VIII Commissione - Resoconto di mercoledì 25 luglio 2007


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INTERROGAZIONI

Mercoledì 25 luglio 2007. - Presidenza del presidente Ermete REALACCI. - Intervengono i sottosegretari di Stato per le infrastrutture, Luigi Meduri, e per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Gianni Piatti.

La seduta comincia alle 8.50.

5-01130 Uggè: Condizioni dello stato di emergenza nel comune di Sondrio.

Il sottosegretario Luigi MEDURI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Paolo UGGÈ (FI) ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta, pur rilevando che si sarebbe atteso maggiore attenzione sul futuro occupazionale dei soggetti coinvolti nei lavori per la sistemazione del versante montuoso interessato dalla frana avvenuta nel comune di Sondrio.

5-01129 Uggè: Stato dei lavori della variante di Valsolda.

Il sottosegretario Luigi MEDURI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Paolo UGGÈ (FI) prende atto dell'impegno assunto dal Ministero in relazione al completamento dei lavori, di cui auspica una effettiva concretizzazione.

5-01186 Contento: Commissario straordinario per la realizzazione della terza corsia della A4.

Il sottosegretario Luigi MEDURI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Manlio CONTENTO (AN), pur ringraziando il rappresentante del Governo per la disponibilità dimostrata, si dichiara insoddisfatto della risposta alla sua interrogazione. Osserva, infatti, che la questione della realizzazione della terza corsia della A4, soprattutto nel tratto friulano, ha prodotto gravi contrasti fra Ministero delle infrastrutture e regioni, a seguito della decisione secondo cui il tracciato della terza corsia autostradale in questione dovrebbe correre parallelamente a quello dell'AV/AC; tale situazione, a suo avviso, avrebbe richiesto la nomina urgente di un Commissario straordinario, come unica possibilità per evitare un pericoloso blocco, che rischia di perpetuare all'infinito una tragica sequenza di incidenti stradali. Nel prendere atto, quindi, della convocazione di un «tavolo tecnico» da parte del Ministro delle infrastrutture, nel quale auspica che possano ancora trovare ascolto le proposte regionali di tracciati alternativi, rileva che l'eventuale nomina di un Commissario straordinario non avrebbe neanche comportato spese aggiuntive, secondo quanto prospettato dalla stessa società concessionaria. Infine, lamentando il fatto che nella risposta del Governo si fa riferimento alla tempistica di realizzazione dell'opera, definita in un recente incontro, senza indicare espressamente e con precisione le date individuate, chiede alla presidenza di farsi carico dell'esigenza che il suo atto di sindacato ispettivo riceva la risposta più completa possibile da parte del Governo.

5-01261 Iannuzzi: Raccordo autostradale Salerno-Mercato San Severino-Avellino.

Il sottosegretario Luigi MEDURI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Tino IANNUZZI (Ulivo), nel ringraziare il rappresentante del Governo per la risposta fornita, sottolinea come il raccordo Salerno-Avellino, nel tratto fra Mercato San Severino e Salerno, funge da collegamento fra le autostrade A30 (Caserta-Roma) e A3 (Salerno-Reggio Calabria) ed assolve, quindi, ad una funzione di valenza


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nazionale, quale parte integrante e strategica dell'asse autostradale meridionale. Decisivo è, a suo giudizio, il progetto di ammodernamento ed adeguamento del raccordo stesso: risulta, infatti, estremamente importante e positiva la disponibilità con fondi pubblici di un finanziamento di 190 milioni di euro per il primo lotto funzionale da Mercato San Severino a Salerno-Fratte. Giudica, inoltre, importante anche l'approvazione, lo scorso 5 giugno, da parte del Consiglio di Amministrazione dell'ANAS, del progetto preliminare e dello studio di impatto ambientale. Occorre ora fissare, a suo avviso, un calendario di scadenze certe e precise per le ulteriori fasi del procedimento, in particolare per l'approvazione del progetto definitivo, del progetto esecutivo, a cominciare proprio dal primo lotto, e, conseguentemente, per l'attivazione delle relativa gara di appalto, nonché per il finanziamento integrale di tutta l'opera. Su questa linea, preannuncia che incalzerà il Governo perché sia definita con sollecitudine ogni progettazione e siano affidate le opere, dichiarando che svolgerà un'azione continua e decisa su quella che definisce una effettiva priorità nazionale.

5-01278 Vico: Misure per fronteggiare l'emergenza idrica nel sud della Puglia.

Il sottosegretario Luigi MEDURI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Ludovico VICO (Ulivo) richiama le ragioni profonde che sono alla base del suo atto di sindacato ispettivo e che attengono alla tutela del diritto primario dei cittadini pugliesi, degli agricoltori e degli imprenditori di accedere ad un bene essenziale come l'acqua; a suo avviso, infatti, occorre risolvere i problemi seri che interessano la regione - non ultimi quelli delle acque reflue e delle ingenti perdite di acqua che si registrano lungo il tracciato delle reti idriche - e che stanno depauperando in modo drammatico lo stesso sistema economico e produttivo.
Nel manifestare, inoltre, il proprio sconcerto per il fatto che, ad oggi, non sono ancora chiaramente note le cause dei gravi episodi accaduti di recente in Puglia, ribadisce che la soluzione della gravissima crisi relativa alla realizzazione, alla gestione e al monitoraggio delle infrastrutture idriche pugliesi non possa prescindere dalla costruzione di un efficace livello di coordinamento e di condivisione delle competenze e delle responsabilità fra le autorità di governo nazionale, regionale e locale. Pur essendo consapevole che nel caso in questione non è in discussione l'esercizio di competenze dirette da parte del Governo nazionale, ritiene che sia indispensabile accelerare al massimo la costruzione di un percorso di condivisione delle responsabilità e di reperimento delle risorse finanziarie necessarie, anche in deroga alle ordinarie procedure, per superare sia le negligenze gestionali che le lungaggini burocratiche. In questo senso, si dichiara parzialmente soddisfatto dell'impegno contenuto nel DPEF e, in prospettiva, nella prossima legge finanziaria, per il miglioramento delle infrastrutture idriche, che viene peraltro ribadito nella odierna risposta del Governo.

