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Si riprende la discussione.
(Esame dell'articolo 12 - A.C. 2480-A/R)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 12 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 2480-A/R sezione 4).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
MICHELE POMPEO META, Relatore. Signor Presidente, la Commissione formula un invito al ritiro degli emendamenti Di Virgilio 12.50 e 12.51 e dell'emendamento Tassone 12.2.
PRESIDENTE. Il Governo?
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Il Governo concorda con il parere espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento Di Virgilio 12.50.
Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro formulato dal relatore.
DOMENICO DI VIRGILIO. No, signor Presidente, insisto per la votazione e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DOMENICO DI VIRGILIO. Signor Presidente, desidero dire al Governo e al relatore che vi è una giustificazione oggettiva in ordine alla mia decisione di non accedere all'invito al ritiro. L'articolo 12 è formulato, per così dire, in modo molto aleatorio, perché al secondo periodo recita: «Con il medesimo regolamento può essere anche prevista» - ma una legge non può dire «può essere anche prevista» - «la costituzione (...) di un comitato consultivo tecnico-scientifico per lo studio,Pag. 17l'individuazione e il periodico aggiornamento delle caratteristiche tecnico-operative dei test». La formulazione di tale secondo periodo significa che oggi non saremmo in grado di determinare qual è la dose ed il test per calcolare se un individuo ha o meno l'idoneità a condurre, se si trova in uno stato di intossicazione da sostanze alcoliche, stupefacenti o psicotrope. L'emendamento da me presentato mira, dunque, ad introdurre una formulazione più precisa, superando l'espressione «può essere prevista» o meno. Pertanto, mantengo il mio emendamento e invito tutti a sostenerlo, poiché esso reca un dato obiettivo e non aleatorio in un articolo di legge che non può essere soltanto di tipo ipotetico.
PRESIDENTE. Prendo atto che il deputato Di Virgilio non accede all'invito al ritiro e avverto pertanto che il parere della Commissione e del Governo sull'emendamento Di Virgilio 12.50 è da intendersi contrario.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Daniele Farina. Ne ha facoltà.
DANIELE FARINA. Signor Presidente, il ritiro dell'articolo 11 ci ha sollevato dal dover sviluppare più ampiamente le argomentazioni che, in sede di dibattito sugli emendamenti, già avevamo svolto con riguardo all'articolo 10.
Vi sono due emendamenti che credo siano stati opportunamente presentati, in quanto nell'articolo 12 sono contenute le disposizioni per l'esecuzione degli articoli riformulati del codice della strada e che comportano notevoli modificazioni per ciò che riguarda le norme relative alla guida di autoveicoli.
Il dato più eclatante è che all'interno di questo provvedimento - mi riferisco, ad esempio, a quanto disposto nell'articolo 10, ma anche all'articolo 11 (uno viene eliminato e l'altro conservato) - vengono recepite esattamente le dizioni letterali contenute all'interno del testo unico sulle sostanze stupefacenti. Ma siamo dinanzi ad un problema, Ministro Bianchi, poiché il testo unico sulle sostanze stupefacenti si riferisce a tabelle che stabiliscono con precisione tassativa cosa si intenda per sostanze psicotrope. Non ho visto in questo provvedimento analoga tabella. Ciò significa che, come è stato rilevato da alcuni colleghi, con la dizione contenuta nell'articolo 10 ci troveremo a dare rilievo penale anche all'assunzione di una serie di sostanze psicotrope di carattere farmaceutico, ovvero in vendita dietro prescrizione medica. Mi riferisco agli ansiolitici, ad alcuni antistaminici, narcotici, antidepressivi, ad alcune terapie ormonali e cardiovascolari. Potremmo andare avanti lungo questa traccia, richiamando le trentasei sostanze elencate dall'Istituto superiore di sanità come parzialmente invalidanti per la guida.
È evidente che, se non fissiamo con chiarezza termini e soglie, rischiamo di coinvolgere sul piano penale, e con una sanzione doppia rispetto allo stato di ebbrezza, una serie di categorie di utenti che non sono specificamente o, meglio, che non dovrebbero essere oggetto di sanzione penale.
Riguardo a quanto stabilito dall'emendamento successivo, Di Virgilio 12.51, interverrò in seguito, perché anche esso riguarda un aspetto fondamentale.
Pertanto, o sono in errore e vi è una elencazione tassativa delle sostanze psicotrope oppure mi sembra difficile poter rifiutare tale proposta emendativa, che si limita, tutto sommato, a tentare per altra via lo stesso tipo di procedimento. Per tali motivi il voto su tale emendamento sarà favorevole.
