Commissioni Riunite VII e IX - Resoconto di giovedì 20 settembre 2007


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SEDE REFERENTE

Giovedì 20 settembre 2007. - Presidenza del presidente della VII Commissione Pietro FOLENA. - Interviene il sottosegretario di Stato per le comunicazioni Luigi Vimercati.

La seduta comincia alle 14.25.

Disposizioni per la disciplina del settore televisivo nella fase di transizione alla tecnologia digitale.
C. 1825 Governo, C. 2077 Beltrandi, C. 2502 De Zulueta e C. 2601 De Laurentiis.
(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'11 settembre 2007.

Marco BELTRANDI (RosanelPugno) avverte che, d'accordo con il Governo, ha riformulato il suo emendamento 4.101, interamente sostitutivo dell'articolo 4 (vedi allegato). Procede quindi alla sua illustrazione, soffermandosi, in particolare, sul nuovo comma 2, recante una riscrittura significativa della disposizione volta a delegare il Governo ad adottare un decreto legislativo finalizzato a definire le modalità attraverso le quali l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni cura le rilevazioni degli indici di ascolto e di diffusione dei diversi mezzi di comunicazione. In tale ambito ha ricompreso anche l'emendamento 4.127 del Relatore per la IX Commissione che è volto a prevedere, tra vi principi e criteri direttivi di delega, la garanzia che la rilevazione degli indici di ascolto sia disaggregata per singola emittente e per piattaforma trasmissiva.

Il sottosegretario Luigi VIMERCATI esprime parere favorevole sull'emendamento Beltrandi 4.101 (nuova formulazione).

Emerenzio BARBIERI (UDC), pur ritenendo migliore la nuova formulazione dell'emendamento Beltrandi 4.101, osserva che, alla lettera d) appare poco comprensibile l'espressione «abitudini di fruizione delle nuove offerte da parte del pubblico». Ritiene altresì che il comma 9 dovrebbe essere formulato in maniera più comprensibile.


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Paolo ROMANI (FI) chiede chiarimenti al deputato Beltrandi in ordine alla previsione, recata dal comma 2 del suo emendamento 4.101 (nuova formulazione), in base alla quale l'Autorità per le garanzie delle comunicazioni cura le rilevazioni degli indici di ascolto. Ricorda in particolare che una definizione analoga è già contenuta nella legislazione vigente e ha comunque sollevato alcuni dubbi interpretativi in ordine all'individuazione dei soggetti che, materialmente, devono procedere alle rilevazioni stesse.

Marco BELTRANDI (RosanelPugno) fa presente al deputato Romani che la scelta del termine «cura le rilevazioni» con riferimento al ruolo dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni deve intendersi nel senso che tale organismo indipendente opera un'attività di supervisione e di controllo sull'operato di organi terzi che procederanno, materialmente, alla realizzazione delle rilevazioni stesse, come del resto risulta chiaramente dalla lettura del successivo comma 3 del suo emendamento 4.101 (nuova formulazione). Con riferimento al contenuto normativo del criterio direttivo di cui al comma 2, lettera d) del suo emendamento 4.101 (nuova formulazione), precisa che anche negli altri paesi in cui si svolgono rilevazioni degli indici di ascolto nel settore radiofonico e televisivo si tiene normalmente conto anche delle abitudini di fruizione degli utenti.

Paolo ROMANI (FI) riconosce al deputato Beltrandi di avere predisposto una nuova formulazione del suo emendamento 4.101 che appare chiaramente migliorativa rispetto al contenuto normativo dell'articolo 4 recato dal testo del Governo, soprattutto per l'abbandono dell'iniziale orientamento di avvalersi di un soggetto pubblico di rilevazione degli ascolti. A suo avviso, tuttavia, andrebbe meglio chiarito, al comma 2, lettera f), il concetto di «rilevazione disaggregata». Quanto invece al comma 3, teme che il suo contenuto normativo sia volto a precludere ai broadcaster e ai proprietari di piattaforme trasmissive la possibilità di partecipare alle attività di rilevazione, laddove e invece, fino ad oggi, è stata proprio la presenza di soggetti portatori di interessi tra loro confliggenti che ha di fatto garantito la neutralità del sistema e, quindi, l'affidabilità dei dati. Paventa pertanto che tale previsione possa ridurre l'ambito di neutralità che attualmente caratterizza il sistema di rilevazione degli ascolti.