5-01170 Realacci: Completamento di una carreggiata della superstrada Firenze-Pisa-Livorno.

Il sottosegretario Luigi MEDURI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

Ermete REALACCI, presidente, ricorda che il completamento dell'opera segnalata nella sua interrogazione rappresenta una questione molto rilevante e sentita nel territorio pisano, sia perché avrebbe dovuto essere realizzata già da 17 anni, essendo compresa fra le opere di «Italia '90», sia perché insiste su un'area particolarmente delicata dal punto di vista infrastrutturale per la presenza di un aeroporto, di una grande arteria viaria qual è la via Aurelia e di una significativa zona industriale. Prende atto, pertanto, degli elementi di rassicurazione che caratterizzano,


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in parte, la risposta del Governo, segnalando tuttavia la necessità che il dicastero competente continui a monitorare, con impegno e attenzione, le procedure di completamento dei lavori. Più in generale, ritiene che la vicenda della mancata realizzazione dell'opera in questione sia emblematica di un certo «malcostume» italiano, che tende a concentrare tutte le attenzioni sulla fase dell'appalto dei lavori delle singole opere, per poi trascurare, invece, il profilo relativo alla realizzazione delle indispensabili opere di manutenzione ordinaria e straordinaria e di quelle di raccordo fra sistemi infrastrutturali e di chiusura dei collegamenti nodali, il cui mancato completamento è causa - tanto quanto la mancanza delle infrastrutture - di enormi disagi per i cittadini, di gravi rischi di incidentalità e di seri problemi logistici e ambientali, soprattutto in aree che - come nel caso in esame - sono particolarmente delicate sotto il profilo infrastrutturale. A tal fine, prospetta l'opportunità che l'ANAS adotti l'iniziativa di creare una sorta di task-force che assuma il compito di monitorare e di rimuovere questo tipo di «punti di crisi» sull'intera rete viaria nazionale.

5-00813 Gentili: Inquinamento acustico e atmosferico della zona di Ciampino.

Il sottosegretario Gianni PIATTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

Sergio GENTILI (Ulivo) si dichiara insoddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, non soltanto per il forte ritardo con cui essa è stata resa, ma anche per il merito del suo contenuto, che non indica alcuna precisa scadenza per il completamento dei lavori della prevista commissione tecnica sull'inquinamento acustico. Non comprende, inoltre, come possa il Ministero competente limitarsi a rinviare ai lavori, peraltro insufficienti, svolti dall'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, senza interrogarsi sulle modalità più opportune per garantire che la stessa Agenzia dia risposte serie, e in tempi brevi, sugli adempimenti di sua spettanza, agendo pertanto in maniera efficiente e tempestiva: a tal fine, dunque, auspica che il Parlamento possa portare rapidamente a compimento un percorso legislativo di riforma della stessa struttura agenziale, che sia in grado di assicurare il rispetto di principi di razionalità e trasparenza delle procedure, oltre che di efficacia dell'azione amministrativa in campo ambientale. Sottolinea, in ogni caso, l'assoluta necessità che, eventualmente anche con il coinvolgimento dell'APAT, si arrivi in tempi rapidissimi a fornire dati «imparziali» sui livelli di inquinamento e si diano risposte certe ad una cittadinanza sempre più a disagio e preoccupata. Quanto alla specifica questione dei lavori di ampliamento della struttura aeroportuale, si domanda quali siano le reali prospettive in relazione alla procedura di valutazione di impatto ambientale, considerato anche che le principali opere di ristrutturazione sembrerebbero essere già state realizzate. Inoltre, pur apprezzando le misure adottate per la riduzione del numero dei voli sullo scalo in questione, ritiene che tali interventi - contrariamente a quanto sembra essere avvenuto - avrebbero dovuto essere effettuati sulla base di una effettiva valutazione dei dati sull'inquinamento acustico ed atmosferico. In conclusione, auspica che il Governo sappia affrontare con maggiore puntualità e coerenza la questione, contribuendo alla soluzione di un problema serio, che colpisce la salute dei cittadini delle zone interessate.

La seduta termina alle 9.35.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 25 luglio 2007. - Presidenza del presidente Ermete REALACCI. - Intervengono i sottosegretari di Stato per le infrastrutture, Luigi Meduri, e per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Gianni Piatti.

La seduta comincia alle 9.35.


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Schema del piano economico-finanziario di ANAS Spa.
Atto n. 113.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 24 luglio 2007.

Ermete REALACCI, presidente, ricorda che, nella seduta di ieri, il relatore ha presentato una proposta di parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in esame e, nel contempo, diversi deputati hanno richiesto taluni chiarimenti al Governo su aspetti di merito dello schema del piano economico-finanziario dell'ANAS.

Il sottosegretario Luigi MEDURI consegna una documentazione (vedi allegato 8), finalizzata a fornire i chiarimenti richiesti nella seduta di ieri, di cui illustra sinteticamente il contenuto.

