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Seguito della discussione delle mozioni Volonté n. 1-00071 (Nuova formulazione), Bertolini n. 1-00073, Fabris n. 1-00075, Maroni n. 1-00077, Villetti n. 1-00078, Bonelli n. 1-00080, Migliore n. 1-00081, Del Bue n. 1-00082, La Russa n. 1-00084 e Franceschini n. 1-00087 in tema di famiglia.
PRESIDENTE. Avverte che le mozioni Bertolini n. 1-00073, Bonelli n. 1-00080 e Migliore n. 1-00081 sono state ritirate dai Pag. XIrispettivi presentatori e che i deputati Bonelli e Migliore hanno sottoscritto la mozione Franceschini n. 1-00087.
Avverte altresì che sono state presentate le risoluzioni Della Vedova n. 6-00014 e Turco n. 6-00015.
ROSY BINDI, Ministro per le politiche per la famiglia. Rilevato che sul tema della famiglia e della convivenza di fatto il Parlamento dovrebbe impegnarsi per costruire percorsi condivisi, sottolinea la necessità di perseguire significative politiche a sostegno della famiglia. Osservato inoltre che le convivenze di fatto sono formazioni sociali richiamate, sia pure indirettamente, dall'articolo 2 della Costituzione, sottolinea che il programma dell'Unione prevede il riconoscimento giuridico di diritti, prerogative e facoltà delle persone che ne fanno parte, indipendentemente dal loro orientamento sessuale. Rileva tuttavia che, tenendo conto del preminente interesse dei diritti dei minori, non sarà consentito alle coppie omosessuali di ottenere l'affido o l'adozione di bambini ovvero di ricorrere a tecniche di fecondazione assistita. Esprime, infine, parere favorevole sulla mozione Franceschini n. 1-00087 e parere contrario sui restanti documenti di indirizzo.
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto.
GIACOMO BEZZI (Misto-Min.ling.). Manifestato un orientamento contrario all'equiparazione delle unioni di fatto alle famiglie fondate sul matrimonio, ritiene peraltro che sulla questione dovrebbe essere avviata un'ampia consultazione con le formazioni rappresentative della società civile.
SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min.ling.). Sottolineato che la famiglia fondata sul matrimonio rappresenta il vero e proprio pilastro della società, ritiene che le convivenze di fatto possano essere adeguatamente tutelate con modifiche alla normativa vigente che, tuttavia, non prevedano la possibilità di adozione per le coppie omosessuali.
MAURO DEL BUE (DC-PS). Giudica incomprensibili le ragioni per le quali il Governo ha espresso parere contrario sulla mozione n. 1-00082, le cui linee ispiratrici si differenziano da quelle dei documenti di indirizzo presentati dagli altri gruppi di opposizione.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
CARLO LEONI
MAURO DEL BUE (DC-PS). Lamentato altresì l'intendimento dell'Esecutivo di promuovere l'adozione di un provvedimento riconducibile alle sole forze politiche della maggioranza, ritiene essenziale che la nuova disciplina della materia rispetti pienamente le libertà personali.
MAURO FABRIS (Pop-Udeur). Ritiene che la materia in esame non possa essere soggetta a vincoli di coalizione o di partito, ma debba essere lasciata ad un'assunzione personale di responsabilità da parte dei parlamentari. Nel preannunziare, quindi, che il suo gruppo esprimerà un orientamento favorevole alla mozione Volonté n. 1-00071 (Nuova formulazione) ed al documento di indirizzo presentato dal gruppo di Forza Italia, osserva che l'opportuno riconoscimento dei diritti individuali non deve tradursi nella creazione di un nuovo soggetto giuridico da tutelare diverso dalla famiglia riconosciuta dalla Costituzione. Auspica, infine, l'approvazione della sua mozione n. 1-00075.
ANGELO BONELLI (Verdi). Manifestato un orientamento favorevole al riconoscimento delle unioni civili, a suo avviso non penalizzante per la famiglia tradizionale, ritiene necessario ed improcrastinabile procedere ad una regolamentazione legislativa della materia; nell'invitare quindi i presentatori a ritirare la mozione Villetti n. 1-00078, alla cui eventuale votazione non prenderebbe parte, dichiara voto favorevole sulla mozione Franceschini n. 1-00087.
KATIA BELLILLO (Com.It). Nel ritenere necessaria la piena attuazione dell'articolo 3 Pag. XIIdella Costituzione attraverso il superamento delle molteplici forme di discriminazione tuttora presenti nel Paese nei confronti delle persone omosessuali, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione Franceschini n. 1-00087, che giudica coerente con il programma elettorale dell'Unione.
ROBERTO VILLETTI (RosanelPugno). Giudicato ipocrita l'atteggiamento di taluni dei parlamentari che manifestano un orientamento contrario alle unioni di fatto, pur ricorrendovi nella vita privata, dichiara con convinzione voto contrario sulle mozioni Volonté n. 1-00071 (Nuova formulazione) e Fabris n. 1-00075; raccomanda, quindi, l'approvazione della sua mozione n. 1-00078 e dichiara voto favorevole sulla mozione Franceschini n. 1-00087, pur non condividendone l'intero contenuto.
