IX Commissione - Mercoledì 16 gennaio 2008


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ALLEGATO 1

DL 248/07: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia finanziaria (C. 3324 Governo).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La IX Commissione,
esaminato il disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia finanziaria (C. 3324 Governo),
esprime

PARERE FAVOREVOLE.


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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-01809 Alberto Giorgetti: Incremento delle risorse finanziarie per i servizi ferroviari locali, con particolare riferimento alla regione Veneto.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

L'atto ispettivo in discussione pone da una parte le questioni legate all'entrata in vigore del nuovo orario di Trenitalia S.p.A. e dall'altra l'assegnazione di risorse dedicate ai servizi ferroviari regionali.
Nel premettere che i servizi di esclusivo interesse regionale non sono di diretta competenza dello Stato, ai sensi del decreto legislativo n. 422 del 1997, si fa presente che il Ministero dei trasporti, nell'ambito dell'assetto di competenze ad esso attribuite, ha attivato incontri a livello politico-istituzionale e tecnico con i soggetti coinvolti, con particolare riguardo alle Regioni, per promuovere un confronto finalizzato ad una cooperazione e un coordinamento più stretti per la soluzione delle problematiche evidenziate.
Inoltre, è stata attivata ogni utile iniziativa presso il Ministero dell'economia e delle finanze e in sede di Presidenza del Consiglio dei Ministri, finalizzata al mantenimento dei livelli di servizio ed al reperimento di ulteriori risorse pubbliche nell'ambito della manovra finanziaria per il 2008.
Tale azione ha trovato riscontro nell'articolo 2, comma 252, con lo stanziamento aggiuntivo pari a 104 milioni di euro per il finanziamento dei servizi pubblici ferroviari sulla media e lunga percorrenza.
Attualmente la materia relativa ai confini e ai contenuti del contratto di servizio pubblico nazionale per il trasporto ferroviario di passeggeri è oggetto di avanzato esame ed approfondimenti, miranti a definire contenuti e caratteristiche del servizio universale ovvero dell'insieme minimo di servizi - di qualità predefinita e con prezzi controllati dall'autorità pubblica - che si ritiene debbano essere garantiti alla collettività, ancorché economicamente non remunerativi per l'operatore che li fornisce.
Peraltro, non si può prescindere da quanto previsto nel Piano industriale 2007-2011 di Ferrovie dello Stato S.p.A., e, quindi, dell'esigenza di disciplinare in modo coerente meccanismi di mercato e obblighi di servizio pubblico.
In particolare, il Piano industriale F.S. prevede ingenti finanziamenti dello Stato verso Trenitalia per garantire i servizi ferroviari rientranti negli obblighi di servizio pubblico, con un notevole incremento annuo rispetto agli stanziamenti già previsti per il corrente anno 2007. Nello specifico, per inserire nel Contratto di Servizio - che oggi riguarda esclusivamente i treni «Espressi notte» - ulteriori servizi a media e lunga percorrenza e segnatamente i servizi Intercity, sono previsti ulteriori fondi pubblici per 120 milioni di euro all'anno.
Invero, appare necessario che lo Stato assicuri una offerta di servizi ferroviari viaggiatori di media e lunga percorrenza diffusa su tutto il territorio nazionale. A tal fine sono state già avviate - e sono in fase avanzata di elaborazione -, anche in ambito CIPE-NARS, le attività per la definizione del servizio universale, inteso, come detto sopra, quale servizio erogato a prevalenti scopi sociali.
In tale ambito devono essere individuati i servizi da inserire tra gli obblighi


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di servizio pubblico, nonché le ulteriori misure volte a garantire l'universalità del servizio, quali la contribuzione ai costi dello stesso da parte delle Imprese Ferroviarie che svolgono servizi ferroviari economicamente remunerativi.
In ordine alle misure inserite nella legge finanziaria 2008, si evidenzia che:
a) nell'articolo 1, commi 304 e 306 è previsto uno stanziamento aggiuntivo sul Fondo per il miglioramento della mobilità dei pendolari istituito con la legge finanziaria del 2007 (comma 1031) di 113 milioni di euro per l'anno 2008, di 130 milioni di euro per l'anno 2009 e di 110 milioni di euro per l'anno 2010. Il 50 per cento di tali risorse è riservato all'acquisto di veicoli ferroviari da destinare a servizi di competenza regionale ed all'acquisto di veicoli destinati a servizi su linee metropolitane, tranviarie e filoviarie;
b) nell'articolo 1, comma 295 e seguenti è riconosciuta alle regioni a statuto ordinario la compartecipazione al gettito dell'accisa sul gasolio per l'autotrazione che sarà attribuita mensilmente a ciascuna regione, per gli anni 2008-2010 nella misura complessiva indicata nella tabella 1 allegata alla legge finanziaria stessa al fine di garantire l'attuale livello dei servizi, ivi incluso il recupero dell'inflazione;
c) nell'articolo 1, comma 309 è previsto che gli abbonati a servizi di trasporto pendolare (autobus, treni, metropolitane) potranno detrarre dalle tasse il costo degli abbonamenti nella misura del 19 per cento della spesa.

