XIII Commissione - Resoconto di mercoledì 16 gennaio 2008


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AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 16 gennaio 2008.

Nell'ambito dell'esame del nuovo testo unificato delle proposte di legge C. 1629 Lion, C. 1695 Bellotti, C. 2545 Lombardi, C. 2604 Governo e C. 2880 Delfino «Agricoltura biologica».
Audizione dei rappresentanti dell'Associazione Slow Food, di Greenpeace Italia e dell'Associazione verdi, ambiente e società (VAS).

L'audizione informale è stata svolta dalle 10 alle 10.45.

COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 16 gennaio 2008.

Disposizioni in materia di agroenergie.
C. 289 Bellotti, C. 1385 Dozzo, C. 1603 Lion, C. 1751 Servodio, C. 2301 Misuraca, C. 2749 D'Ulizia e C. 2792 Delfino.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 10.45 alle 10.55.


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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 16 gennaio 2008. - Presidenza del vicepresidente Giuseppina SERVODIO indi del presidente Marco LION. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Boco.

La seduta comincia alle 14.15.

Decreto-legge n. 248 del 2007: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia finanziaria.
C. 3324 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Seguito esame e conclusione - Parere favorevole con osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame del disegno di legge, rinviato nella seduta del 15 gennaio 2008.

Giuseppina SERVODIO, presidente, ricorda che nella seduta di ieri la relatrice Cesini ha svolto la relazione introduttiva e che sono intervenuti in sede di discussione i deputati Bellotti e Martinello.

Bruno MELLANO (SocRad-RnP) esprime rammarico per il modo con il quale vengono assunte decisioni di particolare rilievo senza una vera discussione, come quelle relative all'Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare di cui all'articolo 11. Si tratta di una questione sulla quale si è intervenuti in sede di legge finanziaria e poi ora nuovamente con il decreto-legge, a seguito di un ordine del giorno accolto dal Governo alla Camera, ma a questo succedersi di interventi non è corrisposto un esame adeguato delle questioni e delle possibili opzioni. Ne consegue che non si conoscono le ragioni delle diverse formulazioni, nelle quali si è tenuto fermo solo il fatto che l'organo dovrà avere sede a Foggia.
Ritiene poi che sia un grave errore tornare indietro, con l'articolo 27, rispetto alle norme contenute in materia di consorzi di bonifica nella legge finanziaria, all'articolo 2, commi 36 e 37. In particolare, appare sbagliato non prospettare almeno la possibilità di una soppressione di questi enti e, comunque, di un intervento più radicale di riforma di un assetto che risale al 1933. Infatti, i consorzi di bonifica si sono trasformati nel tempo in meri strumenti di gestione del potere e del sottopotere, spesso inutili e gravosi per i cittadini, privi di un collegamento reale con le ragioni per le quali sono stati istituiti.
Critica infine, con riferimento all'articolo 26, comma 7, l'utilizzo a fini di copertura finanziaria delle disponibilità del Fondo per le crisi di mercato, che comprende le risorse destinate a far fronte all'emergenza aviaria.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (FI), pur condividendo quasi tutte le affermazioni del collega Mellano, osserva che su una materia come quella dei consorzi di bonifica non si può intervenire con provvedimenti estemporanei e contraddittori, come quelli contenuti nella legge finanziaria prima e nel decreto-legge in esame poi. La normativa di riferimento risale alla cosiddetta legge Serpieri del 1933, che ha manifestato in settanta anni di vita la propria validità, contribuendo in maniera significativa allo sviluppo di molte aree del Paese. La necessità di rivedere tale assetto è indubbia, ma il Governo avrebbe piuttosto dovuto proporre un intervento più meditato e rispondente alla complessa realtà degli organismi in questione. Per questo motivo, annuncia che il gruppo di Forza Italia non parteciperà al voto sul parere proprio per sottolineare il suo dissenso nei confronti di un modo disordinato di legiferare.
In ogni caso, invita ad inserire nel parere anche osservazioni relative alla necessità di prorogare i termini in materia di agevolazioni fiscali per il settore ittico e in materia di assunzione degli oneri di gestione dei sistemi di rilevazione satellitare (blue box).


