VII Commissione - Resoconto di giovedì 8 novembre 2007



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ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 8 novembre 2007. - Presidenza del vicepresidente Alba SASSO. - Intervengono i sottosegretari di Stato per l'università e la ricerca Nando Dalla Chiesa e Luciano Modica e il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Andrea Marcucci.

La seduta comincia alle 9.10.

Variazione nella composizione della Commissione.

Alba SASSO, presidente, comunica che il deputato Massimo Fundarò è entrato a fare parte della Commissione.

Schema di decreto ministeriale per il riparto del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l'anno 2007.
Atto n. 176.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con condizioni e osservazione).

La Commissione prosegue l'esame dello schema all'ordine del giorno, rinviato, da ultimo, il 7 novembre 2007.

Americo PORFIDIA (IdV), relatore, illustra una riformulazione della proposta di parere già da lui presentata, evidenziando in particolare che la stessa tiene in adeguata considerazione le condizioni approvate l'anno scorso dalla Commissione e in particolare la necessità che lo schema di decreto venga sottoposto alla valutazione della Commissione nel primo trimestre dell'anno (vedi allegato 1).

Emerenzio BARBIERI (UDC), pur riconoscendo lo sforzo posto in atto dal relatore nella formulazione della proposta di parere, ritiene peraltro necessario segnalare alcuni punti critici che andrebbero risolti. Non condivide innanzitutto la formulazione del quarto capoverso delle premesse, laddove si evidenzia che le condizioni del parere dell'anno precedente sono state «solo molto parzialmente accolte», in quanto tale espressione non corrisponde alla verità dei fatti e, inoltre, appare linguisticamente poco adeguata. Ritiene inoltre necessario, sempre con riferimento al quarto capoverso della proposta di parere, che venisse maggiormente evidenziato l'obbligo del Governo di adeguarsi alle condizioni contenute nel parere dell'anno precedente. Considera inoltre non opportuno che sia mantenuto nella prima condizione della proposta di parere l'espressione « se di dovessero presentare le condizioni finanziarie», ritenendo preferibile trasformare le due osservazioni in condizioni.
Preannuncia pertanto il proprio voto contrario sulla proposta di parere come riformulata dal relatore, nel caso in cui non venissero accolti tutti i rilievi da lui formulati.

Antonio RUSCONI (PD-U) ritiene fondamentale trasformare l'osservazione relativa all'Istituto nazionale della montagna in condizione, ricordando che nel corso del presente anno l'Istituto in questione ha continuato a svolgere la propria attività e che andrebbe quindi retribuita l'attività lavorativa svolta dai dipendenti dell'Ente. Sottolinea, inoltre, che la richiesta da lui avanzata è stata concordata all'unanimità dall'Ufficio di Presidenza del gruppo interparlamentare degli amici della montagna, del quale è vicepresidente.


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Wladimiro GUADAGNO detto Vladimir Luxuria (RC-SE), ricordando che nell'ultima seduta aveva preannunciato il proprio voto di astensione sul provvedimento in esame in quanto la proposta di parere non rappresentava un vero atto di «vigilanza» della Commissione nei confronti dell'attività svolta dal Governo, preannuncia invece il voto favorevole sulla nuova formulazione della proposta di parere del relatore, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene. Evidenzia, in particolare, che il riferimento contenuto nel quarto capoverso delle premesse, alla circostanza che le condizioni contenute nel parere dell'anno precedente erano state «solo molto parzialmente accolte», è un riferimento corretto, che va quindi mantenuto.

Nicola BONO (AN), pur riconoscendo lo sforzo compiuto dal relatore per venire incontro alle osservazioni espresse nel corso dell'esame, ritiene che la proposta di parere riformulata sia ancora per alcuni aspetti lacunosa, pur rappresentando un passo avanti rispetto la precedente versione. Innanzitutto, ritiene che non si possa affermare che le condizioni del parere dell'anno precedente siano state parzialmente soddisfatte dal Governo, ritenendo, invece, che le stesse non sono state affatto rispettate, ad eccezione di una. Sottolinea, al riguardo, che il nucleo fondamentale delle condizioni poste consisteva infatti nella necessità di prevedere criteri precisi di attribuzione delle risorse e che proprio tale aspetto non è stato preso in considerazione dal Governo nella predisposizione del provvedimento in esame; l'incremento del 2,6 per cento delle risorse ripartite consente infatti di soddisfare solo una parte marginale delle condizioni precedentemente espresse dalla Commissione.
Non ritiene inoltre corretto, nella prima condizione della proposta di parere in esame come riformulata dal relatore, il riferimento all'attività istruttoria, giudicando invece fondamentale che si faccia riferimento almeno anche all'attività valutativa, che deve essere svolta da soggetti qualificati, prima dell'assegnazione dei contributi per la ricerca. Considera d'altra parte fondamentale che tale attività di valutazione faccia riferimento alle singole voci di spesa, in particolare le spese fisse, quelle per investimenti e naturalmente le spese per attività di ricerca. Per quel che riguarda, infine, le osservazioni formulate dal sottosegretario Dalla Chiesa nella seduta passata, relative alla impossibilità di conciliare la programmazione triennale con una rivisitazione annuale della spesa degli enti, rileva che i due temi possono senza problemi conciliarsi tra di loro. Evidenzia infine l'esigenza di trasformare le due osservazioni in condizioni, preannunciando che il proprio voto sarà contrario nel caso in cui non venissero accolte i rilievi formulati da lui.

