XIII Commissione - Resoconto di marted́ 17 luglio 2007


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RISOLUZIONI

Martedì 17 luglio 2007. - Presidenza del presidente Marco LION. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Boco.

La seduta comincia alle 12.10.

7-00206 Fundarò: Crisi del comparto vitivinicolo della provincia di Trapani.

7-00216 Misuraca: Crisi del comparto vitivinicolo della provincia di Trapani.
(Seguito della discussione e conclusione - Approvazione delle risoluzioni n. 7-00206 e n. 7-00216).

La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata nella seduta del 12 luglio 2007.

Marco LION, presidente, avverte che, sulla base della discussione svolta nelle precedenti sedute e con il consenso dei rispettivi presentatori, la risoluzione 7-00206 Fundarò e la risoluzione 7-00216 Misuraca si intendono integrate nel senso di inserire nel dispositivo un ulteriore capoverso, in base al quale si impegna il Governo «ad adottare opportune iniziative per fronteggiare la crisi del comparto agricolo anche nelle province di Palermo e di Agrigento».

Il sottosegretario Stefano BOCO, nel ribadire le indicazioni già fornite nella seduta del 12 luglio, sottolinea che si tratta di un problema sicuramente rilevante. Un intervento del Governo è tuttavia subordinato alla presentazione da parte della regione Sicilia di una specifica e documentata richiesta. In conclusione conferma la piena disponibilità del Governo ad adottare apposite misure, una volta che risultino presenti tutti i requisiti necessari per tale intervento. In questi termini esprime il proprio assenso sia sulla risoluzione


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7-00206 Fundarò, sia sulla risoluzione 7-00216 Misuraca.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (FI) prende atto positivamente della disponibilità dichiarata dal rappresentante del Governo. Ritiene che l'approvazione delle due risoluzioni in titolo rappresenti un significativo segno di interessamento da parte del Parlamento su una patologia che sta creando gravi difficoltà alla viticoltura del trapanese. Auspica che tra il Governo e la regione Sicilia si instauri una proficua collaborazione che conduca tempestivamente all'adozione di misure efficaci. Segnala di aver presentato un'ulteriore risoluzione sugli effetti negativi che temperature eccezionalmente calde stanno provocando per l'agricoltura di tutta la Sicilia. Auspica che anche quest'ultima risoluzione possa essere in breve tempo approvata dalla Commissione, in modo da dare compiutezza agli interventi sollecitati con le due risoluzioni in titolo.

La Commissione approva la risoluzione n. 7-00206 Fundarò, nel testo risultante dall'integrazione proposta dal presidente Lion.
Approva quindi la risoluzione n. 7-00216 Misuraca, nel testo risultante dall'integrazione proposta dal presidente Lion.

La seduta termina alle 12.25.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 17 luglio 2007. - Presidenza del presidente Marco LION. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Boco.

La seduta comincia alle 12.25.

Sull'ordine dei lavori.

Marco LION, presidente, propone un'inversione dell'ordine del giorno, nel senso di procedere in primo luogo all'esame in sede consultiva della proposta di legge C. 2197 Delfino ed abbinata, «Differimento dell'incarico all'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) per l'attuazione del programma di aiuto alimentare UE».

Differimento dell'incarico all'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) per l'attuazione del programma di aiuto alimentare UE.
C. 2197 Delfino ed abbinata.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame della proposta di legge in titolo.

Marco LION, presidente e relatore, ricorda che il provvedimento all'esame della Commissione è volto a disporre il differimento dell'incarico conferito all'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) per dare attuazione alla Convenzione sull'aiuto alimentare, fatta a Londra il 13 aprile 1999, e più volte prorogata, da ultimo fino al 30 giugno 2008.
Precisa che il testo trasmesso dalla Commissione Affari esteri risulta dall'unificazione di due proposte di legge, sostanzialmente identiche, di cui la prima è stata presentata da lui, insieme con il collega Fundarò, il 14 giugno 2006 e la seconda è stata presentata dai deputati Delfino e Forlani il 31 gennaio 2007.
Osserva che l'esigenza dell'intervento legislativo deriva dal fatto che, mentre l'Italia ha sottoscritto i ripetuti rinnovi dell'accordo, e da ultimo il rinnovo fino al 30 giugno 2008, i finanziamenti all'AGEA per l'acquisto dei beni alimentari da inviare nei paesi destinatari degli aiuti sono stati disposti soltanto fino al 31 dicembre 2003. L'ultima previsione in questo senso è stata adottata con l'articolo 5-bis del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2005, n. 231. Evidenzia pertanto