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Angela LOMBARDI (RC-SE), pur condividendo in linea generale le considerazioni del relatore, sottolinea l'esigenza di evitare, come rilevato dal collega Mellano, che con l'articolo 27 del decreto-legge si faccia un passo indietro rispetto a quanto già stabilito con la legge finanziaria nella direzione di una riforma degli enti di bonifica, che comprenda la loro soppressione. Una profonda riforma di tali enti si rende necessaria non solo per le note ragioni attinenti ai costi della politica e della pubblica amministrazione, ma soprattutto per interrompere una logica politica che, invece di rispondere con immediatezza ai bisogni dei cittadini, istituisce enti e organismi vari, che finiscono per ridursi a meri strumenti di potere. Un'opera complessiva di riforma degli enti pubblici andrebbe affrontata con sistematicità, ma sono note le difficoltà di procedere su questa strada, soprattutto quando si prospetta la soppressione di qualche organismo. Tuttavia, bisogna pur iniziare un percorso e appare perciò preferibile che, nel parere che la Commissione dovrà esprimere, si indichi la necessità di ritornare alla formulazione contenuta nella legge finanziaria in materia di consorzi di bonifica.

Angelo Alberto ZUCCHI (PD-U), nell'esprimere un parere complessivamente favorevole sui contenuti del provvedimento d'urgenza varato dal Governo, con riferimento all'articolo 27, sui consorzi di bonifica, rileva innanzitutto la necessità di evitare di ingenerare ulteriore confusione. Rammenta, infatti, che la formulazione contenuta nella legge finanziaria ha rappresentato un difficile punto di mediazione tra chi riteneva necessaria la soppressione dei consorzi di bonifica tout court, senza alcuna ulteriore valutazione, e chi invece sosteneva la necessità di demandare più articolati compiti di valutazione circa le diverse prospettive di riordino alle regioni, ritenute più idonee a compiere scelte in materia rispetto al livello centrale.
In merito poi alle affermazioni dell'onorevole Lombardi, non ritiene che il tema del riordino dei consorzi investa la questione dei costi della politica. Infatti, vi sono esperienze molto diversificate, che vanno distintamente analizzate. Cita ad esempio il caso del consorzio Villoresi, il più esteso d'Europa, che ha un consiglio di amministrazione formato da numerosi componenti perché è fortemente rappresentativo delle diverse realtà associative e territoriali; tuttavia, il presidente percepisce 15 mila euro l'anno e i consiglieri ricevono soltanto gettoni per la partecipazione alle riunioni; una riduzione del numero dei consiglieri non porta perciò a grandi risultati di riduzione della spesa pubblica, ma certamente ad una riduzione della rappresentatività. Per questi motivi, appare preferibile dare alle regioni la possibilità di operare una razionalizzazione della presenza degli enti di bonifica sul territorio, che eventualmente passi anche per una soppressione di alcuni di loro.
Per quanto attiene poi alla vicenda dei consorzi agrari, di cui all'articolo 26, manifesta apprezzamento per il fatto che si preveda un termine entro il quale questi strumenti strategici per l'agricoltura dovranno essere riportati sui giusti binari.

Il sottosegretario Stefano BOCO si sofferma sul dibattito apertosi sui consorzi di bonifica e sul loro futuro, rilevando che si è cercato di individuare un punto di equilibrio che consenta di rispondere alle variegate esperienze di questi enti e rilevando altresì che nelle discussioni sulla razionalizzazione della spesa pubblica si rischia spesso di ripetere slogan che non consentono di percepire la complessità delle diverse realtà del Paese.
In ogni caso, in riferimento all'articolo 27, concorda con la necessità di inserire una norma di coordinamento con l'articolo 2, commi 35-37, della legge finanziaria 2008, inserendo anche una norma che espliciti l'abrogazione delle parti della legge finanziaria che si intendono sostituire con la normativa in esame.
Passando a rispondere alle altre questioni poste nel corso del dibattito, sottolinea, in merito all'articolo 26, comma 3, che proroga il termine per l'esercizio delle funzioni del Commissario straordinario