Paolo CACCIARI (RC-SE) rileva anzitutto che, con specifico riferimento ai chiarimenti forniti dal Governo in ordine al problema del Passante di Mestre, le risposte sono esaurienti per quanto concerne il problema dei costi, ma non altrettanto sotto il profilo delle competenze, non essendoci alcuna indicazione sui soggetti che dovranno procedere alle verifiche per le opere di mitigazione ambientale. Al riguardo, nel segnalare che si assiste, in questi giorni, ad un vero e proprio «rimpallo» di responsabilità tra Commissario straordinario, ANAS e Ministero delle infrastrutture, auspica che il relatore possa dettare talune indicazioni in materia nella sua proposta di parere. Prende atto, inoltre, dei chiarimenti relativi ai profili di natura finanziaria, esprimendo soddisfazione per le rassicurazioni circa l'esistenza di stime puntuali e prudenziali in ordine all'esposizione sul mercato da parte dell'ANAS; allo stesso tempo, raccomanda al relatore di tenere in considerazione anche tale questione nella sua proposta di parere.

Grazia FRANCESCATO (Verdi) si associa alle sollecitazioni espresse dal deputato Cacciari in ordine all'opportunità di integrare la proposta di parere del relatore con talune specifiche indicazioni di merito.

Renato GALEAZZI (Ulivo), relatore, si riserva di valutare la documentazione consegnata dal rappresentante del Governo, al fine di giungere - entro la seduta fissata per il pomeriggio di oggi - alla definizione di una nuova versione della sua proposta di parere, che tenga conto anche delle diverse questioni sollevate nel corso del dibattito.

Ermete REALACCI, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

Ermete REALACCI, presidente, intende cogliere l'occasione della presenza, alla seduta odierna, di rappresentanti dei dicasteri delle infrastrutture e dell'ambiente, per svolgere alcune considerazioni critiche in merito alle recenti vicende che stanno caratterizzando i rapporti tra la Commissione e il Governo. Segnala, infatti, che da notizie rese oggi su importanti organi di informazione specialistica, risulterebbe che il parere della VIII Commissione sullo schema di decreto correttivo del cosiddetto «codice appalti» sarebbe stato totalmente ignorato dal Ministero delle infrastrutture; in proposito, nell'auspicare che tali notizie siano destituite di ogni fondamento, fa presente che l'eventuale conferma di un atteggiamento di chiusura nella fase di recepimento del parere parlamentare comporterebbe un forte e consistente deterioramento dei rapporti con il Governo.
Giudicherebbe, in tal senso, inaccettabile un modo di procedere - da parte dei dicasteri di riferimento - su interventi normativi delegati dal Parlamento al Governo in settori molto delicati, i quali sono stati - di fatto - «espropriati» alla Commissione: si riferisce non solo alla disciplina degli appalti, ma anche a quella


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dell'ambiente, oggetto di ampie e incisive deleghe legislative, che il Governo continua ad esercitare in modo poco attento alle prerogative del legislatore delegante. Avverte, pertanto, che la Commissione considererà gravissimo l'eventuale mancato recepimento dei rilievi espressi, di recente, sugli schemi dei decreti correttivi dei decreti legislativi nn. 152 e 163 del 2006, riservandosi di agire di conseguenza; in particolare, fa presente che la collaborazione interistituzionale sta diventando «ardua» e, se la situazione verrà spinta sino all'estremo, può comportare profili oscuri per il futuro, soprattutto in considerazione del fatto che il lavoro della Commissione è stato frutto di un continuo confronto con le strutture interessate.

Proposta di nomina del professor Silvano Focardi a Presidente dell'Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare (ICRAM).
Nomina n. 45.
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame.

Raffaella MARIANI (Ulivo), relatore, rileva preliminarmente di avere assunto con piacere il compito di presentare alla Commissione la proposta di nomina in esame, per l'assoluto valore della persona candidata alla presidenza dell'ICRAM, attuale rettore dell'Università di Siena, che può vantare importanti competenze nel settore dell'ecologia, dell'ambiente e delle politiche del mare. Ritiene, inoltre, che la nomina del nuovo presidente dell'Istituto realizzi una delle condizioni per sviluppare finalmente una riflessione proficua e approfondita sul futuro dell'ICRAM, anche attraverso la discussione di uno specifico atto parlamentare di indirizzo che il suo gruppo sta predisponendo; esprime, dunque, la convinzione che la competenza professionale e l'autorevolezza del professor Focardi, di cui è data ampia testimonianza nel curriculum allegato all'atto in esame, contribuiranno positivamente a risolvere i problemi più urgenti, relativi alla presenza di un elevato numero di lavoratori precari, all'incerta collocazione istituzionale dell'ICRAM, che merita di vedersi riconosciuto un adeguato ruolo di autonomia e indipendenza, nonché all'ambito della sua cooperazione con le strutture amministrative del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che di recente hanno prodotto anche inutili e dannose situazioni di conflitto. In tal senso, propone che, alla ripresa dei lavori parlamentari dopo la pausa estiva, la Commissione avvii anche un confronto positivo con il nuovo vertice dell'Istituto, per definire congiuntamente le linee guida e le priorità di intervento.
In conclusione, propone di esprimere parere favorevole sulla proposta di nomina in esame.

