II Commissione - Resoconto di mercoledì 14 novembre 2007


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SEDE REFERENTE

Mercoledì 14 novembre 2007. - Presidenza del presidente Pino PISICCHIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Luigi Li Gotti.

La seduta comincia alle 9.35.

Misure contro le molestie insistenti e la discriminazione fondata sull'orientamento sessuale.
C. 1249-ter Bianchi, C. 1639 De Simone, C. 1819 Lussana, C. 1901 Codurelli, C. 2033 Brugger, C. 2066-ter Incostante, C. 2101-ter Mura, C. 2169-ter Governo e C. 2781 Cirielli.

(Seguito esame e rinvio - Adozione del testo base).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 13 novembre 2007.

Pino PISICCHIO, presidente, ricorda che nella seduta di ieri, in veste di relatore, ha presentato una proposta di testo unificato sulla quale si è svolto un dibattito in Commissione. Come già annunciato ieri, oggi tale proposta di testo unificato verrà posta in votazione. Tuttavia, prima di procedere a tale votazione, la Commissione dovrà esaminare la richiesta formulata nella seduta di ieri da deputati appartenenti al gruppo di Alleanza nazionale relativa allo stralcio dell'articolo 18 del disegno di legge C. 2169-ter, recante disposizioni in materia di contrasto alla


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discriminazione ed alla violenza fondate sull'orientamento sessuale o l'identità di genere. Naturalmente, qualora la Commissione dovesse approvare la proposta di chiedere il predetto stralcio all'Assemblea, nella seduta di oggi non verrebbe più posta in votazione la proposta di testo unificato presentata ieri, in quanto questa, all'articolo 3, contiene una disposizione di contenuto identico all'articolo 18 del disegno di legge C. 2169-ter.

Giuseppe CONSOLO (AN) ricorda che il gruppo di Alleanza nazionale si è espresso a favore dello stralcio delle disposizioni relative allo stalking e all'omofobia dal disegno di legge C. 2169 e abbinati. Oggi, valutata la posizione dei vari gruppi politici, con la stessa onestà intellettuale chiede, a nome del proprio gruppo, che la Commissione deliberi di proporre all'Assemblea lo stralcio degli articoli relativi alle molestie insistenti dai progetti di legge C. 1249-ter e abbinati.

Marilena SAMPERI (PD-U) esprime forti perplessità sull'ammissibilità della richiesta dell'onorevole Consolo, poiché l'Assemblea ha già deliberato lo stralcio delle disposizioni relative alle molestie insistenti e all'omofobia in seguito a seguito della proposta approvata all'unanimità dalla Commissione.

Paola BALDUCCI (Verdi) concorda con l'onorevole Samperi.

Pino PISICCHIO, presidente, rileva che la richiesta presentata dall'onorevole Consolo relativa allo stralcio delle disposizioni in materia di discriminazioni o violenze fondate sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere è del tutto ammissibile e non rappresenta una violazione del principio del ne bis in idem, in quanto tale richiesta è formulata in un procedimento legislativo diverso rispetto a quello in cui la Commissione ha deliberato di chiedere all'Assemblea lo stralcio delle disposizioni in materia di molestie insistenti e di omofobia. Non essendovi altre richieste di intervento sul punto, pone in votazione la proposta dell'onorevole Consolo di chiedere lo stralcio dell'articolo 18 del disegno di legge C. 2169-ter.

La Commissione respinge la proposta di chiedere lo stralcio dell'articolo 18 del disegno di legge C. 2169-ter.

Pino PISICCHIO, presidente, dopo aver dato conto delle sostituzioni, dichiara chiuso l'esame preliminare e propone di adottare quale testo base per il prosieguo dell'esame la propria proposta di testo unificato presentata nella seduta di ieri.

La Commissione approva la proposta e adotta quale testo base il testo unificato presentato dal relatore (vedi allegato 1).

Pino PISICCHIO, presidente, ritiene che il termine per gli emendamenti potrebbe essere fissato alle ore 15 di martedì 20 novembre 2007 per poi iniziare l'esame degli emendamenti il giorno successivo.