Fulvio TESSITORE (PD-U), ricordando che l'anno scorso si era astenuto dalla votazione della proposta di parere, preannuncia invece il proprio voto favorevole sulla proposta di parere in esame, come riformulata dal relatore. Evidenzia peraltro la necessità di precisare ulteriormente nella quarta premessa l'obbligo per il Governo di attenersi al rispetto delle condizioni contenute nel parere approvato l'anno passato.

Walter TOCCI (PD-U) considera innanzitutto essenziale trasformare in condizione l'osservazione relativa all'Istituto nazionale per la montagna. Per quel che riguarda invece la seconda osservazione, riterrebbe opportuno specificare a quali accordi internazionali ci si riferisce, eliminando il riferimento alla rimodulazione della ripartizione del fondo. Rileva, al contrario, che potrebbero invece essere utilizzati 10 dei 40 milioni in più stanziati con il provvedimento in esame, eventualmente utilizzando parte delle risorse assegnate all'ASI.

Vito LI CAUSI (Pop-Udeur), preannunciando il proprio voto favorevole sulla proposta di parere come riformulata dal relatore, evidenzia in particolare l'importanza


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dell'osservazione relativa all'Istituto nazionale per la montagna.

Alba SASSO, presidente, concorda nel complesso con la proposta di parere come riformulato dal relatore, pur evidenziando l'esigenza di trasformare in condizione l'osservazione relativa all'Istituto della montagna. Concorda inoltre con la proposta del collega Tessitore di riformulare in modo più chiaro la quarta premessa della proposta di parere.

Americo PORFIDIA (IdV), relatore, ritiene importante precisare nel parere che le condizioni del parere dell'anno precedente sono state «solo molto parzialmente» soddisfatte, proprio in considerazione del fatto che in riferimento alla loro attuazione poteva esserci una maggiore attenzione del Governo. È però necessario riconoscere che con il provvedimento in questione si è assistito anche ad un aumento delle risorse disponibili, pari a 40 milioni di euro, che implicitamente ha inteso richiamare nella condizione numero 1) con l'inciso relativo al mantenimento delle medesime condizioni finanziarie, che quindi intende mantenere. Ritiene invece corretto il riferimento contenuto nella seconda condizione della proposta di parere all'attività istruttoria svolta da soggetti qualificati, specificando peraltro che la medesima deve considerare anche le varie voci di spesa, così come indicato dal collega Bono. Concorda, inoltre, con la necessità di richiamare espressamente, nella seconda osservazione, che gli accordi internazionali a cui si fa riferimento sono quelli relativi al Sincrotrone di Grenoble e al programma Antartide. Solleva peraltro talune perplessità in ordine all'opportunità di trasformare l'osservazione relativa all'Istituto nazionale per la montagna in condizione, richiamando quanto indicato dal rappresentante del Governo nella passata seduta, in ordine al fatto che l'Istituto non fa più capo al Ministero dell'università, ma alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Manuela GHIZZONI (PD-U) rileva che le difficoltà riguardanti il Sincrotrone europeo di Grenoble e il programma Antartide sono frutto delle scelte politiche operate dall'attuale opposizione,a allora al Governo: in particolare con la finanziaria per il 2006 il programma Antartide fu completamente privato di fondi, come abbiamo rilevato durante la recente discussione sul rendiconto generale dello Stato, mentre i fondi per partecipare al Sincrotrone europeo sono stati erogati in modo insufficiente. Negli ultimi anni sono mancati più di settecentomila euro annui. Pertanto, fa certamente piacere sentire dall'opposizione continui richiami al merito e all'incremento delle risorse, si chiede tuttavia perché nel corso della passata legislatura le stesse forze politiche non abbiano dato concreta attuazione a questi indirizzi. Rileva, quindi, che rispetto all'operato dell'ex maggioranza, il Governo in carica ha per la prima volta assegnato una percentuale dei contributi, sulla base di valutazioni effettuate da parte del CIVR, per gratificare il merito e gli esiti conseguiti dagli istituti, nonché incrementato di 42 milioni di euro le risorse a disposizione rispetto all'anno passato.

Antonio RUSCONI (PD-U) insiste per la trasformazione dell'osservazione riguardante l'Istituto nazionale per la montagna in condizione, segnalando che in caso contrario, il suo sarà un voto di astensione sulla proposta di parere del relatore.

Il sottosegretario Nando DALLA CHIESA ringrazia innanzitutto il relatore per il lavoro svolto, evidenziando peraltro che le condizioni contenute nel parere espresso dalla Commissione l'anno passato sono state accolte dal Governo almeno per il cinquanta per cento. Da una parte vi è stato infatti un incremento consistente delle risorse messe a disposizione degli enti, dall'altra si sono introdotti criteri di valutazione più precisi per l'assegnazione delle risorse. Concorda invece con l'ipotesi di riformulare il parere nel senso di indicare che gli accordi internazionali a cui si fa riferimento sono in particolare quelli relativi a Grenoble e all'Antartide.
Per quel che riguarda, invece l'osservazione relativa all'Istituto nazionale per


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la montagna, ribadisce che l'Istituto non rientra più nelle competenze del Ministero dell'università ma in quelle della Presidenza del Consiglio dei ministri, al quale deve quindi intendersi rivolto l'invito formulato nella proposta di parere. Ove si ritenesse necessario, la Commissione potrebbe quindi indicare al Governo, con un altro atto, il richiamo che si vuole prevedere come condizione nella proposta di parere in esame. Tiene a precisare, peraltro, che la vigilanza sull'Istituto - che pur svolge attività di ricerca - è stata trasferita, con il parere contrario del Ministero, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Walter TOCCI (PD-U) ritiene che la proposta di parere possa assolutamente contenere una sollecitazione al Governo ad occuparsi della questione dell'Istituto nazionale della montagna, anche se il Ministero dell'università non ha più competenza in materia.