Nicola BONO (AN) osserva che il comma 3 dell'emendamento in esame dovrebbe essere migliorato dal punto di vista dell'elaborazione formale. Considerato che il Governo ha espresso parere favorevole sull'emendamento Beltrandi 4.101 (nuova formulazione), chiede di sapere se le successive proposte emendative presentate all'articolo 4 saranno precluse dalla sua eventuale approvazione. Ritiene inoltre necessario che il rappresentante del Governo, in riferimento ai commi 2, 3 e 4 dell'emendamento 4.101 (nuova formulazione) chiarisca quale ruolo abbia l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni relativamente agli aspetti di tutela dei consumatori.

Mario TASSONE (UDC), pur riconoscendo al deputato Beltrandi di avere fornito un contributo significativo con la riformulazione del suo emendamento 4.101, deve richiamare la questione già problematicamente sollevata dal deputato Barbieri circa l'eccessiva genericità del criterio direttivo dettato dal comma 2, lettera d), in forza del quale nella rilevazione degli indici di ascolto nel settore radiofonico e televisivo deve tenersi conto anche delle abitudini di fruizione degli utenti.

Giuseppe GIULIETTI (Ulivo) sottolinea che l'attività di rilevazione degli indici di ascolto nel settore radiofonico e televisivo non è una questione privata delle imprese, precisando che finora non si è messa a punto una reale rilevazione delle piattaforme diverse dal duopolio RAI-Mediaset. Sottolinea la necessità che all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni siano attribuiti


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poteri effettivi ed immediati sulle rilevazioni degli indici di ascolto.

Antonello FALOMI (RC-SE) ritiene che si debba precisare il numero dei soggetti che partecipano alle operazioni di rilevazione e tenere conto della diversità delle piattaforme tecnologiche. Sottolinea infatti che attualmente, a fronte di rilevazioni discutibili, non esiste una sede in cui far valere opinioni diverse. In questo contesto, diventa di assoluto rilievo il ruolo dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, soprattutto nella funzione di vigilanza sull'esattezza delle rilevazioni degli indici di ascolto.

Marco BELTRANDI (RosanelPugno), rispondendo alla richiesta di chiarimenti formulata dal deputato Bono, fa presente che con il suo emendamento 4.101 (nuova formulazione) vengono certamente conferite specifiche funzioni all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni in materia di rilevazione degli ascolti, senza tuttavia introdurre una disciplina legislativa di eccessivo dettaglio, proprio nel rispetto dell'autonomia riconosciuta dall'ordinamento ad un organismo di questo genere. È comunque previsto, nell'ambito del comma 3, che l'Autorità stessa proceda allo svolgimento di talune delle attività riconosciutele dal legislatore in tale comparto, previa emanazione di un proprio regolamento.

Silvano MOFFA (AN) intende chiarire al deputato Beltrandi che la richiesta di chiarimenti formulata dal deputato Bono era proprio volta a comprendere se, concretamente, ai fini dell'effettiva definizione dei metodi da seguire per la rilevazione degli ascolti, l'emendamento 4.101 (nuova fomrulazione) preveda che a tale adempimento debba procedersi nell'ambito del decreto legislativo ivi previsto, e quindi con norma di rango primario, ovvero se sia rimesso all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni procedere all'adozione di tale disciplina, con proprio regolamento.

