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Seguito della discussione del disegno di legge: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica dello Yemen sulla promozione e protezione degli investimenti, fatto a Roma il 25 novembre 2004 (A.C. 2069) (ore 12,30).
(Esame di un ordine del giorno - A.C. 2069)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'unico ordine del giorno presentato (Vedi l'allegato A - A.C. 2069 sezione 4).
Invito il rappresentante del Governo ad esprimere il parere.
FAMIANO CRUCIANELLI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Signor Presidente, il Governo propone la seguente riformulazione del primo capoverso del dispositivo dell'ordine del giorno Venier n. 9/2069/1: «impegna il Governo a trarre profitto dalle ottime relazioni bilaterali per incoraggiare il percorso di crescita democratica dello Yemen ed evidenziare che la promozione dei diritti umani rappresenta tema fondamentale della relazione tra i due Paesi» mentre formula un invito al ritiro del secondo capoverso del dispositivo, laddove si parla di Internet.
Vorrei, su tale aspetto, rassicurare l'onorevole Zacchera che la posizione assunta su Internet dal Governo nel disegno di legge di ratifica per Cuba non era un elemento che rappresentava un privilegio per quel Paese, ma un qualcosa che risponde ad una logica particolare. Sullo Yemen abbiamo la stessa ipotesi e per prassi delle nostre ambasciate (questa è una questione sulla quale si dovrà riflettere) l'accesso ad Internet non viene concesso neanche nello Yemen.
Non si tratta quindi di una prerogativa per Cuba.
Pertanto, accetto l'ordine del giorno purché riformulato, ad eccezione dell'ultimo capoverso del dispositivo, che non accetto.
PRESIDENTE. Onorevole Venier, accetta la riformulazione proposta dal Governo del suo ordine del giorno n. 9/2069/1 relativa al primo capoverso del dispositivo ed accede all'invito al ritiro formulato dal Governo sul secondo capoverso del dispositivo stesso?
IACOPO VENIER. Abbiamo presentato questo ordine del giorno sulla ratifica in esame dell'accordo con lo Yemen, proprio per rispondere alla richiesta, emersa nell'Assemblea, di una discussione sui diritti umani che non sia ipocrita e che non riguardi solo alcuni Paesi. Infatti, siamo tutti convinti che la promozione dei diritti umani sia un impegno fondamentale e prevalente rispetto all'iniziativa del nostro Paese per quanto concerne gli interessi economici in campo. Nello Yemen - ricordo che ci apprestiamo ad approvare un documento che tutela gli interessi degli imprenditori italiani nel momento in cui addirittura ci fossero nazionalizzazioni o si verificassero situazioni per cui tale Paese decidesse di riappropriarsi di strutture che ritiene essere di esigenza nazionale - c'è una costante, capillare e storica violazione dei diritti umani, dei diritti politici e civili delle donne e degli uomini. In tale Paese, secondo i rapporti di Amnesty International e di tutti gli osservatori internazionali sui diritti umani, ci sono costanti e continue violazioni, documentate e riportate nell'ordine del giorno al nostro esame.
Signor sottosegretario, potremmo anche accettare la riformulazione proposta dal Governo. Sappiamo, infatti, che il Governo italiano agirà in tutti questi casiPag. 37con responsabilità e con l'obiettivo dei risultati e non della semplice asserzione di principi astratti che possono, poi, essere controproducenti proprio per l'affermazione di quei diritti umani che noi vogliamo vedere tutelati ovunque: a Cuba, nello Yemen, in Cina, in tutta l'Africa, in Arabia Saudita, in Pakistan e in tutti i Paesi più o meno alleati degli Stati Uniti d'America e del nostro Paese, ma in cui si riscontra una costante violazione dei diritti fondamentali dell'uomo.
Rimane incomprensibile la ragione per cui dobbiamo rinunciare, non al secondo punto, di cui ovviamente accettiamo la soppressione, come nel caso dell'ordine del giorno D'Elia per quanto riguardava Cuba, ma per l'affermazione di una diversa relazione di positività delle relazioni tra il nostro Paese e lo Yemen rispetto alla ratifica che abbiamo precedentemente approvato.