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per le emergenze zootecniche, che la somma di 150 mila euro è funzionale al pagamento degli oneri di personale dell'ufficio del Commissario, ad esclusione delle spese stipendiali, nonché degli incarichi di studio sulle tematiche oggetto di intervento del Commissario. Per quanto riguarda l'attività svolta nel 2007, essa è stata mirata in particolare al coordinamento con le amministrazioni regionali e locali per l'emergenza blue tongue, nonché per definire in sede comunitaria le modalità di intervento ammissibili nei casi di emergenze zootecniche. Osserva poi che la situazione della zootecnia è articolata e complessa e non mancano elementi di preoccupazione, L'attività dell'Ufficio è stata ed è attualmente legata alla comparsa di nuovi focolai del virus altamente patogeno dell'influenza aviaria H5N1 in Europa (Regno Unito, Germania, Polonia, Romania) e non patogeno in Italia. D'altra parte, rimane aperta la complessa e delicata questione relativa alla blue tongue e, in particolare, alle differenti posizioni di Francia e Italia in merito ai sistemi di vaccinazione e certificazione degli animali colpiti da questa patologia. Le attività dell'Ufficio vengono svolte in stretta collaborazione con i Ministeri della salute e delle politiche agricole, oltre che con i diversi referenti in sede comunitaria, nel quadro di un rapporto con le forze economiche e sociali.
In merito all'articolo 26, comma 6, e alle problematiche relative alla gestione del piano irriguo nazionale, la questione relativa alle opere irrigue nel Mezzogiorno e una eventuale integrazione della normativa sulle funzioni e i poteri dell'istituto del Commissario ex Agensud potranno essere discusse nell'ambito dell'esame dei progetti di legge C. 1985 e abbinati, già avviato dalla Commissione.
Quanto all'articolo 26, comma 7, concernente la prosecuzione del servizio di somministrazione di lavoro presso l'amministrazione centrale del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, ricorda che la relatrice ha chiesto di precisare se si intenda fare riferimento alle unità di personale utilizzate ovvero alla relativa spesa e quali siano le funzioni svolte dal personale interessato. Al riguardo, ricorda che, come già illustrato nella relazione tecnica allegata allo schema di regolamento recante la nuova organizzazione del Ministero, per il ruolo agricoltura, su un organico complessivo di 1.050 unità (solo qualifiche ex aree B e C), l'Amministrazione può contare solo su 654 unità di personale in servizio. Consegna quindi agli atti un prospetto che riporta le misure assunte per fronteggiare le carenze di organico sia con i concorsi pubblici che con il ricorso alla somministrazione di lavoro (vedi allegato 1). L'Amministrazione intende quindi avvalersi dell'opera di 62 lavoratori, nell'ambito della somma autorizzata, per le seguenti causali: temporanea utilizzazione in profili non previsti dagli assetti organici; sostituzione di lavoratori assenti, con particolare riferimento alle frazioni di posto lasciate vacanti da dipendenti di ruolo che optano per il lavoro a tempo parziale; punte di attività.
Per quanto riguarda le questioni non affrontate con il decreto-legge e valutate urgenti dalla relatrice, concorda pienamente sulla necessità di inserire norme destinate a rendere operativo il credito di imposta per la internazionalizzazione delle imprese agroalimentari previsto dai commi 1088 e 1089 dell'articolo 1 della legge finanziaria 2007, che è stato oggetto di osservazioni della Commissione europea, nonché norme volte al trasferimento all'Istituto per lo sviluppo agroalimentare (ISA) Spa dei residui fondi di Sviluppo Italia (ora Agenzia) destinati al settore agricolo e all'accorpamento della Buonitalia Spa all'ISA, necessario per semplificare e razionalizzare l'assetto organizzativo delle strutture preposte alla promozione all'estero dei prodotti agroalimentari italiani e per ridurne i costi.
In merito alla questione «nitrati», posta dal deputato Martinello, ricorda che il confronto delle regioni con la Commissione europea è ancora in corso e che un eventuale intervento statale nella materia sarebbe in ogni caso da operare d'intesa con la Conferenza Stato-regioni e nel rispetto delle decisioni comunitarie.


