VIII Commissione - Resoconto di mercoledì 21 novembre 2007


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INTERROGAZIONI

Mercoledì 21 novembre 2007. - Presidenza del vicepresidente Mauro CHIANALE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Laura Marchetti.

La seduta comincia alle 9.05.


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Variazione nella composizione della Commissione.

Mauro CHIANALE, presidente, comunica che il deputato Grazia Francescato torna a far parte della Commissione.

5-01636 Adenti: Meccanismi agevolativi per la riqualificazione energetica degli edifici.

Il sottosegretario Laura MARCHETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Francesco ADENTI (Pop-Udeur) si dichiara soddisfatto per la risposta puntuale e dettagliata, che recepisce le indicazioni contenute nel proprio atto di sindacato ispettivo, esprimendo il proprio compiacimento per il fatto che il disegno di legge finanziaria per il 2008 contenga misure, opportunamente in linea con le soluzioni prospettate dal Governo, capaci di consentire un forte ampliamento della platea di cittadini che possono godere delle agevolazioni fiscali per lavori di riqualificazione energetica degli edifici.

5-01734 Mariani: Procedura di infrazione comunitaria per l'affidamento del servizio idrico nella regione Marche.

Il sottosegretario Laura MARCHETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Raffaella MARIANI (PD-U), nel ringraziare il rappresentante del Governo per la tempestiva risposta, prende atto della precisazione in ordine al fatto che al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare non è pervenuta alcuna comunicazione formale circa la procedura d'infrazione comunitaria relativa alla vicenda posta in evidenza dal suo atto di sindacato ispettivo.
Nel ribadire, peraltro, che lo scopo di tale interrogazione è di fare chiarezza su una vicenda politicamente delicata, in una fase nella quale - anche in considerazione delle importanti norme inserite nel disegno di legge finanziaria per il 2008 - è indispensabile dare un nuovo assetto normativo al settore della gestione e dell'affidamento dei servizi idrici, ritiene che il Ministero sia chiamato ad una forte assunzione di responsabilità politica e che non possa sottrarsi al compito di esprimere chiare indicazioni politiche, capaci di orientare e di sostenere i gestori dei servizi idrici integrati e tutti coloro che operano sul territorio, con trasparenza e in adesione allo spirito e alle finalità della normativa in materia. Sotto questo profilo, ribadisce che, al di là dei dati formali relativi al ricevimento di comunicazioni ufficiali da parte degli organi comunitari, il Ministero dell'ambiente debba fare tutto quanto in suo potere per garantire una applicazione omogenea della normativa sul territorio nazionale ed evitare che si aprano - oltre a quella riferita nell'atto di sindacato ispettivo in esame - anche ulteriori, ingiustificate, procedure d'infrazione nei confronti dei gestori di servizi idrici integrati.

5-01740 Mancini: Rinvenimento di rifiuti nel comune di Cosenza.

Il sottosegretario Laura MARCHETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Giacomo MANCINI (RosanelPugno), nel ringraziare il rappresentante del Governo per la tempestiva risposta fornita, ricorda che all'origine del proprio atto di sindacato ispettivo vi è la ferma volontà di contrastare l'ingiustificabile campagna di odio che da tempo l'amministrazione comunale e, in particolare, l'assessore ai lavori pubblici del comune di Cosenza conducono contro il partito al quale appartengono i presentatori dell'interrogazione in titolo, nonché contro gli amministratori locali che hanno, in passato, provveduto alla realizzazione dei lavori in Viale Mancini.
Dichiara di comprendere le ragioni che hanno indotto il Ministero dell'ambiente a


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limitarsi, nell'immediato, a riportare la relazione fornita dal comune di Cosenza, ribadendo tuttavia l'assoluta necessità che sia fatta esplicitamente chiarezza sulle affermazioni rese circa il rinvenimento di «tonnellate di rifiuti» sotto il manto stradale di Viale Mancini. Ritiene, anzi, che proprio il contenuto della risposta fornita dal Governo configuri un'implicita smentita di tali affermazioni, se è vero che le presunte «tonnellate di rifiuti» si sono trasformate in qualche carta e sacchetto di plastica, in ritagli di tessuto e lattine, nonché in un paio di copertoni e di telai di carcasse. Nel segnalare, inoltre, l'opportunità che il Governo si attivi per verificare se le ditte incaricate dei lavori di smaltimento dei rifiuti rinvenuti abbiano tutti i requisiti richiesti, sia in termini di affidabilità sia in termini di possesso dei necessari elementi soggettivi per l'aggiudicazione dei lavori, preannuncia di voler assumere ulteriori iniziative in sede parlamentare, per fare piena luce sulla vicenda e per porre finalmente termine alla campagna di odio condotta contro il suo partito, che, più in generale, si risolve in una campagna contro la stessa città di Cosenza.

La seduta termina alle 9.25.

COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 21 novembre 2007.

Modifiche all'articolo 1 della legge 24 dicembre 1993, n. 560, in materia di alienazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
C. 2559 Velo.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 9.25 alle 9.55.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 21 novembre 2007. - Presidenza del presidente Ermete REALACCI indi del vicepresidente Mauro CHIANALE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Gianni Piatti.

La seduta comincia alle 14.05.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria per l'anno 2008).
C. 3256 Governo, approvato dal Senato.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2008 e bilancio pluriennale per il triennio 2008-2010.
C. 3257 e relative note di variazione C. 3257-bis e C. 3257-ter Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2008 (limitatamente alle parti di competenza).

Tabella n. 9: Stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2008.

Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture per l'anno finanziario 2008 (limitatamente alle parti di competenza).
(Relazione alla V Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

La Commissione inizia l'esame congiunto.