MICHELE POMPEO META, Relatore. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MICHELE POMPEO META, Relatore. Signor Presidente, alla luce di alcune considerazioni espresse anche nell'intervento dell'onorevole di Virgilio e di quelle testé avanzate, propongo di accantonare gli emendamenti Di Virgilio 12.50 e 12.51.
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PRESIDENTE. Sta bene.
Avverto che, non essendovi obiezioni, deve intendersi accantonato l'esame degli emendamenti Di Virgilio 12.50 e 12.51 e, conseguentemente, dell'emendamento Tassone 12.2 in quanto lo stesso incide sullo stesso oggetto. Pertanto, accantoniamo la votazione dell'articolo 12 e passiamo all'esame degli articoli aggiuntivi ad esso presentati, su cui invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
MICHELE POMPEO META, Relatore. Signor Presidente, la Commissione invita al ritiro degli articoli aggiuntivi Tassone 12.010 e Fabris 12.09, sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
PRESIDENTE. Il Governo?
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Signor Presidente, il Governo concorda con il parere espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Passiamo all'articolo aggiuntivo Tassone 12.010.
Chiedo all'onorevole Tassone se acceda all'invito al ritiro formulato dal relatore.
MARIO TASSONE. Signor Presidente, non accedo all'invito al ritiro e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARIO TASSONE. Signor Presidente, l'invito al ritiro, anche se formulato in termini gentili e corretti, non può essere accettato. Già l'intervento del collega Daniele Farina e poi tutta la discussione sull'articolo 10 ha evidenziato due modi di intendere e di vedere, ma soprattutto due culture, due strategie e due sensibilità.
Vorrei ricordare a lei, signor Presidente, e a tutta l'Assemblea che sull'articolo 10 la maggioranza non ha tenuto un comportamento coordinato ed unitario, tanto è vero che anche degli emendamenti riferiti all'articolo 12 il relatore, senza dubbio con molta sensibilità, ha chiesto l'accantonamento. L'articolo aggiuntivo da me presentato vuole mandare un forte messaggio, ma anche normare una situazione insostenibile, quella esistente all'interno delle discoteche.
Certamente si è discusso molto in questa sede, come ogni giorno e, soprattutto, dopo il fine settimana in presenza di tragedie. Si parla molto delle stragi del sabato sera, ma la mia proposta emendativa intende creare le condizioni per dare maggiore sicurezza ai giovani, stabilendo chi non deve assumere, all'interno della comitiva, sostanze alcoliche, chi ha la responsabilità di far rientrare i propri amici a casa e interviene soprattutto nelle discoteche. Quando parliamo di misure di sicurezza e di prevenzione, non prestiamo alcuna attenzione alla vita che si svolge in tali luoghi. L'articolo aggiuntivo da me presentato vuole operare in questa direzione: sovvertire l'attuale situazione o, piuttosto, rivolgere in termini seri l'attenzione soprattutto all'interno delle discoteche, anche attraverso corsi di aggiornamento, attività di ampia sensibilizzazione e, quindi, iniziare una fase diversa rispetto all'attività di prevenzione.
Si era parlato anche di un controllo da parte delle forze dell'ordine all'uscita delle discoteche per creare le condizioni per una verifica dello stato dei giovani che si mettono alla guida, problema ancora esistente, considerato che le tragedie non finiscono e certamente i proprietari delle discoteche non possono non sentirsi responsabili. La mia proposta emendativa intende aprire un processo nuovo e diverso: spostare più in là l'attività di sicurezza e di prevenzione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Campa. Ne ha facoltà.
CESARE CAMPA. Signor Presidente, vorrei aggiungere la mia firma all'articolo aggiuntivo Tassone 12.010, che mi sembra veramente di buonsenso e dovrebbe essere votato da tutta l'Assemblea con molta convinzione. Introdurre agevolazioni fiscali atte ad incentivare il consumo diPag. 19bevande analcoliche soprattutto da parte dei guidatori designati, all'interno dei locali pubblici, per il trasporto delle persone che sono in quei luoghi il sabato sera mi sembra una proposta di buonsenso.
