X Commissione - Mercoledì 21 novembre 2007


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ALLEGATO 1

Decreto-legge 180/2007: Differimento termini in materia di autorizzazione integrata ambientale (C. 3199 Governo)

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La X Commissione attività produttive, commercio e turismo,
esaminato il disegno di legge recante conversione in legge del decreto-legge 30 ottobre 2007, n. 180, recante differimento di termini in materia di autorizzazione integrata ambientale e norme transitorie, così come risultante dagli emendamenti approvati dalla Commissione di merito;
rilevato che appare imprescindibile, attraverso il differimento recato dal provvedimento, evitare la chiusura dei numerosi impianti, stimati in oltre 8.500, soggetti alla richiesta di autorizzazione integrata ambientale;
sottolineata la necessità di prevedere misure adeguate per fronteggiare l'inerzia degli organi competenti all'individuazione delle autorità preposte, e valutando quindi positivamente, in ultima istanza, il possibile esercizio da parte delle autorità centrali del potere sostitutivo;
sollecitando la Commissione competente, in via generale, a valutare la possibilità di prevedere modalità adeguate per evitare eccessivi costi per adempimenti di carattere burocratico a carico delle imprese nella fase di predisposizione delle domande di autorizzazione,
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente osservazione:
a) considerato che il provvedimento in esame prevede un'importante proroga in materia di autorizzazione ambientale, valuti la Commissione di merito la possibilità di ampliare parzialmente l'ambito dell'intervento normativo prevedendo anche il differimento del termine di cui all'articolo 281, comma 2, del decreto legislativo n. 152 del 2006 (cosiddetto «codice ambientale») al fine di porre le imprese interessate nelle condizioni di presentare in tempi congrui le domande di autorizzazione all'esercizio degli impianti di essiccazione ubicati nelle aziende agricole, che soltanto a partire dall'anno passato sono stati assoggettati alle disposizioni sulle emissioni nell'ambiente.


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ALLEGATO 2

5-01792 Fava ed altri: Competenze dell'ICE sui controlli di qualità dei prodotti ortofrutticoli.

TESTO DELLA RISPOSTA

L'attività di controllo di conformità dei prodotti ortofrutticoli, svolta dall'ICE come funzione propria, fino al marzo 2001 e, su base convenzionale, fino al 30 aprile 2006, è stata sottratta all'Istituto dalla legge n. 57 del 2001.
Poiché precise norme comunitarie stabiliscono che tale compito deve comunque essere svolto, senza possibilità di deroga, in base al decreto ministeriale 28 dicembre 2001 ed al decreto legislativo 10 dicembre 2002, n. 306 le competenze dell'attività di controllo sul mercato interno e nelle fasi di import ed export venivano rimessa alle Regioni e alle Province autonome, identificando l'ICE quale Organismo in grado di continuare tale attività nella fase transitoria necessaria alla organizzazione delle strutture tecniche regionali, mediante una apposita convenzione stipulata con, l'AGEA.
Il periodo transitorio, che doveva limitarsi ad un anno, si è procrastinato nel tempo poiché le Regioni non disponevano di adeguate strutture atte ad assicurare un controllo capillare dei prodotti in questione, che continuava ad essere effettuato dall'ICE, tramite i suoi addetti, in attesa che venisse definito il passaggio di tale personale tecnico, unitamente al passaggio delle funzioni.
Successivamente, nel 2005, con il decreto n. 22 del 28 febbraio 2005, convertito nella legge n. 71 del 29 aprile 2005, le funzioni inizialmente destinate alle Regioni, venivano assegnate ad AGECONTROL SpA, con la decisione di trasferire da ICE a AGECONTROL SpA anche le risorsa umane e finanziarie relativa allo svolgimento dei controlli.
Anche in questa fase l'ICE veniva chiamata ad assicurare l'attività di controllo per consentire ad AGECONTROL di dotarsi, di una propria strutturazione organizzativa adeguata. L'ICE cessava tale attività a far data dall'ultima convenzione con AGECONTROL il 30 aprile 2006, provvedendo a chiudere i 29 Punti di Controllo, dove operavano ben ottanta dipendenti, che venivano temporaneamente allocati presso gli uffici regionali dell'Istituto, nella cui area di competenza agivano i menzionati Punti di controllo.
Attualmente l'ICE sta comunque continuando le attività:
di controllo qualitativo su fiori recisi e piante ornamentali nella fase di importazione e di esportazione (come da decreto ministeriale del 10 febbraio 1976 e del 20 ottobre 1979 dell'allora Ministero del commercio estero);
controllo qualitativo sulle banane all'importazione, come da incarico attribuito dall'allora Ministero dell'agricoltura e delle foreste con nota n. E597 del 1996);
controllo qualitativo nella fase di esportazione per i prodotti ortofrutticoli a norme speciali tecniche sottoposti a Marchio INE.

Nell'attesa dell'emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in base alla legge n. 71 del 2005, l'ICE ha sottoscritto un protocollo d'intesa con AGECONTROL, assegnando temporaneamente a tale società parte del personale interessato; ha avviato corsi di aggiornamento e di riqualificazione del rimanente personale, al fine di agevolarne la riconversione in altre attività dell'Istituto ed ha


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assegnato ai dieci agronomi professionisti compiti specifici nell'ambito dell'attività dell'Istituto, in aggiunta alle residuali finzioni di controllo sulle banane, sui fiori recisi e sui prodotti a norme speciali tecniche. Le attività di cui sopra riguardano anche la consulenza e assistenza per l'attività di marketing dei prodotti agroalimentari sui mercati esteri, indagini di mercato su detti prodotti, attività promozionale a favore di prodotti agricoli e agroalimentari sui mercati esteri, nonché attività di protezione dei marchi di qualità DOP, DOC e IGP.
Tutte attività altamente qualificate e tuttora svolte concretamente dal personale ICE, prima chiamato a svolgere i controlli di cui sopra.
È infine da evidenziare che, nonostante il diretto e reiterato interessamento di questo Ministero alla questione, la situazione stenta a trovare una soluzione, in quanto la Presidenza del Consiglio e il Ministero dell'economia e finanze chiamati a svolgere un'opera di mediazione ai fini dell'adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di trasferimento, non hanno ancora risolto le questioni riguardanti le risorse finanziarie destinate al passaggio del personale da ICE a AGECONTROL.
Ad ogni buon fine occorre precisare che l'indennità di funzione e i livelli differenziati previsti per gli agronomi sono istituti contrattuali stabiliti solo per i professionisti, in base al CCNL. Tale indennità di funzione è collegata al ruolo di appartenenza e, quale obbligo contrattuale, l'ICE seguita ad erogarla agli agronomi (peraltro di fatto in via di esaurimento; saranno sole 6 unità a fine 2008). Inoltre, per quanto concerne l'attribuzione di livelli differenziati di professionalità relativi all'area professionale degli agronomi, il consiglio di Amministrazione ICE ha sospeso la selezione interna a n. 3 posti di II livello differenziato nella citata area professionale.