Ermete REALACCI, presidente, fa presente che lunedì 19 novembre sono stati assegnati il disegno di legge C. 3256 (Legge finanziaria 2008) e il disegno di legge C. 3257 (Bilancio dello Stato per il 2008 e Bilancio pluriennale per il triennio 2008-2010); pertanto, secondo quanto previsto dall'articolo 119, comma 6, del Regolamento, la Commissione dovrà sospendere ogni attività legislativa, fatte salve le attività dovute, finché non avrà espresso il parere di competenza sui predetti disegni di legge. La Commissione potrà, peraltro, procedere all'esame in sede referente e in sede consultiva dei disegni di legge di conversione dei decreti-legge,


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dei disegni di legge di ratifica e di recepimento di atti normativi comunitari, dei progetti di legge collegati alla manovra di finanza pubblica.
Avverte, quindi, che la VIII Commissione esaminerà congiuntamente il disegno di legge di bilancio ed il disegno di legge finanziaria, limitatamente agli stati di previsione di propria competenza: la Commissione è chiamata, infatti, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, a trasmettere alla V Commissione una relazione - con contestuale nomina di un relatore che potrà partecipare alle sedute di quella Commissione - per ciascuno stato di previsione di competenza e connesse parti del disegno di legge finanziaria.
Ricorda che la Commissione procederà dapprima all'esame preliminare dei provvedimenti in titolo, concluso il quale passerà alle votazioni, che avranno luogo partitamente con riferimento ai singoli stati di previsione ed alle connesse parti del disegno di legge finanziaria. La Commissione, oltre ad essere chiamata a trasmettere una relazione alla V Commissione, esaminerà anche gli eventuali emendamenti riferiti alle parti di sua competenza dei disegni di legge finanziaria e di bilancio.
Precisa che le votazioni si svolgeranno nel seguente ordine: saranno posti in votazione dapprima gli emendamenti riferiti allo stato di previsione di competenza, successivamente quelli riferiti alle connesse parti del disegno di legge finanziaria e, quindi, gli eventuali ordini del giorno. A tale proposito, ricorda che debbono essere presentati presso la Commissione tutti gli ordini del giorno, tranne quelli attinenti all'indirizzo globale della politica economica e finanziaria, che sono presentati direttamente in Assemblea.
Segnala, inoltre, che la presentazione degli emendamenti è disciplinata dalle regole previste dall'articolo 121 del Regolamento. In particolare, rammenta che debbono essere presentati presso la Commissione di settore, per quanto riguarda il disegno di legge di bilancio, gli emendamenti compensativi all'interno di un singolo stato di previsione, mentre, per quanto concerne il disegno di legge finanziaria, possono essere presentati gli emendamenti che riguardano esclusivamente le singole parti di competenza della Commissione di settore e che comportino variazioni compensative in tale ambito. Fa presente, inoltre, che non possono essere presentati emendamenti cosiddetti «a scavalco» tra disegno di legge finanziaria e disegno di legge di bilancio, per cui gli emendamenti presentati debbono trovare la propria compensazione necessariamente all'interno del disegno di legge cui si riferiscono.
Segnalato, infine, che l'esame dei provvedimenti in titolo proseguirà nelle sedute di domani e dovrà concludersi entro la giornata di martedì 27 novembre 2007, avverte conseguentemente che, al fine di organizzare compiutamente i lavori della Commissione, proporrà nella odierna riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che il termine per la presentazione di eventuali emendamenti ai documenti di bilancio sia fissato per le ore 11.30 di lunedì 26 novembre 2007.

La Commissione prende atto.

Salvatore MARGIOTTA (PD-U), relatore, rileva preliminarmente che svolgerà unitariamente la propria relazione sui provvedimenti in titolo, distinguendo tuttavia il complesso delle misure nelle quali si estrinseca la manovra di bilancio nei tre grandi settori (infrastrutture, ambiente e protezione civile) di competenza della VIII Commissione.
Con riferimento al settore delle infrastrutture, rileva che lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture per il 2008 reca spese per complessivi 4.158,6 milioni di euro, con un incremento, rispetto alle previsioni assestate 2007, di 72,7 milioni di euro, di cui 3.538,5 milioni di euro, pari a circa l'85 per cento delle spese totali del Ministero, per la parte capitale, e 620,1 milioni di euro, pari a circa il 15 per cento delle spese totali, per la parte corrente. L'analisi per missioni


