XII Commissione - Resoconto di giovedì 22 novembre 2007


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SEDE CONSULTIVA

Giovedì 22 novembre 2007. - Presidenza del vicepresidente Dorina BIANCHI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Serafino Zucchelli.

La seduta comincia alle 9.05.

Norme di attuazione del Protocollo del 23 luglio 2007 su previdenza, lavoro e competitività per favorire l'equità e la crescita sostenibili, nonché ulteriori norme in materia di lavoro e previdenza sociale.
Nuovo testo C. 3178 Governo.
(Parere alla XI Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 21 novembre 2007.


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Dorina BIANCHI, presidente, comunica che è stata presentata una proposta di parere del relatore sul nuovo testo (vedi allegato 1), nonché una proposta di parere alternativa (vedi allegato 2).

Donato Renato MOSELLA (PD-U), relatore, richiama i contenuti del testo in esame, soffermandosi diffusamente sui profili di competenza della Commissione e richiamando l'attenzione dei colleghi sulle specifiche modifiche apportate al testo dalla XI Commissione. Illustra quindi la proposta di parere favorevole da lui predisposta, in relazione alla quale evidenzia il richiamo ivi contenuto alle disposizioni del disegno di legge destinate a promuovere la sicurezza dei lavoratori nel settore agricolo, in coerenza con i principi ispiratori della legge 3 agosto 2007 n. 123, alle previsioni in materia di benefici ai lavoratori esposti all'amianto ed a quelle sul recupero del potere di acquisto degli indennizzi erogati dall'INAIL per danno biologico. Sottolinea quindi l'assoluto rilievo dei principi ispiratori della delega al Governo sul riordino della normativa in materia di occupazione femminile. Reputa opportune le modifiche apportate dalla Commissione di merito all'articolo 12 del testo, che novellano il decreto legislativo 25 febbraio 2000, n. 61, come modificato dal decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, inserendovi un nuovo articolo 12-bis, recante misure di tutele a favore dei lavoratori del settore pubblico e privato affetti da patologie oncologiche.

Domenico DI VIRGILIO (FI) esprime una valutazione complessivamente negativa sul provvedimento in esame e presenta una proposta di parere contrario sul medesimo testo. Nel dettaglio dell'articolato, paventa che le previsioni di cui all'articolo 6, in materia di benefici previdenziali per esposizione all'amianto, producano incongrui aumenti della spesa pubblica. In ordine all'articolo 7, sostiene che sarebbe stato preferibile un intervento di più ampio respiro, esteso a tutte le categorie che potrebbero beneficiare di una rivalutazione degli indennizzi per danno biologico, e non solo a quelle contemplate dalla disposizione in oggetto. Esprime altresì evidenti riserve sulle previsioni di cui all'articolo 10 del testo, che producono di fatto una irragionevole discrasia tra la regolamentazione degli invalidi totali e quella dei portatori di un handicap parziale. Contesta l'efficacia e l'adeguatezza, in termini di capienza delle risorse, dei fondi istituiti a favore delle politiche giovanili e ritiene in conclusione velleitarie le disposizioni di cui all'articolo 28 del testo, tese a promuovere aleatori interventi di sostegno a favore dell'occupazione femminile. Comunica che la proposta di parere alternativa, da lui presentata a nome del suo gruppo, è stata predisposta d'intesa con i rappresentanti dei gruppi di AN e dell'UDC.

Dorina BIANCHI, presidente, avverte che la proposta di parere alternativa verrà posta in votazione solo ove non fosse approvata quella del relatore.

Katia ZANOTTI (SDpSE), intervenendo in sede di dichiarazioni di voto, esprime una valutazione favorevole sul contenuto della proposta di parere presentata dal relatore. Avanza tuttavia rilievi critici in ordine alle modifiche apportate al testo dalla commissione di merito, che reputa non pienamente condivisibili in quanto sembrano prefigurare un arretramento dell'equilibrio generale del provvedimento che, ricorda, nella sua versione originaria corrisponde agli indirizzi fissati nel programma dell'Unione e costituisce peraltro la trasposizione dei contenuti del Protocollo del 23 luglio 2007 su previdenza, lavoro e competitività. Pur ribadendo pertanto, a nome del suo gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere del relatore, manifesta ulteriori riserve sulla disciplina del lavoro a chiamata, che risulta essere stata introdotta dalla commissione di merito nel testo in esame e sulla quale il giudizio non può che essere negativo.

Daniela DIOGUARDI (RC-SE) si associa alle considerazioni espresse dal deputato


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Zanotti. Dichiara il proprio voto favorevole sulla proposta di parere del relatore pur evidenziando altresì la presenza nel nuovo testo licenziato dalla commissione di merito di una serie di profili critici ed elementi peggiorativi rispetto alla versione originaria del disegno di legge presentato dal Governo, di cui evidenzia i principi ispiratori volti alla promozione della equità sociale, del sostegno alle donne, ai giovani, alle classi sociali meno garantite. Auspica, in conclusione, che non vi sia un ulteriore regressione dei contenuti del provvedimento nel proseguo dell'esame.

