bodega 10.2. Invita quindi al ritiro degli emendamenti Bodega 10.3 e Bodega 10.4.

Il sottosegretario Antonio Michele MONTAGNINO esprime parere conforme a quello del relatore sugli emendamenti riferiti all'articolo 10.

Lorenzo BODEGA (LNP), illustrando tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 10 a sua firma, fa presente che essi sono diretti a chiarire alcuni profili, tra i quali la competenza in ordine al controllo sullo svolgimento dei corsi di formazione. Insiste quindi per la votazione dei propri emendamenti.

Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli emendamenti Bodega 10.1, 10.5, 10.2, 10.3 e 10.4.
Le Commissioni passano all'esame degli emendamenti ed articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 12.

Augusto ROCCHI (RC-SE), relatore per la XI Commissione, anche a nome del relatore per la XII Commissione, esprime parere contrario sugli emendamenti 12.1 e 12.2 e sull'articolo aggiuntivo 12.01.


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Il sottosegretario Antonio Michele MONTAGNINO esprime parere conforme a quello del relatore.

Lorenzo BODEGA (LNP) illustra il suo emendamento 12.1 e ne raccomanda l'approvazione.

Le Commissioni respingono l'emendamento Bodega 12.1.

Gianni PAGLIARINI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Margiotta 12.2 e dell'articolo aggiuntivo Fabris 12.01: si intende vi abbiano rinunciato.
Avverte infine che, essendosi esaurito l'esame degli articoli e degli emendamenti ad essi riferiti, il testo del disegno di legge C. 2849, adottato come testo base e non modificato nel corso dell'esame in sede referente, verrà trasmesso alle Commissioni per l'espressione dei prescritti pareri.
Rinvia, infine, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 19.40.