Nicola BONO (AN), dovendo assentarsi per partecipare alla riunione del proprio gruppo, preannuncia, ove fossero accolti dal relatore i rilievi da lui formulati, il voto favorevole sulla proposta di parere favorevole come riformulata dal relatore.

Americo PORFIDIA (IdV), relatore, illustra quindi una ulteriore riformulazione della proposta di parere già da lui presentata, accogliendo gran parte delle proposte avanzate dai colleghi nel corso della discussione e trasformando inoltre l'osservazione relativa all'Istituto nazionale per la montagna in condizione, ma con la precisazione che all'Ente italiano della montagna siano assegnate risorse nei limiti di quelle già previste per l'ordinario funzionamento dell'Istituto nazionale della montagna, ai sensi della legge finanziaria per il 2006 (vedi allegato 2).

Emerenzio BARBIERI (UDC), apprezzando il lavoro svolto dal relatore, preannuncia il voto di astensione sulla proposta di parere come ulteriormente riformulata dal relatore.

Fabio GARAGNANI (FI) preannuncia il voto di astensione sulla proposta di parere come ulteriormente riformulata dal relatore.

Paola GOISIS (LNP), alla luce delle modifiche introdotte dal relatore, preannuncia il voto di astensione sulla proposta di parere favorevole con condizioni e osservazione, come riformulata dal relatore.

Nicola BONO (AN) preannuncia il proprio voto favorevole sulla proposta di parere come ulteriormente riformulata dal relatore.

La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole con condizioni e osservazione, come ulteriormente riformulata dal relatore (vedi allegato 2).

Relazione sulla ripartizione del Fondo unico per gli investimenti iscritto nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali per l'anno 2007.
Atto n. 186.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Andrea COLASIO (PD-U), relatore, ricorda che l'articolo 46 della legge finanziaria 2002, legge n. 448 del 2001, ha disposto l'istituzione, nello stato di previsione della spesa di ciascun Ministero, di un fondo per gli investimenti per ogni comparto omogeneo di spesa. Ai sensi del medesimo articolo, nel Fondo citato confluiscono le risorse relative ad autorizzazioni di spesa per nuovi investimenti, nonché gli stanziamenti disposti in bilancio relativamente ad investimenti già autorizzati (articolo 46, comma 1); entrambe le tipologie di spesa sono analiticamente elencate annualmente in apposito allegato al disegno di legge finanziaria e suddivise per stato di previsione. A decorrere dal


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2003 inoltre i fondi per gli inv1estimenti possono essere ricompresi tra gli interventi di spesa indicati nella Tabella D della legge finanziaria con rifinanziamento triennale, in quanto interventi per il rilancio dell'economia, ai sensi dell'articolo 46, comma 2.
Per quanto attiene la ripartizione delle risorse, l'articolo 46, ha disposto che i Ministri competenti presentino annualmente, per l'espressione del parere da parte delle Commissioni parlamentari di riferimento, una relazione nella quale siano individuate le destinazioni delle disponibilità di ciascun fondo ed il trasferimento delle risorse ai capitoli di spesa relativi ai singoli interventi. In applicazione delle disposizioni sopra sintetizzate con l'articolo 1, comma 1360, della legge finanziaria 2007, legge n. 296 del 2006, è stato approvato l'Allegato 2 della stessa legge, nel quale sono indicati i fondi per gli investimenti costituiti nei singoli stati di previsione, con riferimento a ciascun comparto omogeneo della spesa, nonché le autorizzazioni legislative - ed i relativi importi - che confluiscono in detti fondi di spesa.
Con riguardo al ministero per i beni e le attività culturali l'Allegato 2 alla legge finanziaria 2007 reca l'importo complessivo di euro 188.742.376 ripartito per le seguenti voci, nella tabella sono indicate le leggi di autorizzazione e la destinazione della spesa. Il ministro per i beni e le attività culturali ha trasmesso ai sensi dell'articolo 46, comma 5, della legge finanziaria 2002, legge n. 448 del 2001, una relazione sulla ripartizione delle ulteriori risorse finanziarie resesi disponibili per il Fondo unico per gli investimenti, iscritto nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali, per l'anno 2007 a seguito dell'emanazione del decreto-legge 2 luglio 2007, n. 81. Ricorda in proposito che il Fondo, nella legge di finanziaria 2007 aveva una dotazione di 188.742.376,00 euro, pari al 9,5 per cento delle risorse complessive assegnate al Ministero ed al 41,1 per cento delle spese in conto capitale. L'effettiva disponibilità finanziaria del Fondo per l'esercizio 2007 era stata tuttavia ridotta a seguito degli accantonamenti disposti dall'articolo 1, comma 507, della legge finanziaria 2007; al netto di questi ultimi essa ammontava a 165.016.252,81 euro. Dopo la trasmissione alle Camere - il 22 giugno 2007 - dello schema di relazione ministeriale sul riparto dell'importo effettivamente utilizzabile al netto dell'accantonamento, l'articolo 7, comma 2, del decreto-legge 2 luglio 2007, n. 81, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2007, n. 127, ha reso disponibili alcune delle somme accantonate per il 2007; tra queste ultime rientrano quelle relative al Fondo unico da ripartire per gli investimenti nel patrimonio culturale, la cui dotazione è stata integrata di 23,7 milioni di euro, ripristinando l'originaria assegnazione della legge finanziaria 2007.
Ricorda quindi che la Commissione cultura della Camera ha espresso parere favorevole il 12 luglio 2007 sulla relazione concernente l'utilizzo dell'importo al netto dell'accantonamento, 165.016.252,81 euro, segnalando, nel corso dell'esame del documento, l'opportunità che il Governo chiarisse la destinazione delle risorse disaccantonate - 23.726.123,00 euro -, eventualmente trasmettendo un successivo schema di riparto da sottoporre all'esame della Commissione. La relazione ministeriale in esame riguardante la ripartizione dell'ulteriore somma disaccantonata e resasi disponibile implementa le assegnazioni previste per legge fino all'importo effettivamente indicato da ciascuna norma di autorizzazione; tale importo è evidenziato nella tabella allegata all'articolo 1, comma, 1360 della legge finanziaria 2006, riportata dalla Tabella 1 della relazione a cui rinvia.
Secondo quanto esposto nella relazione in esame, a seguito del disaccantonamento vengono pertanto integrate le previsioni di spesa già indicate nella precedente relazione; in particolare euro 14.926.513,06 sono ripartiti nell'ambito di una programmazione integrativa dell'elenco annuale dei lavori per il 2007, approvata con decreto ministeriale del 17 luglio 2007; tale destinazione è illustrata, con riferimento