Grazia FRANCESCATO (Verdi) esprime apprezzamento per la proposta di nomina in esame, associandosi alle considerazioni svolte dal relatore. Sottolinea, quindi, l'urgenza di dare soluzione al problema dei lavoratori precari dell'Istituto, da cui dipende la sua stessa operatività e l'efficacia di azione. Propone, inoltre, che dopo lo svolgimento della Conferenza sul clima che si terrà a settembre, la Commissione avvii - con il contributo dell'ICRAM e del suo nuovo presidente - un'indagine conoscitiva, o quantomeno un ciclo di audizioni, sulle politiche complessive per la tutela del mare, a cominciare dall'esame della situazione delle aree marine protette, purtroppo vicine al collasso gestionale.

Basilio GERMANÀ (FI) esprime un orientamento favorevole alla proposta di nomina in esame, sottolineando la necessità che sui temi della tutela e della valorizzazione delle risorse marine si sviluppi un più stretto rapporto e coordinamento delle attività di competenza dei vari dicasteri, a cominciare da quelli dell'ambiente e delle politiche agricole e forestali. Sotto questo aspetto, ritiene «esemplari» i problemi legati al mantenimento del regime del «fermo biologico» o all'aggravarsi dell'inquinamento marino per le negative ripercussioni sulle attività di pesca;


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chiede pertanto che, alla ripresa dei lavori parlamentari dopo la prevista pausa estiva, siano dedicate apposite sedute congiunte delle Commissioni parlamentari competenti alla discussione dei problemi del mare.

Ermete REALACCI, presidente, nell'accogliere positivamente le sollecitazioni e le proposte avanzate dai deputati intervenuti nel dibattito, si associa alle valutazioni positive espresse sul valore della candidatura del professor Focardi alla presidenza dell'ICRAM ed esprime la propria convinzione che l'Istituto trarrà da questa nomina una rinnovata capacità di porsi come autorevole interlocutore della Commissione su tutte le tematiche relative alla tutela del mare.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 9.55.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 25 luglio 2007. - Presidenza del presidente Ermete REALACCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Gianni Piatti.

La seduta comincia alle 9.55.

DL 73/07: Liberalizzazione dei mercati dell'energia.
C. 2910 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla X Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame.

Romolo BENVENUTO (Ulivo), relatore, fa presente che il disegno di legge in esame, approvato dal Senato, dispone la conversione in legge del decreto-legge 18 giugno 2007, n. 73, con il quale il Governo ha inteso dare attuazione ai principi di cui alla direttiva 2003/54/CE, che prevede che gli Stati membri adottino misure adeguate per attribuire ai clienti domestici del mercato elettrico, a partire dal 1o luglio 2007, la facoltà di scegliere liberamente il proprio fornitore. Osserva, pertanto, che il provvedimento in titolo - in attesa di definire più compiutamente regole e regimi di tutela per i clienti finali, a completa attuazione della citata direttiva - consente di adottare misure urgenti per tutelare l'utenza nella fase di transizione verso il nuovo regime, nonché per evitare sanzioni da parte della Commissione europea, la quale - con parere motivato del 12 dicembre 2006 - ha rilevato un eccesso di «tutela regolatoria» accordato dallo Stato italiano alle forniture elettriche per i clienti liberi (piccole industrie, professionisti, artigiani), che, di fatto, sono rimasti nel cosiddetto «mercato vincolato». Rileva, pertanto, che le disposizioni introdotte dal decreto-legge n. 73 del 2007 sono volte a prevenire una nuova procedura di infrazione, che nascerebbe in caso di mancato tempestivo recepimento della suddetta direttiva sulla totale apertura del mercato a partire dal 1o luglio, nonché ad adottare le prime misure di tutela in vista del completo recepimento della direttiva 2003/54/CE, con l'obiettivo di consentire, a chi vuole muoversi verso nuove offerte, di farlo immediatamente senza incorrere nel rischio di aumenti ingiustificati dei prezzi; allo stesso tempo, il provvedimento consente anche agli utenti di rimanere con il proprio fornitore attuale, continuando ad avere le medesime garanzie fino a quando il processo di liberalizzazione non sarà compiutamente realizzato.
Segnala, quindi, che il decreto-legge, come modificato a seguito dell'esame del Senato, introduce i seguenti principi: un regime di tutela per i clienti domestici, che dal 1o luglio 2007 possono recedere dal preesistente contratto di fornitura di energia elettrica come clienti vincolati - secondo modalità stabilite dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas - e scegliere un fornitore diverso dal proprio distributore; un regime di garanzia per i clienti domestici e le piccole e medie imprese che non scelgono un nuovo fornitore, consistente nella garanzia dell'erogazione del servizio di fornitura da parte dell'impresa di distribuzione


