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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative per garantire la centralità dell'aeroporto di Malpensa nel quadro delle reti infrastrutturali europee - n. 3-00582)
PRESIDENTE. L'onorevole Gibelli ha facoltà di illustrare l'interrogazione Maroni n. 3-00582 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 12), di cui è cofirmatario.
ANDREA GIBELLI. Signor Presidente, rivolgo una domanda precisa al ministro delle infrastrutture, il quale saprà che l'offerta di acquisto di una quota messa a disposizione dal Tesoro ha creato alcuni entusiasmi (per ora, li ritengo ingiustificati, considerato che, storicamente, i piani industriali di Alitalia sono stati demoliti dall'eccessiva sindacalizzazione di un'azienda che ha sempre guardato agli interessi dei lavoratori, in termini di egoismo centralistico romano, più che alle necessità aziendali).
La domanda è: cosa fare per l'aeroporto di Malpensa, in termini infrastrutturali, per evitare i boatos secondo i quali il piano dei trasporti e del volo proposto dal ministro dovrebbe essere soltanto un modo per fermare il mercato e favorire alcuni aeroporti rispetto ad altri?
La Lega non tollererà assolutamente passi indietro rispetto alla condizione irrinunciabile della centralità dell'aeroporto milanese di Malpensa.
PRESIDENTE. Il ministro delle infrastrutture, Antonio Di Pietro, ha facoltà di rispondere.
ANTONIO DI PIETRO, Ministro delle infrastrutture. Signor Presidente, la domanda di mobilità che proviene da Milano, dalla sua area metropolitana e dall'intera Lombardia ha ricevuto grande attenzione Pag. 55da parte dell'attuale Governo, come può essere testimoniato dai tanti incontri con il presidente della regione e con i presidenti delle province, comprese quelle di Varese, Como e Milano, fortemente interessate alla situazione di Malpensa.
Nel documento sulle «Infrastrutture prioritarie», presentato alla Conferenza unificata Stato-regioni ed al CIPE alla fine dello scorso anno, gli interventi individuati per la Lombardia costituiscono, per quantità, caratteristiche e distribuzione territoriale delle opere, un impegno di particolare rilevanza finanziaria tra quelli previsti nel programma. Non si tratta soltanto di parole vuote: immaginando che volesse l'elenco completo di tutto ciò che abbiamo condiviso con i presidenti delle province di Varese, Como e Milano e della regione Lombardia per rilanciare la struttura di Malpensa, metto a sua disposizione, onorevole Gibelli, il documento di trenta pagine (Commenti del deputato Gibelli)... Se dice di no, vuol dire che non vuole leggerlo. Ne prendo atto, ma sarebbe bene che avesse contezza di tutto ciò che abbiamo previsto, nero su bianco, e con finanziamenti completi, insieme ai presidenti di provincia e di regione.
A questi interventi vanno aggiunte le attività che il Ministero delle infrastrutture sta portando avanti insieme al cosiddetto «tavolo Milano», che pure ha condiviso ciò che sta facendo il ministero. Per l'area metropolitana di Milano vi sono stati immediati interventi, anche in termini finanziari. Sono state previste, quindi, importanti opere di rafforzamento dei collegamenti stradali, autostradali e ferroviari (da ultimo, anche la Arcisate-Stabio). Non posso citare tutti gli interventi, ma la prego, onorevole interrogante, al di là delle polemiche politiche, di prendere conoscenza di tutti gli interventi e i finanziamenti che abbiamo posto in essere, di cui ancora ieri abbiamo discusso.
Voglio soltanto evidenziare che, per quanto riguarda gli interventi concernenti la struttura aeroportuale vera e propria, l'aeroporto di Malpensa è dotato di un piano regolatore al quale intendiamo attenerci. Attualmente, sono in fase di completamento opere riguardanti, in particolare, le aree di manovra, il terminal 1 e la zona merci. In altre parole, stiamo eseguendo lavori proprio perché riteniamo che Malpensa sia fondamentale per lo sviluppo infrastrutturale ed intermodale del paese.
Com'è noto, le politiche europee pongono l'area di Malpensa al centro di un sistema complesso di reti infrastrutturali costituenti il TEN-T (Trans-European Network Transport). Noi intendiamo confermare la nostra posizione, la posizione del Governo italiano, in linea con quanto è già stato fatto finora con riferimento alle politiche europee. Malpensa...
PRESIDENTE. La invito a concludere.
ANTONIO DI PIETRO, Ministro delle infrastrutture. ... merita, quindi, il rispetto che l'interrogante chiede. Entro il 2015, si prevedono circa trenta milioni di passeggeri l'anno; pertanto, è necessario intervenire ulteriormente.
Per questo, abbiamo previsto una serie di opere che per quella data ci mette in condizione di programmare, ad oggi, uno sviluppo ulteriore delle infrastrutture.
Sulla base di queste valutazioni, quindi, ma anche e soprattutto sulla base di quanto sarà espresso dalle istituzioni territoriali, che dobbiamo e vogliamo sentire, nel momento in cui si farà la pianificazione infrastrutturale di quell'area, saranno individuate le soluzioni migliori.
Il Governo, quindi, intende confermare il ruolo di aeroporto internazionale assegnato a Malpensa (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori).
PRESIDENTE. L'onorevole Gibelli ha facoltà di replicare.
ANDREA GIBELLI. Signor Presidente, le nostre perplessità, come gruppo della Lega Nord, sono dovute non tanto alle dichiarazioni del ministro Di Pietro oggi - ne prendiamo atto; già in passato ci sono Pag. 56state «passerelle» politiche da parte dei suoi colleghi (addirittura il Presidente del Consiglio, Romano Prodi, al nord, ha fatto una serie di promesse e vedremo se saranno concretizzate sotto il profilo finanziario) - quanto all'incertezza sul fatto che lei si sia confrontato, rispetto alla risposta che ci fornito oggi, con il suo collega, ministro dei trasporti.
Infatti, qualche settimana fa, in ragione di quella diatriba sollevata dal sindaco di Roma, Walter Veltroni, sulla necessità di porre la centralità del paese su Roma Fiumicino o su Milano Malpensa, il suo collega si è soffermato sul fatto che in ogni caso a Malpensa c'era qualche difficoltà dovuta alla nebbia.
Le confermo, da lombardo e da padano - lei vive a Curno - che la nebbia non c'è mai a Malpensa; quindi, la nostra perplessità è che sia ancora vivo - lo voglio sottolineare con forza - un retropensiero che condizionerà le scelte del Governo, in ragione di questa presunta vendita della quota pubblica appartenente al Tesoro.
Mi spiego meglio. Gli investimenti che lei ha previsto e che verificheremo sul campo rischiano di essere solo uno specchietto per le allodole, se poi, nel piano di riforma del settore aereo, fatto dal suo ministro, vi sarà un ridisegno degli aeroporti in maniera politica, favorendo alcuni gruppi industriali che, oggi, si presentano in questa offerta di gara.
Se questo dovesse accadere, mi aspetto da lei, per la sua esperienza ed anche per il modo in cui sta conducendo la sua funzione politica, di avere la stessa severità che avuto in altri settori, perché staremo qui a controllare, perché non può esistere un aeroporto come quello di Malpensa senza infrastrutture, con la possibilità a costo zero, a 4 secondi di volo, a Cameri, nella provincia di Novara, di avere già disposizione la terza pista, al di là di tante chiacchiere di un sindaco, come quello di Roma, che ne fa una questione di bandiera e non una questione di politica industriale (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).