Mercoledì 13 febbraio 2008. - Presidenza del presidente Pietro FOLENA. - Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Andrea Marcucci.
La seduta comincia alle 15.10.
Variazione nella composizione della Commissione.
Pietro FOLENA, presidente, comunica che il deputato Gian Franco Schietroma ha cessato di far parte della Commissione.
Proposta di nomina della signora Paola Donati a componente del Consiglio di amministrazione della Fondazione «Istituto nazionale per il dramma antico» (INDA).
Nomina n. 61.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).
La Commissione inizia l'esame della proposta di nomina all'ordine del giorno.
Manuela GHIZZONI (PD-U), relatore, ricorda che la Commissione, alla ripresa dell'attività parlamentare dopo la sospensione natalizia, è stata impegnata in altra nomina per il consiglio di amministrazione della Fondazione «Istituto nazionale per il dramma antico» (INDA). Pertanto, in considerazione delle recente discussione svolta in quella sede, intende rappresentare le finalità dell'Istituto e il suo profilo giuridico, in forma sintetica.
Protagonista nazionale della valorizzazione e della diffusione della cultura classica, l'INDA è stato trasformato da ente pubblico in Fondazione, acquisendo personalità giuridica di diritto privato, mediante il decreto legislativo 29 gennaio 1998, n. 20. Il successivo decreto legislativo n. 33 del 2004 ne ha modificato l'assetto e l'organizzazione prevedendo, in particolare, l'attribuzione della carica di presidente al sindaco di Siracusa, la soppressione del comitato scientifico, la designazione di un consigliere delegato con funzioni di proporre gli indirizzi artistico-culturali e di promuovere le attività dell'istituto, la creazione della figura del «sovrintendente» cui spetta, sulla base degli indirizzi del consigliere delegato, elaborare i programmi e dirigere l'attività dell'istituto,
l'individuazione di una doppia sede, quella legale a Roma e quella amministrativa e operativa a Siracusa. L'articolo 3 del citato decreto n. 33 del 2004 dettaglia le finalità artistiche e scientifiche dell'Istituto, che oltre alla promozione della rappresentazione del teatro classico greco e latino prevedono, anche mediante il coinvolgimento degli istituti scolastici e delle università, lo studio e l'edizione di testi teatrali, l'attività di ricerca e la pubblicazione della rivista Dioniso sul dramma antico, lo sviluppo della scuola di teatro Giusto Monaco e l'attivazione di apposite rassegne ed iniziative che avvicinino il giovane pubblico al teatro classico.
Prima di passare alla proposta di nomina, intende richiamare, per condividerne lo spirito, la necessità già espressa dal Presidente Folena, in occasione della precedente nomina, di individuare criteri oggettivi per la stesura dei curricula e altre modalità di presentazione dei candidati nominati a ricoprire incarichi su proposta del Governo: auspica pertanto che il Presidente della Camera e la Giunta del regolamento della prossima legislatura intervengano su tali prassi, così che le commissioni parlamentari possano formulare i propri pareri con piena consapevolezza, sulla scorta di profili esaustivi dei candidati. Ricorda che la proposta di nomina, di competenza del Ministro dell'università e della ricerca ai sensi dell'articolo 5 comma 1, lettera c) del decreto legislativo n. 20 del 1998, come modificato dal decreto legislativo n. 33 del 2004, concerne Paola Donati, direttrice artistica della Fondazione Teatro Due di Parma. Il curriculum della candidata delinea un ventennio di attività dedicato al teatro, in particolare alla direzione di produzioni di prosa, danza e teatro musicale. Sottolinea, inoltre, che la direzione artistica della Fondazione Teatro Due ne evidenzia il profilo culturale oltre che le capacità manageriali. Infine, la più recente attività di docente universitaria, in particolare presso lo IUAV di Venezia, manifesta una profonda conoscenza della «messa in scena» teatrale e delle professioni che concorrono alla produzione nei settori artistico, tecnico e organizzativo.
Propone pertanto alla Commissione di esprimere parere favorevole sulla proposta di nomina in esame.