Luigi CANCRINI (Com.It) stigmatizza la circostanza che la commissione debba esprimere ad horas un parere su un testo che ha subito modifiche non marginali e sulle quali sarebbe stato utile svolgere più meditate riflessioni.

Donato Renato MOSELLA (PD-U) fa notare che la proposta di parere da lui predisposta ed illustrata all'inizio della seduta richiama, e ne fornisce una specifica valutazione, talune delle modifiche apportate al testo dalla commissione di merito.

Dorina BIANCHI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, pone quindi in votazione la proposta di parere del relatore.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2008).
C. 3256 Governo, approvato dal Senato.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2008 e bilancio pluriennale per il triennio 2008-2010.
C. 3257 e relative note di variazione C. 3257-bis e C. 3257-ter Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (limitatamente alle parti di competenza).

Tabella n. 15: Stato di previsione del Ministero della salute.

Tabella n. 18: Stato di previsione del Ministero della solidarietà sociale.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti in oggetto, rinviato nella seduta del 21 novembre 2007.

Dorina BIANCHI, presidente, avverte che nelle sedute odierne della Commissione si svolgerà la discussione sui documenti di bilancio.

Katia ZANOTTI (SDpSE) esprime un giudizio complessivamente favorevole sui documenti di bilancio in oggetto. Osserva che la finanziaria per il 2008 contempla una serie di misure ed intervinti particolarmente apprezzabili e condivisibili finalizzati alla tutela ed al sostegno delle fasce sociali più deboli. Richiama al riguardo le politiche di salvaguardia a favore dei cosiddetti «incapienti», gli incentivi prospettati in favore dell'innovazione alla ricerca, le misure tese alla riduzione fiscale in materia di disciplina delle locazioni e delle connesse detrazioni, gli interventi a favore delle fasce di reddito più basse. Ricorda altresì lo sforzo profuso dal Governo nel tentativo di attivare un percorso normativo volto al rafforzamento della semplificazione amministrativa dei procedimenti e delle attività svolte dalle pubbliche amministrazioni. Pur rilevando che il quadro di risorse disponibili non consente di approntare interventi strutturali o di portata tale da superare compiutamente le molteplici ed articolate problematiche che affliggono lo stato sociale nel suo complesso, apprezza l'intendimento del Governo di privilegiare lo sviluppo e l'equità sociale nel Paese; fa notare al riguardo che specifici temi sono stati sottoposti a particolare attenzione, quali le misure di sostegno ed investimento a favore dei giovani, tra cui richiama la previsione di mille euro di detrazione fiscale per i


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giovani che prendono in locazione un'abitazione. Si sofferma poi sulla previsione introdotta nel corso dell'esame della finanziaria al Senato relativa alla destinazione dell'extragettito a favore di dipendenti delle pubbliche amministrazioni, come si prevede all'articolo 1, comma 4. Tra le novità sulle politiche sociali sottolinea l'esonero della tassa di concessione governativa sui cellulari per i soggetti affetti da sordità, nonché l'esonero del canone RAI per gli ultra settantacinquenni. Richiama quindi le disposizioni relative alla detrazione IRPEF sulle spese sostenute per gli asili nido e i servizi all'infanzia. Esprime apprezzamento per l'istituzione del registro dei dottori chiropratici; ravvisa al riguardo l'opportunità di introdurre una analoga disposizione anche per gli osteopati, mentre in relazione agli emotrasfusi ritiene utile attivare un coordinamento con quanto disposto in materia dal «collegato fiscale». In relazione all'articolo 84 della finanziaria, commi 1 e 2, auspica l'inserimento di una più efficace previsione di tutela per il personale precario della Croce Rossa. A tal fine ritiene non convincente la previsione secondo cui si procede al graduale assorbimento dei suddetti lavoratori presso le regioni sulla base di apposito protocollo stipulato con le regioni medesime. Si domanda cosa accadrebbe nell'ipotesi in cui le regioni non possano attivare risorse a favore dei circa ottocento lavoratori precari cui si riferisce la disposizione in oggetto. Avanza al riguardo la richiesta al Governo di prendere una chiara posizione su tale vicenda. Si sofferma quindi su un particolare aspetto che ritiene non ben definito e da verificare ulteriormente: si tratta della previsione per il 2008 della soppressione dei ticket. Pur esprimendo apprezzamento per tale previsione, ritiene necessario non porre in correlazione tale misura con le disposizioni afferenti alla riduzione dei costi della politica. Ritiene inopportuno prefigurare una connessione diretta tra la soppressione dei ticket e la riduzione dei gettoni di presenza e delle indennità dei rappresentanti degli enti locali. Sottolinea peraltro che non si registra alcuna certezza sulla copertura finanziaria degli interventi tesi alla riduzione dei ticket sanitari e ritiene inoltre politicamente improprio presupporre che il complessivo sistema della rappresentanza politica degli enti locali dia necessariamente luogo ad inefficienze sprechi delle risorse pubbliche.