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alla somma accreditata a ciascun capitolo di bilancio, nella Tabella 3 della relazione medesima; euro 5.853.962,35 derivanti dai Fondi del gioco del lotto vengono destinati a contributi alle attività cinematografiche ed al settore dello spettacolo (cap 8610, Centro di responsabilità amministrativa 11-Cinema); euro 2.945.647,59 vengono assegnati a diverse finalità, ai sensi della Tabella n. 4 della relazione, integrando le previsioni di spesa su capitoli di pertinenza che non concorrono alla programmazione dei lavori pubblici,, ad esempio le somme stanziate dalla legge per il duomo di Orvieto, quelle per il piano dell'arte contemporanea, nonché gli stanziamenti per acquisti ed espropriazioni di beni del patrimonio culturale. Sollecita in particolare che lo stanziamento di cinque milioni di euro a favore del cinema, sia destinato a Cinecittà holding.
Ricorda in proposito che la relazione già esaminata dalla Commissione cultura evidenziava la ripartizione del Fondo unico per gli investimenti secondo i diversi obiettivi di spesa, distinguendo in due categorie: stanziamenti determinati da leggi che non concorrono alla programmazione ordinaria dei lavori pubblici per l'anno 2007, il cui importo - al netto degli accantonamenti previsti dalla legger finanziaria - era di 87,4 milioni di euro; stanziamenti destinati a restauri ed interventi conservativi afferenti alla programmazione dei lavori pubblici per il 2007, il cui importo - al netto degli accantonamenti - era di 77,6 milioni di euro. Alla prima categoria afferiscono le risorse stanziate da specifiche disposizioni di legge e riassegnate ad un capitolo di spesa senza variazione rispetto all'anno precedente; tali risorse sono, in un certo senso, semplicemente «transitate» sul Fondo; l'importo scontava però la decurtazione conseguente all'accantonamento disposto dall'articolo 1, comma 507,della legge finanziaria per il 2007. Precisa che si tratta in particolare delle leggi e degli importi elencati: articolo 3, comma 1, della legge n. 400 del 2000 (Duomo di Orvieto) - euro 180.614,20 sul cap. 8070; articolo 3, comma 1 della legge n. 29 del 2001 (Piano per l'arte contemporanea) - euro 2.766.762,45 sul cap. 8091; decreto legislativo n. 127 del 2003 (Ricerca nel settore degli archivi di Stato) - euro 276.676,33 sul cap. 7682.
Evidenzia quindi che gli importi più consistenti - sempre tra quelli discendenti da leggi e rientranti nelle prima categoria - erano - 40.714.572,46 - costituito dalla prima semestralità del gioco del lotto dell'annualità 2007, stanziata ai sensi dell'articolo 3 della legge n. 662 del 1996, che ha introdotto una nuova estrazione del gioco del lotto destinandone una quota ad interventi per i beni e le attività culturali; - 26.200.000,00 - finalizzati all'erogazione di contributi per interventi conservativi su beni culturali per iniziativa dei proprietari dei beni medesimi o imposti dal Ministero, ai sensi degli articoli. 31 e 35 del decreto legislativo n. 42 del 2004 - Codice dei bei culturali e del paesaggio, rispetto ai quali va verificata la possibilità di assegnare lo stanziamento dei relativi contributi al bilancio ordinario del Ministero. Tale importo è identico a quello stanziato negli anni precedenti. Aggiunge che, sempre secondo la relazione sul riparto del Fondo già trasmessa alle Camere, degli importi non vincolati da leggi di autorizzazione di spesa - la seconda delle categorie sopra elencate - una somma consistente - 77.614.556,10 euro su un totale di 121.077.627,37 - viene utilizzata per la programmazione ordinaria dei lavori pubblici del Ministero per i beni e le attività culturali, adottata con decreto ministeriale 19 giugno 2007. Merita segnalare che sul totale dell'importo destinato alla programmazione dei lavori per il 2007, pari a - 133.226.111,50, più della metà cioè - 77.614.556,10 158,7 provengono dalle risorse assegnate al Fondo.
Propone quindi di esprimere parere favorevole.

