X Commissione - Mercoledì 16 gennaio 2008


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ALLEGATO 1

Decreto-legge 248/2007: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia finanziaria. (C. 3324 Governo).

PROPOSTA DI PARERE

La X Commissione,
esaminato il testo del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia finanziaria (C. 3324 Governo);
rilevato che, pur concordando in via generale sulla necessità di intervenire con urgenza in merito alle proroghe di cui al provvedimento, esse mettono comunque in luce un problema sottostante alla generale azione del Governo;
delibera di esprimere

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
a) valutino le Commissioni competenti, in relazione all'articolo 4, l'opportunità di formulare la novella legislativa in modo da fissare un nuovo termine per l'adozione del decreto interministeriale che non risulta ancora emanato;
b) in relazione all'articolo 48, valutino le Commissioni competenti l'opportunità di formulare la novella legislativa con maggiore chiarezza, per eliminare possibilità di dubbi in relazione sia alla sussistenza del meccanismo della riassegnazione annuale delle somme derivanti dalle sanzioni dell'Autorità dal Ministero dell'economia e delle finanze all'apposito Fondo del Ministero dello sviluppo economico, sia alla permanenza nell'ambito del suddetto Fondo delle somme già assegnate, e non impegnate, nel corso dell'anno 2007.


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ALLEGATO 2

Decreto-legge 248/2007: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia finanziaria. (C. 3324 Governo).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La X Commissione attività produttive, commercio e turismo,
esaminato il testo del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia finanziaria (C. 3324 Governo);
rilevato che, pur concordando in via generale sulla necessità di intervenire con urgenza in merito alle proroghe di cui al provvedimento, esse mettono comunque in luce un problema sottostante alla generale azione del Governo;
messa in luce la necessità, in relazione all'articolo 28, di garantire la certezza dei trasferimenti dell'Agenzia nazionale nonché un'effettiva riorganizzazione dell'Agenzia stessa;
sottolineata, in relazione all'articolo 47, la necessità di ripristinare la decorrenza del credito di imposta per gli investimenti a partire dal 1o gennaio 2007;
delibera di esprimere

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
a) valutino le Commissioni competenti, in relazione all'articolo 4, l'opportunità di formulare la novella legislativa in modo da fissare un nuovo termine per l'adozione del decreto interministeriale che non risulta ancora emanato;
b) in relazione all'articolo 48, valutino le Commissioni competenti l'opportunità di formulare la novella legislativa con maggiore chiarezza, per eliminare possibilità di dubbi in relazione sia alla sussistenza del meccanismo della riassegnazione annuale delle somme derivanti dalle sanzioni dell'Autorità dal Ministero dell'economia e delle finanze all'apposito Fondo del Ministero dello sviluppo economico, sia alla permanenza nell'ambito del suddetto Fondo delle somme già assegnate, e non impegnate, nel corso dell'anno 2007.


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ALLEGATO 3

5-01904 D'Agrò: Procedure connesse all'autorizzazione delle produzioni CVM-PVC nel Polo industriale di Porto Marghera.

