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Per fatto personale (ore 16,25).
FABIO GARAGNANI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FABIO GARAGNANI. Signor Presidente, questa mattina il Presidente Castagnetti aveva promesso di darmi la parola per fatto personale al termine della seduta e, pertanto, vorrei ringraziarla per la sua sensibilità e disponibilità.
Mi riferisco alla lettera ricevuta dal Presidente della Camera in relazione ad una missiva inviata al medesimo dal segretario del sindacato CGIL scuola. Il segretario di tale sindacato, in una lettera inviata al Presidente Bertinotti, chiede di intervenire nei miei confronti, sollevando una serie di accuse per comportamenti assolutamente non riscontrabili nella lettera che ho indirizzato all'inizio dell'anno scolastico a tutti i dirigenti scolastici dell'Emilia-Romagna, nella quale formulavo i miei auguri di buon lavoro (per inciso, faccio parte della Commissione cultura), dichiarando la mia disponibilità nei loro confronti, evidenziando alcuni punti fermi della scuola italiana e la necessità di intervenire per la difesa dell'identità del nostro popolo, della cultura e della tradizione medesima, e ribadendo il «no» ad ogni forma di politicizzazione ed il rispetto della libertà di educazione. Non credo che questi siano atti qualificanti.
Il Presidente Bertinotti ha risposto a questa lettera con un semplice rinvio, dicendo che da parte sua non potevano essere posti in essere atti di nessun tipo, in quanto, al di fuori delle procedure parlamentari, leggo testualmente, «il Presidente della Camera non ha alcuna competenza ad intervenire».
Ritengo che questo atto - che pure ha un valore - sia insufficiente. Credo che la Presidenza della Camera debba agire diversamente, quando riceve da persone esterne, da cittadini di qualunque provenienza e di qualunque matrice sindacale o politica, missive che chiamano in causa, in modo indebito, atti politici compiuti da un parlamentare nell'esercizio delle sue funzioni.
Mi trovavo a Bologna; in Emilia-Romagna sono stato eletto parlamentare di Forza Italia e sono capogruppo in Commissione cultura. All'inizio dell'anno scolastico mi sono sentito in dovere di inviare un augurio di buon lavoro alle scuole, formulando alcune valutazioni che non sono assolutamente offensive.Pag. 65
Ritengo che, in questo caso, il Presidente della Camera (in ciò mi sento non dico leso nei miei diritti, ma in sostanza non sufficientemente tutelato) o la Presidenza della Camera abbiano il dovere di tutelare il parlamentare, chiarendo a coloro che inviano forme di protesta non semplicemente che non è loro competenza intervenire sugli atti esterni del parlamentare, ma che quest'ultimo svolge il suo mandato anche fuori dalla Camera dei deputati (in questo caso particolare) o dal Senato, nel caso si tratti di un senatore. Mi sembra un principio essenziale da ribadire proprio in presenza di una lettera come questa, che non si giustifica assolutamente e rispetto alla quale chiedo alla Presidenza di essere ulteriormente tutelato. Ciò, peraltro, in presenza di reiterate lettere del Presidente Bertinotti che, con motivazioni che non condivido, ha dichiarato inammissibili due miei atti di sindacato ispettivo che riproporrò, perché non sono convinto delle motivazioni addotte.
Concludo, ringraziandola per avermi concesso l'opportunità di esprimere queste mie riflessioni e preoccupazioni. Credo che, da parte della Presidenza, vi debba essere qualcosa di più che non una semplice presa d'atto: la difesa delle prerogative del parlamentare, che non sono privilegi.
Il parlamentare compie il proprio dovere sul territorio, nel quale deve essere giudicato sulla base delle leggi che ha approvato, che ha contribuito a far passare ed anche che non ha approvato affatto, ed ha il diritto di essere difeso da atti che insinuano «vocazioni particolari», estranee al mandato ricevuto dall'elettorato. La ringrazio, signor Presidente.
PRESIDENTE. Onorevole Garagnani, come lei ha avuto modo di ricordare nel corso del suo intervento, la questione da lei richiamata è stata oggetto di esame da parte del Presidente della Camera, che le ha trasmesso copia della sua risposta alla lettera inviatagli dal segretario generale della Federazione dei lavoratori della conoscenza della CGIL.
Comprenderà, però, che il contenuto della lettera inviata dal Presidente al menzionato dirigente sindacale non può essere oggetto di discussione in quest'aula. Mi riservo, tuttavia, di riferire al Presidente della Camera le sue osservazioni.
FABIO GARAGNANI. Grazie!