MASSIMO DONADI (IdV). Nel ritenere che su materie etiche il Governo ed il Parlamento abbiano il compito di prendere atto delle istanze presenti nella società, riconoscendo e regolamentando i diritti che conseguono alle nuove e diverse forme di rapporti affettivi tra le persone, dichiara voto favorevole sulla mozione Franceschini n. 1-00087 ed invita i presentatori a ritirare la mozione Fabris n. 1-00075.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Osservato che il dibattito in corso sta evidenziando palesi divergenze all'interno della maggioranza, ritiene che un'eventuale disciplina delle unioni civili, oltre a delegittimare l'istituto della famiglia, rischi di determinare il riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali; riterrebbe quindi opportuno, semmai, che il Governo assumesse adeguate e concrete iniziative sul piano dei diritti individuali con provvedimenti legislativi ad hoc, che non comportino un riconoscimento giuridico di diritto pubblico.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Sottolinea la necessità che il Governo attribuisca assoluta priorità all'adozione di iniziative di promozione della famiglia fondata sul matrimonio e della natalità, piuttosto che dare rilievo pubblico alle unioni di fatto, comprese quelle tra persone dello stesso sesso. Reputa infatti inaccettabile l'attribuzione ai conviventi dei medesimi diritti che vengono acquisiti - contestualmente a conseguenti doveri - a seguito del matrimonio, che dà vita alla famiglia oggetto di esplicito riconoscimento nell'articolo 29 della Costituzione. Ritiene, infatti, che l'ordinamento già tuteli i diritti individuali della persona.
GENNARO MIGLIORE (RC-SE). Nel ritenere opportuno il riconoscimento delle unioni civili come valore fondante di una società democratica, osserva che l'opportuna disciplina della pluralità delle varie forme affettive presenti nella nostra società non rischia di delegittimare l'istituto familiare, ma comporta la mera estensione a tutti i cittadini, anche omosessuali, di una serie di diritti. Dichiara quindi che i deputati del suo gruppo non parteciperanno al voto sulla mozione Villetti n. 1-00078 e voteranno contro i documenti di indirizzo da loro non sottoscritti.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Sottolineato che la materia in discussione dovrebbe essere regolata da una legge di iniziativa parlamentare, richiama il dispositivo della sua mozione n. 1-00084, evidenziando la fondamentale differenza tra convivenze omosessuali ed eterosessuali. Pur confermando, inoltre, l'assoluto rispetto dei diritti dell'individuo, indipendentemente dal suo orientamento sessuale, ritiene che non si debba assumere alcuna iniziativa legislativa che comporti l'equiparazione delle unioni di fatto alla famiglia naturale fondata sul matrimonio.
Dichiara infine di voler sottoscrivere la risoluzione Della Vedova n. 6-00014.
SANDRO BONDI (FI). Osservato che la pratica del rinvio di decisioni importanti viene troppo spesso utilizzata dalla maggioranza per evitare laceranti divisioni interne, ritiene che le questioni attinenti alle unioni di fatto debbano essere demandate Pag. XIIIalla discussione parlamentare ed alla libera determinazione dei singoli. Pur dichiarandosi, inoltre, contrario ad equiparare la famiglia alle unioni di fatto, ritiene si debbano comunque disciplinare situazioni rispetto alle quali il vigente ordinamento non dà risposte efficaci e concrete.
MIMMO LUCÀ (Ulivo). Nel dichiarare che il suo gruppo esprimerà voto favorevole sulla mozione Franceschini n. 1-00087 e voto contrario sui restanti documenti di indirizzo presentati, ricorda che la sua parte politica ha chiesto al Governo di presentare con sollecitudine un disegno di legge per il riconoscimento giuridico delle unioni di fatto, in una visione laica dei diritti e delle libertà individuali.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Nel ritenere che l'attività legislativa debba essere volta a garantire le più ampie forme di tutela delle libertà personali, dichiara voto favorevole sulle mozioni Villetti n. 1-00078 e Del Bue n. 1-00082.
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
Avverte altresì che è stata chiesta la votazione per parti separate della mozione Fabris n. 1-00075, nel senso di votare il secondo capoverso del dispositivo distintamente dalle restanti parti.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge la mozione Volontè n. 1-00071 (Nuova formulazione), nonché la mozione Fabris n. 1-00075, ad eccezione del secondo capoverso del dispositivo, che è respinto con successiva votazione; respinge altresì le mozioni Maroni n. 1-00077, Villetti n. 1-00078, Del Bue n. 1-00082 e La Russa n. 1-00084; approva quindi la mozione Franceschini n. 1-00087 e respinge le risoluzioni Della Vedova n. 6-00014 e Turco n. 6-00015.
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN). Rileva che taluni deputati del suo gruppo hanno erroneamente votato a favore della mozione Del Bue n. 1-00082.