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evidenzia che i principali settori di intervento del Ministero ricadono nella missione 14 (infrastrutture pubbliche e logistica), con 3.122,1 milioni di euro, e nella missione 19 (casa e assetto urbanistico), con 953,1 milioni di euro. Nell'ambito della missione 14, buona parte delle risorse sono concentrate nel programma 14.3 (opere strategiche) con 1.200,5 milioni di euro (+189,4 milioni di euro rispetto al 2007, di cui 93,6 derivanti dal rifinanziamento del programma infrastrutture operato dall'articolo 63 del ddl finanziaria) e nel programma 14.4 (sistemi ferroviari locali) con 815,4 milioni di euro (+10 milioni di euro rispetto al dato assestato). Tali programmi concentrano, quindi, circa il 65 per cento delle risorse della missione. Segnala, inoltre: il programma 14.1 (Edilizia statale), che reca risorse per 333,0 milioni di euro (+16 milioni di euro rispetto al 2007); il programma 14.5 (Sistemi idrici, idraulici ed elettrici), che contiene risorse per 181,6 milioni di euro, di cui 145, 4 milioni - sul capitolo 7187 - per l'aggiornamento degli studi sulla laguna di Venezia, con particolare riguardo ad uno studio di fattibilità delle opere necessarie ad evitare il trasporto nella laguna di petroli e derivati e a studi ed opere volti al riequilibrio idrogeologico della laguna stessa; il programma 14.6 (Sistemi portuali ed aeroportuali), con risorse pari a 320,1 milioni di euro (+3,1 milioni di euro rispetto al 2007); il programma 14.7 (sistemi stradali ed autostradali), con risorse pari a 254,9 milioni di euro (-38,2 milioni di euro rispetto al 2007), concentrate prevalentemente nel capitolo 7500 con 129,3 milioni di euro sul Fondo per la realizzazione sistema autostradale. Fa presente che l'altra missione su cui è concentrato circa il 23 per cento delle risorse assegnate al Ministero in termini di competenza è la missione 19 (casa e assetto urbanistico) con 953,1 milioni di euro (+24,9 milioni di euro rispetto al 2007). Nell'ambito di tale missione, lo stanziamento complessivo è suddiviso tra due programmi: il programma 19.2 (politiche abitative) con 501,8 milioni di euro (+13,4 milioni di euro rispetto al 2007) ed il programma 19.3 (politiche urbane e territoriali) con 451,4 milioni di euro (+11,5 milioni di euro rispetto al 2007). Relativamente al primo di questi due programmi, evidenzia gli stanziamenti insistenti prevalentemente sui seguenti capitoli: capitolo 1690, con 208,2 milioni di euro, per il Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione; capitolo 1701, con 212,3 milioni di euro, quali contributi in conto interessi a favore di istituti, cooperative e comuni; capitolo 7439, con 30 milioni di euro, per spese per la realizzazione di un Piano straordinario di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata. Quanto al programma relativo alle politiche urbane e territoriali, gli stanziamenti principali riguardano le spese per investimenti e sono concentrate prevalentemente sui seguenti capitoli: capitolo 7188, con circa 159 milioni di euro, quali annualità per gli interventi di competenza degli enti locali; capitolo 7386, con 35 milioni di euro, per la ricostruzione della Valle del Belice; capitolo 7657, con 172,1 milioni di euro, sul Fondo per l'attuazione degli interventi per Roma capitale. Quanto ai residui passivi, segnala che la loro consistenza presunta, al 1o gennaio 2008, è valutata complessivamente in 5.208,5 milioni di euro e che rispetto al dato assestato 2007 si registra una consistente diminuzione dei residui, pari a 2.961 milioni di euro.
Con riferimento, poi, agli stanziamenti relativi alle infrastrutture che insistono nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella n. 2), ricorda che si tratta di trasferimenti - di parte corrente ed in conto capitale - che per la missione 14 assommano a 792 milioni di euro e per la missione 19 ammontano a 106,8 milioni di euro. In particolare, rileva che lo stanziamento relativo alla missione 14 è quasi interamente assorbito dal capitolo 7464 «Somma da erogare per interventi in materia di edilizia sanitaria pubblica», mentre, per quanto riguarda la missione 19, la quasi totalità degli stanziamenti è concentrata sul capitolo 7536 «Fondo per la concessione di contributi relativi agli interventi da realizzare dagli enti locali


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per il risanamento ed il recupero dell'ambiente e per la tutela dei beni culturali», ai sensi dell'articolo 1, comma 28, della legge n. 311 del 2004. Segnala, infine, che all'interno della missione 13 (diritto alla mobilità), nell'ambito del programma 13.8 (Sostegno allo sviluppo del trasporto) figura il capitolo 7372 «Contribuiti in conto impianti da corrispondere all'Anas Spa per la realizzazione di un programma di investimenti per lo sviluppo e ammodernamento delle infrastrutture», con 1.560 milioni di euro, ai sensi dell'articolo 1, comma 1026, della legge n. 296 del 2006.
Quanto all'articolato del disegno di legge finanziaria per il 2008, segnala anzitutto l'articolo 24, comma 3, che dispone la soppressione del Fondo per la riqualificazione urbana dei comuni, peraltro già dichiarato incostituzionale con la sentenza della Corte costituzionale n. 16 del 10-16 gennaio 2004. Da tale abrogazione deriva un miglioramento dei saldi di finanza pubblica, valutato in 20 milioni di euro per gli anni 2008 e 2009. Ricorda, inoltre, che il successivo comma 5 del medesimo articolo 24 consente, per l'anno 2008, i seguenti utilizzi dei proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni edilizie: per una quota non superiore al 25 per cento per il finanziamento di spese correnti; per una quota non superiore ad un ulteriore 25 per cento esclusivamente per spese di manutenzione ordinaria del verde, delle strade e del patrimonio comunale.
Sottolinea, poi, il particolare rilievo dell'articolo 63 (Finanziamento delle infrastrutture di preminente interesse nazionale. Legge obiettivo), che, al comma 1, autorizza la concessione di contributi quindicennali di 99,6 milioni di euro a decorrere da ciascuno degli anni 2008, 2009 e 2010 per la prosecuzione degli interventi di realizzazione delle opere strategiche di cui alla legge n. 443 del 2001. Tale finanziamento quindicennale corrisponde, in termini di volume attivabile, a circa 3,29 miliardi di euro. Rileva, peraltro, che lo stanziamento disposto dal comma in esame è pari alla metà di quello previsto nell'Allegato infrastrutture al DPEF e pone un serio problema in termini di fabbisogno finanziario residuo per il completamento del programma di infrastrutture strategiche. Segnala, inoltre, che lo stesso comma 1 autorizza i seguenti contributi quindicennali: 1 milione di euro, a decorrere rispettivamente dall'anno 2008 e dall'anno 2009, per il completamento della realizzazione delle opere infrastrutturali della Pedemontana di Formia; 5 milioni di euro, a decorrere rispettivamente dall'anno 2008 e dall'anno 2009, per la prosecuzione degli interventi di ricostruzione nelle zone del Molise e della provincia di Foggia colpite dal sisma del 2002, che andranno ad integrare quelli previsti dalla finanziaria 2007. Su questo punto richiama, peraltro, l'attenzione della Commissione ad una attenta riflessione sull'opportunità di porre in essere idonei meccanismi di monitoraggio e controllo della qualità, del rigore e dell'efficacia della spesa autorizzata. Sottolinea, inoltre, che esiste un analogo, sia pur limitato, problema di proroga di misure previste dalla legge finanziaria per il 2007 a favore dei territori della Basilicata e della Campania colpiti dal terremoto degli anni '80, sul quale preannuncia la possibile presentazione di proposte emendative. Ricorda, infine, che il comma 2 del citato articolo 63 destina una quota fino a 50 milioni di euro delle risorse disponibili a legislazione vigente per il programma straordinario di edilizia residenziale pubblica alla prosecuzione degli interventi di ricostruzione della valle del Belice distrutta dal terremoto del 1968, di cui all'articolo 1, comma 1010, della legge n. 296 del 2006.
Richiama, quindi, l'articolo 64, che autorizza una spesa di 400.000 euro per il 2008 e di 700.000 euro per quattordici anni a decorrere dal 2009 per la prosecuzione degli interventi infrastrutturali previsti per i «XVI Giochi del Mediterraneo», che si terranno a Pescara nel 2009, nonché l'articolo 66, che autorizza una spesa di 0,4 milioni di euro per quattordici anni a decorrere dal 2008 per la prosecuzione degli interventi infrastrutturali