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e nella continuità dello svolgimento della funzione di approvvigionamento da parte dell'Acquirente Unico, mantenendo, al contempo, le stesse garanzie; un servizio di salvaguardia per gli altri clienti non domestici (imprese con oltre 50 dipendenti che, di fatto, non hanno ancora lasciato il mercato vincolato), che non scelgono un nuovo fornitore di energia elettrica, nonché per coloro che transitoriamente dovessero rimanere senza fornitore; regole di trasparenza per l'avvio del mercato per i clienti domestici, con l'obbligo di separazione societaria tra attività di vendita e attività di distribuzione di energia elettrica, nonché separazione funzionale tra la gestione delle infrastrutture dei sistemi elettrico e del gas naturale ed il resto delle attività (separazione estesa anche all'attività di stoccaggio del gas).
Quanto alle disposizioni di più diretto interesse della VIII Commissione, osserva che il provvedimento prevede, all'articolo 1, comma 5, l'obbligo, a carico delle imprese di vendita di energia, di fornire - nelle fatture e nel materiale promozionale inviato ai propri clienti finali - le informazioni sulla composizione del mix energetico utilizzato per la produzione dell'energia elettrica fornita nei due anni precedenti e sull'impatto ambientale della produzione, rendendo informazioni che devono risultare utili, come specificato nel corso dell'esame presso il Senato, ai fini del risparmio energetico. L'indicazione di tali informazioni deve avvenire secondo modalità definite con decreto del Ministro dello sviluppo economico, sentito il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, su proposta dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, da emanare - secondo una modifica apportata dal Senato - entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto-legge in esame (e non più sessanta giorni, come previsto nel testo originario).
Segnala, altresì, che il comma 6 dell'articolo 1 prevede che il Ministero dello sviluppo economico adotti iniziative dirette, tra l'altro, ad assicurare la confrontabilità dei prezzi ai clienti finali, anche (come specificato con una integrazione disposta durante l'esame al Senato) attraverso la definizione di standard minimi di informazione cui si può accedere attraverso la bolletta e mediante la pubblicazione, sul sito web dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, di apposite tavole di raffronto; allo stesso tempo, un nuovo comma 6-bis, introdotto nel corso dell'esame presso il Senato, prevede, ai fini della liberalizzazione del mercato energetico e dello sviluppo del mercato dei servizi energetici, l'adozione, da parte del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'ambiente, di regolamenti volti alla semplificazione delle procedure per l'accesso da parte delle pubbliche amministrazioni a finanziamenti tramite terzi, favorendone il ricorso a servizi volti all'efficienza energetica, senza nuovi o ulteriori aggravi per la finanza pubblica.
Considerata, quindi, l'importanza delle disposizioni richiamate, soprattutto sotto il profilo della promozione e la comunicazione di forme di risparmio energetico, e vista l'urgenza di assicurare - anche ai fini del rafforzamento delle misure a tutela degli utenti - la tempestiva conversione in legge del decreto-legge in esame, propone di esprimere parere favorevole.

Grazia FRANCESCATO (Verdi) dichiara di condividere la proposta di parere favorevole formulata dal relatore su un provvedimento che consente, anzitutto, di «disinnescare» una procedura di infrazione comunitaria nei confronti dell'Italia. Al riguardo, nel sottolineare l'apprezzabile lavoro di miglioramento del testo realizzato al Senato, auspica che il relatore possa integrare la sua proposta di parere favorevole con opportune considerazioni in ordine al concetto di «sostenibilità ambientale e sociale», che - ad avviso del suo gruppo - rappresenta il cardine attorno al quale ruota una politica di liberalizzazione dei mercati dell'energia. In particolare, rileva che l'apertura di tale settore non va utilizzata soltanto per rendere più sano il mercato, ma anche e soprattutto per agire sul profilo del miglioramento della qualità ambientale e, in


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definitiva, sociale degli interventi, in un'ottica che miri al rispetto degli impegni assunti con la firma del Protocollo di Kyoto e alla lotta contro la povertà energetica.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV) dichiara di non comprendere quali indicazioni dovrebbero essere inserite nella proposta di parere del relatore per rispettare il concetto di «sostenibilità sociale».

Grazia FRANCESCATO (Verdi) ricorda che la Commissione ha approfondito a lungo tali aspetti nel corso dell'attività istruttoria svolta per l'adozione della relazione all'Assemblea sui cambiamenti climatici.

Paolo CACCIARI (RC-SE) intende preliminarmente comprendere quali siano i termini per l'espressione del parere da parte della Commissione.

Ermete REALACCI, presidente, ricorda che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha convenuto di concludere entro la seduta odierna l'esame in sede consultiva del provvedimento, essendo la Commissione di merito tenuta a riferire in tempi molto rapidi all'Assemblea. Rileva, peraltro, che il decreto-legge in esame è già stato approvato dall'altro ramo del Parlamento e che esso dovrebbe essere definitivamente convertito in legge dalla Camera prima della prevista sospensione dei lavori per la pausa estiva.

Paolo CACCIARI (RC-SE), preso atto con perplessità dei ristretti tempi a disposizione della Commissione per l'esame in sede consultiva, esprime forti dubbi sull'impianto del provvedimento in esame. Al riguardo, infatti, ritiene che il presunto effetto benefico sui prezzi dell'energia, che dovrebbe derivare dal provvedimento in esame, rappresenta in realtà un «atto di fede», poiché non si trova alcun riscontro positivo in analoghi casi di liberalizzazione che hanno riguardato altri settori, quali quello delle acque o quello dei trasporti. Allo stesso tempo, giudica insoddisfacente il meccanismo previsto per le tariffe, essendo evidente che il provvedimento in esame non introduce un sistema tariffario inversamente proporzionale ai consumi, che sarebbe l'unico in grado di favorire il risparmio. Inoltre, ritiene grave che il concetto di risparmio energetico sia intepretato dal provvedimento in esame con riferimento alla produzione di energia, anziché con riferimento ai consumi.
Per tali ragioni, nel presupposto che il relatore non intenda approfondire le gravi questioni prospettate, preannuncia il suo voto contrario sulla proposta di parere favorevole testé formulata.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV) ritiene che talune delle questioni sollevate dal deputato Cacciari siano assolutamente discutibili; tuttavia, considerato che la seduta odierna è dedicata all'esame di uno specifico provvedimento in sede consultiva e non, invece, ad un inquadramento generale dei diversi problemi sul tappeto, invita la presidenza ad individuare una apposita sede di confronto su tali temi, al fine di concentrare, oggi, l'analisi della Commissione sullo stretto merito del decreto-legge in esame.