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Rosalba CESINI (Com.It), relatore, illustra una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 2), precisando innanzitutto che l'articolo 27, in materia di consorzi di bonifica, deve essere oggetto di un intervento di coordinamento normativo, in quanto il decreto-legge è entrato in vigore prima della legge finanziaria, che pur si proponeva di correggere. Nel merito, con riferimento ai rilievi dei deputati Mellano e Lombardi, concorda sulle considerazioni relative alla necessità di evitare interventi normativi disorganici su una materia così complessa, ma sottolinea che con i provvedimenti in esame in ogni caso si è cominciato ad affrontare il problema. Sottolinea in particolare che è stato anticipato il termine entro il quale le regioni dovranno provvedere al riordino e che si prevede che in sede di Conferenza Stato-regioni saranno definiti i criteri sulla base dei quali procedere al riordino medesimo. Inoltre, rileva che nel riordino non può ritenersi esclusa la eventuale soppressione di alcuni consorzi o la loro aggregazione. Richiama poi l'importanza del fatto che, nella formulazione prevista dal decreto-legge e a differenza di quanto previsto nella legge finanziaria, il riordino dei consorzi di bonifica non è più configurato come ipotesi alternativa alla riduzione del numero dei componenti degli organi degli stessi consorzi, ma costituisce un intervento che si aggiunge all'altro. Infine, ritiene che la Commissione potrebbe anche impegnarsi a sostenere un ordine del giorno nel corso del successivo esame in Assemblea, volto alla definizione di indirizzi ai fini della individuazione dei criteri di riordino.
Sottolinea infine di aver fatto proprie anche le osservazioni proposte del deputato Marinello per la proroga di ulteriori termini nel settore della pesca.

Giuseppina SERVODIO (PD-U), con riferimento all'osservazione proposta dal relatore per integrare il comma 35 dell'articolo 2 della legge finanziaria 2008, rileva che la formulazione proposta potrebbe non raggiungere gli effetti voluti, Infatti, poiché tutti i membri degli organi dei consorzi di bonifica percepiscono almeno un gettone di presenza per la partecipazione alle riunioni, potrebbe non risultare applicabile una norma che facesse riferimento ai «rappresentanti dell'utenza che svolgono tale funzione a titolo gratuito».

Bruno MELLANO (SocRad-RnP) giudica necessario esplicitare nel parere che il riordino dei consorzi di bonifica può comprendere anche l'ipotesi della loro soppressione. Personalmente, peraltro, ritiene che la stratificazione creatasi nel tempo renda tali enti non riordinabili.

Luciano D'ULIZIA (IdV), dichiarando di condividere la proposta del relatore, deve preannunciare un giudizio negativo sul provvedimento, cui tuttavia non farà mancare il suo voto favorevole, motivato dalla patente incostituzionalità, con riferimento all'articolo 45 della Costituzione, di quanto disposto dal comma 4 dell'articolo 7 in materia di rapporto tra socio lavoratore e società cooperative. Con tale norma, infatti, si intende condizionare il rapporto tra le parti con l'applicazione dei contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative. Tuttavia, il rapporto tra soci lavoratori e cooperative non può essere ricondotto a logiche sindacali, dal momento che, per la giurisprudenza e per la legge, deve essere oggetto solo dei patti sociali. Rileva dunque una incongruenza legislativa di particolare gravità nelle disposizioni in questione, che interessano anche il settore agricolo, con pesanti ripercussioni sugli equilibri di ingresso e di uscita nel settore della forza-lavoro.
Ritiene inoltre necessario introdurre delle novità nel rapporto tra la Commissione Agricoltura, chiamata spesso a ratificare scelte incongrue, e il Governo, anche alla luce del mancato seguito dato da questo agli impegni assunti nei confronti della Commissione.

Rosalba CESINI (Com.It), relatore, propone di riformulare l'osservazione di cui al numero 1) della sua proposta di parere, nel senso di aggiungere un riferimento esplicito al fatto che non si esclude la


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possibilità di soppressione dei consorzi di bonifica.

Il sottosegretario Stefano BOCO esprime il proprio assenso sulla proposta del relatore.

Claudio MADERLONI (SDpSE) ringrazia il relatore per la proposta formulata ed auspica che il Governo proceda in maniera più decisa nella direzione della soppressione.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (FI) ringrazia il relatore per avere accolto i suggerimenti da lui proposti e ribadisce che il suo gruppo non parteciperà alla votazione sul parere proposto, riservandosi di far valere le ragioni di contrarietà nel corso del successivo esame in Assemblea.
Con riferimento alla questione dei consorzi di bonifica, invita a considerare che si tratta di materia di preminente competenza regionale, che peraltro riguarda soggetti di carattere privato, ragioni che inducono a prevedere numerosi ricorsi alla Corte costituzionale e in sede europea.

Angelo Alberto ZUCCHI (PD-U) ritiene adeguata la formulazione dell'articolo 27 del decreto-legge, che consente alla Conferenza Stato-regioni di decidere i criteri di riordino dei consorzi di bonifica, tenendo conto delle realtà territoriali, senza escludere né fare esplicito riferimento alla soppressione degli stessi.

