Camera dei deputati - XV Legislatura - Dossier di documentazione
(Versione per stampa)
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Autore: | Servizio Bilancio dello Stato | ||
Altri Autori: | Servizio Commissioni | ||
Titolo: | A.C. 2930: Ratifica Accordo Italia-Grecia sullo sviluppo dell'interconnessione Italia-Grecia ' Progetto IGI | ||
Riferimenti: |
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Serie: | Scheda di analisi Numero: 61 | ||
Data: | 19/09/2007 | ||
Organi della Camera: | III-Affari esteri e comunitari |
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Camera dei deputati
XV LEGISLATURA
SERVIZIO BILANCIO DELLO STATO |
SERVIZIO COMMISSIONI |
Analisi degli effetti finanziari |
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A.C. 2930
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Ratifica Accordo Italia-Grecia sullo sviluppo dell’interconnessione Italia-Grecia – Progetto IGI
(Approvato dal Senato A.S.1538) |
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N. 61 – 19 settembre 2007 |
La verifica delle relazioni tecniche che corredano i provvedimenti all'esame della Camera e degli effetti finanziari dei provvedimenti privi di relazione tecnica è curata dal Servizio Bilancio dello Stato. La verifica delle disposizioni di copertura, evidenziata da apposita cornice, è curata dalla Segreteria della V Commissione (Bilancio, tesoro e programmazione). L’analisi è svolta a fini istruttori, a supporto delle valutazioni proprie degli organi parlamentari, ed ha lo scopo di segnalare ai deputati, ove ne ricorrano i presupposti, la necessità di acquisire chiarimenti ovvero ulteriori dati e informazioni in merito a specifici aspetti dei testi.
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Tel. 2174 – 9455
SERVIZIO COMMISSIONI – Segreteria della V Commissione
Tel 3545 – 3685
A.C.
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2930 |
Titolo breve:
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Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica greca per lo sviluppo dell'interconnessione tra Italia e Grecia - Progetto IGI, fatto a Lecce il 4 novembre 2005
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Iniziativa:
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governativa |
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approvato dal Senato
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Commissione di merito:
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III Commissione
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Relatore per la Commissione di merito:
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L. Orlando |
Gruppo: |
IdV
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Relazione tecnica: |
assente
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Destinatario:
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alla III Commissione | in sede referente |
Oggetto:
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testo del provvedimento |
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INDICE
Sviluppo interconnessione Italia-Grecia
PREMESSA
Il disegno di legge in esame prevede la ratifica e l'esecuzione dell’accordo tra il Governo della Repubblica italiana e la Repubblica greca, stipulato a Lecce il 4 novembre 2005 e denominato “Progetto IGI”. Tale accordo riguarda lo sviluppo dell’interconnessione tra i sistemi nazionali di trasporto del gas di Italia e Grecia, in merito al quale sono stati condotti studi di fattibilità per un progetto congiunto della società italiana “Edison spa” e della società greca “Depa spa”.
La relazione illustrativa chiarisce che l’accordo intergovernativo in esame, conseguente ad un precedente accordo intercorso tra i Ministri dello sviluppo economico dei due paesi interessati, si rende necessario per la molteplicità delle amministrazioni pubbliche coinvolte negli adempimenti richiesti dall’attuazione del progetto.
Il provvedimento non è corredato di relazione tecnica.
Di seguito si esaminano le parti dell’accordo suscettibili di determinare effetti finanziari.
ANALISI DEGLI EFFETTI FINANZIARI
Sviluppo interconnessione Italia-Grecia
Le norme, fra l’altro, prevedono:
- che le parti valutino la possibilità di concedere finanziamenti al progetto in base alle vigenti normative nazionali ed europee, impegnandosi altresì a sostenere la richiesta di finanziamenti in sede comunitaria;
- che l’Italia si impegni ad includere il progetto IGI nell’ambito delle infrastrutture strategiche italiane, supportandone e facilitandone la realizzazione;
- che le parti cooperino nella valutazione dell’impatto ambientale del progetto complessivo, comprendente sia la parte di gasdotto nell’ambito del territorio greco che la sezione marina;
- che la supervisione e il coordinamento del progetto sia attuato dal Comitato di coordinamento di cui al protocollo firmato il 24 giugno 2005 dai Ministri dello sviluppo economico dei due paesi interessati. A tal fine si prevede che i membri del citato Comitato si incontrino su base regolare.
La relazione introduttiva sottolinea la pluralità delle competenze amministrative richieste dalla realizzazione del progetto, specificando in particolare le seguenti aree di intervento:
a) la valutazione di impatto ambientale, che dovrà riguardare il progetto nella sua interezza, di competenza del Ministero dell’ambiente;
b) il rilascio delle opportune concessioni demaniali marittime, di competenza del Ministero dei trasporti;
c) l’autorizzazione alla costruzione all’esercizio e le relative attività espropriative, di competenza del Ministero dello sviluppo economico, d’intesa con gli enti territoriali locali interessati.
Con riferimento all’attività del Comitato di coordinamento e alle relative missioni all’estero, la relazione introduttiva afferma che alle relative spese si farà fronte con le risorse dei pertinenti capitoli di missione, già attribuiti al bilancio del Ministero dello sviluppo economico e delle altre amministrazioni interessate.
Più in generale la relazione introduttiva sottolinea che dal provvedimento in esame, nel suo complesso. non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato, non rendendosi pertanto necessaria la predisposizione di una relazione tecnica.
Al riguardo appare opportuno che siano forniti chiarimenti sull’effettiva possibilità, da parte delle amministrazioni interessate, di far fronte, con le risorse umane e finanziarie disponibili, agli impegni richiesti dall’attuazione dell’accordo, senza che ciò comporti un pregiudizio per l’ordinaria attività delle amministrazioni stesse.
Si segnala in particolare l’impegno amministrativo a carico del Ministero dell’ambiente per la procedura di valutazione di impatto ambientale sull’intero progetto considerato, nonché gli oneri finanziari a carico del Ministero delle attività produttive derivanti sia dall’attività del Comitato di supervisione previsto dall’accordo, sia dalle eventuali pratiche espropriative citate dalla relazione introduttiva.
Per quanto attiene al finanziamento delle opere, l’Accordo dispone che le Parti valuteranno la possibilità di concedere finanziamenti al progetto in base alle vigenti normative nazionali e che il Governo della Repubblica italiana attuerà le procedure per l’inclusione del progetto nell’ambito delle infrastrutture strategiche. In proposito occorre acquisire elementi volti a chiarire:
a) se i finanziamenti vanno considerati nell’ambito delle dotazioni finanziarie già previste in base alla vigente legislatura, senza quindi la necessità di specifici rifinanziamenti;
b) se l’inclusione nelle infrastrutture strategiche debba intendersi come estensione alle opere in questione dei finanziamenti della legge obiettivo.
In tale ultimo caso, l’accesso ai finanziamenti della legge obiettivo potrebbe determinare la presenza di futuri oneri connessi alla necessità di rinvenire comunque le risorse necessarie alla realizzazione dell’opera in questione, in quanto oggetto di un impegno internazionale.