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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Misure per contrastare il fenomeno dell'abuso di alcool tra le giovani generazioni - n. 3-00346)
PRESIDENTE. L'onorevole Capotosti ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00346 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 12) per un minuto.
GINO CAPOTOSTI. Signor Presidente, signor ministro, onorevoli colleghi e colleghe, un'indagine del 2006 condotta dalla Doxa rivela la presenza consistente dell'alcool nelle abitudini degli italiani; in particolare, il consumo di alcool tra i giovani ed i giovanissimi sta diventando un fenomeno sempre più preoccupante, dato il forte incremento di episodi di vandalismo legati all'abuso di tali sostanze. Dai dati emersi dall'indagine Doxa, risulta che il consumo di alcol è notevolmente aumentato tra le giovani generazioni, toccando picchi sorprendenti tra i quattordicenni di ambo i sessi; è possibile, infatti, stimare in 300 mila maschi e oltre 160 mila femmine, di età compresa tra i quattordici ed i diciassette anni, il numero dei giovani maggiormente a rischio in quanto bevitori di amari e liquori, bevande queste, come è noto, a più alta gradazione.
L'aumento del numero di coloro che abusano di alcool è testimoniato dall'elevata frequenza di problemi alcol-correlati; il fenomeno poi risulta sempre più sganciato dal modello culturale 'mediterraneo', caratterizzato da consumi moderati e strettamente legati ai pasti.
Peraltro, il modello del consumatore di alcol viene sempre più spesso «passato» in televisione quale un modello vincente...
PRESIDENTE. Onorevole...
GINO CAPOTOSTI. Un minuto solo, Presidente. Ho terminato...
PRESIDENTE. Un minuto era tutto il tempo di cui lei disponeva, onorevole!
GINO CAPOTOSTI. Pare, insomma, potersi affermare un gap informativo notevole in tema di consumo di alcol e sui consequenziali effetti nefasti particolarmente riguardo alle giovani generazioni.
Ciò premesso, si chiede all'onorevole ministro quali provvedimenti intenda porre in essere al fine di contrastare il fenomeno dell'abuso di alcool tra le giovani generazioni ed al fine di prevenire spiacevoli episodi che sempre più frequentemente sono ad esso collegati.
PRESIDENTE. Il ministro della solidarietà sociale, Paolo Ferrero, ha facoltà di rispondere.
PAOLO FERRERO, Ministro della solidarietà sociale. Grazie, Presidente; ringrazio anche l'onorevole Capotosti per l'interrogazione che solleva un problema molto significativo. Concordo con gli elementi che si segnalano nell'interrogazione, compresa l'ultima notazione sul fatto che vi sia una pubblicità delle sostanze alcoliche che tende ad accreditare il consumatore delle stesse come il vincente nella vita.
Di fronte a questo, invece, abbiamo un fenomeno che ha riverberi molto pesanti sulla salute delle persone. Il Ministero della solidarietà sociale sta operando su diversi fronti: in primo luogo, stiamo predisponendo un piano con il ministro dell'istruzione per diffondere l'informazione in tutte le scuole, riferito sia agli allievi sia alle famiglie, relativo al complesso problema dell'uso delle sostanze, da quelle illegali - che normalmente vengono chiamate droghe -, a quelle legali, come è il caso dell'alcol, che però danno luogo a dipendenza. Così pure intendiamo intervenire sul doping e sul gioco d'azzardo che sono altri fenomeni che creano dipendenza.
In secondo luogo, stiamo disponendo un programma con le regioni per attuare un progetto di circa 2,5 milioni di euro, riferito in particolare al cosiddetto mondo della notte, vale a dire con riferimento ai comportamenti a rischio che si determinano nel campo delle discoteche o dei grandi eventi cui partecipano i giovani. In questo quadro stiamo lavorando per potenziare le unità di strada e i servizi di prossimità. Sarebbe nostra intenzione arrivare ad una situazione in cui, a fronte di gravi eventi, siano presenti sempre degli operatori sociali in grado di intervenire sul versante sia dell'informazione sia della prevenzione.
Questi ultimi sono i fronti su cui stiamo lavorando nell'immediato. Inoltre, abbiamo oggi concluso la determinazione della consulta dell'alcol. Questo organismo era scaduto e lo abbiamo ripristinato; ricomincerà a lavorare dall'inizio del mese prossimo. Abbiamo chiuso, come ministero, la costruzione complessa della consulta sulle dipendenze e sul complesso delle droghe. Intendiamo muoverci anche sul versante della responsabilità sociale delle imprese; in particolare, per quanto riguarda le imprese di prodotti alcolici, è nostra intenzione proporre che sia evidenziato sulle bottiglie che un abuso delle sostanze alcoliche può dar luogo a fenomeni assolutamente negativi per la salute.
Concludo, facendo un'unica considerazione: abbiamo ereditato purtroppo un clima in cui ogni discussione è stata catturata dal dibattito sulle sostanze legali e su quelle illegali. Penso che sia necessario, invece, porre l'accento sulle sostanze nocive e sui consumi che determinano danni per la salute. Il caso del vino è emblematico: com'è noto, un bicchiere di vino non fa male a nessuno, mentre un abuso della sostanza sì.
Credo che il terreno dell'informazione relativa ai comportamenti e agli stili di vita sia un punto decisivo per affrontare la questione.
PRESIDENTE. L'onorevole Capotosti ha facoltà di replicare, per due minuti.
GINO CAPOTOSTI. Grazie Presidente, mi dichiaro soddisfatto dell'intervento del ministro, anche se credo che sarebbe opportuno che il Governo provvedesse ad un intervento più duro nei confronti dei fenomeni prima trattati. Nello specifico, continuiamo a ritenere - a differenza di altri - un'illiceità penale la mescita di prodotti superalcolici a danno di minori nonché la vendita degli stessi. Per questo motivo insisteremo su questa linea, come è previsto peraltro nella legge finanziaria, e chiediamo che il Governo voglia prendere in considerazione un inasprimento dei controlli sulle condotte illecite legate all'abuso di alcol a danno dei minori.
In particolare, sui minori si potrebbe attivare, oltre che una campagna informativa, un'indagine conoscitiva, per verificare le situazioni di malessere che danno sfogo a comportamenti come quelli di cui abbiamo parlato.
In definitiva, l'alcol potrebbe anche essere visto come una forma di rifugio da parte di questi soggetti o, quanto meno, un modo per alienarsi rispetto ad un malessere. E chi approfitta di queste situazioni deve essere doppiamente punito.
Vale la pena, da parte del Governo, approfondire queste tematiche (Applausi dei deputati del gruppo Popolari-Udeur).
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.