Roberto ULIVI (AN), intervenendo sull'articolo 82, comma 6, della finanziaria, fa presente che appare incongruo il tetto di spesa farmaceutica in considerazione dell'approvazione, da parte della Camera, del decreto legge n. 159 del 2007. Al riguardo rileva che l'ammontare delle percentuali della spesa farmaceutica convenzionata (13 per cento) e della spesa farmaceutica non convenzionata (3 per cento) presenti nella legge finanziaria sono diverse da quelle previste nel decreto fiscale, che precisamente ammontano rispettivamente al 14 per cento ed al 2,4 per cento. Sottolinea che, di fatto, si diminuisce la spesa per la farmaceutica territoriale in quanto, contemplando nella stessa anche la distribuzione diretta e quella per conto dei farmaci, si è avuto un incremento solo dell'1 per cento, cioè dal 13 al 14 per cento, mentre i dati in possesso dell'AIFA, anche se incompleti perché non tutte le regioni li hanno trasmessi, dimostrano che la cifra da incrementare avrebbe dovuto essere almeno dell'1,37 per cento. Rileva che una differenza dello 0,37 sulla spesa complessiva del Servizio sanitario nazionale incide in modo non certo lieve. Per quanto riguarda l'articolo 75, evidenzia che il frazionamento regionale dei 700.000 euro previsti inizialmente per il Centro Nazionale Trapianti appare incongruo sotto il profilo teorico, in quanto la sicurezza della rete trapiantologia non può essere considerata di competenza regionale, inoltre non possono sussistere venti «sicurezze» diverse; tale sistema riduce inoltre la cifra ad un ammontare tanto esiguo da non aver rilievo nel bilancio territoriale, mentre il Centro Nazionale può gestire in modo più mirato le risorse. Osserva che, a fronte di un interessamento del Governo nei riguardi dei trapianti, non si registra analoga attenzione a favore del


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Centro Sangue che pure ha notevoli difficoltà e necessità. Pur apprezzando lo sforzo del Governo nel prendere in considerazione diversi aspetti del mondo sanitario, sottolinea lo scarso interesse mostrato verso le liste d'attesa, che ancora attendono validi meccanismi di abbattimento, nonché verso il precariato della sanità. In ordine all'articolo 82 della finanziaria, sebbene reputi apprezzabile l'intendimento di realizzare risparmi di spesa mediante il riutilizzo dei farmaci integri nella loro confezione, esprime riserve sul meccanismo del recupero degli stessi ad opera delle famiglie, anche se in assistenza domiciliare, perché non può esservi certezza della corretta conservazione o che non siano stati a contatto con fonti di calore.

Giacomo BAIAMONTE (FI) esprime una valutazione decisamente negativa sui documenti di bilancio in oggetto, soprattutto in relazione alla proclamata volontà di procedere, con la presente manovra, ad una riduzione dell'imposizione fiscale. Tale velleitario intendimento, afferma, non produce altro che una limitazione della quota di risorse destinate alle regioni ed agli enti locali, il che indurrà le autonomie territoriali ad ulteriori aumenti della leva fiscale mediante l'innalzamento dei tributi locali. Richiama a tal proposito la decisione ventilata da talune amministrazioni comunali di aumentare l'IRAP e l'IRPEF. Pur apprezzando l'impegno del Governo di commissariare le regioni che si sono dimostrate poco virtuose nell'affrontare i nodi della spesa pubblica nel settore sanitario, stigmatizza la possibilità delle medesime regioni di dar luogo, nella propria autonomia, ad aumenti della pressione fiscale connessa ai tributi di loro competenza. In relazione alla necessità di procedere ad una razionalizzazione del Servizio sanitario nazionale, soprattutto in relazione al coordinamento con le regioni, richiama casi esemplari accaduti nella regione da cui proviene, ed in particolare cita specifici casi accaduti a soggetti che non possono più fruire dei servizi di assistenza familiare in quanto non più previsti dall'attuale normativa relativa ai livelli essenziali di assistenza (LEA). In relazione all'articolo 75 del testo della finanziaria, si sofferma sulla situazione in cui versa la rete trapiantologica nel Paese. Rammenta che prima dell'approvazione della legge sui trapianti n. 91 del 1999 esistevano soltanto due centri per i trapianti; solo successivamente è stato istituito, e rammenta di esserne stato propugnatore, il Centro nazionale trapianti. Valuta negativamente l'assegnazione in finanziaria di 700 mila euro a favore del sistema dei trapianti nazionale. Ritiene assolutamente deficitaria e carente l'attuale modalità organizzativa centralizzata della rete trapianti e lacunosa l'informatizzazione del sistema. Specifica al riguardo che il Centro nazionale trapianti dispone di una limitata informatizzazione delle lista di attesa, che riguarda cioè i soli trapianti di pediatria, e non anche per tutti gli altri casi. Tale discrasia provoca di fatto la presenza di una molteplicità di centri regionali, circa venti, con conseguente mancanza di coordinamento e sistematicità nella gestione di tali problematiche. Osserva poi che non si è ancora risolta la questione del consenso al prelievo di organi. Al riguardo rammenta la apprezzabile legge sulla donazione degli organi in caso di morte celebrale. Fa notare che la predetta legge sui trapianti contempla l'istituto del silenzio-assenso al prelievo di organi, tuttavia la relativa previsione non è ancora stata attuata a causa della mancata emanazione dei relativi decreti legislativi delegati. Sottolinea quindi che riveste particolare rilievo la questione relativa all'inserimento nelle facoltà universitarie di medicina dell'insegnamento di bioetica, in relazione alla quale ha presentato una proposta di legge alla VII Commissione. In ordine all'articolo 79, esprime riserve sulle previsioni ivi contenute a favore della ricerca nel settore sanitario, in quanto trattasi di norme destinate esclusivamente alla categoria dei giovani. Ricorda che la ricerca richiede strumenti di coordinamento, centri di ricerca, promozione delle esperienze e competenze acquisite, oltre che incentivi ai