Ermete REALACCI, presidente, ricorda che la Commissione ha svolto, in occasione dell'istruttoria sulle problematiche relative ai cambiamenti climatici, un lavoro lungo e approfondito sugli argomenti sollevati dal deputato Cacciari, che sono stati seriamente esaminati e valutati; per tali motivi, richiamata l'attenzione sul fatto che - in questa sede - la Commissione è chiamata ad esprimere semplicemente un parere su un provvedimento di competenza di un'altra Commissione, riterrebbe improprio attribuire una eccessiva rilevanza al decreto-legge in esame rispetto a temi di maggiore complessità e di più diretto interesse della Commissione.

Romolo BENVENUTO (Ulivo), relatore, pur dichiarando di condividere numerose questioni poste nel corso del dibattito, ritiene complicato inserire all'interno del parere della Commissione eventuali rilievi


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di forte complessità e, soprattutto, di portata molto più ampia rispetto al contenuto del provvedimento in esame.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

La seduta termina alle 10.15.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 25 luglio 2007. - Presidenza del presidente Ermete REALACCI. - Intervengono il viceministro delle infrastrutture, Angelo Capodicasa, e il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Gianni Piatti.

La seduta comincia alle 15.

Schema del piano economico-finanziario di ANAS Spa.
Atto n. 113.
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato nella precedente seduta odierna.

Renato GALEAZZI (Ulivo), relatore, presenta una nuova versione della sua proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 9), segnalando che essa intende recepire le indicazioni e le proposte emerse dal dibattito.

Paolo CACCIARI (RC-SE) ringrazia preliminarmente il relatore per l'attenzione che ha voluto dare ad alcune indicazioni fornite dal suo gruppo, nonché il Governo per i chiarimenti forniti sulle questioni sollevate nella seduta di ieri. Osserva, tuttavia, che il suo gruppo mantiene forti perplessità sulla valenza della complessiva operazione di deconsolidamento dell'ANAS, che contiene significativi elementi di rischio. Sotto questo profilo, infatti, nonostante i rilevanti e positivi impegni assunti dal Governo con i citati chiarimenti forniti alla Commissione, ritiene che tale operazione, ove non costituisca soltanto uno strumento per eludere il «Patto di stabilità europeo» o un esempio della cosiddetta «finanza creativa», porterà - con la progressiva accentuazione delle logiche di mercato nelle attività dell'ANAS - ad un aumento dei costi a carico degli utenti e dei cittadini. Inoltre, pur prendendo atto del processo di trasformazione e di modernizzazione dell'ANAS, tuttora in corso, continua a non vedere sufficientemente chiaro il suo punto di arrivo. Preannuncia, per queste ragioni, che il suo gruppo si asterrà sulla nuova versione della proposta di parere presentata dal relatore.

Tino IANNUZZI (Ulivo) dichiara il proprio convinto voto favorevole sulla nuova versione della proposta di parere presentata dal relatore e sottolinea il ruolo fondamentale dell'ANAS per lo sviluppo infrastrutturale del Paese, che dovrebbe essere riconosciuto da tutti coloro che hanno in mente il Paese reale e non un «Paese dei sogni». Segnala, inoltre, la delicatezza di una questione che già nella passata legislatura si era evidenziata in tutta la sua gravità, ossia quella della contraddizione forte fra una previsione di spesa adeguata al programma pluriennale di infrastrutturazione elaborato dall'ANAS e un costante, grave, ritardo nella effettiva messa a disposizione delle necessarie risorse finanziarie da parte del Ministero dell'economia. Sotto questo profilo, ritiene che la Commissione debba incalzare con forza e con coerenza il Governo ad una puntuale erogazione delle risorse, quantomeno quelle programmate su base triennale, dal momento che da questo dato dipende l'effettiva realizzazione delle infrastrutture di cui il Paese ha assoluto bisogno. Nel ribadire, quindi, il proprio apprezzamento per il lavoro svolto dal relatore, auspica che la Commissione mantenga alto il livello di attenzione sulla questione del rispetto, da parte del Governo, degli impegni finanziari necessari alla concretizzazione dello schema di piano in esame.


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Grazia FRANCESCATO (Verdi), pur apprezzando il lavoro del relatore e i chiarimenti forniti dal Governo, condivide le perplessità manifestate dal deputato Cacciari; per tale ragione, dichiara che anche il suo gruppo si asterrà sulla nuova versione della proposta di parere presentata dal relatore.