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che l'Italia si trova in consistente ritardo nell'attuazione degli impegni internazionali assunti.
Ritiene che questa situazione di inadempimento risulti tanto più grave in quanto la Convenzione di Londra sull'aiuto alimentare costituisce uno degli elementi essenziali della politica di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo. Tale Convenzione in primo luogo assume un alto valore umanitario, in quanto permette di dare un contributo alla lotta alla fame e alla povertà. In secondo luogo, sul piano delle relazioni internazionali, può aiutare l'Italia a stabilire rapporti di amicizia con molti Paesi in via di sviluppo. In terzo luogo, costituisce una non trascurabile possibilità di sbocco per molti prodotti dell'agricoltura italiana.
Il contributo italiano, da erogare nella misura annua di 36,2 milioni di euro, è stato stabilito in sede internazionale in rapporto alla dimensione del PIL. L'AGEA ha il compito di provvedere alla fornitura della quota di partecipazione italiana. A tal fine essa svolge, secondo i programmi stabiliti dal Ministero degli affari esteri, i compiti di reperimento e acquisto sui mercati interni e internazionali delle derrate alimentari, di effettuazione delle operazioni atte alla formazione delle scorte necessarie e di esecuzione delle forniture.
Si dichiara convinto che l'Italia debba svolgere effettivamente, nell'ambito della comunità internazionale, un ruolo di primo piano nella lotta alla povertà e nella cooperazione con i Paesi in via di sviluppo. A questo fine ritiene assolutamente necessario prima di tutto recuperare i forti ritardi accumulati sugli impegni già assunti. Per queste ragioni propone di esprimere parere favorevole sul testo trasmesso, auspicando che esso possa rapidamente tradursi in legge.

Il sottosegretario Stefano BOCO esprime il proprio consenso sul parere favorevole proposto dal presidente Lion. Richiamando anche la propria esperienza indiretta nel settore, osserva che purtroppo si riscontrano in modo pressoché costante, in Italia e anche in altri Paesi, ritardi e carenze nell'effettiva erogazione degli aiuti allo sviluppo. Gli impegni internazionali rimangono per lo più sulla carta e si provvede effettivamente soltanto quando i ritardi accumulati abbiano creato situazioni di emergenza. Sottolinea la rilevanza che l'aiuto alimentare assume nell'ambito delle politiche per la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo. Evidenzia quindi l'opportunità che la Commissione, con gli strumenti che riterrà più opportuni, effettui un accurato approfondimento sulle modalità, le effettive dimensioni, i destinatari delle politiche di cooperazione che interessano il settore agricolo e hanno per oggetto prodotti agroalimentari. Ritiene che tale attività sarebbe idonea a dimostrare un vero interesse del Parlamento per quanto riguarda gli interventi che assumono una grande rilevanza, sia per le finalità di lotta alla povertà e alla fame, sia per la possibilità di creare rapporti di amicizia con i Paesi interessati. In questo senso la cooperazione non deve essere intesa come una politica di donazione unilaterale, ma come una politica che avvantaggia anche il Paese che la pratica.

Marco LION, presidente e relatore, dichiara di condividere pienamente la proposta del sottosegretario Boco. Si impegna pertanto a definire in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, le modalità con cui la Commissione possa approfondire il tema delle politiche di cooperazione in ambito agricolo.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (FI) dichiara il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere del presidente Lion. Rileva che i ritardi si registrano non soltanto per quanto concerne la cooperazione alimentare, ma anche numerosi altri atti relativi ad adempimenti di obblighi internazionali, per i quali non sussistono dissensi di natura politica. Anche alla luce di questa considerazione, evidenzia l'esigenza di una struttura di coordinamento e dell'individuazione di una strategia complessiva per


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le politiche di cooperazione allo sviluppo. Osserva che una maggiore coerenza di tale politiche non soltanto permetterebbe di conseguire più ampiamente e più efficacemente le finalità umanitarie alle quali tali politiche si ispirano, ma consentirebbe anche di superare o limitare squilibri di carattere politico, sociale ed economico che in quei Paesi producono devastazioni gravissime e che si riflettono anche sulle condizioni dei Paesi più avanzati. Dichiara infine il proprio assenso alla proposta del sottosegretario Boco di svolgere in Commissione una specifica attività conoscitiva di approfondimento dei temi connessi alle politiche di cooperazione in ambito agricolo.

Bruno MELLANO (RosanelPugno) dichiara il proprio voto favorevole sulla proposta di parere del presidente Lion e ringrazia i presentatori delle due proposte di legge in esame. Evidenzia la gravità dei ritardi e delle carenze nell'attuazione delle politiche di cooperazione e ritiene sicuramente opportuno un approfondimento del ruolo che, nel quadro di tali politiche, rivestono gli interventi per gli aiuti alimentari. Sottolinea in proposito le numerose iniziative assunte dagli enti regionali e locali a titolo di cooperazione decentrata, osservando che in taluni casi tali iniziative si configurano come interventi di eccellenza, mentre in altri producono duplicazioni e dispersione di risorse. Anche sotto questo profilo sarebbe sicuramente auspicabile un migliore coordinamento. Condivide pertanto la proposta di dedicare una specifica attività conoscitiva della Commissione all'approfondimento di tali questioni.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

La seduta termina alle 12.45.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE CONSULTIVA

Ricostruzione dei territori del Molise e della Puglia colpiti dal sisma dell'ottobre 2002.
Nuovo testo C. 585 Di Gioia.