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previsti per i Campionati mondiali di nuoto di Roma del 2009. Allo stesso tempo, ritiene importante il contenuto dell'articolo 65, che autorizza la costituzione, presso la gestione separata della Cassa depositi e prestiti, di un apposito Fondo di garanzia per le opere pubbliche (FGOP), nonché dell'articolo 67, commi da 2 a 7, che dispone interventi in materia di edilizia scolastica, penitenziaria e sanitaria.
Ritiene, poi, utile segnalare che l'articolo 68 valorizza meccanismi di cosiddetto «federalismo infrastrutturale» per la realizzazione di reti autostradali, previste dagli strumenti di programmazione vigenti, con innovative modalità di gestione dell'autostrada A4, nel tronco Venezia-Trieste. Esso, in particolare, prevede che le funzioni ed i poteri di soggetto concedente ed aggiudicatore attribuiti all'ANAS possono essere trasferiti, con decreto del Ministro delle infrastrutture, ad un soggetto di diritto pubblico appositamente costituito in forma societaria e partecipato dall'ANAS stessa e dalle regioni interessate o da un soggetto da esse interamente partecipato. Al contempo, sottolinea che l'articolo 98, introdotto nel corso dell'esame presso l'altro ramo del Parlamento, prevede l'istituzione, per l'anno 2008, presso il Ministero dell'economia e delle finanze, di un «Fondo nazionale per il risanamento degli edifici pubblici», per il finanziamento degli interventi finalizzati ad eliminare i rischi per la salute pubblica derivanti dalla presenza di amianto negli edifici pubblici. Valuta, peraltro, di analoga importanza l'articolo 139, che disciplina l'attività di liquidazione dell'Agenzia Torino 2006.
Intende, inoltre, soffermarsi sul contenuto dell'articolo 138, che reca disposizioni in materia di arbitrato per le pubbliche amministrazioni, gli enti pubblici economici e le società pubbliche, il quale - di fatto - vieta gli arbitrati in relazione ai contratti pubblici aventi ad oggetto lavori, forniture e servizi, e, in particolare, impedisce l'inserimento di clausole compromissorie in tutti i contratti ovvero, relativamente ai medesimi contratti, la sottoscrizione di eventuali compromessi. Al riguardo, riconosce che tale articolo risulta piuttosto controverso, poiché si basa su una posizione fondata del Governo, esplicitamente illustrata nella relazione introduttiva, ma che investe anche profili di una certa delicatezza. Ricorda, peraltro, che l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici ha inviato una apposita segnalazione al Parlamento su tale argomento, esprimendo talune perplessità sulla disposizione in questione; giudica, pertanto, opportuno prospettare una possibile soluzione alternativa, che, in luogo della totale soppressione dell'istituto, preveda di demandare tutte le questioni alla Camera arbitrale, ivi inclusi i poteri di nomina del terzo arbitro e di regolazione delle tariffe, in modo che sia fissato un apposito tetto ai compensi.
Passando allo stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, contenuto nella Tabella n. 9, fa presente che esso reca spese per complessivi 1.596,1 milioni di euro, con un incremento, rispetto alle previsioni assestate 2007, di 172,5 milioni di euro (pari al 12,1 per cento), concentrato esclusivamente nelle spese di conto capitale. L'analisi per missioni evidenzia che i principali settori di intervento del Ministero ricadono nella missione 18 (sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente), con 1.420,4 milioni di euro (pari a circa l'81 per cento delle spese complessive del Ministero), e nel programma 17.3 (Ricerca in materia ambientale), con 111,1 milioni di euro. Segnala, in particolare, in relazione al programma 18.1 (Conservazione dell'assetto idrogeologico), che quasi la metà dello stanziamento di competenza relativo a tale programma è concentrata nel capitolo 8640, istituito in seguito al trasporto di fondi dal capitolo 7090 in relazione alle disposizioni recate dall'articolo 80 del disegno di legge finanziaria. Lo stanziamento iscritto nel capitolo 8640 per l'attuazione di piani strategici nazionali e di intervento per la mitigazione del rischio idrogeologico e per favorire forme