Marco LION, presidente, osserva che la Commissione potrebbe anche procedere a votazioni separate.

Bruno MELLANO (SocRad-RnP) ribadisce che a suo giudizio è necessario prospettare la possibilità che qualche ente sia soppresso.

Luciano D'ULIZIA (IdV) concorda con le considerazioni del deputato Zucchi.

Marco LION, presidente, sospende brevemente la seduta, per consentire al relatore di formulare una proposta conclusiva.

La seduta, sospesa alle 15.20, è ripresa alle 15.25

Rosalba CESINI (Com.It) illustra una nuova formulazione della sua proposta di parere, nella quale è stata modificata l'osservazione di cui al numero 1) sulla base del dibattito svoltosi.

Il sottosegretario Stefano BOCO ribadisce il proprio assenso sulla proposta di parere come riformulata dal relatore.

Teresio DELFINO (UDC) dichiara di astenersi.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazioni del relatore, come riformulata (vedi allegato 3).

Sui lavori della Commissione.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (FI) ricorda il dibattito svoltosi lo scorso ottobre in occasione dell'esame della proposta di nomina del nuovo presidente dell'UNIRE, sulla quale la Commissione ha espresso parere favorevole anche grazie al fatto che il suo gruppo ha assicurato la presenza del numero legale. In particolare, ricorda che in quella occasione egli ha chiaramente chiesto al Governo di impegnarsi ad escludere la possibilità che il precedente commissario straordinario dell'ente, Melzi d'Eril, tornasse ad assumere funzioni diverse nel medesimo ente. Il sottosegretario Boco smentì questa ipotesi, che tuttavia oggi risulta realizzata nella realtà, con la nomina di Melzi d'Eril a segretario generale dell'UNIRE. Al riguardo, ricordando che è già stata ritenuta l'incompatibilità a svolgere il ruolo di commissario, si domanda come possa ritenersi compatibile il nuovo incarico con il fatto che la citata persona è proprietaria di ippodromi. In ogni caso, nell'esprimere rammarico per il fatto che il sottosegretario Boco è stato smentito, rileva che è stato compiuto un atto politico in dispregio di quanto sostenuto dal Governo dinanzi alla Commissione. Al di là


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dei ruoli di maggioranza e di opposizione, si tratta di un comportamento grave, che impone di richiedere formalmente che il Ministro De Castro venga personalmente a spiegare alla Commissione le ragioni delle scelte compiute, il ruolo della persona in questione nella gestione dell'UNIRE e, in generale, la situazione amministrativa e finanziaria dell'ente.

Marco LION, presidente, assicura che darà seguito alla richiesta del deputato Marinello.

Il sottosegretario Stefano BOCO fa presente che egli non riteneva che si potesse realizzare l'ipotesi prospettata a suo tempo dal deputato Marinello, poiché, senza con ciò esprimere valutazioni sulla persona in questione, non la riteneva compatibile, per ragioni di metodo, con la decisione già assunta di rimuovere la stessa persona dalla gestione dell'ente. Deve tuttavia constatare di essere stato smentito dai fatti. La Commissione ha pertanto certamente il diritto di chiedere al Ministro le ragioni del suo operare.

La seduta termina alle 15.45.

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 16 gennaio 2008. - Presidenza del presidente Marco LION, indi del vicepresidente Giuseppina SERVODIO.

La seduta comincia alle 15.45.

Indagine conoscitiva sulla crisi finanziaria del comparto agricolo, con particolare riferimento alla situazione della regione Sardegna.

Audizione di rappresentanti della Regione autonoma della Sardegna.
(Svolgimento e conclusione).

Marco LION, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, oltre che attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso, anche mediante la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.
Introduce quindi l'audizione.

Il dottor Francesco FODDIS, Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale della Regione autonoma della Sardegna, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono quindi, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Elias VACCA (Com.It), Luigi COGODI (RC-SE), Paolo FADDA (PD-U), Amalia SCHIRRU (PD-U) e il presidente Marco LION.

Interviene poi il dottor Francesco FODDIS, Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale della Regione autonoma della Sardegna, formulando ulteriori precisazioni.

Interviene nuovamente il deputato Luigi COGODI (RC-SE).

Interviene infine Marco LION, presidente, che ringrazia i partecipanti e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 17.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 17 alle 17.10.