Nicola BONO (AN) stigmatizza innanzitutto il modo di procedere della Commissione con riferimento all'espressione del parere in esame, non ritenendo opportuno che si proceda all'approvazione di un parere in una sola seduta. Segnala, al


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riguardo, che nei giorni scorsi analoga situazione si era verificata con riferimento al parere espresso dalla Commissione alla Commissione esteri relativamente al disegno di legge di ratifica della Convenzione sul doping, sottolineando in particolare che in tale circostanza la decisione di procedere in un'unica seduta all'approvazione del parere era motivata dal fatto che il giorno successivo avrebbe dovuto cominciare la discussione in Aula del provvedimento stesso, cosa peraltro che poi non si verificata.
Nel merito del provvedimento, rileva che lo stesso consegue ad un provvedimento il cui esame è stato svolto a giugno dalla Commissione, nel corso del quale era stato evidenziato che non si era proceduto alla ripartizione di 23 milioni di euro. Ricorda che in tale sede era stato espresso l'auspicio che venisse evidenziata una strategia complessiva relativa alla distribuzione di tale ulteriore somma, chiarendo che il provvedimento che ripartisce tale somma non lascia assolutamente intravedere quale sia la strategia complessiva del Governo in materia. Considera d'altra parte inopportuna l'attribuzione di risorse alla società ARCUS s.p.a. effettuata con il provvedimento in esame, in quanto non vi è ancora un piano per l'utilizzo delle stesse da parte della società, che infatti nel 2007 non ha ancora provveduto a spendere un solo euro. Ritiene insufficienti poi le risorse messe a disposizione dei privati per opere di restauro dei beni culturali. Considera, in conclusione, fondamentale che il Ministero ponga mano a una revisione ed ad un accorpamento dei vari fondi istituiti per il perseguimento delle finalità in ambito culturale, sottolineando in particolare che l'attuale Esecutivo ha contribuito non poco ad aggravare la situazione attraverso l'istituzione di ulteriori fondi negli ultimi anni.
Preannuncia quindi, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, voto contrario sulla proposta di parere favorevole del relatore.

Emerenzio BARBIERI (UDC), associandosi alle considerazioni svolte dal collega Bono, ritiene che lo schema di riparto in esame non consenta di intendere quale sia la strategia fondamentale del Governo in materia di beni culturali. Rileva d'altra parte che il Ministro Rutelli neanche nel corso dell'audizione recentemente svolta presso la VII Commissione, ha fornito tali indicazioni. Considera inoltre inopportuna l'assegnazione di risorse a Cinecittà holding.
Preannuncia quindi, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, il voto contrario sulla proposta di parere favorevole.

Fabio GARAGNANI (FI), concordando con le considerazioni espresse dai colleghi che lo hanno preceduto, valuta negativamente il provvedimento in esame, in quanto lo stesso non è sorretto da un'adeguata strategia governativa di revisione delle politiche complessive in materia di beni culturali. Rileva in particolare che tale strategia avrebbe dovuto tenere conto del fatto che esistono troppi fondi inutili in materia, che andrebbero quindi soppressi. Aggiunge che il Ministro Rutelli avrebbe potuto fornire le opportune indicazioni relative alla strategia complessiva del Governo in materia di beni culturali nella recente audizione svolta presso la VII Commissione. Stigmatizza infine il limitato tempo a disposizione per l'esame del provvedimento, che non ha consentito di chiarire alcuni aspetti fondamentali, come per esempio quelli relativi all'attività di ARCUS s.p.a.
Preannuncia quindi, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, il voto contrario sulla proposta di parere favorevole del relatore.

Fulvio TESSITORE (PD-U) preannuncia, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, il voto favorevole sulla proposta di parere del relatore. Richiama d'altra parte l'attenzione sull'importanza del fatto che il Governo evidenzi la strategia complessiva che si vuole seguire in tema di beni culturali, rilevando peraltro la necessità che l'Esecutivo fornisca adeguate indicazioni sull'attività svolta da ARCUS


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s.p.a., con particolare riferimento all'utilizzo delle risorse ad essa assegnate.

Andrea COLASIO (PD-U), relatore, concorda con la necessità di avere ulteriori chiarimenti da parte del Governo in merito all'attività svolta dalla società ARCUS, sottolineando al riguardo che nel corso dell'esame della legge finanziaria per il 2007 era stato votato un ordine del giorno dall'Assemblea della Camera dei deputati proprio in tal senso. Sottolinea quindi che l'assegnazione di risorse a Cinecittà holding risponde alla necessità di intervenire sui debiti dell'ente che ammontano a 30 milioni di euro e di consentire altresì che l'ente possa svolgere la propria attività istituzionale. Non condivide peraltro l'impostazione volta a evidenziare la scarsità dei fondi a disposizione dei privati per il restauro dei beni culturali, rilevando invece la necessità di accelerare le procedure per assegnare le risorse. Aggiunge che il Governo potrà eventualmente esplicitare meglio la strategia complessiva seguita in materia di beni culturali, con lo svolgimento di audizioni specifiche che affrontino i diversi temi trattati.

Il sottosegretario Andrea MARCUCCI ringrazia innanzitutto i componenti della Commissione che sono intervenuti, anche se si sarebbe aspettato almeno un riconoscimento al Governo per aver dato seguito all'impegno assunto lo scorso giugno. In merito alle osservazioni relative alla mancanza da parte del Governo di una strategia complessiva in materia di beni culturali, ricorda che proprio l'istituzione di una nuova direzione generale per la programmazione - prevista nello schema di regolamento di riordino del Ministero di recente sottoposto all'esame del Parlamento - risponde a tale finalità per migliorare notevolmente la situazione esistente prima dell'avvento del nuovo Governo.
Rileva che la società ARCUS s.p.a. è stata al centro di una serie di procedimenti giurisdizionali presso i tribunali amministrativi competenti, che hanno evidenziato una serie di irregolarità dal punto di vista contabile e la mancata adozione del regolamento per la disciplina dell'attività da parte dell'ente. Segnala peraltro che l'indicato regolamento è in fase di definitiva approvazione da parte del Ministero per consentire di attribuire alla società in questione le risorse necessarie per poter compiere la propria attività. Per quel che attiene infine le risorse assegnate a Cinecittà holding, rileva che le stesse sono necessarie al fine di porre rimedio a una serie di disfunzionalità di carattere organizzativo registratesi nel campo del cinema, nel corso degli anni passati. Preannuncia in ogni caso la disponibilità del Governo a proseguire sul percorso del dialogo costruttivo finora costruito con la Commissione, intervenendo quando sarà richiesto ad indicare le strategie specifiche seguite nei diversi settori in materia di beni culturali.

