Commissioni Riunite XI e XII - Resoconto di marted́ 18 marzo 2008


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ATTI DEL GOVERNO

Martedì 18 marzo 2008. - Presidenza del presidente della XI Commissione Gianni PAGLIARINI. - Intervengono il ministro della giustizia Luigi Scotti, il sottosegretario di Stato per la salute Gian Paolo Patta e il sottosegretario di Stato per il lavoro e la previdenza sociale Antonio Michele Montagnino.

La seduta comincia alle 11.30.

Schema di decreto legislativo recante attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in


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materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Atto n. 233.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2006/25/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 aprile 2006, sulle prescrizioni minime di sicurezza e salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (radiazioni ottiche artificiali) durante il lavoro.
Atto n. 228.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 19 novembre 2007, n. 257, recante attuazione della direttiva 2004/40/CE sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici).
Atto n. 234.
(Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione).

Le Commissioni proseguono l'esame congiunto degli schemi di decreto, rinviato nella seduta del 12 marzo 2008.

Sull'ordine dei lavori.

Luigi FABBRI (FI) rinnova la richiesta, già formulata nella precedente seduta, di procedere ad audizioni sullo schema di decreto legislativo emanato in attuazione della legge delega n. 123 del 2007, al fine di svolgere una istruttoria più approfondita su un tema di grande rilevanza. A tale proposito ricorda che audizioni sul citato provvedimento sono state programmate per la giornata odierna dalla Commissione Lavoro del Senato.

Gianni PAGLIARINI, presidente, anche a nome del Presidente della XII Commissione, Mimmo Lucà, propone di sospendere la seduta e di convocare immediatamente una riunione congiunta degli uffici di Presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle due Commissioni, al fine di valutare in tale sede la richiesta formulata dal collega Fabbri.

Le Commissioni concordano.

La seduta, sospesa alle 11.40, è ripresa alle 11.55.

Gianni PAGLIARINI, presidente, comunica che nella riunione congiunta degli uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti di gruppo, delle due Commissioni è stato convenuto di non procedere allo svolgimento delle audizioni, al fine di non dilatare i tempi per l'espressione del parere di competenza.
Nessuno chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo.

Schema di decreto legislativo recante attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Atto n. 233.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in titolo.

Gianni PAGLIARINI, presidente, avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
Se non vi sono obiezioni, così rimane stabilito.

Augusto ROCCHI (RC-SE), relatore per la XI Commissione, anche a nome del relatore per la XII Commissione, formula una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 1). Fa presente l'opportunità di una breve sospensione della seduta al fine di consentire ai colleghi una attenta valutazione della proposta di parere presentata.


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Gianni PAGLIARINI, presidente, condividendo la richiesta del relatore, propone di sospendere brevemente la seduta.

Le Commissioni concordano.

La seduta, sospesa alle 12.10, è ripresa alle 12.30.

Augusto ROCCHI (RC-SE), relatore per la XI Commissione, con riferimento alla proposta di parere già depositata, segnala l'opportunità di modificare la lettera a) nel senso di sostituire le parole « entro tempi ragionevolmente brevi,» con le seguenti :» entro un termine massimo di novanta giorni».

Il Ministro Luigi SCOTTI fa presente l'opportunità di una distinzione tra l'entrata in vigore del provvedimento e la operatività di specifiche disposizioni per le quali si renda necessario prevedere un termine di entrata in vigore più lungo, al fine di consentire i nuovi adempimenti da esse previsti.

Gianni PAGLIARINI, presidente, segnala che il differimento dell'entrata in vigore, di cui alla lettera a) della proposta di parere formulata dai relatori, riguarda esclusivamente le disposizioni che introducono adempimenti nuovi rispetto a quelli già previsti dal decreto legislativo n. 626 del 1994.