Mi sembra inoltre di buonsenso istituire all'interno dei locali notturni alcuni alcool-tester e chiedere ai gestori delle discoteche di organizzare manifestazioni di sensibilizzazione almeno tre volte l'anno sul problema dell'alcolismo. Si deve trattare di un impegno da parte di tutta la società civile, se vogliamo evitare di avere notizie così disastrose e così categoricamente negative ogni domenica mattina o lunedì mattina, quando leggiamo sui giornali che vi sono stati morti sulla strada.
Ringrazio pertanto il collega Tassone per aver presentato l'articolo aggiuntivo in esame, che mi auguro sia votato dall'intera Assemblea.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Moffa. Ne ha facoltà.
SILVANO MOFFA. Signor Presidente, vorrei ringraziare il collega Tassone per aver presentato un siffatto articolo aggiuntivo, che desidero sottoscrivere.
La ratio di tale proposta emendativa è stata già sufficientemente spiegata. Vorrei soffermarmi brevemente su un aspetto. Con questo articolo aggiuntivo si cerca di entrare in una filosofia diversa rispetto al tema che stiamo trattando. Vorrei richiamare l'attenzione dei colleghi sul fatto che, quando si parla di abuso di alcol e di sostanze stupefacenti - mi limito al solo abuso di alcol -, tutti i dati statistici fanno rilevare come esso, ormai, stia interessando in maniera crescente soprattutto le fasce di età più giovani. Ciò significa che ci troviamo di fronte ad un vero e proprio problema sociale.
Non possiamo assolutamente sottacere tale problema. Quindi, il problema del contenimento dell'uso dell'alcol, o addirittura della possibilità di convincere i soggetti che ne fanno uso a interromperlo, passa anche attraverso una fase di coinvolgimento concreto da parte di tutti i soggetti, iniziando proprio dai gestori dei locali pubblici. Ciò significa non solo prevenire, ma accrescere una coscienza di tipo diverso, che può portare a risolvere questo problema, che sta diventando un'autentica piaga sociale, soprattutto per le giovani generazioni.
Pertanto, vorrei che questo articolo aggiuntivo fosse considerato diversamente, sia dalla Commissione sia dal Governo sia dall'intera Assemblea. In questa sede, infatti, non dobbiamo distinguerci sugli argomenti forniti, da ultimo, dal collega Farina. Dobbiamo, infatti, interrogarci se questo Parlamento vuole davvero incominciare a costruire un percorso che consenta anche ai giovani di divertirsi senza fare uso di alcolici e se tale obiettivo può essere raggiunto coinvolgendo anche le strutture pubbliche, che danno ospitalità per il divertimento ai nostri giovani e ai nostri figli.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Uggè. Ne ha facoltà.
PAOLO UGGÈ. Desidero aggiungere la mia firma all'articolo aggiuntivo in esame che ritengo, oltre che di buonsenso, apportatore di una positività. Infatti, attraverso un finanziamento adeguato (e non mi pare che sia un grande sacrificio economico), cerca di andare incontro a coloro che sposano la cultura della vita e fanno nascere nei giovani che frequentano i luoghi ricordati il senso dell'anteporre valori diversi a quelli dello sballo e del non controllo di sé stessi. Quindi, ritengo opportuno il richiamo ad una considerazione che ogni deputato dovrebbe fare per esprimere un voto favorevole all'articolo aggiuntivo in esame.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Lovelli. Ne ha facoltà.
MARIO LOVELLI. Gli interventi dei colleghi dell'opposizione a sostegno di questo articolo aggiuntivo apportano alla nostra discussione valutazioni che certamentePag. 20sono in buona parte anche condivisibili, ma vorrei sottolineare un aspetto.
Quando abbiamo discusso, in quest'aula, le mozioni sulla sicurezza stradale, in occasione della settimana internazionale dedicata a tale tematica, avevamo inserito all'interno delle suddette mozioni gli aspetti di cui stiamo discutendo. Tra l'altro, voglio anche ricordare che, negli indirizzi approvati dal Governo con un lavoro interministeriale, rientrava anche la convenzione con gli esercenti delle sale di pubblico intrattenimento per intervenire in materia.
Quindi, mi pare che, invece di appesantire un provvedimento di legge con una norma che poi richiederà un ulteriore decreto attuativo, da emanare successivamente, la mozione già approvata sia abbastanza chiara ed incisiva. Suggerirei, pertanto, di tener fermo l'indirizzo di tale mozione, lavorandoci sopra, e chiederei se fosse ancora possibile ripensare questa proposta emendativa. Fra l'altro, potrebbe essere presentato, eventualmente, un ordine del giorno in materia, da approvare anche con un consenso più ampio, mentre un articolo aggiuntivo, una volta respinto, non potrebbe più essere ripreso, nemmeno come proposta di ordine del giorno.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, la deputata Castellani. Ne ha facoltà.