Vittorio ADOLFO (UDC) intende porre anzitutto l'attenzione sul problema della manutenzione ordinaria delle strade di competenza dell'ANAS, atteso che lo schema di piano in esame prevede lo stanziamento di un cifra di poco superiore ai 400 milioni di euro per la realizzazione di interventi di sicurezza della rete viaria, di vigilanza e di monitoraggio; a suo giudizio, si tratta dei compiti principali dell'ANAS, legati direttamente alle funzioni di gestione della rete viaria nazionale, che non possono di certo essere assolti adeguatamente con le inconsistenti cifre riportate dal piano medesimo. Rileva, inoltre, che il programma all'esame della Commissione, che prospetta impegni per un periodo ultraquarantennale, rappresenta una sorta di «libro dei sogni», considerate anche le limitatissime dotazioni economiche previste. Allo stesso tempo, osserva che il provvedimento contiene una forte ambiguità nella parte in cui prevede che si faccia ricorso ai privati per l'acquisizione di risorse finanziarie, per poi comunicare agli stessi privati che il loro è un investimento a termine, dato che - fra qualche anno - saranno di fatto «espropriati» delle infrastrutture che hanno contribuito a realizzare.
Passando alla questione della dislocazione territoriale delle risorse e degli investimenti, fa presente che nella programmazione relativa all'area del Nord manca qualsiasi indicazione sul «Nodo di Genova», che presenta una situazione più critica di quella del «Nodo di Mestre», così come non vi sono riferimenti sugli assi di collegamento Savona-Torino e Genova-Milano, intimamente collegati al decongestionamento dello stesso «Nodo di Genova»; in sostanza, l'ANAS non ritiene di inserire nel suo programma infrastrutturale alcun elemento di novità sul sistema strutturale dell'intera area ligure. In proposito, si domanda se le autorità regionali e locali non intendano porre tali questioni nelle sedi destinate alla concertazione tra Stato e autonomie territoriali, nella quali riterrebbe opportuno segnalare che - secondo lo schema di piano - la Liguria è, di fatto, il «fanalino di coda» in termini sia di stanziamenti per investimenti straordinari sia di programmazione di nuove opere. In conclusione, ritenendo impossibile che con tale piano si possa creare sviluppo in importanti zone territoriali del Paese, fa presente che non vi sono le condizioni per un orientamento positivo sul provvedimento in esame. Preannuncia, pertanto, il voto contrario del suo gruppo sulla nuova versione della proposta di parere del relatore.

Franco STRADELLA (FI) ritiene che già dalle osservazioni svolte dai deputati intervenuti nel dibattito emergono elementi sufficienti per un giudizio non benevolo su uno schema di piano, come quello in esame, fondato su elementi ipotetici e opinabili, su risorse insufficienti e su dati di bilancio che suscitano perplessità, perché, ad esempio, non tengono conto debitamente della mole di contenzioso esistente e delle cause giuslavoristiche attualmente pendenti. Segnalata la gravità di quanto accaduto la scorsa settimana sul «Nodo autostradale di Genova» e associandosi alle osservazioni critiche svolte su questo punto dal deputato Adolfo, ritiene che si possa parlare di una specifica responsabilità dell'ANAS e che, anche per questa ragione, sia indispensabile procedere - alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva - ad un'audizione del Presidente della società, per ottenere gli indispensabili chiarimenti sia per quel che concerne la reale consistenza del piano economico-finanziario sia per quanto riguarda la distinzione dei compiti di concedente e concessionario, tuttora esercitati dall'ANAS.
Preannuncia, quindi, il voto contrario del suo gruppo sulla nuova versione della proposta di parere presenta dal relatore.


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Ermete REALACCI, presidente, ricorda che nella seduta di ieri si è già convenuto di procedere a una audizione del Presidente dell'ANAS, che sarà programmata per la ripresa dei lavori parlamentari, secondo modalità organizzative da definire nell'ambito dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

Gabriella MONDELLO (FI), nel condividere pienamente le osservazioni critiche svolte dai deputati Adolfo e Stradella, sottolinea la gravità della situazione del «Nodo autostradale di Genova», che sta producendo gravissime ripercussioni, oltre che sulla qualità della vita quotidiana dei cittadini, anche sull'economia ligure e, in particolare, sulla stagione turistica in pieno svolgimento. Nel dichiarare il proprio stupore per la mancanza, all'interno dello schema di piano in esame, di qualsiasi intervento diretto a risolvere tale emergenza, intende sottolineare che la negatività di questa situazione è tanto più eclatante se si pensa all'omogeneità degli schieramenti politici che rappresentano gli organi di governo a livello statale, regionale e locale.

Maurizio Enzo LUPI (FI) ritiene doveroso sottolineare il dato grave, e per certi aspetti incomprensibile, che contraddistingue l'esame del provvedimento in titolo e che ha caratterizzato i lavori della Commissione nell'ultimo mese, durante il quale si è registrato costantemente il distacco dalla maggioranza di almeno un gruppo parlamentare politicamente significativo. Richiama, quindi, le dichiarazioni odierne rese dal deputato Cacciari, che anche sullo schema di piano economico-finanziario dell'ANAS ha assunto una posizione nettamente distinta rispetto agli altri gruppi di maggioranza, oltre che in chiaro contrasto rispetto al lavoro e alle scelte politiche del Ministro delle infrastrutture. Ritiene, inoltre, che - anche per il rilievo delle argomentazioni svolte dal deputato Cacciari - la questione politica della coesione della maggioranza in seno alla Commissione non possa più essere rimossa e che l'opposizione non possa più accettare questo stato di cose. Osserva, pertanto, che è necessario che il Ministro delle infrastrutture fornisca alla Commissione indicazioni precise sulla linea che intende seguire, o prendendo atto che la maggioranza non segue le sue priorità operative e le sue scelte politiche, oppure ottenendo un definitivo chiarimento all'interno della maggioranza stessa.

Romolo BENVENUTO (Ulivo) intende sottolineare la gravità della situazione del «Nodo autostradale di Genova», che, in base ai dati sui volumi di traffico registrati dalla società Autostrade e dall'ANAS, risulta essere la peggiore del Paese, con stime anche più pesanti rispetto al «Nodo di Mestre». Ricorda, inoltre, che su tale situazione ha già presentato un'interrogazione, unitamente al deputato Lovelli, che chiede possa essere svolta in tempi rapidissimi. Precisa quindi che, in realtà, sia nel DPEF che nello schema di piano in esame, la questione del «Nodo autostradale di Genova» è presa in considerazione e, dunque, non è stata ignorata dall'ANAS, neanche sotto il profilo delle previsioni di spesa; tuttavia, ritiene che occorra ora accelerare le procedure per la definizione dei progetti, che non sono stati ancora approvati, e ottenere l'impegno di un ruolo energico e attivo da parte della stessa ANAS.