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di adattamento dei territori, inoltre, è pari a 200 milioni di euro. Rammenta, inoltre, che le spese attinenti al programma 18.5 (Sviluppo sostenibile) insistono prevalentemente sul capitolo 7981 «Fondo rotativo per il finanziamento delle misure di riduzione delle immissioni dei gas ad effetto serra», con 190 milioni di euro (circa il 65 per cento del totale complessivo del programma).
Richiamati gli stanziamenti relativi all'ambiente inclusi nella Tabella n. 2, passa a illustrare le disposizioni recate dal disegno di legge finanziaria in materia di ambiente. In proposito, segnala che i commi 1 e 2 dell'articolo 27 contengono una disposizione di indirizzo diretta alla razionalizzazione dell'organizzazione amministrativa degli enti territoriali, e in particolare alla soppressione o accorpamento di enti, agenzie, organismi che svolgano le medesime funzioni - o parte di esse - esercitate dagli enti territoriali. Il comma 3 dello stesso articolo, introdotto nel corso dell'esame presso l'altro ramo del Parlamento, prevede l'obbligo, per le regioni, nell'esercizio delle rispettive prerogative costituzionali in materia di organizzazione e gestione del servizio idrico integrato e del servizio di gestione integrata dei rifiuti, fatte salve le competenze del Ministero dell'ambiente, in ottemperanza agli obblighi comunitari, di procedere entro il 1o luglio 2008, fatti salvi gli affidamenti e le convenzioni in essere, alla rideterminazione degli ambiti territoriali ottimali per la gestione dei medesimi servizi.
Osserva che l'articolo 45, attraverso l'introduzione di una lettera aggiuntiva al comma 1112 dell'articolo 1 della legge n. 296 del 2006, include tra le misure prioritarie da finanziare con il Fondo rotativo per l'erogazione di finanziamenti a tasso agevolato per l'attuazione del Protocollo di Kyoto, quelle relative alle pratiche di gestione forestale sostenibile, attuate con interventi volti a ridurre l'impoverimento delle riserve di carbonio nei suoli forestali e nelle foreste. Inoltre, l'articolo 80, al comma 1, prevede l'adozione, da parte del Ministro dell'ambiente, di piani strategici e di intervento per la mitigazione del rischio idrogeologico e per favorire forme di adattamento dei territori. L'attuazione di tali piani deve avvenire d'intesa con le regioni e gli enti locali interessati e tenuto conto dei piani di bacino. Rileva, poi, che il comma 2 dello stesso articolo prevede l'istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente, di un fondo per la promozione delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica attraverso il controllo e la riduzione delle emissioni inquinanti e climalteranti, e per la promozione della produzione di energia elettrica da solare termodinamico, mentre il comma 3 prevede l'istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente, di un fondo per la promozione di interventi di riduzione e prevenzione della produzione di rifiuti e per lo sviluppo di nuove tecnologie di riciclaggio. Tale fondo è in particolare finalizzato alla sottoscrizione di accordi di programma, alla formulazione di bandi pubblici da parte del Ministro dell'ambiente per la promozione degli interventi di riduzione e prevenzione della produzione di rifiuti e per lo sviluppo di nuove tecnologie di riciclaggio. Rammenta, quindi, che il comma 4, al fine di potenziare le attività di vigilanza e controllo in materia di ambiente marino e costiero, anche attraverso azioni di sicurezza operativa e di informazione, autorizza il Ministero dell'ambiente ad avvalersi di strutture specialistiche del Reparto ambientale marino del Corpo delle capitanerie di porto-Guardia costiera, mentre il comma 6 autorizza la spesa di 5 milioni di euro per l'anno 2008 per l'istituzione e il finanziamento di nuove aree marine protette. Infine, il comma 7 del citato articolo 80 prevede apposite misure ai fini della riqualificazione e valorizzazione economica del territorio della regione fluviale del fiume Po e della crescita del turismo.
Richiama, poi, il comma 1 dell'articolo 81, che istituisce, presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, un apposito un fondo per la forestazione e la riforestazione di aree


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incolte, al fine di ridurre le emissioni di CO2, e per la realizzazione di aree verdi in zone urbane e periurbane per migliorare la qualità dell'aria nei comuni a maggiore crisi ambientale e per tutelare la biodiversità. Al contempo, il comma 2 dello stesso articolo destina 2 milioni di euro a valere sulle risorse del fondo previsto dal comma 1, per l'istituzione e la gestione del Registro nazionale dei serbatoi di carbonio e per la gestione dell'Inventario nazionale delle foreste di carbonio (IFNI), in attuazione del Protocollo di Kyoto, ratificato con legge n. 120 del 2002 e della delibera CIPE n. 123 del 2002. Infine, segnala che l'articolo 122, commi da 1 a 3, introduce misure per sostenere i giovani laureati e le nuove imprese innovatrici del Mezzogiorno, nonché per la gestione delle quote di emissione di gas serra.
Passa, quindi, ad illustrare le parti relative ad interventi di protezione civile, segnalando che nella Missione 8 (Soccorso civile) sono inclusi due programmi di interesse della VIII Commissione, collocati nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella n. 2): si tratta dei programmi 8.4 «Interventi per pubbliche calamità» (in cui sono iscritti 129,6 milioni di euro) ed 8.5 «Protezione civile» (con una dotazione di 1.750,8 milioni di euro). Le principali voci di spesa relative al programma 8.5 «Protezione civile» riguardano il capitolo 7443 per l'ammortamento dei mutui contratti dalle regioni a seguito di eventi calamitosi (con 807,5 milioni di euro), il capitolo 7446 per le spese relative alle ricorrenti emergenze relative alle varie calamità (299,5 milioni di euro), ed il capitolo 7447 «Fondo relativo agli investimenti del Dipartimento della Protezione civile» (535,2 milioni di euro). Ricorda, inoltre, che l'articolo 42 del disegno di legge finanziaria introduce una serie di disposizioni volte a «chiarire alcune modalità procedurali in occasione del passaggio delle competenze a seguito della cessazione dello stato di emergenza» conseguente al sisma del 1997 che ha colpito le due regioni delle Marche e dell'Umbria.
Dichiara, da ultimo, l'intenzione di illustrare alla Commissione anche altre parti del disegno di legge finanziaria, che - pur non essendo di stretta competenza della VIII Commissione - investono comunque ambiti di intervento di particolare rilievo. Si sofferma, anzitutto, sugli articoli 2 e 9, che dettano norme in tema di detrazione ICI per la prima casa, per canoni di locazione, per carichi di famiglia e altre detrazioni, nonché in materia di proroga al 2008-2010 della detrazione per le ristrutturazioni immobiliari, delle agevolazioni per la riqualificazione energetica degli edifici, delle aliquote ridotte per atti di trasferimento di immobili in aree di edilizia residenziale, oltre che in tema di detrazioni d'imposta per spese di formazione dei docenti delle scuole e per i canoni di locazione studenti fuori sede. Richiama, poi, le disposizioni di cui all'articolo 9, commi 64-69, che disciplina il fondo per le vittime dell'amianto, di cui pone in evidenza gli aspetti altamente positivi.
Ricordato il contenuto degli articoli 10 e 11, rispettivamente in materia di trasporto pubblico locale e di mobilità alternativa nei centri storici, per i quali prospetta possibili soluzioni normative migliorative, illustra gli articoli 50, 52, 53, 54, 55 e 56, che dettano importanti disposizioni in tema di fonti energetiche rinnovabili. In particolare, i commi 1 e 2 dell'articolo 50 intervengono sulla contestata questione degli incentivi alle fonti energetiche rinnovabili recata dai commi 1117-1120 dell'articolo 2 della legge finanziaria per il 2007; ricorda, quindi, che l'aspetto critico di tali disposizioni era di mantenere ferma l'incentivazione anche a favore degli «impianti autorizzati e di cui sia stata avviata concretamente la realizzazione» anteriormente all'entrata in vigore della stessa legge finanziaria, compresi i contributi cosiddetti «CIP6». Le nuove norme stabiliscono ora che i finanziamenti e gli incentivi di cui al secondo periodo del comma 1117 dell'articolo 1