Simone BALDELLI (FI), intervenendo a nome del gruppo di Forza Italia, esprime il proprio rammarico per il mancato svolgimento di audizioni sullo schema di decreto in esame, diversamente da quanto previsto presso il Senato. Si sarebbe trattato, a suo avviso, di una buona occasione per approfondire aspetti di particolare rilievo; si riferisce, in particolare, alle posizioni assunte sul provvedimento dalle parti datoriali, che hanno espresso un orientamento critico. Avrebbe altresì apprezzato uno spirito più collaborativo da parte dei colleghi della maggioranza, soprattutto con riferimento alle osservazioni formulate nella proposta di parere. Il gruppo di Forza Italia ha infatti, in più occasioni, sia in Commissione che in Aula, manifestato le proprie perplessità sul provvedimento, incentrato quasi esclusivamente su misure di deterrenza. Si tratta di aspetti che dovrebbero essere affiancati da misure volte a consentire un salto culturale in materia di sicurezza sul lavoro, che incentivino il dialogo sociale e meccanismi di bilateralità, come peraltro richiesto anche in ambito comunitario. Esprime peraltro perplessità sui risultati normativi cui potrà pervenire il provvedimento, che testimonia la distanza dell'attuale maggioranza da un impostazione liberale, che dovrebbe manifestarsi anche in tema di sicurezza, mediante la giusta proporzione tra sanzione e violazione.
Il gruppo di Forza Italia ritiene tuttavia di dover mantenere uno spirito di collaborazione su un tema la cui importanza è condivisa da tutte le forze politiche e che si pone - purtroppo con frequenza - al centro del dibattito nel Paese. Per tali motivi preannuncia il voto di astensione del gruppo di Forza Italia sulla proposta di parere formulata dai relatori.

Gloria BUFFO (SDpSE), preannunciando il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dai relatori, fa presente che il provvedimento in esame segna indubbiamente un passo in avanti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Dichiara di non condividere la posizione di coloro che ritengono lo schema di decreto in esame un insieme di misure vessatorie, rinvenendosi nello stesso anche numerose disposizioni in materia di prevenzione e di formazione. Esprime soddisfazione per previsioni come quelle del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza a livello territoriale. Con riferimento a quanto evidenziato dal collega Baldelli, fa presente che in Italia è dato ritrovare una certa liberalità nei confronti delle violazioni delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Il provvedimento introduce quindi norme volte ad arginare tale liberalità. Conclude invitando il relatore ad inserire nella proposta di parere una ulteriore osservazione che sottoponga


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all'attenzione del Governo l'opportunità di prevedere nello schema una norma, analoga a quella prevista dall'articolo 28, comma 1, lettera b) del decreto legislativo n. 626 del 1994, che consenta l'adeguamento della disciplina all'evoluzione della normativa comunitaria di ordine tecnico con atti di rango secondario.

Cinzia Maria FONTANA (PD-U), nell'annunciare il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere formulata dai relatori, ribadisce l'importanza del provvedimento all'esame delle Commissioni. Sottolinea infatti il significato particolare dello strumento del testo unico e il positivo intervento che esso opera proprio dal punto di vista dell'impostazione di fondo. Crede infatti fuorviante dipingere lo schema di decreto come un provvedimento incentrato sulla deterrenza e sull'inasprimento dell'apparato sanzionatorio, sottolineando come si tratti piuttosto di un atto che va nella direzione di un riassetto organico e razionale della normativa in materia di sicurezza sul lavoro. Se da una parte si persegue l'obiettivo di armonizzare e coordinare la normativa, rendendone più agevole l'applicazione, dall'altra viene operata un'importante revisione sostanziale di alcuni aspetti, che tengono conto dell'esperienza di questi anni e delle mutate condizioni. L'obiettivo appare quello, a partire dai criteri di unicità e omogeneità, di garantire uniformità di tutela alle lavoratrici ed ai lavoratori su tutto il territorio nazionale. Si porta così a compimento un importante percorso legislativo, frutto anche di un dibattito ricco e prezioso e dell'attenzione di tutti i livelli istituzionali al tema della sicurezza sul lavoro, considerato una priorità nazionale. È certo indispensabile che, accanto a tale intervento, si lavori per una svolta culturale che intervenga sulle condizioni sociali, economiche e organizzative dei lavoratori. È questo, a suo avviso, l'impegno vero che la politica deve assumere affinché il lavoro sia sempre un fattore di vita, di dignità e di sviluppo della persona umana.

Angelo COMPAGNON (UDC), constatato che le Commissioni stanno esaminando un provvedimento estremamente delicato e complesso in un periodo particolare qual è quello attuale di fine legislatura, tiene a rilevare come la Commissione Lavoro, sin dall'inizio della legislatura, abbia affrontato principalmente due tematiche, entrambe di grande importanza: quella del precariato e quella della sicurezza sui luoghi di lavoro. Al riguardo, deve constatare che, relativamente alla prima, la Commissione non è stata in grado di pervenire ad alcuna conclusione, mentre sulla seconda è in atto una accelerazione che procede peraltro a senso unico, senza il coinvolgimento delle forze di opposizione. Su questo secondo punto ricorda che, in sede di approvazione della legge delega n. 123, i gruppi di opposizione si astennero dalla votazione finale, pur precisando che le proposte dagli stessi avanzate non erano state accolte e con la richiesta esplicita che fossero riprese in considerazione in occasione del futuro esame dello schema di decreto legislativo di attuazione della delega. Ciò premesso, osserva che nulla oggi appare cambiato rispetto ad allora e che lo spirito di collaborazione dimostrato dall'opposizione non è stato tenuto in alcun conto.
Infine, fa presente che l'unico aspetto positivo riscontrabile nel provvedimento oggi in esame è la semplificazione e il riordino normativo recato dal testo unico in oggetto.
Pertanto, in conclusione, dichiara che per senso di responsabilità il suo gruppo si asterrà dalla votazione della proposta di parere presentata dai relatori, con l'auspicio che in futuro tra le forze di maggioranza e quelle di opposizione si possa giungere ad un dialogo più proficuo almeno sulle tematiche di grande rilevanza per il Paese.