CARLA CASTELLANI. Signor Presidente, intervengo per apporre la mia firma all'articolo aggiuntivo in esame e per invitare il relatore ed il Governo a valutare attentamente il contenuto di tale proposta, che ritengo - come ha già detto il collega Moffa - una delle strade maggiormente perseguibili e percorribili per prevenire gli incidenti e le tragedie del sabato sera.
Solo con un'attenta campagna di sensibilizzazione dei giovani - ma anche dei gestori delle discoteche - potremo certamente raggiungere un obiettivo che va nella direzione di tutelare i giovani e le loro famiglie. Mi rivolgo al Governo affinché valuti attentamente la possibilità di riconsiderare e, se è possibile, modificare l'approccio e la valutazione di questo articolo aggiuntivo, perché questa è, a nostro avviso, la strada più percorribile per salvare le vite dei giovani.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Tassone 12.010, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 383
Votanti 382
Astenuti 1
Maggioranza 192
Hanno votato sì 156
Hanno votato no 226).
Prendo atto che la deputata Balducci ha segnalato che non è riuscita ad esprimere il proprio voto.
Passiamo all'articolo aggiuntivo Fabris 12.09.
Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro formulato dal relatore.
DANTE D'ELPIDIO. Signor Presidente, ritiriamo l'articolo aggiuntivo Fabris 12.09.
PRESIDENTE. Sta bene, deputato D'Elpidio.
CARLO GIOVANARDI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CARLO GIOVANARDI. Signor Presidente, vorrei intervenire sull'articolo aggiuntivo Fabris 12.09, anche se è stato ritirato dai presentatori. Pertanto, lo faccio mio.
Pag. 21PRESIDENTE. Può intervenire soltanto se il presidente del suo gruppo lo fa proprio.
LUCA VOLONTÈ. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LUCA VOLONTÈ. Signor Presidente, faccio mio l'articolo aggiuntivo Fabris 12.09.
PRESIDENTE. Sta bene, deputato Volontè.
Prego, deputato Giovanardi, ha facoltà di parlare per dichiarazione di voto.
CARLO GIOVANARDI. Signor Presidente, anche alla luce della votazione sull'articolo aggiuntivo che abbiamo appena votato, mi sono permesso di fare avere al Ministro Bianchi un'altra proposta, un po' più drastica, ma che si colloca sempre nell'ambito dei dati agghiaccianti - bisogna riconoscerlo - sulle stragi del sabato sera e delle risposte, a mio avviso assolutamente inadeguate, delle autorità pubbliche e del Parlamento rispetto a questo fenomeno.
Ho con me una tabella fornitami dall'Associazione degli amici della polizia stradale - potete farla distribuire - che ogni lunedì, in maniera encomiabile, riassume la situazione. Anche questo fine settimana è stato disastroso: si sono verificati 35 incidenti mortali, con 42 morti. Il 50 per cento degli incidenti, vale a dire 21 decessi, sono avvenuti durante la notte e si tratta di giovani o giovanissimi. Pertanto, ho presentato una proposta, sapendo benissimo che solo il Governo può farla propria, che riprende quella già elaborata nella scorsa legislatura e che la Commissione affari costituzionali aveva accolto favorevolmente, al contrario di altre proposte: si prevede di stabilire il divieto di somministrazione di alcolici e superalcolici nei locali pubblici, o aperti al pubblico, dalle due alle sei del mattino, con la relativa sanzione.
A me non convince l'idea della repressione - diversamente dal collega Tassone, che voleva fare anche prevenzione - vale a dire utilizzare migliaia e migliaia di poliziotti e carabinieri sulle strade quando poi (voi conoscete le discoteche come le conosco io) alle tre, alle quattro, alle cinque, alle sei del mattino si vedono diciottenni (qualche volta anche i diciassettenni e i sedicenni) che bevono tanto alcol quanto ne vogliono, e gli viene somministrato senza che ci sia alcuna prevenzione e poi escono in quelle condizioni. Poi si dice «tanto dopo c'è il controllo...». Ma, scusate, non vi sembra inaccettabile che già fin dalle due di notte si possano bere alcolici senza considerare in quali condizioni si troveranno i giovani successivamente sulle strade?