Il Governo ha, inoltre, recentemente approvato uno schema di disegno di legge collegato al disegno di legge finanziaria recante misure organizzative e procedurali in materia di mobilità sul territorio.
Si tratta di un disegno di legge che riguarda, innanzitutto, la riforma del trasporto pubblico locale, modificando e integrando il decreto legislativo n. 422 del 1997, in particolare in ordine ai profili di competenza statale in materia di concorrenza e tutela ambientale, nelle more di una revisione complessiva della disciplina del settore in coerenza con modifiche apportate al Titolo V della Costituzione con legge costituzionale n. 3 del 18 ottobre 2001.
L'insieme delle proposte è volto a imprimere nuovo slancio a processi di liberalizzazione socialmente sostenibili e a consentire un miglioramento qualitativo nell'erogazione dei servizi al fine di massimizzare i benefici per gli utenti e per tutti i cittadini attraverso nuove regole sulle gare e sui contratti di servizio, il riequilibrio e l'efficientamento del sistema, l'integrazione modale e tariffaria.
In ordine al nuovo orario ferroviario in Veneto relativo ai servizi regionali, Ferrovie dello Stato S.p.A. ha sostanzialmente confermato la precedente offerta del 2007.
L'unica novità di rilievo - in senso migliorativo a parere della società - è costituita dall'istituzione, in via sperimentale, di otto nuovi collegamenti sulla tratta Belluno-Feltre, dei quali due con prolungamento da/per Treviso, da tempo richiesti dalla clientela pendolare del bellunese.
Delle limitate variazioni d'orario introdotte per alcuni treni, la maggior parte è finalizzata a risolvere conflitti di circolazione nei nodi di Venezia, Padova e Verona - per accrescere la regolarità dei servizi regionali e migliorare il sistema di interscambio tra flussi di linee diverse - e dare risposta ad alcune specifiche istanze della clientela pendolare relativamente a coincidenze e riduzione di tempi di percorrenza.
Peraltro, con il nuovo orario la società ferroviaria ha rimodulato ed ampliato l'offerta Eurostar tra Venezia e Roma; la nuova programmazione prevede 11 coppie di treni eurostar e consente una maggiore regolarità nel sistema, con un cadenzamento delle partenze da Venezia Santa Lucia al minuto '43 e arrivi al minuto '17.
A seguito di tale rimodulazione, si è reso necessario da parte della società, apportare modifiche nella tracciatura di alcuni servizi regionali, che in pochissimi casi hanno comportato allungamento di


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tempi di percorrenza - peraltro, al di fuori della fascia pendolare - e in altri hanno consentito, invece, di corrispondere - anche qui - a richieste avanzate dal territorio.
Va considerato, comunque, che il miglioramento dei collegamenti veloci di qualità con la capitale, risponde soprattutto alle esigenze dei flussi di traffico viaggiatori - in costante crescita - che ogni giorno si spostano lungo questa direttrice e, pertanto, va nella direzione della realizzazione di un interesse anche dei cittadini del Veneto.
Per quanto concerne, invece, il nuovo contratto di servizio è opportuno sottolineare che, nell'incontro tra Ferrovie dello Stato e gli assessori ai trasporti della maggioranza delle regioni, svoltosi il 4 dicembre 2007 nell'ambito della Conferenza delle regioni e province autonome, regioni e azienda ferroviaria, è stato condiviso il Piano Industriale delle FS.
Pertanto, regioni e Ferrovie dello Stato, di comune intesa hanno individuato un percorso che dovrà essere svolto congiuntamente fino al 31 marzo 2008, per conseguire le condizioni necessarie al raggiungimento dei suddetti obiettivi, oltre che per pervenire alla definizione dei contenuti e delle caratteristiche dei nuovi contratti di servizio; conseguentemente, il nuovo orario in vigore dal 9 dicembre 2007, ha confermato complessivamente i precedenti livelli di servizio, almeno sino al 31 marzo 2008.
Con l'approvazione del piano d'impresa FS, il nuovo contratto di servizio consentirà alle Regioni l'acquisto di tutti i treni attuali, con incrementi di prezzi allineati con analoghe realtà europee.


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ALLEGATO 3

Interrogazione n. 5-01867 Attili: Disagi conseguenti al ritardo accumulato dall'Eurostar Lecce-Roma del 15 dicembre 2007.

Interrogazione n. 5-01877 Ghizzoni: Disagi conseguenti al ritardo accumulato dall'Eurostar Lecce-Roma del 15 dicembre 2007.