Il sottosegretario Luigi VIMERCATI ritiene che il contenuto dell'emendamento in esame sia molto chiaro e che la sede migliore in cui approfondire le preoccupazioni emerse nel corso del dibattito sarà la discussione del decreto legislativo finalizzato a definire le competenze dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni relativamente alla rilevazione degli indici di ascolto.

Pietro FOLENA, presidente e relatore per la VII Commissione, precisa che sulle questioni emerse in riferimento all'emendamento in esame le Commissioni parlamentari competenti potranno comunque intervenire nel prosieguo dell'esame del provvedimento o con l'espressione del parere di competenza sullo schema di decreto legislativo adottato dal Governo in attuazione della delega in discussione.
Avverte che l'emendamento 4.101 (nuova formulazione), in quanto interamente sostitutivo dell'articolo 4, ove fosse approvato dalle Commissioni, precluderebbe i restanti emendamenti riferiti al medesimo articolo.

Nicola BONO (AN) chiede di procedere alla votazione per parti separate dell'emendamento Beltrandi 4.101 (nuova formulazione).

Pietro FOLENA, presidente, avverte che sulla base della richiesta del collega Bono le Commissioni procederanno ad una prima votazione del comma 1 dell'emendamento 4.101 (nuova formulazione), quindi ad una successiva dei commi 2, 3 e 4; infine, a quella del comma 5 del medesimo emendamento.

Nicola BONO (AN), a nome del suo gruppo, dichiara l'astensione sui commi 2, 3 e 4 dell'emendamento Beltrandi 4.101 (nuova formulazione).

Le Commissioni, con votazioni per parti separate, approvano quindi l'emendamento Beltrandi 4.101 (nuova formulazione).

Pietro FOLENA, presidente, avverte che i restanti emendamenti presentati all'articolo 4


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risultano pertanto preclusi. Ricorda che il relatore per la IX Commissione ha ritirato il suo articolo aggiuntivo 4.03.

Giuseppe GIULIETTI (Ulivo) ritira il suo articolo aggiuntivo 4.01, ma chiede di promuovere in Commissione cultura un approfondito dibattito sulle tematiche della promozione, della distribuzione e della produzione di opere europee relativamente alle quali si assiste ad un continuo aggiramento delle norme vigenti.

Tana DE ZULUETA (Verdi) ritira il suo articolo aggiuntivo 4.02.

Si passa all'esame degli articoli 5 e 6 e delle proposte emendative ad essi riferite.

Pietro FOLENA, presidente e relatore per la VII Commissione, si rimette al Governo sugli emendamenti Giulietti 5.1, Balducci 5.7, Sasso 5.11, Carbonella 5.101, Carra 5.107 e Pedrini 5.109. Si rimette al Governo sugli emendamenti Giulietti 5.1, Calducci 5.7, Sasso 5.11, Carbonella 5.101, Carra 5.107 e Pedrini 5.109. Invita al ritiro, altrimenti il parere è contrario, dei restanti emendamenti riferiti all'articolo 5.
Con riferimento all'articolo 6, esprime parere favorevole sugli emendamenti Lusetti 6.121 e 6.122, Pedrini 6.149, Barbi 6.160, Caparini 6.500 e 6.506, Barbieri 6.501, Romani 6.502 e 6.504, Bono 6.503, Fiano 6.505. Invita al ritiro dei restanti emendamenti.

Il sottosegretario Luigi VIMERCATI esprime pareri conformi al relatore con riferimento a tutti gli emendamenti riferiti agli articoli 5 e 6, precisando soltanto che con riguardo all'emendamento 5.10 Falomi il Governo si riserva di proporre al presentatore una riformulazione in occasione della prossima seduta e che sull'emendamento 5.106 Pedrini il parere è contrario in quanto il Governo ritiene adeguate le sanzioni attualmente previste dall'articolo 41, comma 3, del decreto legislativo 21 luglio 2005, n. 177. Si riserva di proporre riformulazioni degli emendamenti sui quali il relatore si è rimesso al Governo.

Pietro FOLENA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.25 alle 15.35.