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Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 300 del 2006: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative (A.C. 2114).
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto finale.
MAURIZIO RONCONI (UDC). Nel ribadire il giudizio critico sul provvedimento d'urgenza in esame, il quale appare connotato da disposizioni eterogenee che in taluni casi incidono su fonti normative di rango non legislativo e presentano profili di illegittimità, dichiara il voto contrario del suo gruppo sul relativo disegno di legge di conversione.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Pur manifestando apprezzamento per talune modifiche apportate al testo originario del provvedimento d'urgenza in esame, ribadisce il carattere eterogeneo delle disposizioni da esso recate, che non appaiono ispirate ad una corretta tecnica legislativa. Dichiara, pertanto, il voto contrario del suo gruppo.
FRANCESCO ADENTI (Pop-Udeur). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, sottolineando l'imparzialità che ha connotato le determinazioni assunte dal Presidente della Camera in merito al vaglio di ammissibilità delle proposte emendative presentate: al riguardo, auspica peraltro che si proceda ad un'armonizzazione dei regolamenti dei due rami del Parlamento.
ANGELO PIAZZA (RosanelPugno). Pur dichiarando il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, lamenta il ricorso alla decretazione d'urgenza per prorogare termini previsti da disposizioni legislative ed auspica un maggior raccordo tra Governo e Parlamento per scongiurare il rischio di ingenerare incertezza nei cittadini.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Sottolinea che l'attuazione della disposizione recata dal comma 3 dell'articolo 3 del decreto-legge non determinerà una riduzione di oneri a carico di Stato e comuni, come sostenuto dal Governo, bensì benefici in favore di talune società cooperative contigue a forze politiche della sinistra, in danno di piccoli proprietari che, ingiustamente espropriati, hanno affrontato lunghi e onerosi procedimenti giudiziari, che si avviano ormai alla giusta e definitiva conclusione.
Pag. VIMARCO BOATO (Verdi). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione di un provvedimento d'urgenza significativamente migliorato nel corso dell'iter parlamentare, pur rilevando che sono state dichiarate inammissibili proposte emendative che avrebbero contribuito ad un suo ulteriore miglioramento. Sottolinea tuttavia l'inopportunità di ricorrere reiteratamente alla decretazione d'urgenza per prorogare termini previsti da disposizioni legislative, mettendo a rischio l'efficacia della legge e la certezza del diritto, nonché il corretto rapporto fra Stato e cittadini.
LUCIO BARANI (DC-PS). Osservato che il ricorso del Governo ad un decreto-legge volto a prorogare termini previsti da disposizioni legislative ne denota l'incapacità di adottare i necessari provvedimenti, lamenta la concessione di ingiustificati benefici in favore del mondo cooperativo; dichiara quindi che il suo gruppo non voterà il disegno di legge di conversione in esame.
ROBERTO COTA (LNP). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione di un provvedimento d'urgenza che denota l'assenza di una chiara linea politica del Governo, come peraltro si evince dall'atteggiamento che l'Esecutivo assume su qualsiasi argomento di interesse generale. Lamenta quindi il fatto che l'ampia declaratoria di inammissibilità abbia precluso alla Camera la possibilità di svolgere un più approfondito dibattito, interrompendo, tra l'altro, il procedimento relativo all'istituzione di nuove province, segnatamente di quella di Monza.
FRANCO RUSSO (RC-SE). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, giudica opportuna la declaratoria di inammissibilità di numerose proposte emendative, alcune delle quali, a suo giudizio, erano state surrettiziamente presentate per tutelare interessi particolari.