Interrogazione n. 5-01895 Carra: Situazione dei collegamenti ferroviari verso il Sud, anche con riferimento al ritardo dell'Eurostar Lecce-Roma del 15 dicembre 2007.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

I deputati con gli atti ispettivi in discussione pongono in primo piano la vicenda dei disagi subiti dai passeggeri del treno eurostar Roma-Lecce, avvenuta nella notte tra il 15 e il 16 dicembre scorso.
Preme, a tal fine, evidenziare che il Ministero dei trasporti ha, nell'immediatezza dell'accaduto, attivato i necessari approfondimenti con il concessionario della rete ferroviaria, Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., e con il gestore del servizio Trenitalia S.p.A., al fine di poter definire gli eventuali necessari interventi da intraprendere.
Preme, altresì, sottolineare che il Governo è intervenuto in Aula nel corso dello svolgimento del question time del 19 dicembre 2007 e ha riferito che, in base a quanto comunicato fa Ferrovie dello Stato S.p.A., nel pomeriggio del 15 dicembre scorso - in condizioni meteo particolarmente critiche - il treno Eurostar 9354, in viaggio da Lecce a Roma, si è fermato nel tratto di interconnessione tra la linea storica e la linea alta velocità.
In tale punto, le apparecchiature elettroniche della locomotiva devono passare dall'assetto di funzionamento con un'alimentazione a 3 kv a corrente continua ad un assetto di funzionamento con un'alimentazione a 25 kv a corrente alternata propria della linea AV. Tale passaggio, pur con i dispositivi installati di recente sugli ETR, non è avvenuto.
Il personale di condotta del treno ha immediatamente richiesto soccorso e, conseguentemente, è stato subito inviato un mezzo di trazione diesel da Aversa per consentire l'aggancio in coda all'ES 9354 e retrocederlo a Capua, operazione nel corso della quale - sia per le condizioni atmosferiche sia per la particolarità della tratta in cui si trovava il treno - si è verificata la rottura del meccanismo di aggancio dell'Eurostar.
Nel frattempo, era stato anche disposto l'invio da Napoli di un ETR 500 per il trasbordo dei viaggiatori, una volta che l'ES 9354 fosse stato portato a Capua.
È stato, quindi, disposto il recupero del treno, con il mezzo di soccorso in testa all'ES, ma la manovra di aggancio non è andata completamente a buon fine.
L'ETR 500 di soccorso è stato inviato nel punto più vicino possibile a quello in cui era fermo l'ES 9354, per il trasbordo in linea, operazione alla fine della quale il treno è ripartito in direzione di Roma.
Per il verificarsi di un ulteriore inconveniente tecnico, non risolvibile per il particolare contesto di tracciato e per le avverse condizioni climatiche, è stato necessario


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retrocedere l'ETR 500 fino a Capua e trasbordare i viaggiatori su un ulteriore convoglio.
Per quanto concerne l'assistenza ai viaggiatori, la società ferroviaria ha evidenziato che i viaggiatori sono stati assistiti dal personale di bordo del treno e dagli addetti del servizio assistenza di Trenitalia nonché dal personale della Protezione Civile, del servizio sanitario e della Polizia.
Inoltre, nella stazione di Capua sono stati distribuiti generi di conforto (acqua, latte, bevande calde, cibo e coperte) e messi a disposizione taxi.
Nella stazione di Roma Termini, in cui le strutture di assistenza sono rimaste aperte tutta la notte con l'impiego di personale aggiuntivo, il personale delle Ferrovie dello Stato ha assistito sia le persone in attesa dei passeggeri sia i viaggiatori del medesimo treno all'arrivo, mettendo a loro disposizione taxi e camere d'albergo e prevedendo il rimborso o la riprenotazione di biglietti aerei.
Allo stato attuale, la specifica Commissione di inchiesta nominata da F.S. sta svolgendo le indagini per accertare tutte le responsabilità, comprese quelle da parte del costruttore circa il malfunzionamento delle apparecchiature che hanno determinato quanto accaduto.
Infine, riferisce Ferrovie dello Stato che, a titolo di eccezionale attenzione commerciale, è stata disposta la corresponsione ai passeggeri dell'eurostar di un importo di 800 euro ciascuno, oltre al rimborso del prezzo del biglietto.
Da ultimo, in ordine a quanto evidenziato dal deputato Carra, come è stato riferito nella precedente risposta citata nell'atto ispettivo, non può che ribadirsi che le scelte gestionali ed organizzative dell'impresa ferroviaria, in quanto tali, non appaiono suscettibili di diretto controllo da parte del Ministero dei trasporti, alla luce anche dei principi di autonomia recati dalle norme vigenti, in particolare l'articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 8 luglio 2003, n. 188 che espressamente sancisce il principio di autonomia e indipendenza gestionale, amministrativa e contabile delle imprese ferroviarie.
Tali scelte possono eventualmente essere soggette a valutazione nell'ambito dell'esercizio dei poteri dell'azionista della holding F.S.
Nel caso dei collegamenti effettuati con eurostar, questi rientrano tra quei collegamenti effettuati da Trenitalia S.p.A. in regime di autonomia commerciale senza alcun contributo pubblico.
Dal punto di vista della sicurezza e dell'efficienza del materiale rotabile non sono previste, assolutamente, diversificazioni in relazione alle tratte sulle quali lo stesso viene utilizzato.
Le scelte relative all'impiego del materiale disponibile per i servizi di media e lunga percorrenza sono determinate dalla società ferroviaria in base alle caratteristiche di tracciato, al tipo di servizio effettuato e al volume di traffico espresso dai bacini interessati di ciascun collegamento.