Ma è proprio così fuori dalla realtà, davanti a seicento ragazzi morti ogni anno il venerdì e il sabato sera, dare un segnale forte, vietando la somministrazione di alcolici dalle due alle sei del mattino, a chi, fra l'altro, tra l'alcol, le droghe e la stanchezza, è un «predestinato», perché esce dai locali in condizioni di non sicurezza?
Pertanto, chiedo al Governo perché non adottiamo un provvedimento che in tutti i Paesi europei e negli Stati Uniti è ormai in vigore? Chi permette di bere, nel cuore della notte, nei locali? Chiedo al Governo se vuole fare proprio questo articolo aggiuntivo, se lo vuole presentare o appoggiare in Senato, se intende riprenderlo in quella sede, o se accetta un ordine del giorno in questa direzione. Vorrei anche invitare i colleghi affinché su questo argomento, su cui tutti i lunedì e i martedì si scatenano grandi polemiche giornalistiche, finalmente il Parlamento faccia qualcosa di serio (Commenti del deputato Volontè).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Campa. Ne ha facoltà.
CESARE CAMPA. Signor Presidente, intervengo per sottoscrivere l'articolo aggiuntivo in esame. Sono veramente perplesso di come si siano avviati i lavori su questo provvedimento. Vi è una contraddizionePag. 22sostanziale. Capisco che ci siano dei problemi all'interno del Governo e che ci siano, rispetto al problema della droga e dell'alcol, posizioni non conciliabili all'interno della maggioranza. L'Italia, però, ci guarda e ci ascolta. Il collega che mi ha preceduto mi ha ricordato - e ha ricordato a ciascuno di noi - la nostra responsabilità come legislatori. Questo fine settimana vi sono stati trentacinque morti sulla strada: giovani che escono dalle discoteche e che, in qualche misura, sono mandati allo sbaraglio. Abbiamo presentato una serie di proposte emendative e trovo davvero disdicevole che sia stato respinto l'articolo aggiuntivo Tassone 12.010, volto a introdurre un criterio nuovo e un'incentivazione per un atteggiamento diverso verso l'alcol e verso la responsabilità che deve esistere in chi trasporta persone.
Oggi il collega Fabris, a semplice richiesta del Governo, ha ritirato la sua proposta emendativa in proposito: ha fatto un'opera buona, ha parlato con le varie associazioni e, con i colleghi D'Elpidio e Picano si è impegnato a presentare un articolo aggiuntivo, ma improvvisamente - non so cosa sia successo - il Governo ha parlato con la Commissione smentendone il lavoro, e oggi Fabris ha ritirato subito detto articolo aggiuntivo.
Cosa sostiene tale proposta emendativa? Afferma che coloro che hanno una precisa responsabilità, una abilitazione professionale e un'abilitazione alla guida per i mezzi pesanti possono essere controllati anche dalla polizia stradale in merito alla loro capacità o sulla non assunzione di sostanze che possono metterli in condizione di non guidare correttamente.
Mi domando quale sia il motivo di tornare indietro rispetto ad una proposta emendativa che giustamente i gruppi Forza Italia e UDC hanno fatto propria, in quanto è di buonsenso e rappresenta la conseguenza logica di tutti i ragionamenti svolti con Giuseppe Guccione, con l'associazione di categoria e con quella dei genitori. E poi siamo costretti a smentirci in aula perché il Governo ha contraddizioni interne, perché c'è qualcuno che vuole raddoppiare o triplicare la dose minima di stupefacenti e crede che l'alcol non faccia assolutamente male! Ma mettetevi d'accordo!
Stiamo parlando della salute e della sicurezza dei nostri cittadini, non possiamo fare il pianto del coccodrillo, signor Ministro dei trasporti, e ogni lunedì continuare, in quest'aula, con pervicacia ad ignorare le regole di buonsenso e del buon padre di famiglia! Dovremo vergognarci se non approveremo questo articolo aggiuntivo, e se continuiamo come abbiamo iniziato la ripresa pomeridiana dei nostri lavori.
Chiedo al Presidente e al relatore: fermiamoci un attimo e pensiamo a cosa stiamo facendo! Dobbiamo evitare che sulle strade ci siano persone che hanno licenza di uccidere! Dobbiamo mettere ciascuno in condizione di essere responsabile e dobbiamo incentivare una nuova filosofia di approccio nei confronti dell'alcol e delle altre sostanze. Mi appassiono su questi temi: saremo persone bugiarde se continueremo a frequentare i rappresentanti delle categorie interessate - come vedo frequentarli voi, amici della maggioranza, vi ascolto in tutte le riunioni e in tutti gli incontri che avete con loro - e dopo aver fatto alcune affermazioni, in quest'aula le smentiamo!