La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole del relatore.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni per incentivare l'eccellenza degli studenti nei percorsi di istruzione.
Atto n. 182.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Walter TOCCI (PD-U), relatore, ricorda che il provvedimento in esame è finalizzato, ai sensi dell'articolo 1, a valorizzare, attraverso l'incentivazione delle eccellenze, la qualità dei percorsi scolastici, anche al fine di incoraggiare la prosecuzione del percorso di studi nei licei, negli istituti tecnico-professionali e nella formazione tecnica superiore. Ricorda che il riconoscimento dell'eccellenza riguarda gli studenti del triennio finale delle scuole secondarie superiori statali e paritarie. La valorizzazione dell'eccellenza avviene attraverso confronti e competizioni, quali olimpiadi, certamina, organizzate dalla


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singola istituzione scolastica o a livello provinciale, regionale, nazionale ed internazionale. Il riconoscimento delle eccellenze deve avere come riferimento un'autorità scientifica riconosciuta; ai fini dell'accreditamento di tale autorità si tengono in considerazione le esperienze maturate nel settore, secondo quanto stabilito dagli articoli 2 e 3.
Ricorda quindi che la certificazione dell'eccellenza comporta l'acquisizione di credito formativo e può dar origine a forme di incentivo quali benefit e accreditamenti per l'accesso a biblioteche, musei, istituti e luoghi di cultura, ammissione a tirocini formativi, viaggi di istruzione e visite presso centri specialistici e benefici di tipo economico, secondo quanto previsto dall'articolo 4. L'articolo 5 stabilisce quindi un programma annuale, adottato con decreto di natura non regolamentare da parte del Ministro della pubblica istruzione, che stabilirà le discipline e le aree nelle quali intervenire, le tipologie di certificazioni da rilasciare, le procedure per l'accreditamento dei soggetti deputati ad organizzare il riconoscimento delle eccellenze, il calendario delle iniziative, le risorse finanziarie a ciò destinate. Ai sensi del successivo articolo 6, le certificazioni sono rilasciate, a seconda dell'ambito territoriale interessato dalla competizione, dai dirigenti delle istituzioni scolastiche, dai dirigenti degli Uffici scolastici provinciali, dai Direttori generali degli Uffici regionali, dal Ministero. Evidenzia che entro la fine di ogni anno scolastico il Ministero della pubblica istruzione rende pubblico il numero degli studenti che hanno conseguito le certificazioni di eccellenza. Le disposizioni contenute nello schema di decreto legislativo in esame trovano applicazione a decorrere dall'anno scolastico 2007-2008. Si prevede che all'onere derivante dalle disposizioni in esame si fa fronte attraverso le disponibilità recate dalla legge delega n. 1 del 2007, che ha previsto una somma annua di 5 milioni di euro a copertura degli oneri derivanti dagli interventi di promozione delle eccellenze, secondo quanto stabilito dall'articolo 7.
Aggiunge, al riguardo, che in data 26 luglio 2007, il Ministro della pubblica istruzione ha emanato una direttiva con la quale sono state riconosciute, in via sperimentale ed in anticipo rispetto all'emanazione del decreto legislativo in esame, le eccellenze per l'anno scolastico 2006-2007. Precisa che nei considerando della direttiva si legge che tale anticipazione trova la propria giustificazione nel fatto che gli esami di Stato relativi all'anno scolastico 2006-2007 si sono svolti secondo le disposizioni della legge n. 1 del 2007 ricordata e che risulta, pertanto, opportuno riconoscere agli studenti che hanno superato le prove d'esame nell'anno di riferimento - conseguendo il punteggio massimo di cento punti e con l'attribuzione della lode da parte della Commissione - alcuni incentivi, seppur di carattere sperimentale. La direttiva ha, quindi, previsto che le istituzioni scolastiche sede d'esame istituiscano un registro degli studenti che hanno ottenuto agli esami un punteggio pari a cento, con l'attribuzione della lode da parte della Commissione; i dati relativi agli studenti in esame confluiscono quindi in un Albo nazionale, reso disponibile su internet, che potrà essere consultato dalle università e dalle istituzioni di Alta Cultura. Nell'albo nazionale sono inclusi anche gli studenti che sono risultati vincitori di competizioni scolastiche di livello particolarmente elevato; ai medesimi studenti sono assegnati buoni da utilizzare per l'acquisto di libri, mentre per la determinazione dell'entità di tali buoni si rinvia ad un successivo provvedimento. Sottolinea quindi che con successiva circolare 20 settembre 2007, n. 76, il ministero ha comunicato di aver determinato in - 1.000,00 l'importo del buono da assegnare agli studenti che hanno conseguito negli esami di Stato la votazione pari a cento con l'attribuzione della lode. Il successivo avviso del 4 ottobre 2007 ha specificato infine che è stata definita la procedura contabile per il trasferimento alle scuole, statali e paritarie, delle somme necessarie all'erogazione del bonus spettante a 2.666 alunni.