Giulia BONGIORNO (AN), pur riconoscendo che il testo base testé adottato raccoglie molte delle indicazioni emerse dal dibattito, tuttavia sottolinea la necessità di fissare un termine più ampio per la presentazione degli emendamenti, in modo da consentire lo svolgimento degli opportuni approfondimenti.

Rosa SUPPA (PD-U) ricorda che nel corso delle sedute di ieri si è sostanzialmente preso un impegno ad approvare il testo entro la settimana prossima. Proprio per tale ragione, ritiene che sia opportuno anticipare di qualche ora il termine per la presentazione degli emendamenti, al fine di consentire l'esame dei medesimi già nella seduta di martedì 20 novembre.

Enrico COSTA (FI) ritiene opportuno proseguire nella discussione dei profili controversi del testo base, che è stato presentato solo ieri. Inoltre sottolinea l'esigenza di prevedere un termine più ampio per la presentazione degli emendamenti.


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Edmondo CIRIELLI (AN), nel replicare all'onorevole Suppa, sottolinea come nel corso del dibattito di ieri non sia stato preso nessun impegno in ordine ai tempi di approvazione del provvedimento. Sottolinea, anzi, la necessità che la Commissione sia più garantista o, comunque, che i membri della Commissione siano maggiormente coerenti quando proclamano il proprio garantismo. Occorre riflettere attentamente prima di introdurre nell'ordinamento norme che possono determinare una seria limitazione della libertà personale. Non è opportuno prevedere un termine per la presentazione degli emendamenti che scade poco prima dell'inizio dell'esame degli emendamenti medesimi: accorrono tempi più congrui.

Enrico BUEMI (RosanelPugno) pur ritenendo che le opinioni dei gruppi di opposizione debbano essere tenute nella massima considerazione, ricorda che i temi in esame sono stati già ampiamente dibattuti, anche prima di chiedere lo stralcio all'Assemblea. Se l'esigenza comune è di dare copertura giuridica a condotte caratterizzate da grave disvalore, non appare affatto opportuno che alcuni gruppi politici assumano un comportamento dilatorio.

Giuseppe CONSOLO (AN) nel replicare all'onorevole Buemi, ricorda che le disposizioni sulle molestie insistenti sono di primaria importanza per Alleanza nazionale e sottolinea come le richieste degli onorevoli Bongiorno e Cirielli, di concedere tempi più congrui per approfondire il contenuto degli emendamenti presentati prima che la Commissione inizi ad esaminarli, non sia affatto ostruzionistica. La richiesta di disporre di un tempo maggiore per apportare ulteriori miglioramenti al testo base non appare inopportuna. Il gruppo di Alleanza nazionale comunque non terrà comportamenti ostruzionistici.

Giancarlo LAURINI (FI) ritiene che sia importante concedere tempi congrui per gli approfondimenti, anche al fine di raggiungere una maggiore condivisione.

Carolina LUSSANA (LNP) nel replicare all'onorevole Buemi, sottolinea che i gruppi di opposizione non stanno affatto tenendo comportamenti dilatori. Rileva che se la maggioranza avesse davvero voluto pervenire ad una rapida approvazione delle disposizioni sulle molestie insistenti, avrebbero dovuto evitare l'esame contestuale con i delitti di omofobia. Che l'omofobia debba essere contrastata non vi è dubbio, ma l'estensione della legge Mancino non è lo strumento adatto per conseguire questo comune obiettivo. L'opposizione deve avere almeno un giorno in più per presentare emendamenti e per esaminare gli emendamenti che saranno presentati.

Gino CAPOTOSTI (Pop-Udeur) anche in considerazione dell'imminenza dell'esame della legge finanziaria, ritiene che non possa costituire un problema un breve spostamento del termine per la presentazione degli emendamenti.

Erminia MAZZONI (UDC) dichiara di non essere assolutamente d'accordo con l'accelerazione dell'esame del testo unificato appena approvato, che sarebbe determinato dalla fissazione del termine per gli emendamenti già dalla prossima settimana. Assicura tuttavia che, qualora venisse confermata la scelta del Presidente circa la presentazione degli emendamenti, il gruppo dell'UDC presenterà gli emendamenti necessari per migliorare il testo unificato. Ritiene opportuno ricordare che per altri provvedimenti, dopo l'adozione del testo base, si è prima discusso su tale testo e poi si è fissato il termine per la presentazione degli emendamenti. Nel caso in esame, l'esigenza di un confronto sul testo base appare del tutto evidente se solo si considera che l'articolo 3, relativo all'omofobia, pur rappresentando il punto più controverso del dibattito svoltosi in Commissione, è stato recepito dal relatore senza modificare in alcun punto la disposizione contenuta nel disegno di legge del Governo C. 2169-ter.