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giovani. Ravvisa quindi l'esigenza di potenziare ed estendere la platea dei destinatari delle risorse, che risultano peraltro carenti rispetto alle esigenze della ricerca nel settore sanitario. Ricorda al riguardo i passi avanti compiuti negli Stati Uniti nel settore della bioetica dalla ricerca medica in relazione alle cellule staminali, resi possibili dalle ingenti risorse destinate al settore.

Dorina BIANCHI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.

Giovedì 22 novembre 2007. - Presidenza del vicepresidente Dorina BIANCHI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Serafino Zucchelli.

La seduta comincia alle 14.35.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2008).
C. 3256 Governo, approvato dal Senato.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2008 e bilancio pluriennale per il triennio 2008-2010.
C. 3257 e relative note di variazione C. 3257-bis e C. 3257-ter Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (limitatamente alle parti di competenza).

Tabella n. 15: Stato di previsione del Ministero della salute.

Tabella n. 18: Stato di previsione del Ministero della solidarietà sociale.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti in oggetto, rinviato nella seduta antimeridiana odierna.

Luigi CANCRINI (Com.It) sostiene che la legge finanziaria presentata dal Governo e modificata dal Senato risulta ancora pesantemente condizionata da vincoli e scelte di tipo economicistico. Apprezza, tuttavia, la difesa del sistema sanitario nazionale; l'aumento, moderato ma significativo, del fondo per le attività sociali; l'attenzione nuova proposta ai problemi dei non autosufficienti, dei giovani, delle famiglie e dei bambini. Preannuncia che il suo gruppo presenterà alcuni emendamenti su temi particolarmente significativi: l'estensione alle vittime del thalidomide dei risarcimenti previsti per i danneggiati dalle emotrasfusioni infette; il mantenimento delle norme che mantengono livelli adeguati di presenza degli insegnanti di sostegno per l'inserimento degli handicappati nella scuola; l'obbligo di offrire a tutti i detenuti tossicodipendenti trattamenti residenziali presso strutture in convenzione con il servizio sanitario nazionale; la stabilizzazione del lavoro svolto fino ad oggi in modo precario dagli infermieri attivi nelle carceri; l'adeguato e necessario finanziamento del passaggio, a lungo auspicato, delle attività della medicina penitenziaria al sistema sanitario nazionale: un passaggio che deve tener conto delle carenze gravissime in tema di assistenza e cura dei detenuti con problemi psichiatrici e di tossicodipendenza. Raccogliendo proposte emerse nella Commissione Bicamerale per l'Infanzia, evidenzia che il suo gruppo proporrà inoltre di garantire la detraibilità delle spese sostenute dalle famiglie che adottano bambini di altri paesi, l'aumento a cinque mesi dei congedi parentali previsti per le coppie affidatarie, il potenziamento del Fondo per l'Infanzia e l'Adolescenza e la previsione, al suo interno, di progetti affidati ai grandi Comuni e alle Province di progetti specificatamente destinati ad una azione di contrasto all'evasione scolastica e allo scivolamento nella delinquenza minorile in quelle zone del paese in cui tali fenomeni con maggiore continuità si manifestano. Fa notare che l'interesse manifestato per tali proposte


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da molti esponenti della maggioranza permette di ritenere che potranno ottenersi importanti risultati a favore dei più deboli.