Colleghi Fabris, D'Elpidio e Picano, mi meraviglio di questa vostra passività: avete fatto un'opera giusta, ma oggi, perché il Governo vi chiama, e perché vi sono problemi all'interno della maggioranza, mettete la coda in mezzo alle gambe e ritirate l'articolo aggiuntivo di cui ho parlato! Ciò non è giusto per i nostri cittadini!
Ecco perché chiedo che, se non possiamo esprimere un voto favorevole su tale proposta emendativa, quantomeno la si accantoni insieme ad altre, per riflettere su un tema che coinvolge migliaia di cittadini e che, se non affrontato in maniera corretta, causa i risultati che venivano ricordati in precedenza e che sono ricordati ogni settimana, il lunedì mattina, dai telegiornali.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Signor Presidente, la proposta avanzata dall'onorevole Giovanardi è diretta all'emanazione di un provvedimento tendente a prevenire gli incidenti. Ciò vale anche per le considerazioni svolte in precedenza a proposito dell'addendum all'articolo 12.
In proposito, il Governo sta predisponendo, in maniera organica, una serie di interventi a carattere preventivo, alcuni dei quali fanno parte del terzo programma nazionale per la sicurezza stradale che verrà attuato nell'arco di un mese (un mese e mezzo al massimo), con destinazione di risorse a questi fini: campagne di sensibilizzazione, aumento di controlli, provvedimenti di prevenzione.
Per quanto riguarda il tema specifico dei rapporti con i gestori dei locali - con riferimento alla materia che stiamo complessivamente studiando - l'impegno che il Governo può assumere è ricollocarlo, al momento più opportuno, nell'iter del percorso parlamentare che il provvedimento in esame sta seguendo.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Buontempo. Ne ha facoltà.
TEODORO BUONTEMPO. Signor Presidente, l'articolo aggiuntivo Fabris 12.09 prevede che i controlli di cui al comma 2 possano essere effettuati anche dagli agenti della polizia stradale.
Il collega Giovanardi ha colto l'occasione per chiedere un momento di riflessione: accantonare l'articolo aggiuntivo, in modo che il Governo possa riformularlo; a questo punto, infatti, solo il Governo, insieme alla Commissione, può apportare modifiche al testo.
Signor Ministro, a partire da oggi, fino a quando - sono felice che si vada verso la strada giusta - il Governo sarà pronto ad emanare un provvedimento più organico sull'altra parte della materia, quanti saranno i giovani che moriranno sulla strada?
Si sta chiedendo di cogliere quest'occasione! In passato vi è stato uno scontro in aula: io sono tra quelli che hanno detto «no» alla chiusura delle discoteche a mezzanotte o all'una, ma sarebbe troppo lungo affrontare ora il discorso.
Tuttavia, onorevole Presidente, possiamo anche vietare l'alcol! Adesso si avverte il problema legato all'immigrazione che è terribile: nei centri dove è possibile effettuare le telefonate si è scelleratamente autorizzata la vendita dell'alcol! In tutti i luoghi in cui si concentrano immigrati per telefonare, si riscontra una situazione drammatica per queste persone e per chi vi abita intorno. Possiamo benissimo prevedere un orario in cui ciò sia ammesso.
Signor Ministro, quando verrà discusso un provvedimento organico sul tema, gli orari e le circostanze potranno anche essere modificati. Facciamo, però, un tentativo: prevediamo, con un emendamento, che - come avviene in tanti Paesi europei - oltre una certa ora, ad esempio dopo le ore 23, non si venda alcol in alcun locale e che chi lo vuol bere se lo compri nei supermercati il pomeriggio o se lo porti dietro!
Un motivo di incidenti, specialmente dei ragazzi, è un'alterazione dovuta all'alcol ed è su tale aspetto che più direttamente si può intervenire. Altro discorso meriterebbe la questione delle droghe leggere.
Spero che nelle discoteche si rifletta su una questione che, a mio avviso, deve essere messa a punto: in tali locali si vendono bibite a scarsa gradazione alcolica che però sono devastanti per i giovani! Sono bibite fresche, come, ad esempio, l'aranciata o il chinotto, nelle quali però è presente una certa dose di alcool. Pertanto, non ci si rende conto dell'alterazione alcolica a cui si va incontro, se non in uno stato di pericolo.