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della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007), sono concessi ai soli impianti realizzati ed operativi; risulterebbero dunque esclusi gli impianti solo autorizzati, in costruzione o «in collaudo».
Rileva, altresì, che l'articolo 53 risulta, nel complesso, molto positivo, in quanto detta norme per facilitare la diffusione di fonti energetiche rinnovabili, eliminando talune inutili lungaggini procedurali; tuttavia, osserva che un aspetto delicato è contenuto al punto h) del testo, che intende precisare che l'autorizzazione all'impianto energetico non può prevedere né essere subordinata a misure di compensazione, non soltanto a favore delle regioni e delle province, ma anche dei comuni e delle comunità montane, mentre la definizione del corrispettivo dovuto agli enti locali per la volontaria assegnazione di diritti di utilizzo di aree demaniali viene rimessa alla Commissione provinciale prevista dall'articolo 41 del decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327. Si tratta, a suo avviso, di una disposizione da rivedere, anche mediante apposite proposte emendative.
Esprime, infine, la propria soddisfazione per il contenuto dell'articolo 143, che finalmente esonera dai limiti ai prelevamenti dalla Tesoreria statale anche gli enti parco nazionali, dando in tal modo una positiva risposta alle istanze più volte sollecitate dalla VIII Commissione.

Il sottosegretario Gianni PIATTI prende atto della articolata relazione svolta, riservandosi la possibilità di intervenire al termine dell'esame preliminare.

Ermete REALACCI, presidente, nel ringraziare il relatore per la puntualità e la completezza del lavoro svolto, ritiene di dover sottoporre all'attenzione della Commissione alcune questioni di carattere generale, che - seppure non tutte strettamente attinenti alle competenze della Commissione stessa - costituiscono, a suo giudizio, un terreno importante di verifica e di valutazione del contenuto complessivo della manovra di bilancio per il 2008.
In particolare, esprime una forte preoccupazione per la «scomparsa» dal testo, nel corso dell'esame al Senato, delle risorse che il Governo si era impegnato a mettere a disposizione delle Ferrovie dello Stato per l'acquisto di mille treni per il trasporto dei cittadini lavoratori pendolari e, dunque, per il rafforzamento del trasporto ferroviario locale. A suo giudizio, si trattava di una delle misure più innovative e strategiche per combattere la congestione stradale e le emissioni inquinanti che provengono dal trasporto su gomma e ritiene che la Commissione debba impegnarsi a fondo per porre rimedio a questa grave mancanza. Segnala, inoltre, la necessità di riproporre, in coerenza con le proposte contenute nella relazione sui cambiamenti climatici approvata dalla Commissione nello scorso mese di giugno, l'inserimento nel disegno di legge finanziaria, accanto agli incentivi per la sostituzione di dispositivi ed elettrodomestici obsoleti ed energivori, di limiti temporali stringenti per la stessa messa in commercio di tali apparecchiature. In questo senso, ritiene necessario prevedere, insieme alla conferma e alla estensione degli incentivi già previsti dalla finanziaria 2007, l'introduzione di specifici divieti per la vendita, a partire dal 2010, degli elettrodomestici obsoleti e delle lampade a incandescenza.
Infine, richiamando le giuste osservazioni segnalate a suo tempo dal deputato Mariani, sollecita il Governo alla necessità di un puntuale «rendiconto» sulle modalità di spesa delle risorse stanziate in materia ambientale, anche al fine di porre la Commissione nella condizione di valutare l'azione del Governo diretta a rafforzare e ad affermare pienamente le nuove politiche ambientali e di lotta ai cambiamenti climatici. Ritiene, peraltro, che la Commissione debba porre una particolare attenzione al tema della difesa del suolo, anche in ragione del fatto che il ritardo nella predisposizione e nella sottoposizione al Parlamento del provvedimento correttivo della parte del cosiddetto «codice ambientale» che si


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occupa della materia, e il conseguente indebolimento del ruolo e dell'azione delle Autorità di bacino, rischiano di compromettere la capacità di affrontare con politiche efficaci tale delicato e rilevante tema.
Preso atto, quindi, dell'andamento dei lavori odierni, fa presente che occorre ora interrompere l'esame del provvedimento in titolo, per passare allo svolgimento dell'audizione informale, già convocata, di rappresentanti dell'ANAS.
Sospende, pertanto, la seduta, avvertendo che essa riprenderà al termine della prevista riunione dell'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi.

La seduta, sospesa alle 14.45, è ripresa alle 16.