Mariella BOCCIARDO (FI) si sofferma preliminarmente sulle previsioni relative alla riduzione del costo dell'ICI sulla prima casa. Osserva che l'articolo 2, dal comma 1 al 3, prevede, oltre alle detrazioni già fissate dallo stato e oltre a quelle già deliberate in sede comunale, un'ulteriore detrazione, che è fissata nella misura dell'1,33 per mille della base imponibile e comunque per un importo non superiore a 200 euro su base annua. Rileva che tale detrazione sulla prima casa abbatterà il gettito dell'ICI di 823 milioni di euro. Si chiede al riguardo chi rifonderà i comuni di queste mancate risorse. Lo Stato, sottolinea, nonché i contribuenti. Osserva poi che la prevista riduzione dell'imposta, in media, sarà di 50,2 euro per ogni famiglia che abita nella casa di proprietà. Sostiene però che nel 2007, in base ai bilanci preventivi dei comuni capoluogo, lo sblocco delle addizionali ha aumentato il prelievo a famiglia di 60 euro. Il che crea delle evidenti distorsioni. Dal punto di vista del prelievo locale la detrazione ICI è un ristorno parziale dell'impennata sull'IRPEF attuata lo scorso anno. Ritiene che l'ICI sulla prima casa vada soppressa, in quanto tassa iniqua e fiscalmente scorretta, penalizza ogni anno solo chi ha risparmiato per acquistare la prima casa e permette ai comuni un prelievo tributario che incide solo su una parte dei cittadini. In sostanza, chi è proprietario della prima casa, finanzia il maggior reddito tributario del comune. Ben altra cosa sarebbe se, in regime di federalismo fiscale, ognuno partecipasse in base al proprio reddito alle spese del proprio comune. Si sofferma quindi sulla abolizione generalizzata dei ticket per le prestazioni di assistenza specialistica. Abolizione che ritiene demagogica, che invade la sfera delle competenze regionali, crea notevoli ostacoli al miglioramento dei servizi prestati. Rileva che il cittadino chiede la drastica riduzione delle liste di attesa per gli esami specialistici. Afferma che la norma aggrava in modo significativo i bilanci regionali in tema di sanità.
Si sofferma quindi su alcune norme che sembrano favorire la famiglia. In realtà, evidenzia, sono norme che risolvono questioni aperte dalla precedente finanziaria: è il caso dell'articolo 9, comma 32, che ridefinisce l'assegno per ogni componente inabile presente in un nucleo familiare. Altre reputa invece norme pleonastiche, come quelle riguardanti le misure in favore di soggetti con disabilità grave, quali l'articolo 105, in cui non si aumentano i fondi a disposizione ma si garantisce una ripartizione percentuale sulla base di criteri poco chiari; peraltro tali previsioni sono già ampiamente deliberate dai consigli regionali. Avanza analoghi rilievi in ordine all'articolo 102, in cui si favorisce, in via sperimentale, il ritorno in famiglia di persone parzialmente o totalmente non autosufficienti in alternativa al ricovero in strutture residenziali socio-sanitarie, secondo criteri e modalità da definire. Sembra che il governo non abbia la minima conoscenza dei sistemi già collaudati e in atto nelle regioni proprio su questo obiettivo. Il problema, su questo tema, non sono i criteri ma le risorse. Senza le risorse, i criteri e le modalità sono nulli. Richiama poi norme che continuano a penalizzare le libere determinazioni dei cittadini a favore dell'associazionismo sociale, della ricerca scientifica, della ricerca sanitaria. Cita al riguardo il nodo del 5 per mille a cui vengono compresse le opzioni di scelta imponendo un tetto di impiego. Ricorda che il governo e l'attuale maggioranza al Senato sono stati costretti a proporre e approvare un ordine del giorno che impegna il governo a rendere stabile la norma del 5 per mille e liberare l'impiego da un tetto prefissato. Si sofferma quindi su due temi generali di forte rilevanza sociale: le politiche migratorie nazionali e comunitarie e lo sviluppo di un Piano contro la violenza alle donne. Per quanto riguarda le politiche migratorie, evidenzia che la finanziaria si limita a determinare una spesa di un milione e mezzo di euro


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per partecipare ai programmi europei in materia migratoria. L'attuale situazione, rileva, meriterebbe un più concreto approfondimento e norme finalizzate alla maggior sicurezza dei nostri cittadini. Per quanto riguarda il Piano contro la violenza alle donne, prende atto che nel 2007 e con la finanziaria per il 2008 le risorse su questo fronte continuano ad essere fortemente deficitarie. Stigmatizza al riguardo la mancata presa di posizione da parte del presidente della Commissione bicamerale per l'infanzia, in occasione della celebrazione della giornata mondiale dell'infanzia del 20 novembre, in merito all'esigenza di istituire in Italia un «Garante dell'infanzia».