Fulvio TESSITORE (PD-U) giudica inopportuna la soppressione del comitato scientifico in questa come in altre istituzioni culturali, sottolineando che, al di là dei singoli episodi negativi che possono essersi verificati, il comitato scientifico costituisce uno strumento fondamentale per la gestione delle istituzioni culturali.
Fabio GARAGNANI (FI), preannunciando anche a nome dei deputati del suo gruppo che non parteciperà alla votazione della proposta di nomina in questione, giudica la stessa inopportuna, in quanto discussa in un periodo di scioglimento delle Camere. Ricorda in proposito che, a differenza nel caso della nomina del professor Maiani a presidente del CNR, nel caso di specie non si è in una situazione di semplice crisi di Governo, ma di scioglimento delle Camere. Nel merito della proposta poi, ritiene che la nomina non possa essere effettuata, in quanto la persona designata appare nettamente schierata a favore della parte politica che la propone, configurandosi così ancora di più l'inopportunità della sua nomina alla luce del delicato momento politico. Sottolinea, inoltre, che la nomina non è essenziale per il corretto svolgimento della gestione dell'Istituto nazionale per il dramma antico. Segnala, infine, che la carica di consigliere di amministrazione dell'Istituto in questione dovrebbe essere ricoperta da un esperto di arte classica e non, come nel caso di specie, da uno di arte contemporanea.
Nicola BONO (AN) ritiene assolutamente inopportuno procedere alla votazione di una proposta di nomina nella situazione politica in cui versa in questo momento il Paese, con un Governo dimissionario e a Camere sciolte, ritenendo quindi più opportuno che la Commissione
si astenga dall'esaminare la proposta di nomina in oggetto. Ricorda che le medesime considerazioni erano state espresse nell'ambito dell'esame della proposta di nomina riguardante la presidenza del CNR. Nel merito della proposta, sottolinea d'altra parte che la situazione gestionale dell'Istituto nazionale per il dramma antico appare alquanto confusa, in quanto negli ultimi tempi si sono verificati numerosi casi di dimissioni dalla carica di consigliere di amministrazione, senza che il Ministero competente si sia mai dato cura di illustrare i motivi di tali dimissioni. Ricorda, in particolare, che la candidata attuale è chiamata a sostituire la professoressa Eva Cantarella, la quale si è dimessa senza che fossero illustrati i motivi di tale decisione. Sottolinea peraltro che proprio la nomina della professoressa Cantarella, uno dei massimi esperti della materia della letteratura greca, era stata effettuata con voto unanime da parte della Commissione, mentre il candidato designato con l'attuale proposta di nomina non è dotato delle competenze necessarie per sostituirla. Segnala, inoltre, che i membri del Consiglio di amministrazione dell'Istituto nazionale per il dramma antico dovrebbero essere designati non sulla base di logiche politiche, ma per la necessità di conseguire l'obiettivo di diffondere la cultura classica e teatrale nel mondo. In conclusione, preannunciando anche a nome dei deputati del suo gruppo che non parteciperà alla votazione della proposta di nomina, ribadisce la necessità che il Governo ritiri la proposta di nomina, auspicando che per il futuro siano svolte delle audizioni volte a chiarire i problemi gestionali che riguardano l'Istituto in questione.
Paola GOISIS (LNP) si associa alle considerazioni svolte dai colleghi Garagnani e Bono riguardo all'inopportunità di procedere alla votazione di una proposta di nomina in un periodo in cui le Camere sono sciolte e relativamente alle carenze evidenziate dal curriculum della signora Paola Donati. Constata peraltro che il curriculum presentato non appare adeguato all'incarico da ricoprire, preannunciando quindi che non prenderà parte alla votazione.
