VII Commissione - Resoconto di marted́ 11 dicembre 2007


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INTERROGAZIONI

Martedì 11 dicembre 2007. - Presidenza del presidente Pietro FOLENA. - Intervengono il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Andrea Marcucci e il sottosegretario di Stato per l'università e la ricerca Nando Dalla Chiesa.

La seduta comincia alle 12.30.

5-01739 Bono: Ritardo nella realizzazione del monumento ai Caduti di Nassiriya.

Il sottosegretario Andrea MARCUCCI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Nicola BONO (AN), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta ricevuta, rilevando che la stessa è una risposta di tipo burocratico. Ricorda che la Commissione speciale nominata dal precedente Governo aveva esaurito nel giugno del 2006 i propri lavori, individuando il progetto dell'opera e che da quel momento fino a novembre del 2006 non sono stati fatti significativi passi avanti per quel che riguarda la realizzazione dell'opera stessa. Sottolinea invece che proprio nel mese di novembre 2006, dopo una sua interrogazione presentata in materia vi è stata al «Vittoriano» l'ufficializzazione del progetto, denominato «La foresta d'acciaio per Nassiriya». Segnala infine che da tale ultima data in poi non si sono verificati altri significativi sviluppi, tranne la consegna del terreno per la costruzione dell'opera avvenuta il 5 novembre 2007 e la posa della prima pietra, avvenuta il 12 novembre 2007. Sottolinea infine che la realizzazione del monumento è di fondamentale importanza, in quanto la stessa


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permetterà di avere a disposizione un luogo nel quale poter celebrare l'anniversario degli eventi di Nassiriya.

5-01743 Fava: Tutela dei beni culturali in località Madonna Santa Sofia.

Il sottosegretario Andrea MARCUCCI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Paola GOISIS (LNP), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta ricevuta, ricordando che nella vicenda riportata nell'atto di sindacato ispettivo sono in gioco interessi di natura preminentemente culturale e che si attende da alcuni anni una soluzione ad una vicenda che risale al 1990 e che pone in serio pericolo alcuni beni culturali di notevole interesse. Auspica quindi che vengano fatti ulteriori passi in avanti al fine di sbloccare la situazione nei termini indicati nell'atto di sindacato ispettivo.

5-01773 Acerbo: Rischio di chiusura dell'osservatorio del Gran Sasso per mancanza di stanziamenti.

Il sottosegretario Nando DALLA CHIESA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Maurizio ACERBO (RC-SE), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta ricevuta, ricordando in particolare che la risposta dell'INAF al Ministero sulla vicenda oggetto dell'atto di sindacato ispettivo è molto dettagliata. Si riserva peraltro di verificare l'avvenuta risoluzione dei problemi indicati nell'atto di sindacato ispettivo attraverso un confronto con i soggetti interessati alla vicenda, ricordando in conclusione che la salvaguardia della funzioni svolte dall'Osservatorio del Gran Sasso è fondamentale.

Pietro FOLENA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 13.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13 alle 13.15.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 11 dicembre 2007. - Presidenza del presidente Pietro FOLENA.

La seduta comincia alle 13.30.

Proposta di nomina del professor Tommaso Maccacaro a presidente dell'Istituto nazionale di astrofisica (INAF).
Nomina n. 57.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame della proposta di nomina all'ordine del giorno.

Rosalba BENZONI (PD-U), relatore, ricorda che l'Istituto nazionale di astrofisica, che è stato oggetto di un processo di riordino ai sensi del decreto legislativo n. 138 del 2003, ha vissuto in seguito una situazione di difficoltà e sofferenza che si è particolarmente acuita nell'ultimo anno e che è culminata nelle dimissioni dei membri del Consiglio Scientifico (17 gennaio 2007, dopo che lo stesso aveva più volte evidenziato alla dirigenza i problemi nella gestione e nella struttura dell'Istituto), nelle dimissioni della maggioranza dei dirigenti delle macroaree, e in numerose prese di posizione della comunità scientifica di riferimento.
Ricorda, altresì, che l'Istituto, a seguito delle dimissioni del Presidente Piero Benvenuti, rassegnate nell'aprile 2007, veniva