Domenico DI VIRGILIO (FI) sostiene che la finanziaria in esame rappresenti un'occasione mancata. Il testo, rileva, risulta privo di misure convincenti finalizzate a contenere la crescita della spesa, come peraltro recita il documento del commissario Joaquin Almunia. Di conseguenza, il prossimo anno, non ci sarà nessun miglioramento nel rapporto deficit-Prodotto interno lordo (Pil), l'avanzo primario rimarrà sostanzialmente invariato e la spesa in interessi aumenterà di un altro 0,1 per cento. Osserva che il bilancio strutturale non registrerà miglioramenti e l'Italia rimane l'unico Paese a dover destinare il 5 per cento delle sue risorse (80 miliardi di euro) al servizio del debito, come ha dichiarato il citato commissario Almunia. Sottolinea che il risultato complessivo per il 2008 vedrà il Pil crescere meno del previsto - solo 1'1,4 per cento, contro il 2,2 della zona euro e il 2,4 dell'Unione Europea - per cui, se non fosse per la Danimarca, il Paese sarebbe all'ultimo posto in Europa. L'Italia paga, dunque, il prezzo delle controriforme del Governo Prodi. Se nel secondo dopoguerra la crescita è stata prevalentemente inflazionistica, da metà degli anni '90 la parità monetaria con le altre economie europee non consente più di compensare le inefficienze strutturali del sistema Italia con le svalutazioni competitive. Così si spiega il differenziale di crescita con il resto d'Europa, quello 0,8 per cento in meno rispetto alla zona euro previsto per il 2008. In questo ultimo quinquennio, ricorda, altri stati hanno implementato riforme strutturali, liberalizzato l'economia, ridotto le tasse, aumentato la competitività, migliorato la qualità della spesa pubblica. Il governo Berlusconi, rammenta, aveva aperto il cantiere delle riforme - la Legge Biagi, le pensioni, la riduzione della pressione fiscale e le infrastrutture - pur in un ciclo di stagnazione europea. Evidenzia che non appena si è manifestata la ripresa (fine 2005-2006), il Governo Prodi ha potuto beneficiare di «tesoretti» insperati, frutto delle riforme strutturali del suo predecessore. L'extragettito 2007 è stato di oltre 16 miliardi di euro e largamente associato a entrate tributarie, superiori per più di 13 miliardi a quelle preventivate. Ravvisa l'opportunità di ridurre la spesa delle pubbliche amministrazioni, il carico fiscale sulle imprese, liberalizzare il mercato del lavoro e dei servizi, introdurre la concorrenza anche tra pubblico e privato e spendere molto di più per la ricerca e le infrastrutture. Invece, evidenzia che il Governo ha lasciato correre la spesa delle pubbliche amministrazioni, che incide sui conti dello Stato arrivando al 46 per cento, il numero dei dipendenti pubblici è aumentato del 4 per cento e il rinnovo dei contratti del pubblico impiego è costato 6 miliardi di euro solo nel 2007. Afferma che nella finanziaria 2008 non ci sono «misure convincenti», con il paradosso che, qualora non venisse approvata, l'economia e i conti pubblici andrebbero meglio: l'esercizio provvisorio permetterebbe di eliminare la maggiore spesa pubblica programmata. Evidenzia che se il governo cadesse, l'Italia risparmierebbe notevoli risorse: 14-15 miliardi di euro, avrebbe un migliore rapporto deficit/Pil (attorno all'1,8), riceverebbe il plauso dall'Unione Europea. Tutto ciò faciliterebbe il rientro del deficit pubblico, verso il pareggio di bilancio, riportandolo più che in linea con gli obiettivi e gli impegni internazionali.

Fiorella CECCACCI RUBINO (FI) valuta negativamente la finanziaria per il 2008. Si


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sofferma quindi sull'articolo 83. Ricorda che la commissione Igiene e Sanità del Senato prevedeva per questo articolo un impegno di spesa decennale di 180 milioni annui, per il risarcimento dei danni per cause e contenziosi, tutt'ora pendenti, fra il Ministero della salute e i soggetti talassemici, emofilici ed emotrasfusi e i danneggiati da vaccinazioni obbligatorie. Il Governo con un subemendamento, contro la sua stessa maggioranza, ha ridotto ad un anno tale finanziamento. Avanza riserve sulla circostanza che il Governo abbia ritenuto di non provvedere alla formulazione che estendeva l'impegno risarcitorio al decennio 2008-2017 che avrebbe chiuso, una volta e per tutte, le controversie in essere fra il Ministero della Salute e le associazioni di danneggiati da emotrasfusioni e vaccinazioni. In ordine all'articolo 84, rileva che le disposizioni ivi contenute risolvono talune controversie di natura interpretativa al comma 1 dell'articolo 4 della legge del 1991, n. 281. Rileva quindi l'incongruenza di inserire all'articolo 86 due commi che trattano argomenti non omogenei. Al primo comma, rileva, si provvede alla concessione di un contributo finanziario alle regioni e alle province autonome finalizzato ad agevolare la diffusione tra le dodicenni della vaccinazione HPV per la prevenzione al tumore al collo dell'utero. Mentre al secondo comma è autorizzata una spesa quarantennale di più di 2 miliardi di euro finalizzata al sostegno dell'Italia al raggiungimento degli obiettivi di Sviluppo del millennio e alla cancellazione del debito dei Paesi poveri nei confronti delle istituzioni finanziare internazionali. In merito alle previsioni di cui al primo comma, ritiene opportuno ampliare le risorse ivi previste per consentire che anche le altre fasce di età non contemplate vengano tutelate e per prevedere campagne informative.