Pietro FOLENA, presidente, sottolinea che la richiesta per l'espressione del parere è stata inviata dal Ministro Rutelli il 24 gennaio 2007, quindi presumibilmente almeno qualche ora prima della votazione della sfiducia da parte del Senato al Governo Prodi. Pur ritenendo peraltro interessante conoscere l'iter procedurale interno al Ministero per quel che riguarda la proposta di nomina in esame, evidenzia che nessun tipo di rilievo può essere mosso dal presidente della Commissione nei confronti di una proposta di nomina che è stata in ogni caso inviata al Parlamento prima dell'inizio della crisi di Governo. Segnala pertanto che la scelta di soprassedere sulla nomina è affidata al Governo, dato che nel caso in cui la Commissione non si esprimesse, l'Esecutivo potrebbe senz'altro procedere all'effettuazione della nomina stessa. Condivide peraltro le perplessità espresse dal collega Tessitore in merito all'inopportunità di sopprimere i comitati scientifici nell'ambito delle istituzioni culturali. Rappresenta d'altra parte la propria disponibilità a svolgere approfondimenti sulla difficile situazione gestionale dell'Istituto nazionale per il dramma antico, anche attraverso lo svolgimento di audizioni informali, evidenziando peraltro al riguardo che tale possibilità è subordinata all'adozione di una specifica determinazione in tal senso da parte della Conferenza dei presidenti dei gruppi. Aggiunge che dal curriculum della candidata emerge che essa, pur non essendo dotata di una competenza specifica in materia di arte antica, appare in possesso di importanti doti ed esperienze manageriali, che la rendono adeguata allo svolgimento dei compiti afferenti alla qualifica di consigliere di amministrazione dell'INDA. Solleva peraltro talune perplessità formali in ordine al fatto che nella lettera inviata dal Ministro Rutelli si fa riferimento al candidato con l'espressione di «signora», senza fare esplicito riferimento quindi alla qualifica di «professoressa»,
pur risultando la candidata docente presso l'università La Sapienza. Richiama infine l'importanza di prevedere la possibilità di audire i soggetti candidati nell'ambito dell'esame della proposta di nomina, auspicando pertanto che nella prossima legislatura la Giunta delle elezioni valuti favorevolmente la questione.
Il sottosegretario Andrea MARCUCCI sottolinea innanzitutto che la competenza relativamente all'atto in discussione non è da ascrivere esclusivamente al Ministero dei beni culturali, ma anche al Ministero dell'università, ricordando che l'indicazione del soggetto da proporre quale componente del Consiglio di amministrazione viene fatta proprio dal Ministro dell'università e successivamente comunicata al Parlamento dal Ministero per i beni e le attività culturali. Ricorda a tal proposito che il Ministero dell'università aveva comunicato il nominativo della signora Paola Donati già prima della pausa estiva dei lavori parlamentari per l'anno 2007. Mette in evidenza altresì che a partire dal settembre 2007 il Ministero per i beni e le attività culturali ha quindi proceduto a vagliare l'adeguatezza delle esperienze professionali della candidata rispetto alle mansioni da svolgere. Rileva inoltre che tale ultima valutazione era stata effettuata nello stesso periodo in cui era stata decisa la candidatura di Rocco Familiari a componente del Consiglio di amministrazione, e che solo per un errore di tipo tecnico la proposta di nomina in esame è stata inviata alle Commissioni parlamentari competenti qualche tempo dopo rispetto a quella relativa al dottor Rocco Familiari. Pur rappresentando quindi alla Commissione il disagio per tale inconveniente di carattere tecnico, ritiene assolutamente necessario procedere alla nomina in questione, in quanto soprassedere sulla stessa comporterebbe un rinvio della possibilità di procedere alla nomina per almeno sei mesi. Per questi motivi, conferma quindi la volontà del Governo di procedere alla nomina in esame.
Pietro FOLENA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
Fabio GARAGNANI (FI), facendo riferimento ad una recente sentenza della Corte dei conti, che ha condannato alcuni professori delle università di Bologna a pagare somme per il risarcimento di danni causati all'immagine dell'università stessa, ritiene importante che la Commissione svolga al più presto un'indagine conoscitiva sul sistema universitario italiano.
Pietro FOLENA, presidente, prendendo atto della richiesta del collega Garagnani che potrà essere valutata nel corso della prossima legislatura, desidera rivolgere al Ministro Mussi, a nome di tutta la Commissione, gli auguri di pronta guarigione per il delicato intervento chirurgico a cui si è sottoposta nella giornata di ieri.
La seduta termina alle 15.55.