Augusto ROCCHI (RC-SE), relatore per la XI Commissione, anche a nome del relatore per la XII Commissione, dichiara di condividere la proposta formulata dall'onorevole Buffo. Ritiene pertanto opportuno integrare la proposta di parere già


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depositata con una ulteriore osservazione dal seguente tenore: «valuti il Governo l'opportunità di inserire nello schema di decreto legislativo in esame una norma analoga a quella recata dall'articolo 28, comma 1 lettera b) del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626 che preveda l'adeguamento della disciplina all'evoluzione della normativa comunitaria di ordine tecnico con atti di rango secondario». Conclude ringraziando i colleghi della maggioranza e dell'opposizione per il contributo fornito ai fini della predisposizione del testo unico in esame, che rappresenta sicuramente uno strumento di particolare importanza per arginare il fenomeno delle «morti bianche».

Il ministro Luigi SCOTTI esprime il proprio ringraziamento e la propria condivisione per il lavoro analitico svolto dalle Commissioni. Il testo in esame ha certamente avuto un'elaborazione complessa ma deve rilevare come, pur nella diversità degli orientamenti manifestati, non siano emerse delle divaricazioni sostanziali da parte delle forze politiche. Appaiono infatti condivise le scelte operate non solo dal punto di vista dei contenuti - in ordine, cioè, alla necessità di tutelare la vita e la salute dei lavoratori - ma anche dal punto di vista metodologico, attraverso l'aggregazione e la sistemazione di numerose disposizioni in un testo unico.

Il sottosegretario Gian PaoloPATTA si associa ai ringraziamenti formulati dal Ministro per la giustizia Scotti. Pur riconoscendo l'utilità di un maggiore confronto sul provvedimento in esame attraverso il ricorso alle audizioni, segnala come la ravvicinata scadenza del termine di delega abbia imposto una accelerazione. Ritiene che l'astensione dichiarata da alcuni gruppi di opposizione testimoni l'importanza del tema della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro. Ritiene che il lavoro svolto dal Governo con il provvedimento in esame non potrà che rappresentare una buona base di partenza per l'implementazione della normativa anche per il futuro Governo. Sottolinea come sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro ci sia stato un ampio confronto sia con il Parlamento sia con le Regioni che non hanno dimostrato alcuna contrarietà al provvedimento.

Il sottosegretario Michele MONTAGNINO esprime a sua volta un ringraziamento per il lavoro svolto e per l'atteggiamento assunto dalle Commissioni Lavoro e Affari Sociali, rilevando come tutte le forze politiche si siano impegnate per la conclusione dell'esame di un provvedimento di particolare importanza e complessità. Sottolinea come occorra promuovere sempre più una cultura della sicurezza, che appare l'antidoto principale per evitare gli incidenti sul lavoro. Ritiene che con lo schema di decreto in esame sia stata data una risposta importante, anche se non definitiva, al Paese e al mondo del lavoro.

Nessuno chiedendo di intervenire la Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazioni come riformulata dal relatore (vedi allegato 2).

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2006/25/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 aprile 2006, sulle prescrizioni minime di sicurezza e salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (radiazioni ottiche artificiali) durante il lavoro.
Atto n. 228.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 12 marzo 2008.

Gianni PAGLIARINI, presidente, avverte che le Commissioni non potranno pronunciarsi definitivamente sul provvedimento in titolo, non essendo ancora pervenuto il prescritto parere della Conferenza Stato-Regioni. Rinvia pertanto il seguito dell'esame ad altra seduta.


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Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 19 novembre 2007, n. 257, recante attuazione della direttiva 2004/40/CE sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici).
Atto n. 234.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 12 marzo 2008.

Gianni PAGLIARINI, presidente, avverte che le Commissioni non potranno pronunciarsi definitivamente sul provvedimento in titolo, non essendo ancora pervenuto il prescritto parere della Conferenza Stato-Regioni. Rinvia pertanto il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 11.40 alle 11.55.