Pino PISICCHIO, presidente e relatore, ricorda di avere compiuto una scelta ben


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precisa sull'articolo 3. Il testo è stato mantenuto volutamente immutato rispetto a quello del disegno di legge governativo, in quanto si è ritenuto opportuno rimetterlo alla Commissione ed in particolare all'esame degli emendamenti che su di esso verranno presentati. Ritiene pertanto opportuno ribadire che da parte sua non vi è alcuna preclusione ad accogliere emendamenti migliorativi di tale disposizione, specialmente per eliminare qualsiasi rischio di introduzione nell'ordinamento reati di opinione o comunque fattispecie penali la cui formulazione sia indeterminata.
Tenendo conto delle richieste provenienti dai gruppi dell'opposizione, fissa il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 20 di mercoledì 21 novembre 2007. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Reati contro l'ambiente.
C. 2692 Governo, C. 25 Realacci, C. 49 Paolo Russo, C. 283 Pezzella, C. 1731 Balducci, C. 2461 Mazzoni e C. 2569 Franzoso.
(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'8 novembre 2007.

Pino PISICCHIO, presidente, avverte che il relatore ha presentato il nuovo emendamento 1.300 (vedi allegato 2). Ricorda poi che la seduta dell'8 novembre 2007 era stata rinviata per consentire ai membri della Commissione di approfondire taluni aspetti problematici del testo in esame, con particolare riferimento al rapporto tra le fattispecie di inquinamento ambientale, traffico illecito di rifiuti e traffico o abbandono di materiale nucleare.

Paola BALDUCCI (Verdi), relatore, ricorda che nella precedente seduta, con riferimento alla formulazione delle aggravanti previste dall'articolo 452-septies, era stato sollevato, tra l'altro, il problema della distinzione tra rifiuto pericoloso e rifiuto radioattivo. Precisa quindi che le due categorie di rifiuto sono nettamente distinte, anche sul piano delle definizioni normative. In base all'esperienza normativa e giurisprudenziale, il rifiuto radioattivo è connotato da una sua specifica eccezionale pericolosità, che ne giustifica una disciplina differenziata. Pertanto, non appare opportuno sopprimere l'aggravante di cui all'articolo 452-septies, comma 3.

Gaetano PECORELLA (FI) esprime perplessità sulle argomentazioni del relatore, in merito ai rifiuti radioattivi, ritenendo che debbano essere ricompresi nella più vasta categoria dei rifiuti pericolosi.

Paolo RUSSO (FI) sottolinea che non appare ancora chiara la logica dell'impianto normativo. In particolare, non comprende come si coordinino tra loro le aggravanti di cui ai commi quarto e quinto degli articoli 452-septies e la fattispecie di inquinamento ambientale punita dall'articolo 452-bis, rilevando che tali aggravanti non costituiscono altro che delle ipotesi di inquinamento. Per tale ragione dichiara di condividere l'emendamento 1.219 Contento, volto alla soppressione delle predetti aggravanti.

Il Sottosegretario Luigi LI GOTTI osserva che la fattispecie di cui all'articolo 452-septies si qualifica, tra l'altro, per il dolo specifico e l'elemento degli «ingenti quantitativi» di rifiuti, che invece non compaiono per il reato di cui all'articolo 452-bis.

Gaetano PECORELLA (FI), nel replicare al rappresentante del Governo, evidenzia che in realtà la condotta punita è per molti aspetti la stessa.

Paola BALDUCCI (Verdi), relatore, evidenzia che si sta discutendo su temi che sono stati già affrontati e discussi. Le fattispecie degli articoli 452-bis, 452-septies e 452-octies si distinguono per struttura e funzione. In particolare, l'articolo 452-bis prevede una fattispecie di pericolo, pensata


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per l'industria che immette nell'ambiente sostanze e energie, non necessariamente rifiuti. L'articolo 452-septies invece punisce l'illegittima circolazione dei rifiuti e presuppone, tra l'altro, il dolo specifico.