Si tratta di bibite che, a mio avviso, andrebbero vietate, poiché godono di una pubblicità ingannevole: uno pensa di dissetarsi ed invece si ubriaca!Pag. 24
Pertanto concludo: non vedo nulla di tragico se questo articolo aggiuntivo viene accantonato per un quarto d'ora, senza interrompere i lavori dell'Assemblea e si cerca di individuare un testo che ponga un limite orario per la vendita degli alcolici, specialmente per quanto riguarda le discoteche o limitatamente ad alcuni giorni (si può prevedere anche così, può configurarsi anche come un esperimento).
Ma non si può non dire nulla, onorevole Ministro, membri della Commissione, presidente della Commissione e mi rivolgo a lei che, grazie al sistema maggioritario, è stato eletto in un quartiere dove migliaia di giovani la sera, per andare in discoteca, devono recarsi a Tivoli o a Fregene, affrontando chilometri di strada, se non addirittura ad Avezzano.
Quindi, chiedo una pausa di riflessione per prevedere un orario...
PRESIDENTE. La invito a concludere.
TEODORO BUONTEMPO. ...oltre il quale non si possano vendere alcoolici.
PRESIDENTE. Deve concludere.
TEODORO BUONTEMPO. Ho concluso: pertanto mi auguro che si rifletta su un tema così importante.
PRESIDENTE. Chiedo quale sia il parere del relatore sulla proposta di accantonamento formulata dal deputato Buontempo.
MICHELE POMPEO META, Relatore. Signor Presidente, la Commissione esprime orientamento contrario.
CESARE CAMPA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CESARE CAMPA. Signor Presidente, intervengo perché il signor Ministro, in maniera puntuale, ha riaperto il dibattito sull'articolo aggiuntivo in esame.
Concordo con quanto afferma il Governo: il Governo, con intelligenza, afferma che è un problema che si dovrà risolvere, ma dichiara che verrà fatto nei prossimi giorni. Ma, allora, signor Ministro, non vi è una contraddizione se, con il provvedimento in esame, anticipiamo questo passaggio: non si tratta di vietare la vendita di alcolici o simili, ma di intervenire, prevedendo controlli specifici nei confronti di particolari categorie.
Ci stiamo riferendo a categorie che sono in possesso di un certificato di formazione professionale per la guida di veicoli che trasportano merci pericolose: la norma non si riferisce infatti a tutti i cittadini, ma a coloro che trasportano merci pericolose, che guidano veicoli stradali per i quali è richiesto un determinato tipo di patente, quindi ci rivolgiamo a persone che hanno una responsabilità maggiore rispetto ad altri.
Signor Ministro, lei correttamente afferma che il Governo è d'accordo con questa impostazione, perché è questa la strada che dobbiamo seguire. Le credo, ma, con molta forza, le pongo una domanda: in attesa del vostro «megaprovvedimento» - sul quale credo saremo tutti concordi e, pertanto, mi auguro non vi sarà distinzione tra maggioranza e minoranza - perché non approvare questo articolo aggiuntivo? Con esso non le chiediamo altro che intervenire, durante il periodo transitorio, attribuendo alla polizia stradale la possibilità di effettuare dei controlli nei confronti di specifiche categorie, di conducenti, ad esempio, di veicoli che trasportano merci pericolose e che hanno una maggiore responsabilità rispetto agli altri.
Davvero glielo chiedo con il cuore in mano: se il suo atteggiamento è sincero - io credo che lo sia - deve dire al relatore che dobbiamo approvare questo articolo aggiuntivo, perché anticipa ciò che risulta essere nelle intenzioni del Governo. Anche perché questo anticipo renderebbe la nostra circolazione in qualche maniera più sicura rispetto alla situazione attuale.
Signor Presidente, mi rivolgo a lei che, alle volte, è persona saggia: non ascolti le sirene di quella parte di questa maggioranza che è a favore del permissivismo più completo, dell'anarchia, della confusione!Pag. 25
Siamo in presenza di uno Stato che dice ai propri poliziotti: fate dei controlli. Ma non dovrebbe essere la legge ad imporlo, perché è nella sostanza delle cose!
La strada deve essere sicura per tutti! (Commenti dei deputati del gruppo L'Ulivo).
PRESIDENTE. Per favore!
CESARE CAMPA. Signor Presidente, il Ministro afferma di concordare su tali norme, ma poi dichiara che non verranno votate. Siamo nella schizofrenia più assoluta!
