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Sull'ordine dei lavori.
MAURO FABRIS. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MAURO FABRIS. Signor Presidente, stamattina abbiamo appreso, leggendo la notizia sui giornali e ascoltandola in televisione, del gravissimo sviluppo concernente la vicenda delle intercettazioni Telecom che coinvolgerebbe, secondo centinaia di dossier emersi, personaggi importanti della vita pubblica: mi riferisco al settore finanziario, giornalistico e, addirittura, a magistrati e politici.
Signor Presidente, in questo paese anche le intercettazioni frutto di indagini giudiziarie sono rese pubbliche con notevoli e pesanti conseguenze sulla vita pubblica, e ciò accade prima che le stesse indagini siano portate a compimento.
Alla luce di tutto ciò e del fatto che stiamo parlando di intercettazioni frutto di iniziative provenienti da gruppi privati, che coinvolgono addirittura la presidenzaPag. 2di Telecom, sarebbe interessante avere dal Governo qualche notizia in più nel momento in cui quest'ultimo verrà a riferire in aula sul tema della riorganizzazione di quel gruppo; inoltre, vorremmo sapere anche qualcosa sulla vicenda che lega l'ex presidente di Telecom a questi fatti così gravi che stanno pian piano emergendo.
Signor Presidente, il Governo deve venire a riferire urgentemente in aula, preferibilmente nelle vesti del Presidente del Consiglio dei ministri piuttosto che del ministro della giustizia; credo, infatti, che il Parlamento debba essere messo al corrente di cosa il Governo intende fare per evitare che queste centinaia di dossier inquinino la vita pubblica del paese. Non solo si sta tentando di modificare equilibri economici e finanziari, ma si deve anche tener conto del concreto rischio di condizionamento della vita politica; tutto ciò, lo ripeto, alla luce di quanto abbiamo vissuto la precedente estate e in tanti altri momenti.
Quindi, invito i colleghi a non sottovalutare la gravità di questa vicenda. Vorremmo sapere chi oggi ha il controllo di questi dossier e chi può veramente impedire che siano resi di pubblico dominio.
Signor Presidente, le segnalo che la Presidenza della Camera su altre vicende ricordate in quest'aula - da ultimo, dall'onorevole Fitto - si era impegnata ad intervenire nelle sedi competenti affinché fosse impedito, ad esempio, l'uso distorto di intercettazioni che riguardano i parlamentari. Allora sarà bene, prima che i buoi scappino, che in quest'aula si prenda coscienza della gravità della cosa: non voglio usare parole pesanti o disegnare scenari più foschi di quelli che già ci appaiono ma, francamente, il rischio c'è, signor Presidente.
Credo che la Presidenza della Camera debba intervenire immediatamente presso il Governo affinché venga in quest'aula a dare rassicurazioni al Parlamento circa la sua intenzione di intervenire per evitare che nelle prossime ore, nelle prossime giornate, nei prossimi mesi questo materiale, frutto di attività assolutamente illegale, possa essere utilizzato per fini volti a sovvertire il corretto rapporto nel campo dei rapporti finanziari e del dibattito politico.
Quindi, signor Presidente, invito a non sottovalutare questa vicenda e chiedo che su questo punto si proceda rapidamente con l'incardinamento di tutti quei provvedimenti che riguardano le questioni delle intercettazioni. Sussiste una proposta di legge, presentata dal nostro gruppo, che riguarda l'istituzione di un'agenzia unica nazionale per le intercettazioni, che avrebbe impedito, ad esempio, che un privato - in questo caso il gruppo Telecom, già presieduto dal dottor Tronchetti Provera - potesse agire per finalità non chiare, visto che, ripeto, i giornali dicono che ci sono state anche delle direttive di quella presidenza perché tali intercettazioni venissero fatte. Se ci fosse stata l'agenzia unica, che il nostro gruppo ha proposto di istituire, con un'iniziativa legislativa di cui chiediamo l'immediato avvio dell'esame in sede di Commissione, tutto ciò si sarebbe evitato.
Signor Presidente, volevo sottolineare la gravità della questione e, siccome dopo versiamo tante lacrime, sarebbe bene che in questo momento, prima che l'incendio divampi ulteriormente, ci fosse un intervento forte da parte del Parlamento nei confronti del Governo perché venga a riferire (Applausi dei deputati dei gruppi dei Popolari-Udeur e de La Rosa nel Pugno).
TEODORO BUONTEMPO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
TEODORO BUONTEMPO. Signor Presidente, intanto credo che la seduta non possa iniziare se sul banco del Governo non c'è un suo rappresentante: non basta che passeggi per il Transatlantico, anche perché si tratta di un provvedimento sul quale il Governo deve anche riferire. Quindi, penso che la seduta non si possa proprio aprire.
L'altra questione l'ho sollevata ieri. Mi fa piacere che l'onorevole Fabris, un esponente della maggioranza, abbia chiesto che il Governo venga in aula a darci delle comunicazioni,Pag. 3se non a riferire, perché la vicenda della Telecom e di questa centrale di intercettazioni rischia di inquinare pesantemente, più di quanto non abbia fatto fino adesso, la vita sociale, politica, finanziaria ed economica del nostro paese. Non è una questione privata della Telecom perché si tratta di intercettazioni che, per quanto è dato di sapere da notizie di stampa, sono state utilizzate in molte operazioni finanziarie del nostro paese. Quindi, il Governo ha il dovere di venire in aula per parlare al paese, per rassicurarlo, se necessario, e per evidenziare la gravità delle cose. Noi abbiamo già avuto pagine oscure dove vicende di deviazioni di Servizi segreti e di utilizzo improprio di mezzi di garanzia hanno inquinato pesantemente la vita del paese. Quindi, rinnovo la richiesta già fatta ieri mattina - era presente in aula il Presidente Bertinotti - che al più presto il Governo venga a riferire in aula.
PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Buontempo. Sul tema sicuramente rilevante posto dall'onorevole Fabris e ribadito anche dall'onorevole Buontempo avremo ovviamente cura di riferire al Presidente della Camera perché lo stesso possa attivarsi nel migliore dei modi ed affrontare la questione nei confronti del Governo, ma anche soprattutto all'interno della Conferenza dei presidenti di gruppo. Per ciò che attiene all'ordine dei lavori, onorevole Buontempo, la seduta della Camera può evidentemente aprirsi senza la presenza del Governo, altrimenti vorrebbe dire che questo Parlamento si può riunire solamente se c'è il Governo.
TEODORO BUONTEMPO. È il Governo che deve rispondere!
PRESIDENTE. Certamente in questo caso la presenza di un rappresentante del Governo è necessaria; per questo ritengo opportuno sospendere la seduta per 20 minuti - so che su questo vi sarebbe stata anche una richiesta del relatore della Commissione - in attesa che la XIV Commissione possa terminare i suoi lavori e che il Governo possa presentarsi in aula.
Sospendo, quindi, la seduta, che riprenderà alle 10,05.
La seduta, sospesa alle 9,45, è ripresa alle 10,05.