Enrico BUEMI (RosanelPugno) concorda con le osservazioni del relatore.

Gaetano PECORELLA (FI) esprime perplessità sulle motivazioni con le quali il relatore distingue le fattispecie in esame. Sottolinea come, ad esempio, la previsione tra le condotte di cui all'articolo 452-septies dello «abbandono» determini una sovrapposizione con la fattispecie di cui all'articolo 452-bis quando da tale abbandono derivi un inquinamento.

Paolo GAMBESCIA (PD-U) ritiene che le fattispecie di cui agli articoli 452-bis e 457-septies siano evidentemente diverse.

Manlio CONTENTO (AN) ritiene non convincenti le motivazioni del relatore. Il problema è che talune ipotesi aggravate dell'articolo 452-septies vanno a sovrapporsi all'articolo 452-bis, poiché vi è sostanziale corrispondenza fra «la compromissione durevole e rilevante» di cui all'articolo 452-septies, comma 4, coincide sostanzialmente con il «rilevante deterioramento» di cui all'aticolo 452-bis, comma 1. In tal caso si crea un concorso di norme senza che sia dato sapere come tale concorso possa essere risolto. Insiste quindi per l'approvazione del suo emendamento 1.219, che offre una ragionevole soluzione al problema.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti 1.219 Contento e 1.12 Gelmini, approva l'emendamento 1.116 (nuova formulazione) del relatore e respinge l'emendamento 1.221 Contento.

Paola BALDUCCI (Verdi), relatore, precisa che il suo nuovo emendamento 1.300 ha lo scopo di rendere coerente e razionale l'aumento di pena prevista dall'aggravante di cui al terzo comma dell'articolo 452-octies, che nel testo originario è limitata alla sola pena detentiva.

La Commissione approva l'emendamento 1.300 del relatore.

Manlio CONTENTO (AN) insiste per l'approvazione del suo emendamento 1.223, ritenendo inopportuna la configurazione, nell'articolo 452-novies, di una sorta di associazione ambientale mafiosa. Sarebbe invece preferibile la previsione di sanzioni specifiche per il caso in cui l'associazione a delinquere di cui all'articolo 416 del codice penale sia diretta a commettere reati ambientali. Per le associazione di stampo mafioso ritiene che sia sufficiente la legislazione speciale per punire in maniera adeguata il caso in cui tale tipo di associazione abbia tra i reati fine anche quelli ambientali.

Gaetano PECORELLA (FI) sottolinea la rilevanza delle osservazioni dell'onorevole Contento sull'articolo 452-novies. Ritiene che l'esame del predetto articolo, data la sua estrema delicatezza, dovrebbe essere accantonato.

Pino PISICCHIO, presidente, concordando sulla necessità di approfondire i profili problematici dell'articolo 452-nonies, propone di accantonare gli emendamenti 1.223 Contento, 1.13 e 1.14 Gelmini e 1.224 Contento.

La Commissione, dopo avere approvato la proposta di accantonamento del Presidente, respinge gli identici emendamenti 1.15 Gelmini e 1.226 Contento.

Manlio CONTENTO (AN), con riferimento all'articolo 452-decies, non condivide la configurazione di una fattispecie volta a punire la frode in materia ambientale, che in realtà altro non è se non un'ipotesi specifica di falso. Insiste quindi per l'approvazione del suo emendamento 1.225, volto invece a prevedere un aggravamento delle pene per i delitti di falso già previsti nel codice penale.


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La commissione respinge l'emendamento 1.226 Contento.

Pino PISICCHIO, presidente, in considerazione dell'imminenza delle votazioni in Assemblea, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 11.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 14 novembre 2007. - Presidenza del presidente Pino PISICCHIO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Luigi Li Gotti.

La seduta comincia alle 15.15.

Sui lavori della Commissione.