Amico Meta, credo che lei debba rivedere la sua posizione: se non vuole accantonare l'esame di tale proposta emendativa - e forse ha un motivo per non farlo - almeno dia il via libera a questa maggioranza affinché si esprima un voto favorevole su un articolo aggiuntivo che nasce all'interno della maggioranza, che noi abbiamo sposato perché appare di buonsenso, ma nasce al vostro interno! Non contraddite questo grido che proviene dal nostro Paese! (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia).
PRESIDENTE. Sono presenti nelle tribune i rappresentanti dell'Associazione Amici del territorio di Sant'Eufemia d'Aspromonte (provincia di Reggio Calabria), che salutiamo e ringraziamo per essere presenti (Applausi).
Avverto che il gruppo dell'UDC ha esaurito anche i tempi aggiuntivi concessi dalla Presidenza. Per tale ragione, al fine di consentire ai deputati appartenenti a tale gruppo di partecipare alla discussione, consentirò un intervento per ciascun emendamento per non più di un minuto, che inciderà sui tempi previsti per gli interventi a titolo personale.
CARLO GIOVANARDI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CARLO GIOVANARDI. Signor Presidente, nel mese di giugno di quest'anno sono stati settanta i giovani morti nelle stragi del sabato sera. Otto anni fa, con un'altra maggioranza di centrosinistra si discusse del problema - il Presidente del Consiglio D'Alema ci ha provato -, ma il Parlamento non approvò una proposta simile a quella in esame. Tre anni fa, con un Governo di centrodestra ed il Presidente del Consiglio Berlusconi, abbiamo presentato una proposta analoga, ma il Parlamento non l'approvò.
Oggi siamo di fronte all'acuirsi della mortalità e la proposta di divieto di somministrazione degli alcolici dalle due alle sei del mattino trova di nuovo un Parlamento sordo che rimanda la decisione - come fa da otto anni - a provvedimenti che dovranno essere condivisi con le categorie interessate.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
CARLO GIOVANARDI. Mi preoccupano le affermazioni del Ministro Bianchi, perché se pensa che un provvedimento di tale genere potrà essere frutto di un accordo con coloro che della vendita dell'alcol fanno una delle loro maggiori entrate credo che sia un illuso e, pertanto, dovrebbe assumersi le proprie responsabilità!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Barani. Ne ha facoltà.
LUCIO BARANI. Signor Presidente, signor Ministro, ritengo che lei non abbia ben chiaro di cosa stiamo parlando e perciò le cito qualche dato statistico riportato abbondantemente sulla stampa: secondo tali dati solamente il 3 per cento dei patentati italiani è stato controllato con l'etilometro rispetto al 16 per cento della media europea e al 38 per cento dei Paesi più severi. In Francia si effettuano 8 milioni di controlli l'anno, in Spagna 4 milioni, in Italia solo 200 mila su 35 milioni di patentati; ciò significa che vi è una probabilità di controllo ogni 175 anni, come risulta da una piccola formula matematica che, se vuole, può anche consultare.
Sentiamo dire che lei intende prevedere un milione di controlli entro il 2007, maPag. 26non si arriverà neanche a 500 mila; tale cifra è irrisoria e di per sé denuncia il fatto che siamo ben lontani dal numero di controlli effettuati dai Paesi che hanno risolto il problema delle stragi del sabato sera. Verrebbe da chiedere se intendiamo eseguire i controlli sempre con quei quattro poliziotti che circolano per le strade durante le ore notturne! È infatti sufficiente leggere qualunque rapporto del sindacato delle forze dell'ordine per conoscere le condizioni da terzo mondo che si riscontrano nel nostro Paese, lo spreco organizzativo, gli organici ridotti, il livello degli stipendi delle nostre forze di polizia. Del resto, se il senso di insicurezza è aumentato nei cittadini, come si può notare ovunque, ci dovrà pur essere un motivo!
Il problema non è tanto quello di istituire un ennesimo codice etico, ma di vedere quanta parte di quel «tesoretto» di cui state discutendo nel Consiglio dei Ministri è in grado di richiedere per destinarlo all'aumento degli organici e delle dotazioni dei servizi dell'ordine.
Lei ci deve dire, signor Ministro, a quanto ammonta tale cifra, perché, altrimenti, le nozze con i fichi secchi non le fa neanche lei!
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Fabris 12.09, ritirato dai presentatori e fatto proprio dal gruppo dell'UDC, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 403
Votanti 400
Astenuti 3
Maggioranza 201
Hanno votato sì 184
Hanno votato no 216).