Elisabetta GARDINI (FI) rileva che la legge finanziaria per il 2008 è demagogica e falsamente rassicurante. Afferma che le risorse extragettito non sono state utilizzate a favore dei contribuenti e la finanziaria nel suo complesso risulta del tutto priva di benefici per i cittadini in quanto si inaspriscono le tasse, si aumentano le tariffe ed il costo della vita. Osserva che il comparto della sicurezza, che dovrebbe costituire un punto nevralgico delle politiche del Governo, si caratterizza per la mancanza di investimenti e la riduzione delle risorse assegnate. Evidenzia la mancata previsione di adeguate risorse da destinare al sistema delle imprese, soprattutto piccole e medie. Un segnale di debolezza deriva inoltre dall'aumento della spesa corrente. Fa notare che la carenza di risorse in molti settori comporta una indicazione di priorità ed interventi che tuttavia non hanno alcuna concretezza e rivestono carattere puramente demagogico e propagandistico. Richiama l'intervento del Presidente del Consiglio al convegno del terzo settore e osserva che, a fronte delle dichiarazioni del Presidente Prodi in tale consesso, non risultano in finanziaria misure adeguate e conseguenti al terzo settore. Ricorda quindi che qualora la finanziaria non venisse approvata e si determinerebbe l'esercizio provvisorio paradossalmente si arrecherebbero benefici alla situazione economica del Paese con il venir meno di tutte le poste di spesa contemplate dalla finanziaria. In relazione alle competenze della Commissione, si sofferma sull'articolo 5, relativo alla esenzione del canone RAI per gli ultra settantacinquenni. Rileva al riguardo che appare stridente l'eccessiva sanzione penale, la pena pecuniaria pari a duemila euro, irrogata a coloro che usufruiscono dei benefici in assenza dei requisiti previsti. Ritiene inoltre non realistica la stima del numero di soggetti, pari a cinquemila unità, cui sarebbe applicabile la norma in esame. In relazione all'articolo 9, comma 32, relativo agli assegni per i nuclei familiari con disabili, evidenzia che si tratta di misure poco efficaci e che rischiano di provocare sperequazioni tra le categorie ivi considerate. Esprime quindi apprezzamento per la prevista esenzione, ai sensi dell'articolo 9, comma 35, dalla tassa di concessioni governative sui telefonini intestati ai non udenti. In merito all'articolo 9, comma 40, esprime riserve sulle detrazioni


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di imposta per i canoni di locazione per gli studenti fuori sede, ricordando la non trasparente valutazione dei criteri utilizzati dagli enti locali per assegnare gli alloggi agli studenti fuori sede; esprime quindi l'auspicio che la norma sia formulata in modo tale da evitare qualsiasi forma di spreco delle risorse pubbliche. Si sofferma quindi sul contenuto dell'articolo 33 della finanziaria, relativo alle collettività italiane all'estero. In ordine all'articolo 97, avanza rilievi critici sulla prevista istituzione di un apposito fondo, che si sovrappone ad analogo fondo già esistente, teso a finanziare strumenti per la diffusione della cultura e delle politiche di responsabilità sociale di impresa. Auspica quindi che si proceda ad adeguate correzioni della disciplina di cui all'articolo 136, relativa alla destinazione della quota dell'8 per mille e del 5 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche. Si sofferma quindi sull'articolo 103 della finanziaria, avente oggetto lo sviluppo di un piano conto la violenza alle donne; ne evidenzia la portata generica e non incisiva. Esprime riserve su un eccessivo ricorso a strumenti ed iniziative frammentarie e spesso non coordinate su tale materia. Ricorda quindi l'assoluto rilievo che riveste la legge contro l'infibulazione, che andrebbe maggiormente pubblicizzata. Esprime rilievi critici, quindi, sui contenuti dell'articolo 119 della finanziaria, relativo alle politiche migratorie nazionali e comunitarie. In conclusione ribadisce che la finanziaria per il 2008 si limita ad una enunciazione di principi e norme-manifesto che non incidono affatto sulle problematiche ad esse sottese; occorrerebbero misure maggiormente concrete ed efficaci. Auspica pertanto la possibilità di procedere ad accordi anche trasversali tra i diversi gruppi parlamentari in riferimento a specifici temi. Manifesta al riguardo la disponibilità a contribuire ad un miglioramento della disciplina su determinati profili che interessino particolarmente la competenza della Commissione. Richiama infine l'esigenza di richiedere al Ministro della salute quali iniziative si prospettino e quali siano già state promosse in relazione al Fondo delle politiche sulla famiglia.

Francesco Paolo LUCCHESE (UDC) esprime una valutazione decisamente negativa sui documenti di bilancio in titolo; fa notare che le problematiche sottese al disegno di legge finanziaria per il 2008 sono affrontate in modo superficiale e demagogico. Sostiene che nel corso dell'esame al Senato sono state inserite numerose disposizioni aventi carattere propagandistico, se non clientelare, del tutto inefficaci e di portata meramente declamatoria. Sottolinea al riguardo che in ordine alla disciplina dell'ICI, le detrazioni previste saranno di fatto vanificate dalla revisione della base imponibile delle rendite catastali. In merito alla prevista detrazione di imposta per i canoni di locazione per gli studenti fuori sede, ravvisa l'esigenza che sia varata una normativa quadro che raccolga tutte le misure a sostegno dei giovani al fine di evitare il ricorso ad interventi frammentari e disarticolati su tale materia. In relazione all'articolo 9, comma 33, ritiene non adeguate le risorse stanziate, pari a 30 milioni di euro, per la copertura della disciplina degli assegni per i nuclei familiari con disabili. In relazione all'articolo 9, comma 33, ritiene altresì irrisorie le risorse destinate alla copertura delle detrazioni di imposta per le rette degli asili nido. Manifesta forti perplessità sulle previsioni dell'articolo 9, comma 40, relativo alle detrazioni di imposta per i canoni di locazione degli studenti fuori sede, in quanto su tale materia occorre considerare diversi parametri non menzionati tra i requisiti, come ad esempio la distanza dello studente rispetto al Comune di provenienza. Esprime riserve sulle modalità di attuazione dei piani di rientro regionali in materia sanitaria, nonché sulle disposizioni in materia di edilizia sanitaria di cui all'articolo 67, commi da 5 a 7. Osserva che l'articolo 75, recante norme in materia di promozione e sicurezza della rete trapiantologica, non incide adeguatamente sulle problematiche che connotano tale ambito del settore sanitario in cui si