TESTO DELLA RISPOSTA

Particolare attenzione è attribuita dal Ministro dello sviluppo economico alla chimica del cosiddetto quadrilatero padano (Porto Marghera, Ferrara, Mantova e Ravenna) in cui si concentra buona parte della chimica di base del Centro-Nord.
Marghera, in questo ambito, assume rilevanza strategica in quanto serve con i suoi prodotti impianti localizzati negli altri tre siti.
A Marghera, infatti, è presente un cracking di proprietà di Polimeri Europa (ENI) i cui i prodotti principali sono l'etilene e il propilene che, inviati tramite pipeline a Ferrara e Mantova, vengono impiegati dalla stessa Polimeri per produrre plastiche (polietilene e stirene) e gomme (elastomeri, EPDM) e dalla Basell per alimentare l'impianto di polipropilene (plastica).
Si evidenzia, inoltre, che particolare importanza è attribuibile al polo di Porto Marghera anche per la presenza della chimica del cloro (cloro soda-cloruro di vinile monomero-pvc).
L'accordo di programma per la chimica di Porto Marghera sottoscritto nel 1998 prevedeva, tra l'altro, importanti investimenti nella filiera del cloro (sostituzione della tecnologia celle a catodo di mercurio con la tecnologia celle a membrana per l'impianto di produzione del cloro e bilanciamento del CVM-PVC). Tale accordo non ha trovato, negli anni successivi, una compiuta applicazione.
In considerazione dell'importanza strategica del polo di Marghera, il 14 dicembre 2006 è stato siglato presso il Ministero dello sviluppo economico un Protocollo di Intesa su questo territorio con cui si promuovono nuovi investimenti da parte delle imprese e il superamento degli ostacoli che per anni hanno impedito l'attuazione dell'Accordo di Programma del 1998, favorendo la realizzazione degli investimenti legati al ciclo del cloro.
In seguito alla sigla del Protocollo di Intesa su Porto Marghera è stato firmato dal Ministro dell'ambiente il decreto che autorizza la realizzazione del nuovo impianto di clorosoda con la tecnologia celle a membrana che ha permesso una drastica riduzione dell'inquinamento da mercurio.
Sono stati successivamente autorizzati gli impianti DL1-DL2. Rimane ancora sospesa l'autorizzazione relativa al «bilanciamento PVC-CVM», che sarebbe il logico completamento del ciclo industriale previsto dalle autorizzazioni precedenti.
Il 29 novembre 2007, per fare il punto sullo stato di attuazione del protocollo, il Ministro Bersani ha convocato il Tavolo Nazionale-chimica di Porto Marghera sottolineando che l'importanza del protocollo firmato a dicembre va oltre i confini di Porto Marghera: «significa - ha spiegato - difendere la chimica in Italia, la sua funzione chiave per l'industria». La riunione si è conclusa con l'impegno:
delle imprese a proseguire nell'attuazione del protocollo;
del Ministero dell'ambiente, ad accelerare le attività per giungere in tempi brevi a esprimere la valutazione riguardante il bilanciamento del CVM-PVC (cloruro di vinile monomero e cloruro di polivinile).


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In tal senso si è espresso il Presidente del Consiglio Prodi a Venezia.
Inoltre, il Ministero dell'ambiente ha reso noto che, al fine di giungere ad un chiarimento in ordine alle determinazioni autorizzative da assumere, nel cui ambito si colloca la procedura di VIA che ne costituisce il necessario presupposto, si è svolta presso il Ministero stesso una riunione con la società Ineos, proprietaria dell'impianto che produce PVC e CVM, la quale nel 2003 aveva presentato la richiesta di valutazione di impatto ambientale per aumentare la propria produzione.
La riunione, alla quale hanno partecipato anche il Ministero dello sviluppo economico, la regione Veneto, la Provincia di Venezia e il Comune di Venezia, è stata finalizzata a chiarire alcuni aspetti tecnico-procedurali emersi durante l'iter della valutazione di impatto ambientale e, soprattutto, nell'ambito della parallela procedura dell'Autorizzazione Integrata Ambientale, cui la società è tenuta a sottoporsi recependo le risultanze della VIA.
La stessa società Ineos, come comunicato dal Ministero dell'ambiente, ha di recente manifestato la propria disponibilità a fornire chiarimenti utili sul piano tecnico per giungere alla conclusione del provvedimento.


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ALLEGATO 4

5-01906 Provera: Situazione occupazionale dello stabilimento OMVP-SKF TBU di Villar Perosa.

TESTO DELLA RISPOSTA

Il Gruppo multinazionale SKF fondato in Svezia è leader mondiale del settore «cuscinetti». Lo stesso è presente in 130 Paesi. La SKF industrie S.p.A è la principale società del Gruppo in Italia ed è specializzata nella produzione e nella vendita di cuscinetti volanti e servizi correlati al mercato interno ed esterno. Risultano essere 5 gli stabilimenti produttivi in Italia e uno di questi è lo stabilimento OMPV. Nello stesso, sono presenti due distinte realtà produttive ed un centro di sviluppo tecnologico per i processi produttivi. L'unità produttiva TBU produce cuscinetti per l'applicazione ferroviaria.
Nello stabilimento OMVP sono impiegate circa 670 persone per una produzione media di 500.000 anelli al giorno. In tale realtà, come rappresentato dall'interrogante, da anni si perdono quote di produzione che risulterebbero esternalizzate o trasferite in Paesi dell'Est europeo o nell'estremo oriente. I rappresentanti sindacali ritengono che buona parte di queste produzioni siano effettuate, comunque, da ditte che operano in Piemonte perché offrono prezzi più bassi.
La qualità della produzione effettuata nello stabilimento oggetto dell'atto di sindacato ispettivo, fa ritenere necessario porre dei rimedi alla situazione rappresentata.
Pertanto, il Ministero dello sviluppo economico, pur non potendo interferire in modo inpedente su scelte di gestione imprenditoriali di natura privata intende porre in essere ogni utile e possibile iniziativa al fine di risolvere la problematica rappresentata.
Segnalando che non risulta pervenuta alcuna richiesta di intervento al Ministero da parte dei soggetti coinvolti, si fa presente che su sollecitazione degli stessi il Dicastero avrà cura di attivarsi per esaminare più compiutamente le problematiche esposte dall'Onorevole interrogante anche con la predisposizione di un tavolo di lavoro al fine di dare una più positiva soluzione alla questione esposta per la salvaguardia sia dell'occupazione, sia della produzione dello stabilimento.