Credo che le ottime relazioni possono essere tali senza inficiare la questione dell'importanza dei diritti umani. Infatti, enfatizzare tale elemento potrebbe portare ad una riduzione di significato e di sostanza dell'impegno che Governo assume. Se si può eliminare la condizionalità delle relazioni non vedo perché ci debba essere questa specialità di dichiarazione dell'elemento di relazione con la Repubblica dello Yemen. Detto ciò, se ci fosse questa piccola modifica noi accetteremmo la riformulazione proposta. Altrimenti, sia per chiarezza del Parlamento, sia per verificare la coerenza dei comportamenti dei gruppi parlamentari rispetto ai diversi Paesi, insisteremmo per il voto.
PRESIDENTE. Il Governo?
FAMIANO CRUCIANELLI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Mi scusi, onorevole Venier, non è molto chiaro. Voi proponete di eliminare le parole «ottime relazioni»? Nello spirito dell'affermazione, è esattamente il contrario di ciò che lei ha interpretato. Infatti, noi vogliamo avvalerci delle ottime relazioni proprio per meglio far valere anche i principi che lei ha richiamato. Il significato è assolutamente opposto all'interpretazione che lei ha dato. Volevo farla riflettere su questo punto. Per noi non è un problema sopprimere le parole «ottime relazioni», ma l'obiettivo è fornire un ulteriore valore all'impegno per la battaglia a sostegno dei diritti umani nei ricordati Paesi.
PRESIDENTE. Onorevole Venier?
IACOPO VENIER. Il Governo ha dichiarato che avrebbe riformulato. Comunque, se il Governo accetta una riformulazione, credo che possiamo porre in votazione l'ordine del giorno, con la riformulazione più evidente, positiva e accettata dal Governo, in modo da avere anche la conferma del voto dell'Assemblea sull'ordine del giorno, come riformulato e accettato dal Governo.
Pertanto, insisto per la votazione, nella formulazione proposta dal Governo.
PRESIDENTE. La riformulazione è accolta. Tuttavia, l'onorevole Venier vuole che l'ordine del giorno sia comunque posto in votazione. Pertanto, dovremmo porre in votazione l'ordine giorno Venier n. 9/2069/1, come riformulato dal Governo, comprensivo dell'inciso «ottime relazioni».
Per maggiore chiarezza è bene che il Governo rilegga integralmente la riformulazione, con tutte le sue nuances semantiche.
FAMIANO CRUCIANELLI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Dunque, la riformulazione che il Governo ha proposto è: «impegni il Governo a trarre profitto dalle ottime relazioni bilaterali, per incoraggiare il percorso di crescita democratica dello Yemen e di evidenziare che la promozione dei diritti umani rappresenta tema fondamentale delle relazioni tra i due Paesi».
Se ho bene inteso, l'onorevole Venier chiedeva che il Governo, in questa sua riformulazione, eliminasse il riferimento alle «ottime relazioni». Ho spiegato all'onorevole Venier che questo tipo di formulazione non era assolutamente riduttivaPag. 38della volontà di intervento del Governo sui diritti umani, ma che, al contrario, dava ancora più forza alla volontà di affermare tali diritti. Non so se questa spiegazione può tranquillizzare l'onorevole Venier circa la nostra volontà, sulla base di questa riformulazione, di portare avanti l'iniziativa del Governo.
PRESIDENTE. Pertanto rimane l'inciso con «ottime relazioni».
Onorevole Venier, accetta, dopo la spiegazione del sottosegretario, la riformulazione del suo ordine del giorno n. 9/2069/1 con la presenza dell'inciso testé richiamato?
IACOPO VENIER. Signor Presidente, ringrazio il Governo per le sue dichiarazioni e sono sicuro dell'impegno che si assumerà per affermare questa linea.
Chiedo, tuttavia, per rafforzare la posizione del Governo, il voto da parte dell'Assemblea, perché il problema riguarda anche l'atteggiamento dei gruppi parlamentari su questa posizione.
PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Venier Poniamo ai voti il testo del Governo, in modo che l'Assemblea si pronunci su tale testo.
SERGIO D'ELIA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SERGIO D'ELIA. Signor Presidente, vorrei capire meglio. Viene richiesto il voto dell'Assemblea sull'ordine del giorno Venier n. 9/02069/1. Si dà per inteso che ci apprestiamo a votare il testo appena letto dal sottosegretario Crucianelli? In tal caso, noi voteremo a favore del richiamato ordine del giorno.
PRESIDENTE. È così, onorevole D'Elia. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Venier n. 9/2069/1, nel testo riformulato, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 376
Votanti 356
Astenuti 20
Maggioranza 179
Hanno votato sì 281
Hanno votato no 75).
Prendo atto che il deputato Romele ha segnalato che non è riuscito a votare e avrebbe voluto esprimere voto contrario.