Raffaella MARIANI (Ulivo) rileva preliminarmente, in risposta ad alcune osservazioni svolte dal deputato Lupi, che la capacità di sostenere le proposte del Governo da parte della maggioranza sarà dimostrata nel momento stesso in cui la Commissione approverà la nuova versione della proposta di parere del relatore, ricordando che proprio in tale proposta vi sono indicazioni chiare sulla direzione politica verso la quale la stessa maggioranza intende muoversi. Richiama, ad esempio, l'obiettivo di una netta distinzione dei ruoli esercitati dall'ANAS, che tuttavia richiede, a suo giudizio, di essere applicato con altrettanta coerenza e tempestività.
Esprime altresì il proprio rammarico per il fatto che, nonostante l'impegno


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profuso dal relatore nel recepimento delle indicazioni emerse dal dibattito e delle sollecitazioni provenienti, in particolare, da alcuni gruppi della maggioranza, taluni gruppi abbiano preannunciato la propria astensione sulla nuova versione della proposta di parere, anche dopo che il Governo ha fornito ampie rassicurazioni su tutte le questioni sinora sollevate. Quanto alle critiche dei gruppi di opposizione sulla presunta mancanza di risorse finanziarie per la realizzazione del piano in discussione, ritiene di dovere almeno ricordare la gravità della situazione della passata legislatura e richiamare tutti i deputati al dovere della coerenza nell'espressione delle legittime posizioni politiche.
Con riferimento al merito dello schema di piano in esame, ritiene altresì che le procedure e gli strumenti di «auto-finanziamento» previsti dall'ANAS debbano sempre essere tenuti legati ad una reale concertazione, sia con le regioni che con il Parlamento, e che - in vista della predisposizione della prossima legge finanziaria - si debba fare ogni sforzo per assicurare certezza di risorse e copertura finanziaria effettiva per la realizzazione delle opere previste nello schema di piano in esame. Sotto questo profilo, ritiene che la recente approvazione del piano da parte del CIPE costituisca un elemento particolarmente positivo.
In conclusione, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla nuova versione della proposta di parere presentata dal relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la nuova versione della proposta di parere del relatore.

Sull'ordine dei lavori.

Tino IANNUZZI (Ulivo), facendo seguito ai richiami già effettuati dal presidente nel corso della seduta di oggi, intende sollecitare l'attenzione del viceministro delle infrastrutture sulla gravità della situazione che - secondo le notizie riportate da taluni autorevoli organi di informazione - sembra prospettarsi in relazione al mancato recepimento del parere reso dalla Commissione sullo schema di decreto correttivo del cosiddetto «codice appalti». In proposito, intende richiamare il rappresentante del Governo al senso di lealtà istituzionale, considerato che il lavoro svolto dalla Commissione in sede istruttoria, che giudica di grande qualità, è stato condotto in costante contatto con gli uffici tecnici, giuridici e legislativi del Ministero delle infrastrutture.

Maurizio Enzo LUPI (FI) intende rappresentare al Governo, a nome dei gruppi di opposizione, una posizione fortemente critica circa la questione sollevata, da ultimo, dal deputato Iannuzzi. Ricorda, infatti, che il contributo costruttivo che i gruppi di opposizione hanno fornito, di recente, per giungere alla definizione di importanti pareri su incisivi schemi di decreti legislativi correttivi, ha costituito un serio impegno di collaborazione parlamentare che - qualora fosse disatteso dai comportamenti del Governo - rischia di aprire un grave problema di rapporti istituzionali.

Ermete REALACCI, presidente, ribadisce la serietà della questione posta dai deputati intervenuti, che investe il corretto svolgimento dei rapporti tra Commissione e Governo. Segnala, infatti, che l'eventuale conferma delle notizie apparse oggi sulla stampa specializzata rappresenterebbe una grave alterazione del principio di cooperazione istituzionale, con inevitabili conseguenze in ordine agli atteggiamenti che la Commissione sarà chiamata ad assumere in futuro sui provvedimenti di propria competenza.

Proposta di nomina del professor Silvano Focardi a Presidente dell'Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare (ICRAM).
Nomina n. 45.
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato nella precedente seduta odierna.


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Ermete REALACCI, presidente, ricorda che il relatore, nella precedente seduta, ha proposto di esprimere parere favorevole sulla proposta di nomina di titolo.

Roberto TORTOLI (FI) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di nomina in esame.

Vittorio ADOLFO (UDC) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di nomina in esame.

Ermete REALACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, indice la votazione sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

La Commissione procede alla votazione per scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole del relatore.

Ermete REALACCI, presidente, comunica il risultato della votazione:

Presenti 25
Votanti 25
Maggioranza 13
Hanno votato sì 25

La Commissione approva.

Ermete REALACCI, presidente, avverte che comunicherà il parere favorevole testé espresso alla Presidenza della Camera, ai fini della trasmissione al Governo.

Hanno preso parte alla votazione i deputati:
Acerbo, Adolfo, Bandoli, Benvenuto, Cacciari, Chianale, Fasciani, Francescato, Galeazzi, Gamba in sostituzione di Foti, Gentili, Iannuzzi, Lupi, Marantelli, Margiotta, Mariani, Mondello, Motta in sostituzione di Bocci, Pedulli, Realacci, Rocchi in sostituzione di Perugia, Stradella, Tortoli, Vichi, Viola.

La seduta termina alle 16.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 25 luglio 2007.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16 alle 16.15.