Erminia MAZZONI (UDC), in considerazione della circostanza che alcune agenzie di stampa hanno erroneamente riportato che il gruppo dell'UDC, nella seduta antimeridiana, ha votato a favore della proposta di testo unificato presentata dal relatore in materia di molestie insistenti e di discriminazione fondata sull'orientamento sessuale, ritiene necessario sottolineare che il proprio gruppo in realtà si è astenuto su tale proposta di testo unificato, mentre ha votato a favore della richiesta di stralcio dell'articolo 18 del disegno di legge C. 2169-ter, in materia di omofobia, presentata dall'onorevole Consolo.

Pino PISICCHIO, presidente, prendendo atto della precisazione dell'onorevole Mazzoni, osserva che il voto di astensione del gruppo dell'UDC sulla proposta di testo unificato è stato ben evidente alla Presidenza della Commissione, così come il voto a favore della proposta di chiedere lo stralcio dell'articolo 18 del disegno di legge C. 2169-ter.

Istituzione dell'ufficio per il processo, riorganizzazione funzionale dei dipendenti dell'Amministrazione giudiziaria e delega al Governo in materia di notificazione ed esecuzione di atti giudiziari, nonché registrazione di provvedimenti giudiziari in materia civile.
C. 2873 Governo.
(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 30 ottobre 2007.

Pino PISICCHIO, presidente, avverte che sono stati presentati emendamenti ed articoli aggiuntivi al disegno di legge in esame (vedi allegato 3). Invita, pertanto, il rappresentante del Governo ad esprimere il parere di competenza.

Lanfranco TENAGLIA (PD-U), relatore, raccomanda l'approvazione degli emendamenti da lui presentati, esprime parere favorevole sugli emendamenti Contento 1.8, Mazzoni 2.12 e Vitali 2.8, sugli articoli aggiuntivi Cogodi 5.01, 5.02, 5.03 e 5.04, sugli emendamenti Contento 7.2 e 9.1, mentre invita al ritiro degli emendamenti Palomba 1.9 e 2.4, Vitali 2.7, Scotto 5.10, Cogodi 5.2, Mazzoni 5.13, Scotto 5.9 e 5.8, Capotosti 5.3, Cogodi 5.1, Marinello 5.7 e Contento 7.6. Invita i presentatori ad un chiarimento della reale degli identici emendamenti Cogodi 3.11 e Vitali 3.10, diretti a sopprimere l'articolo 3 che disciplina un istituto da tutti considerato con favore e che nella prassi già ha visto dei tentativi di una sua introduzione, quale il tirocinio giudiziario, ritenendo che sia intenzione anche degli stessi presentatori dei predetti emendamenti pervenire ad un miglioramento della disciplina prevista nel disegno di legge piuttosto che ad una soppressione della medesima.

Manlio CONTENTO (AN) invita il Governo a chiarire la portata dell'emendamento


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5.4, che sostituisce l'articolo 5 del disegno di legge, il quale, a sua volta, costituisce una norma cardine dell'intero articolato.

