Camera dei deputati - XV Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Bilancio dello Stato
Altri Autori: Servizio Commissioni
Titolo: A.C. 1005: D.L. 206/2006: Disposizioni urgenti in materia di IRAP e di canoni demaniali marittimi
Riferimenti:
AC n. 1005/XV   DL n. 206 del 14-GIU-06
Serie: Scheda di analisi    Numero: 1
Data: 14/06/2006
Descrittori:
CANONE DI CONCESSIONE   DEMANIO MARITTIMO
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA' PRODUTTIVE ( IRAP )     
Organi della Camera: VI-Finanze

Estremi del provvedimento

 

 

A.C.

 

1005

Titolo breve:

 

Disposizioni urgenti in materia di IRAP e di canoni demaniali marittimi – Decreto legge n. 206 del 2006

 

Iniziativa:

 

governativa

 

in prima lettura alla Camera

 

 

Commissione di merito:

 

VI Commissione

 

Relatore per la

Commissione di merito:

 

 

Fincato

Gruppo:

Ulivo

 

Relazione tecnica:

Non presente

 

 

 

 

 

 

Parere richiesto

 

Destinatario:

 

alla VI Commissione in sede referente

Oggetto:

 

testo del provvedimento

 

 

 

Scheda di analisi n. 1

 


INDICE

 

ARTICOLO 1. 2

Versamenti IRAP. 2

ARTICOLO 2. 3

Differimento termini in materia di rivalutazione dei canoni demaniali marittimi3


 

PREMESSA

 

Il disegno di legge reca la conversione del decreto-legge 7 giugno 2006, n. 206 recante disposizioni urgenti in materia di IRAP e dei canoni demaniali marittimi.

Il provvedimento, pur non essendo corredato di relazione tecnica, contiene disposizioni suscettibili di determinare conseguenze di carattere finanziario.

 

ARTICOLO 1

Versamenti IRAP

La norma dispone che in caso di violazione dell’obbligo di versamento in acconto o a saldo dell’IRAP relativo al periodo di imposta in corso all’8 giugno 2006[1], non si applicano le disposizioni in materia di riduzione delle sanzioni previste dall’articolo 13 del D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 472[2] (c.d. ravvedimento operoso), nonché dall’articolo 2, comma 2 del D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 462[3] (sanzione ridotta per pagamenti effettuati entro trenta giorni dalla data di ricevimento dell’avviso) [4].

La relazione illustrativa sottolinea che la ratio della norma risiede nell’esigenza di disincentivare il fenomeno dei ritardati od omessi versamenti dell’IRAP – con conseguenti possibili perdite di gettito – che potrebbe determinarsi in virtù dell’attuale situazione di attesa della definitiva pronuncia della Corte di giustizia delle Comunità europee sulla compatibilità comunitaria del tributo.

 

Al riguardo si osserva che, pur risultando chiaramente che la finalità della norma è quella di evitare ritardi od omissioni per il prossimo versamento IRAP (la cui scadenza è al 20 giugno 2006), la formulazione della norma medesima potrebbe non essere del tutto coerente con tale finalizzazione. Ciò in quanto il riferimento al “periodo di imposta in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto” non sembra ricomprendere il pagamento del saldo IRAP per l’anno 2005, che va riferito al periodo di imposta precedente a quello in corso. Sul punto appare opportuno un chiarimento.

 

 

ARTICOLO 2

Differimento termini in materia di rivalutazione dei canoni demaniali marittimi

La norma dispone il differimento dal 15 dicembre 2005 al 30 settembre 2006 del termine per l’emanazione del decreto ministeriale di rivalutazione dei canoni per la concessione d’uso dei beni demaniali marittimi, previsto dall’art. 32, comma 22, del DL n. 269/2003.

Tale disposizione prevedeva che con decreto interministeriale, da emanarsi entro il 30 giugno 2004, fossero assicurate maggiori entrate non inferiori a 140 mln di euro a decorrere dal 1° gennaio 2004. Il predetto termine del 30 giugno è stato successivamente più volte differito ad opera di diversi provvedimenti.

 

Al riguardo si osserva che la disposizione, differendo al 30 settembre 2006 un termine scaduto nell’anno precedente, determina il venir meno, per l’anno 2005, degli effetti di gettito ascritti alla norma medesima, sul cui ammontare – benché relativo ad un esercizio finanziario ormai chiuso - appare necessario acquisire chiarimenti. Nell’ambito di tali chiarimenti andrà altresì precisato come siano stati contabilizzati gli effetti sui saldi di cassa per gli anni 2004 e 2005, nel frattempo prodottisi a seguito della mancata emanazione del decreto ministeriale di attuazione.

Per quanto riguarda gli effetti del provvedimento nel 2006, andrebbero forniti chiarimenti in merito all’effettivo ammontare degli importi iscritti nelle previsioni di gettito per l’anno medesimo; ciò anche con riguardo ai canoni maturati a decorrere dal 2004, tenuto conto che l’articolo in esame non incide sulla decorrenza originaria della rivalutazione in questione.



[1] Data di entrata in vigore del decreto legge n. 206/2006 in esame.

[2] “Disposizioni generali in materia di sanzioni amministrative per le violazioni di norme tributarie, a norma dell’articolo 3, comma 133, della legge 23 dicembre 1996, n. 662”.

[3]“Unificazione ai fini fiscali e contributivi delle procedure di liquidazione, riscossione e accertamento, a norma dell’articolo 3, comma 134, lettera b), della legge 23 dicembre 1996, n. 662”.

[4] Relativamente ai soggetti con esercizio coincidente con anno solare, le scadenze per il pagamento del primo e del secondo acconto IRAP per l’anno 2006 sono fissate, rispettivamente, al 20 giugno 2006 e al 30 novembre 2006. Il termine per il pagamento del saldo IRAP 2006 è fissato al 20 giugno 2007 (d.lgs. n. 241/97).