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commissariato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 20 aprile 2007, con la nomina a commissario del professor Sergio De Julio per la durata di quattro mesi. La nomina veniva prorogata il 3 agosto 2007 per ulteriori tre mesi, essendo ancora in corso le procedure per la nomina degli organi statuari. Ritiene opportuno ricordare che il Parlamento ha approvato il 27 settembre 2007 la legge n. 165 del 2007, che reca una delega al Governo in materia di riordino degli enti pubblici nazionali di ricerca vigilati dal Ministero dell'università e della ricerca, la quale richiama il principio del riconoscimento agli enti dell'autonomia statuaria, nel rispetto dell'articolo 33 della Costituzione e dei contenuti della Carta Europea dei ricercatori. Osserva che, nelle more della emanazione dei decreti delegati previsti dalla suddetta legge, era necessario assicurare la funzionalità dell'Ente fino all'insediamento degli organi ordinari e, al contempo, riportare serenità e unità nella comunità scientifica, affrontando il problema delle risorse e, in attesa dei decreti di riordino, i temi della valutazione, del rapporto tra gli organismi centrali e le strutture (osservatori e istituti), del personale. Ricorda che con nota del 9 novembre 2007 il Ministro dell'università e della ricerca ha sottoposto al Consiglio dei Ministri la proposta di nomina del professor Tommaso Maccacaro, direttore dell'Osservatorio Astronomico di Brera, a presidente dell'Istituto nazionale di astrofisica per il prossimo quadriennio. Ai sensi dell'articolo 6 comma 2 del decreto legislativo n. 204 del 1994, come previsto dall'articolo 6 comma 2 del decreto legislativo n. 138 del 2003, tale proposta viene sottoposta al parere di questa Commissione.
Rileva che, ai sensi dell'articolo 6 del decreto legislativo n. 138 del 2003, il presidente dell'Istituto nazionale di astrofisica deve essere nominato «tra persone di alta qualificazione scientifica e manageriale, con una profonda conoscenza del sistema della ricerca in Italia e all'estero nel settore di riferimento». Sottolinea che, in coerenza con i principi contenuti nella legge n. 165 del 2007, il Ministro ha ritenuto di procedere alla nomina del Presidente dell'Ente incaricando un Comitato di selezione, formato da sei membri illustri della comunità scientifica, di proporre una terna di nomi. Il Comitato ha consegnato la propria relazione il 19 ottobre 2007. Il curriculum del professor Tommaso Maccacaro risulta di alto profilo sia dal punto di vista scientifico che manageriale. I dettagli del curriculum accademico, infatti, rivelano una straordinaria carriera in quanto a produzione scientifica, leadership, prestigio internazionale, autorevolezza istituzionale. Dopo la laurea in Fisica conseguita con lode nel 1975, presso l'Università degli Studi di Milano, nell'ambito del gruppo di ricerca di Fisica Cosmica, allora diretto dal Professor Occhialini, vince una borsa di studio della Fondazione Angelo della Riccia, con cui si reca presso l'X-Ray Astronomy Group dell'Università di Leicester (UK) dove inizia l'attività di ricerca.
Ricorda che risale a quegli anni lo sviluppo di un interesse per le problematiche connesse alla comprensione dell'origine del fondo cosmico di radiazione X e dell'emissione di alta energia dei Nuclei Galattici Attivi, interesse che caratterizzerà la carriera scientifica di Tommaso Maccacaro. Dopo un breve periodo presso l'Istituto di Radioastronomia del CNR di Bologna, nel 1979 si trasferisce negli USA presso l'Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics di Cambridge (Massachusetts), dove organizza e conduce quello che all'epoca fu il più sistematico e completo censimento dell'Universo visto attraverso la radiazione X. Tommaso Maccacaro assume la leadership scientifica e organizzativa del progetto che coinvolge ricercatori di varie istituzioni americane ed europee. Questi lavori sono valsi a Tommaso Maccacaro l'inserimento nella lista dei fisici più citati nella letteratura specializzata. Rientrato in Italia nel 1989, è stato astronomo associato presso l'Osservatorio Astronomico di Bologna (1989-1991) e dal 1991 è Astronomo Ordinario a Milano dove ha formato un piccolo gruppo di ricerca con il quale continua ad occuparsi di astronomia extragalattica utilizzando i