Il Sottosegretario Luigi LI GOTTI osserva che l'emendamento 5.4 è dettato principalmente dalla sottoscrizione ed entrata in vigore del nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto Ministeri per il quadriennio normativo 2006-2009 e biennio economico 2006-2007. L'articolo 10, comma 4, di tale contratto, infatti, stabilisce che «tutte le procedure per i passaggi all'interno del sistema di classificazione già programmate, concordate o attivate sulla base del precedente CCNL del 16 febbraio 1999 sono portate a compimento, con le modalità di finanziamento previste da tale contratto, secondo i criteri già stabiliti in contrattazione integrativa», mentre il successivo comma 6 stabilisce che «nel quadro dei processi di razionalizzazione organizzativa e di miglioramento della funzionalità degli uffici e della qualità dei servizi all'utenza, le amministrazioni, in prima applicazione, possono effettuare, in via prioritaria, e con le procedure previste dal presente CCNL per i passaggi di area, la ricomposizione dei processi lavorativi per i profili della medesima tipologia lavorativa articolati su aree diverse».
Poiché la ratio sottesa alla disposizione in questione è di coniugare l'importante procedimento di riorganizzazione degli uffici con un corretto riconoscimento delle professionalità del personale dell'amministrazione giudiziaria, il cui sviluppo di carriera è rimasto da lungo tempo bloccato, e con un adeguato accesso dall'esterno di personale qualificato, per il conseguimento di tali risultati sono previsti un programma di assunzione dall'esterno, mediante concorso pubblico, di un importante contingente di personale dell'ex area C, posizione economica C1 (ora area terza, fascia retributiva F1) ed un percorso di valorizzazione delle professionalità esistenti, concertato con le organizzazioni sindacali rappresentative dei lavoratori, rispettoso degli insegnamenti della Corte costituzionale in materia.
In particolare, è necessario procedere ad una complessiva revisione delle dotazioni organiche alla luce dei compiti svolti e dell'elevata professionalità richiesta dalla modernizzazione dell'organizzazione del lavoro. L'istituzione dell'ufficio per il processo richiede infatti, per il suo corretto funzionamento, un maggior numero di professionalità elevate.
A tale fine, la nuova dotazione organica, anche con l'istituzione di un ruolo tecnico, viene allegata al presente provvedimento normativo straordinario, salve le successive rideterminazioni che si renderanno necessarie, da effettuare con gli strumenti ordinari, e la previsione dell'autorizzazione temporanea di eventuali posizioni soprannumerarie da riassorbire a seguito delle cessazioni dal servizio e dalle progressioni professionali previste nei commi successivi.
L'incremento delle dotazioni organiche del personale è necessario anche per attuare la stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato di cui all'articolo 1, commi 521 e 523, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (1.600 unità di personale circa, che prestano servizio da circa 10 anni negli uffici giudiziari in base alla normativa sui lavoratori socialmente utili ed a tempo determinato stratificatasi negli anni).
Nel quadro dei principi generali fissati dall'articolo 2 decreto legislativo n. 165 del 2001 e dell'interazione con le sfere di competenza attribuite alla contrattazione collettiva, le nuove disposizioni contrattuali collettive incidono significativamente sulla progressione professionale del personale, nel senso che: impongono la ricomposizione dei profili professionali articolati su aree diverse, attualmente piuttosto accentuata nell'ambito dell'amministrazione giudiziaria, in quanto interessa figure professionali centrali quali il cancelliere, l'ufficiale giudiziario, l'esperto informatico, l'ausiliario, l'esperto linguistico; autorizzano la conclusione delle procedure per i passaggi all'interno del sistema di


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classificazione previgente già programmate, concordate od attivate, procedure, nel caso concreto, collegate ad un abnorme contenzioso.
In tale quadro, si propone, in primo luogo, l'attuazione da parte del Ministero della giustizia, con risorse anche proprie e reperite nella presente legge, di una politica di nuove assunzioni dall'esterno, nel profilo professionale qualificante iniziale dell'area terza, mediante procedure concorsuali pubbliche, in conformità a quanto previsto nella programmazione di fabbisogno per il triennio, sino a 2.800 unità, oltre alla contestuale immissione in ruolo degli ulteriori 1.600 lavoratori circa, mediante la stabilizzazione dei lavoratori precari, secondo quanto previsto nell'ultima legge finanziaria (comma 3, lettera a).
Contestualmente, si propone l'attivazione delle procedure di progressione professionale tra le aree al fine di realizzare la descritta ricomposizione dei processi lavorativi per i profili professionali della medesima tipologia lavorativa, come prescritto dal nuovo CCNL e con le procedure da esso previste, nei limiti di spesa indicati, e da dettagliare in sede di contrattazione collettiva integrativa. Da ultimo viene proposta una norma transitoria che consente di portare a compimento le procedure di progressione professionale all'interno delle aree secondo l'ordinamento previgente non concluse; per realizzare tale passaggio sarà necessario concordare in sede di contrattazione integrativa modalità, appunto, di conclusione o sostituzione delle stesse, come programmato e concordato in una serie di accordi sottoscritti nella vigenza del precedente CCNL con le organizzazioni sindacali.

Pino PISICCHIO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.55.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Introduzione dell'azione collettiva risarcitoria a tutela dei consumatori.
C. 1289 Maran, C. 1330 Fabris, C. 1443 Poretti, C. 1495 Governo, C. 1662 Buemi, C. 1834 Pedica, C. 1882 Grillini e C. 1883 Crapolicchio.