Gianpiero BOCCI (PD-U) osserva preliminarmente che, se si guardasse al disegno di legge finanziaria fuori dalle polemiche di schieramento, tutti i gruppi dovrebbero riconoscere che si tratta di un provvedimento innovativo e apprezzabile per quanto riguarda le politiche ambientali. Richiama in proposito, in via esemplificativa, il dato oggettivo dell'aumento del 12 per cento delle risorse complessivamente disponibili per le politiche del settore e le chiare e innovative scelte effettuate in favore delle fonti rinnovabili. Intende, inoltre, segnalare alla Commissione e al relatore le seguenti questioni: la prima riguarda la forte richiesta, proveniente dai produttori di energia da fonti rinnovabili, per una incisiva azione di semplificazione delle procedure burocratiche e per il rafforzamento e l'adeguamento degli strumenti - soprattutto regionali - di programmazione degli interventi nel settore, al fine di garantire tempi certi e procedure amministrative snelle; la seconda questione riguarda la necessità, già segnalata lo scorso anno, di scomputare le risorse impiegate dagli enti locali per fronteggiare disastri e calamità naturali da quelle comprese ai fini della fissazione dei limiti prescritti dal Patto interno di stabilità. Ritiene, infatti, che sia intollerabile e ingiusto che, oltre ai danni provocati dalla calamità naturale, i comuni debbano sopportare anche la «beffa» di vedere ricompresse nel Patto di stabilità le risorse impiegate per la protezione dei cittadini. Memore dell'esperienza negativa dello scorso anno, invita, quindi, il relatore a prendere subito gli opportuni contatti con i componenti della V Commissione, affinché tale questione sia affrontata e risolta positivamente.
Infine, segnala all'attenzione del relatore l'importanza delle misure contenute nel disegno di legge finanziaria per il 2008 a favore delle vittime dell'amianto, misure che riguardano migliaia di lavoratori e di cittadini e che hanno un grande valore sociale e civile. Nel prendere atto positivamente di tali misure, richiama il relatore ad un'opera di vigilanza e di attenzione, affinché tali misure vengano confermate e, se possibile, rafforzate nel corso della discussione della manovra di bilancio.

Romolo BENVENUTO (PD-U) si associa anzitutto alle considerazioni critiche rivolte dal presidente sulla «scomparsa», dal testo del disegno di legge finanziaria, delle risorse annunciate fin da febbraio 2007 dal Governo per l'ammodernamento e il potenziamento del trasporto ferroviario dei lavoratori pendolari. Ritiene, al riguardo, che questo sia un problema non del relatore, ma della maggioranza e dell'intera Commissione, e che questa debba adoperarsi con decisione, sul piano politico, affinché le misure e le risorse inizialmente previste nel disegno di legge finanziaria vengano riproposte e tradotte in legge. Ritiene, inoltre, opportuno richiamare l'attenzione della Commissione e del relatore sulle disposizioni che, nella qualità di relatore in sede consultiva sul disegno di legge di conversione del decreto legge n. 159 del 2007, ha cercato - purtroppo, senza successo - di far tradurre in norme legislative. In particolare, sottolinea la portata e il valore delle misure per il rinnovamento del parco degli elettrodomestici obsoleti ed energivori - sia di quelle sul versante degli incentivi che di quelle sul versante dei divieti - e richiama le


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tematiche relative all'affermazione, sul piano normativo, del concetto di filiera corta nella produzione di energia con biomasse e le problematiche connesse alla proposta di istituire, per così dire «dall'alto», tre nuovi parchi nazionali in Sicilia, in particolar modo per quanto concerne la garanzia che tale proposta non si traduca in un ostacolo per l'istituzione di ulteriori parchi e in un depauperamento delle risorse complessivamente destinate al sistema dei parchi nazionali.
Segnala, infine, la questione - di carattere esclusivamente tecnico - rappresentata dalla divergente formulazione, ai commi 70 e 72 dell'articolo 9 del disegno di legge finanziaria, dell'ambito di intervento per la realizzazione di opere in ambito portuale. Al riguardo, segnala l'esigenza che l'espressione usata al comma 72 - che si riferisce ad interventi «nei e per i porti» - sia replicata in modo identico anche al comma 70.

Franco STRADELLA (FI), nel riconoscere al relatore di avere svolto una esposizione introduttiva molto articolata e approfondita, intende in questa sede segnalare talune questioni legate al contenuto del disegno di legge finanziaria e, più in generale, alle misure da introdurre al suo interno per correggerne e integrarne alcuni specifici punti. In primo luogo, ricorda che l'attuale scadenza per il corrente programma «Contratti di quartiere» è prevista per il 31 dicembre 2007; al riguardo, segnala l'opportunità che - non essendo ancora stato pubblicato il decreto attuativo in materia - tale data possa essere utilmente prorogata. Sottolinea, inoltre, l'esigenza di rendere meno generica l'attuale formulazione della disposizione di cui all'articolo 24, comma 5, del disegno di legge finanziaria, che prevede la destinazione di determinate quote percentuali degli oneri di urbanizzazione a spese correnti o a spese di manutenzione ordinaria del verde, delle strade e del patrimonio comunale. In proposito, ritiene che le percentuali richiamate non possano riferirsi all'ammontare complessivo degli oneri di urbanizzazione, bensì alle risorse residuali di tali oneri, al netto delle spese per opere di urbanizzazione primaria.
Osserva, poi, che occorre prestare la massima attenzione all'articolo 138 del disegno di legge finanziaria, che prevede la totale eliminazione degli arbitrati, segnalando che la soluzione individuata con tale testo rischia di creare seri problemi all'ordinato funzionamento dei lavori infrastrutturali e, in particolare, di mettere una vera e propria «pietra tombale» sui vigenti istituti di partecipazione dei privati al finanziamento di opere pubbliche. A tal fine, auspica l'individuazione di scelte alternative, che evitino di accogliere, in modo semplicistico, l'idea di una completa abolizione dell'istituto arbitrale.
Dichiara, infine, di non comprendere le ragioni per le quali la legge finanziaria per il 2007 abbia fissato per le nuove costruzioni l'obbligo di messa in opera dei soli pannelli fotovoltaici, considerato che occorre lasciare ai privati la facoltà di scegliere anche strumenti diversi, che siano comunque finalizzati al raggiungimento di obiettivi di risparmio energetico in edilizia. Auspica, pertanto, che sia possibile intervenire su questa materia, per allargare l'ambito di scelta delle fonti energetiche rinnovabili da utilizzare in edilizia, che possano essere ulteriori rispetto al solo fotovoltaico.