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migliori telescopi da terra e dallo spazio. Negli ultimi anni la sua attività ha privilegiato aspetti manageriali e organizzativi più che di ricerca vissuta in prima persona che lo hanno portato nel 2005 ad assumere la direzione dell'Osservatorio Astronomico di Brera. È stato Presidente del Comitato per l'assegnazione di tempo al Telescopio Nazionale Galileo e Presidente (primo e sinora unico italiano) del Comitato per i Programmi di Osservazione dell'ESO (Osservatorio Europeo Australe). È membro dell'Unione Astronomica Internazionale e della Società Americana di astronomia. Attualmente è Presidente dell'Astronomy Working Group e membro dello Space Science Advisory Committee dell'Agenzia Spaziale Europea.
Aggiunge che Tommaso Maccacaro ha pubblicato circa 250 lavori su riviste internazionali ed è da anni nella lista dei ricercatori più citati per le Space Sciences compilata dall'Institute for Scientific Information. Si interessa e promuove attività di divulgazione scientifica. È tra i fondatori del «Gruppo 2003 per la ricerca scientifica», un gruppo multidisciplinare di scienziati che, accomunati da una profonda insoddisfazione e preoccupazione per lo stato della ricerca scientifica, si battono per un suo rilancio, considerandola elemento essenziale del progresso intellettuale, materiale e civile del Paese. Per il Gruppo 2003 ha curato il saggio «La Ricerca tradita» recentemente pubblicato da Garzanti (2007) per cui ha scritto anche un capitolo insieme all'immunologo Mantovani. Nel 2005 è stato insignito dal Presidente della Repubblica dell'onorificenza di commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica italiana. Sia per il valore del profilo scientifico e manageriale del professor Maccacaro, sia per il metodo adottato dal Ministro nel formulare la proposta, ritiene che la nomina possa garantire all'Istituto nazionale di astrofisica una presidenza condivisa dalla comunità scientifica, impegnata nel buon funzionamento dell'istituzione scientifica, capace di proporre soluzioni concrete al problema centrale della valutazione e del merito, in grado pertanto di creare le condizioni per il superamento della situazione di difficoltà finanziarie e gestionali vissute dall'Istituto nel recente periodo, di valorizzare le grandi potenzialità della comunità astrofisica italiana, di assicurare lo sviluppo dei progetti scientifici e tecnologici nazionali e internazionali in cui l'INAF è coinvolto.
Osserva, infine, che una situazione di unità e corresponsabilità tra organi centrali e strutture decentrate costituisce la migliore condizione per affrontare la delicata fase di realizzazione dell'autonomia statutaria sulla base dei decreti delegati che verranno emanati come previsto dalla legge 165/2007. Propone pertanto alla Commissione l'espressione di un parere favorevole.

Emerenzio BARBIERI (UDC) riterrebbe opportuno che il relatore specificasse se la procedura di nomina seguita dal Ministro, che prevede la designazione da parte di un Comitato di una terna di nomi, sia basata su uno specifico provvedimento legislativo o se sia invece frutto di una scelta discrezionale da parte del Governo. Considera peraltro importante che venga messa a disposizione della Commissione la documentazione riguardante i verbali delle sedute del Comitato in questione.

Rosalba BENZONI (PD-U), relatore, sottolinea che la procedura di nomina adottata non è contemplata da uno specifico atto legislativo ed è stata quindi seguita sulla base di un autonomo atto del Ministro. Segnala inoltre che è stata fatta esplicita richiesta al Ministero per quel che riguarda la documentazione dei verbali delle sedute del Comitato in questione.

Pietro FOLENA, presidente, sottolinea che la procedura seguita non è frutto di un atto «discrezionale» del Governo, in quanto è stata recentemente spesso utilizzata nel caso di nomine sottoposte al parere parlamentare.

Rosalba BENZONI (PD-U), relatore, ricorda che la procedura in questione è


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esplicitamente prevista dalla legge delega in materia di riordino degli enti pubblici nazionali di ricerca e che appare pertanto opportuno per ragioni di coerenza sistematica applicare quindi tale procedura.

Manuela GHIZZONI (PD-U) sottolinea che la procedura adottata per la proposta di nomina in questione è perfettamente coerente con le finalità perseguite dalla legge delega in materia di riordino degli enti pubblici nazionali di ricerca e che proprio tale procedura è stata oggetto di particolare attenzione nel corso della discussione della legge in questione.

Pietro FOLENA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già convocata per domani 12 dicembre.

La seduta termina alle 13.45.