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ALLEGATO 5

5-01907 Fava ed altri: Situazione di crisi del Polo chimico di Mantova.

TESTO DELLA RISPOSTA

La politica del Ministero dello sviluppo economico per l'industria chimica è finalizzata a riqualificare i poli chimici e a promuoverne i processi di reindustrializzazione compatibili con l'ambiente, attraverso il consolidamento della chimica di base e lo sviluppo delle filiere.
Il Ministro dello sviluppo economico in considerazione dell'importanza strategica che la chimica, soprattutto quella di base, riveste per la crescita e lo sviluppo dell'intero sistema produttivo nazionale, ha dato avvio il 28 febbraio 2007 al tavolo nazionale per lo sviluppo ecocompatibile del settore, per definire le azioni che sostengano, nel rispetto dell'ambiente, lo sviluppo del settore, la competitività delle produzioni e la crescita dell'industria italiana.
All'Osservatorio chimico è stato attribuito il compito di analizzare la situazione e attuare le linee di politica industriale di concerto con i 21 Osservatori territoriali.
L'Osservatorio chimico ha, quindi, avviato una attività di ricognizione (impianti, produzioni, flussi produttivi) per aggiornare il quadro della situazione, utile anche ad individuare e definire, in ciascuna area e di concerto con gli osservatori territoriali, obiettivi e progetti di sviluppo locale.
Tale attività riguarda anche la chimica della provincia di Mantova.
Particolare attenzione, infatti, è attribuita dal Ministro dello sviluppo economico alle questioni sollevate dagli Onorevoli interroganti riguardanti la chimica del polo di Mantova inserita nel cosiddetto quadrilatero padano (Porto Marghera, Ferrara, Mantova e Ravenna) in cui si concentra buona parte della chimica di base del Centro-Nord.
Come già evidenziato nella risposta fornita in precedenza all'interrogazione a risposta immediata presentata dall'onorevole D'Agrò, Marghera, in questo ambito, assume rilevanza strategica in quanto serve con i suoi prodotti impianti localizzati negli altri tre siti.
A Marghera, infatti, è presente un cracking di proprietà di Polimeri Europa (ENI) i cui prodotti principali sono l'etilene e il propilene inviati tramite pipeline a Ferrara e Mantova dove vengono impiegati dalla stessa Polimeri per produrre plastiche (polietilene e stirene) e gomme (elastomeri, EPDM) e dalla Basell per alimentare l'impianto di polipropilene (plastica).
In considerazione dell'importanza strategica del polo di Marghera, il 29 novembre 2007, il Ministro Bersani ha convocato il Tavolo Nazionale-chimica di Porto Marghera sottolineando che l'importanza del protocollo d'intesa, siglato il 14 dicembre 2006, va oltre i confini di Porto Marghera: «significa - ha spiegato - difendere la chimica in Italia, la sua funzione chiave per l'industria».
Si evidenzia, inoltre, che gli investimenti previsti dal Protocollo d'Intesa su Porto Marghera prevedono, una serie di interventi sul ciclo del cloro tra cui il bilanciamento degli impianti di produzione CVM-PVC di proprietà di Ineos Vynilis che è soggetto ad autorizzazioni ambientali. A tale riguardo il Ministero dell'ambiente sta proseguendo nel relativo lavoro istruttorio in vista di un suo pronunciamento. Detti interventi consentono


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il mantenimento della produzione dell'etilene fondamentale per le attività dei Poli chimici di Mantova e Ferrara.
È stata immediatamente risolta la questione sollevata dall'interrogante relativa alla cassa integrazione dei 288 lavoratori di Ferrara e dei 21 di Mantova.
Essa, infatti, non derivava assolutamente da una situazione «senza appello», ma da una specifica e delimitata circostanza, non di carattere industriale, rapidamente risolta.
Per il polo chimico di Ferrara è ormai perfezionato un accordo di programma per lo sviluppo ecocompatibile.
Per il polo chimico di Mantova si terrà nei prossimi giorni un incontro, presso il Ministero dello sviluppo economico, con gli enti locali, le organizzazioni sindacali dei lavoratori e delle imprese per configurare linee di sviluppo industriale legate alla bonifica e tutela ambientale, utilizzando una nuova normativa recentemente approvata.