Mauro CHIANALE, presidente, richiama anzitutto l'esigenza di adottare una apposita proposta emendativa nell'ambito del disegno di legge finanziaria, che modifichi il contenuto dell'articolo 21-bis del decreto-legge n. 159 del 2007 (che ha destinato parte delle relative risorse al programma «Contratti di quartiere»), in corso di conversione in sede parlamentare, in modo da garantire che tutti gli accordi di programma, ratificati dai consigli comunali entro il 31 dicembre 2007 per la realizzazione di interventi di edilizia residenziale per le Forze dell'ordine, siano ammessi al finanziamento. Segnala, inoltre, al relatore l'opportunità di approfondire la questione relativa agli incentivi per l'utilizzazione di impianti di riscaldamento ecocompatibili, ritenendo


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opportuna una loro estensione, oltre che agli impianti a gas, anche a impianti che utilizzano altri sistemi combustibili, a partire dalle biomasse.

Paolo CACCIARI (RC-SE), nel ringraziare il relatore per il lavoro svolto, ritiene anzitutto opportuno sottolineare che la manovra finanziaria per il 2008 rappresenta un vero e proprio livello di svolta sugli aspetti di carattere ambientale, fornendo importanti elementi di incoraggiamento per l'impegno profuso in questa direzione della maggioranza. Giudica, peraltro, essenziale porre in evidenza talune criticità del disegno di legge finanziaria approvato dal Senato, soffermandosi in particolare sull'articolo 27, che obbliga le regioni alla rideterminazione degli ambiti territoriali ottimali per la gestione dei servizi in materia di rifiuti e di acque. Al riguardo, infatti, osserva che la razionalizzazione delle strutture prevista dal citato articolo, ispirata ad un principio di gestione economica più che sociale, se può avere un senso nel campo dei rifiuti, non può essere applicata all'acqua, per la quale va mantenuto il riferimento ai bacini idrogeologici, che sono gli unici soggetti in grado di operare una coerente pianificazione territoriale.
Sottolinea, poi, che le positive misure in materia di energia e di clima, pur ampiamente presenti nella manovra finanziaria, continuano a marciare separate tra di loro: in particolare, la sua impressione è che non si riescano a porre in connessione gli interventi sulle fonti rinnovabili - che riguardano prevalentemente aspetti legati alle competenze del Ministero dello sviluppo economico - e le altre misure relative al Protocollo di Kyoto.
Allo stesso tempo, intende evidenziare i potenziali rischi connessi alle norme finalizzate allo snellimento delle procedure amministrative, che debbono - a suo avviso - essere certamente incoraggiate, ma prestando attenzione a non oltrepassare, soprattutto nel settore dell'urbanistica e della pianificazione territoriale, i limiti invalicabili posti in capo alle competenze delle istituzioni locali, nel pieno rispetto del principio di gestione democratica. Ritiene, infine, necessario sollecitare il relatore a compiere ogni possibile sforzo per recuperare uno spazio di intervento in materia di parchi nazionali, acquisendo almeno la disponibilità del Ministero competente a finanziare in misura adeguata il sistema delle aree protette e, in particolare, l'eventuale istituzione di nuovi parchi nazionali, tra i quali segnala quelli di Portofino e della Laguna di Venezia.

Guido DUSSIN (LNP) ritiene anzitutto opportuno che il disegno di legge finanziaria possa essere integrato con la concreta realizzazione di un impegno - già assunto dal Governo con l'accoglimento di specifici ordini del giorno in Assemblea - relativo all'individuazione di finanziamenti aggiuntivi per iniziative analoghe a quelle contenute agli articoli 64 e 66, riguardanti i Giochi del Mediterraneo e i Campionati mondiali di nuoto: si riferisce, in particolare, all'esigenza di sostenere adeguatamente alcuni interventi infrastrutturali destinati alla realizzazione di iniziative a livello mondiale poste in essere da altre federazioni, per i quali auspica la disponibilità del relatore. Dichiara, inoltre, la propria contrarietà rispetto ad interventi infrastrutturali di carattere speciale contenuti nel disegno di legge finanziaria, come quelli per le aree metropolitane, che introducono principi redistributivi poco chiari, o quelli per il comune di Venezia, che promuovono iniziative di natura settoriale. Al contrario, invita la Commissione a sostenere con convinzione ogni possibile meccanismo di incentivazione dei sistemi di viabilità, ivi inclusi i progetti di cosiddetto «federalismo infrastrutturale».
Si riserva, in conclusione, di predisporre apposite proposte emendative sugli argomenti richiamati, preannunciando che il suo gruppo valuterà l'atteggiamento da assumere rispetto alla manovra finanziaria anche alla luce della disponibilità che il relatore e i gruppi di maggioranza vorranno fornire rispetto alle opportune modifiche e integrazioni del testo.


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Mauro CHIANALE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.35.

AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 21 novembre 2007.

Audizione di rappresentanti dell'ANAS nell'ambito dell'esame degli schemi di convenzione unica autostradale tra l'ANAS SpA e le Società autocamionale della Cisa SpA, autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova SpA e autostrade di Venezia e Padova SpA (atti nn. 187, 188 e 189).

L'audizione informale è stata svolta dalle 14.45 alle 15.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 21 novembre 2007.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.45 alle 16.