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registrano evidenti carenze sotto il profilo organizzativo e di relazione alle risorse stanziate che non sono certamente sufficienti. Reputa previsioni di mera facciata quelle di cui l'articolo 82, riguardanti la spesa e l'uso dei farmaci. Avanza una richiesta di chiarimento al Governo in ordine alla portata del comma 8 del medesimo articolo 82, che istituisce, presso il Ministero della salute, il registro dei dottori in chiropratica. Preannuncia al riguardo la presentazione di apposite proposte emendative. Ritiene limitata la destinazione di risorse connessa all'attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 83 della legge finanziaria a favore dei soggetti danneggiati in ambito sanitario, quali i talassemici, affetti da altre emoglobinopatie o da anemie ereditarie, emofilici ed emotrasfusi. Lamenta al riguardo la portata limitata della disposizione rispetto a tutte le categorie di soggetti danneggiati in ambito sanitario e ritiene inopportuno che il previsto indennizzo sia parametrato ai requisiti di reddito. Esprime perplessità sulle previsioni di cui all'articolo 84, comma 2. relativamente al personale della Croce Rossa Italiana.

Il sottosegretario Serafino ZUCCHELLI interviene per precisare che i lavoratori precari della Croce Rossa Italiana, cui si riferisce la disposizione richiamata dal deputato Lucchesi, sono stati assunti dalle amministrazioni delle autonomie territoriali, in relazione a esigenze di occupazione correlate alle specifiche realtà territoriali interessate.

Francesco Paolo LUCCHESE (UDC) si sofferma quindi sulla disciplina dell'articolo 87 della finanziaria relativo all'esclusione, per l'anno 2008, dell'applicazione della quota fissa a carico degli assistiti non esentati per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale. Evidenzia al riguardo che la disciplina in esame è il frutto di un percorso non lineare e poco meditato, soprattutto sotto il profilo della copertura finanziaria. In merito alla disciplina della destinazione della quota dell'8 per mille e del 5 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, deplora che talune categorie di beneficiari non hanno ancora ricevuto le risorse loro destinate.

Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD-U), relatore, intervenendo in sede di replica, richiama gli interventi svolti nel corso del dibattito e sottolinea il rilievo del contributo apportato dai rappresentanti dei gruppi di maggioranza e di opposizione, che hanno saputo fornire spunti di riflessione oltrechè rilievi critici e sollecitazioni al Governo alo fine di migliorare un pur apprezzabile impianto del disegno di legge finanziaria per il 2008. Sottolinea che la manovra varata dal Governo intende dare risposte significative sul piano politico-sociale alle istanze presentate dalle diverse categorie in relazione ai settori su cui maggiormente si è impegnato il Governo nel corso della legislatura. Cita in particolare le politiche a favore del sistema della sanità, del lavoro, dei giovani, della ricerca, delle imprese, della famiglia. Fa notare che nel corso dell'esame della finanziaria al Senato sono state individuate risorse aggiuntive per risolvere problematiche specifiche, in relazione alle quali occorre proseguire eventualmente predisponendo una serie di proposte emendative idonee a perfezionare il testo. Esprime apprezzamento per la previsione, nelle tabelle allegate al disegno di legge finanziaria, di specifici accantonamenti di somme destinate alle esigenze connesse ad ulteriori nodi da affrontare nel proseguo della legislatura in via legislativa.

Il sottosegretario Serafino ZUCCHELLI si associa alle considerazioni espresse dal rappresentante del Governo. Richiama quindi gli sforzi compiuti per risolvere talune problematiche legate al tema della non autosufficienza. Si sofferma quindi diffusamente sul comparto della sanità, in relazione al quale il Governo ha operato sotto due profili specifici. In primo luogo incrementando i fondi per gli investimenti relativi al servizio sanitario nazionale con


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un aumento di tre miliari di euro rispetto alle risorse già definite; in secondo luogo, attivando una impegnativa regolamentazione del sistema dei ticket. Al riguardo sottolinea che pur essendo sospeso per il 2008 il sistema della compartecipazione, vi è l'impegno del Governo a proseguire nella ricerca di un sistema razionale ed equo di compartecipazione come, avvenuto in altre realtà nazionali. Dopo aver richiamato quindi talune misure ed interventi contemplati dalla legge finanziaria, auspica una collaborazione di tutti i gruppi parlamentari al fine di completare un percorso di riforme che reputa positivamente intrapreso.

Dorina BIANCHI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, comunica che il termine per la presentazione di emendamenti, ordini del giorno e proposte di relazione ai disegni di legge in titolo, è fissato alle ore 15 di lunedì 26 novembre 2007.
Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.