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Rileva quindi che nello schema di decreto legislativo in esame non sono riportate alcune delle novità introdotte dalla Direttiva indicata,con particolare riferimento alla valorizzazione degli studenti che hanno conseguito il massimo del punteggio all'esame di Stato. Allo schema di decreto legislativo in esame risultano quindi allegati: la relazione illustrativa, la relazione tecnico-finanziaria, il parere espresso dalla Conferenza unificata Stato-regioni, nel quale le regioni rilevano la mancata previsione di un loro ruolo in ordine alla programmazione dell'offerta formativa e alla certificazione delle eccellenze utili per l'accesso ai percorsi di Istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS), nonostante tali materie siano ormai affidate anche alla competenza regionale. Aggiunge che lo schema di decreto in esame è adottato ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettera d) della legge 11 gennaio 2007, n. 1 che ha delegato il Governo ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge, su proposta del Ministro della pubblica istruzione, previo parere delle competenti Commissioni della Camera e del Senato, un decreto legislativo volto ad incentivare l'eccellenza degli studenti, ottenuta a vario titolo sulla base dei percorsi di istruzione. Tra i principi e criteri direttivi indicati all'articolo 2, comma 2, si prevede - con riferimento allo schema di decreto in esame - che il Governo debba individuare incentivi, anche di natura economica, finalizzati alla prosecuzione degli studi, anche nell'ambito dell'istruzione e formazione tecnica superiore; definire le modalità di certificazione del risultato delle eccellenze. Viene, altresì, previsto che il provvedimento in esame deve essere adottato sentita la Conferenza unificata Stato-regioni. Il comma 5 del medesimo articolo 2 dispone, infine, che, ai fini della valorizzazione delle eccellenze, sono destinate risorse nel limite massimo di 5 milioni annui. In relazione a quanto stabilito nei principi e criteri direttivi della legge delega, il contenuto delle disposizioni in esame potrebbe risentire di una certa disorganicità. Da un lato, infatti, l'articolo 1 dello schema di decreto in esame ribadisce che il riconoscimento delle eccellenze è finalizzato ad incentivare la prosecuzione del percorso di studi secondari superiori; dall'altro, l'articolo 2 del medesimo provvedimento riserva l'applicazione delle nuove disposizioni ai soli studenti che frequentano il triennio finale. Si riserva di presentare una proposta di parere nel prosieguo dell'esame.
Si riserva quindi di formulare una proposta di parere nel prosieguo dell'esame.

Alba SASSO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.20.

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 8 novembre 2007. - Presidenza del vicepresidente Alba SASSO. - Intervengono il viceministro per la pubblica istruzione Mariangela Bastico, il sottosegretario di Stato per l'università e la ricerca Luciano Modica e il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Andrea Marcucci.

La seduta comincia alle 10.20.

DL 159/2007: Interventi urgenti in materia economico-finanziaria, per lo sviluppo e l'equità sociale.
C. 3194 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, il 7 novembre 2007.

Rosalba BENZONI (PD-U), relatore, illustra una riformulazione della proposta di parere già presentata (vedi allegato 3). Sottolinea, in particolare, che le disposizioni in materia di riduzioni di contributi


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all'editoria non sono incompatibili con il disegno di legge di riforma dell'editoria, in corso di predisposizione da parte del Governo. Precisa in questo senso che la prima condizione contenuta nel parere consente di delimitare meglio l'ambito d'applicazione della disposizione ivi richiamata. Sottolinea, inoltre, per quel che riguarda i servizi aggiuntivi relativi ai beni culturali, che tali servizi necessitano di una rivisitazione. Evidenzia infine che le risorse a disposizione delle scuole paritarie sono già sufficienti, mentre occorrerebbe invece aumentare le risorse a disposizione delle scuole statali.

Fulvio TESSITORE (PD-U) non condivide l'osservazione contenuta alla lettera d), ritenendo necessario formularla come condizione, altrimenti il proprio sarà un voto contrario sulla proposta di parere del relatore.

Walter TOCCI (PD-U) condivide le osservazioni del collega Tessitore, rilevando in particolare che i finanziamenti riconosciuti agli istituti universitari non italiani non sono giustificabili, considerato che tali atenei non sono sottoposti alle procedure di riconoscimento ordinariamente applicate. Propone inoltre di trasformare l'osservazione di cui alla lettera f) in condizione.

Giuseppe GIULIETTI (PD-U) concorda con la condizione prevista dalla proposta di parere del relatore in materia di editoria. Ritiene opportuno in ogni caso che la Commissione rappresenti che il disegno di legge sull'editoria ancora non è stato presentato all'esame del Parlamento.

Wladimiro GUADAGNO detto Vladimir Luxuria (RC-SE) propone di trasformare in condizione l'osservazione contenuta al punto e).

Il viceministro Mariangela BASTICO propone di modificare l'osservazione contenuta nella lettera g), specificando che le risorse devono essere quelle necessarie per coprire i debiti pregressi relativi agli anni 2002-2006 per spese di funzionamento corrente e per il personale supplente.

Il sottosegretario Luciano MODICA ritiene opportuno che la osservazione di cui alla lettera d) sia modificata nel senso di prevedere che si ritiene necessario rinviare un eventuale intervento finanziario statale a favore delle università straniere che operano in Italia, come previsto dall'articolo 31, comma 3-ter, ad un provvedimento organico su questa tipologia di offerta didattica universitaria di natura internazionale che garantisca adeguate procedure di valutazione della qualità.

Il sottosegretario Andrea MARCUCCI tiene a precisare che gli interventi a favore del 150o anniversario dell'Unità nazionale saranno finalizzati ad attività culturali e non alla realizzazione di infrastrutture.

Rosalba BENZONI (PD-U), relatore, alla luce delle considerazioni emerse illustra una ulteriore nuova formulazione della proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni, volta a recepirle (vedi allegato 4).

Fabio GARAGNANI (FI) concorda con l'esigenza evidenziata dal sottosegretario Modica, preannunciando il proprio voto contrario sulla proposta di parere come riformulata dal relatore.

Manuela GHIZZONI (PD-U) preannuncia il voto favorevole sul provvedimento in questione e ringrazia la collega per la relazione svolta e per la redazione di un parere che ha tenuto in debito conto la discussione avvenuta in Commissione, evidenziando nelle osservazioni e nelle condizioni alcune criticità contenute nel decreto. Rileva, altresì, che il provvedimento mira, nella sua impostazione generale, a perseguire il giusto obiettivo della redistribuzione delle risorse, ad esempio per le fasce deboli, gli incapienti e il piano casa. Sottolinea, tuttavia, che nella discussione in Commissione bilancio al Senato l'approvazione di alcuni emendamenti presentati dalle forze di opposizione relativi


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all'articolo 31 hanno comportato una rilevante distribuzione di risorse»a pioggia» a soggetti diversi, senza contemplare una verifica ex ante degli obiettivi perseguiti dei singoli interventi. Auspica, infine, che tali modalità di distribuzione delle risorse pubbliche non costuiscano in futuro prassi costante, poiché solo merito e valutazione dovrebbero costituire i criteri per il riparto di finanziamenti pubblici.
Preannuncia quindi, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, il voto favorevole sulla proposta di parere come riformulata dal relatore.

Emerenzio BARBIERI (UDC) preannuncia, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, il voto contrario sulla proposta di parere come riformulata dal relatore. Considera in particolare la disposizione in materia di istituti universitari non italiani un provvedimento di spesa caratterizzato dal perseguimento di finalità di carattere esclusivamente clientelari.

Vito LI CAUSI (Pop-Udeur) preannuncia, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, il voto favorevole sulla proposta di parere come riformulata dal relatore.

Alba SASSO, presidente, concordando con le considerazioni espresse dai colleghi Tocci e Giulietti, preannuncia il voto favorevole sulla proposta di parere come riformulata dal relatore.

Titti DE SIMONE (RC-SE) preannuncia, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, il voto favorevole sulla proposta di parere come riformulata dal relatore, condividendo le considerazioni dei colleghi Giulietti e Tocci.

Americo PORFIDIA (IdV) preannuncia il voto favorevole sulla proposta di parere, come riformulata dal relatore.

La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni, come da ultimo riformulata dal relatore.

La seduta termina alle 10.55.

SEDE REFERENTE

Giovedì 8 novembre 2007. - Presidenza del vicepresidente Alba SASSO.

La seduta comincia alle 10.55.

Abrogazione dell'equipollenza del diploma di laurea in scienze motorie al diploma di laurea in fisioterapia.
C. 28-522-1620-B, approvato, in un testo unificato, dalla VII Commissione della Camera e modificato dalla 7a Commissione del Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato da ultimo il 25 ottobre 2007.

Alba SASSO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, propone di conferire il mandato a relatore a riferire favorevolmente in Assemblea sul testo del provvedimento.

Vito LI CAUSI (Pop-Udeur), relatore, esprime rammarico per il fatto che non si siano potute verificare le condizioni per il trasferimento in sede legislativa del provvedimento in esame. Auspica in ogni caso un'ampia convergenza di tutte le forze politiche nel corso del prosieguo dell'esame.

Titti DE SIMONE (RC-SE) preannuncia, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, il voto favorevole sulla proposta di conferire il mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea sul testo del provvedimento.

Emerenzio BARBIERI (UDC) prende atto con rammarico che non si sia potuto procedere al trasferimento dell'esame del


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provvedimento in sede legislativa. Preannuncia quindi, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, il voto favorevole sulla proposta di conferire il mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea sul testo del provvedimento.

La Commissione delibera quindi di conferire al deputato Li Causi il mandato a riferire favorevolmente in Assemblea sul testo unificato delle proposte di legge in esame, nel medesimo testo trasmesso dal Senato. Delibera, altresì, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Alba SASSO (SDpSE), presidente, si riserva di nominare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle designazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 11.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.55 alle 15.30.

COMITATO RISTRETTO

Giovedì 8 novembre 2007.

Istituzione dell'Ordine professionale dei truduttori e interpreti.
C. 1360 Angela Napoli.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15.30 alle 15.35.

COMITATO RISTRETTO

Giovedì 8 novembre 2007.

Disposizioni a sostegno del settore musicale.
C. 122 Colasio, C. 185 Lusetti, C. 407 De Simone, C. 2451 Caparini e C. 3002 Rositani.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15.35 alle 15.45.

COMITATO RISTRETTO

Giovedì 8 novembre 2007.

Nuove norme in materia di reclutamento dei professori universitari.
C. 1969 Tessitore e C. 2446 Migliore.

Audizione informale di rappresentanti del mondo accademico e di organizzazioni sindacali di settore.

L'audizione informale è stata svolta dalle 16 alle 17.10.

AUDIZIONI INFORMALI

Giovedì 8 novembre 2007.

Audizione informale dell'assessore alla cultura della Regione Campania, Marco Di Lello, sulle problematiche concernenti il buon funzionamento della gestione dei beni culturali in Campania e nel Lazio.

L'audizione informale è stata svolta dalle 17.10 alle 18.30.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE CONSULTIVA

Alla III Commissione:

Ratifica Protocolli di attuazione della Convenzione internazionale della protezione delle Alpi.
C. 2861 Governo, e abb.