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Si riprende la discussione del disegno di legge di conversione n. 2112 (ore 16,47).
PRESIDENTE. Riprendiamo la discussione del disegno di legge di conversione n. 2112.
Ricordo che nella parte antimeridiana della seduta si sono conclusi gli interventi sul complesso degli emendamenti e che la relatrice e il Governo hanno espresso i pareri sugli emendamenti riferiti agli articoli 1 e 2 del decreto-legge.
Avverto che le Commissioni I (Affari costituzionali) e V (Bilancio) hanno espresso gli ulteriori prescritti pareri (vedi l'allegato A - A.C. 2112 sezioni 1 e 2).
ANTONIO LEONE. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ANTONIO LEONE. Signor Presidente, intervengo per sottoporre all'attenzione sua e dei colleghi una situazione relativa ad un argomento all'ordine del giorno, che rispecchia una questione di metodo più generale.
Sistematicamente, gli argomenti inseriti in calendario su richiesta delle opposizioni (mi riferisco alle «quote» inerenti la potestà dell'opposizione di chiedere l'inserimento nel calendario di determinati temi), secondo una modalità alquanto strana, sono sempre relegati ad un momento successivo rispetto all'esame di qualche provvedimento che notoriamente, rispetto ad altri temi, presenta caratteristiche di urgenza che sono sotto gli occhi di tutti e nella natura delle cose.
Ciò è accaduto anche per quanto attiene un argomento che sta a cuore alle opposizioni: mi riferisco alla discussione delle numerose mozioni previste in calendario in tema di famiglia.
È sotto gli occhi di tutti che, ieri, l'Assemblea ha potuto lavorare soltanto fino alle 18,30 circa, e non si comprendono le ragioni di questa interruzione dei lavori, se non collegandole a quanto sto per chiedere in ordine alle tematiche che stanno a cuore alle opposizioni.
Oggi, sul decreto-legge sottoposto alla nostra attenzione si sono succedute interruzioni e richieste di interventi da parte della stessa maggioranza, al fine di procedere in maniera molto lenta all'esame, da parte dell'Assemblea, delle mozioni in tema di famiglia.
Allora, chiederei alla Presidenza di mutare, in generale, il metodo. Non si può continuare a inserire nel calendario, sottoponendoli all'attenzione dell'Assemblea, gli argomenti richiesti dall'opposizione, relegando la loro trattazione sul finire dei lavori settimanali, dopo tutte le urgenze che stanno a cuore alla maggioranza (per la verità, si tratta di pochi provvedimenti, vista la scarsa capacità di produrre legislazione), per ritrovarci alla fine della settimana (come starebbe per accadere sull'argomento citato in precedenza) a non poter più discutere i temi che stanno a cuore all'opposizione. Ciò infatti sembra stia accadendo per quanto riguarda le mozioni in tema di famiglia.
Capisco che, sul piano regolamentare, non è possibile chiedere un'inversione dell'ordine dei lavori. Tuttavia, sono qui per proporre un'inversione dell'ordine dei lavori per così dire «camuffata», chiedendo il rinvio del seguito dell'esame del disegno di legge di conversione che abbiamo cominciato ad esaminare stamani, per passare automaticamente al seguito dell'esame delle mozioni in tema di famiglia.
Se l'Assemblea si vuole pronunziare su questo aspetto, saremmo grati di passare ad un argomento che sta a cuore all'opposizione, per confrontarci in quest'aula subito, senza attendere la conclusione dei lavori degli altri temi, che stanno a cuore alla maggioranza, ma non molto all'opposizione [Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia e UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro)].
PRESIDENTE. L'onorevole Leone ha formulato una richiesta di rinvio del seguito dell'esame del disegno di legge di conversione n. 2112.
Trattandosi di una richiesta che attiene all'ordine dei lavori e che ha conseguenze sul seguito dell'esame del provvedimento, in base all'articolo 86, comma 7, del regolamento, chiedo alla relatrice di esprimere il suo orientamento sulla proposta di rinvio.
MARIA LEDDI MAIOLA, Relatore. Signor Presidente, se ho ben inteso, la sua richiesta è quella di conoscere dalla sottoscritta se convengo sul rinvio alla giornata di domani del seguito dell'esame del disegno di legge di conversione n. 2112: credo che ciò sia assolutamente possibile.
PRESIDENTE. Acquisito il parere favorevole della relatrice rispetto all'ipotesi prospettata dall'onorevole Leone, darò ora la parola ad un oratore a favore e ad uno contro che ne facciano richiesta.
ROBERTO GIACHETTI. Chiedo di parlare a favore.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ROBERTO GIACHETTI. Signor Presidente, vorrei dire al collega Leone e a tutti i colleghi che spesso la politica è più semplice e lineare di come la si vuole descrivere.
Ci troviamo in una situazione nella quale, effettivamente, è slittata la discussione delle mozioni, ma vorrei ricordare al collega Leone e a tutti i colleghi che, in realtà, questo argomento era all'ordine del giorno già la scorsa settimana. Vorrei spiegare, quindi, che, ritenendo io personalmente e il mio gruppo incomprimibili i diritti dell'opposizione, anche quello di intervenire, in modo cospicuo, all'interno di un dibattito, quando non si fa ostruzionismo, lo slittamento delle mozioni sulla famiglia non è avvenuto perché la maggioranza ha compresso il diritto dell'opposizione, ma perché, legittimamente, l'opposizione ha ritenuto di svolgere una serie di interventi sul precedente decreto-legge, di cui ci siamo occupati fino a questa mattina.
Alla luce del dibattito e comprendendo - lo dico con grande chiarezza - anche la valenza del tema che dobbiamo affrontare, nonché l'urgenza che ci è stata posta sia dall'opposizione, sia dalla maggioranza, per evitare che esso potesse ulteriormente slittare, la maggioranza è disponibile a rinviare l'esame del decreto-legge a domani mattina, proprio per consentire all'assemblea di potersi esprimere.
Riteniamo, infatti, che, proprio quel diritto dell'opposizione - che per la valenza della materia è un diritto di tutto il Parlamento - deve essere esercitato anche in presenza di un dibattito su un decreto-legge, che sappiamo possedere i presupposti di urgenza. In questo momento, pertanto, riteniamo che si possa procedere ad un rinvio di qualche ora dell'esame del provvedimento d'urgenza, proprio per consentire l'esercizio del diritto dell'opposizione, in questo caso, ma di tutto il Parlamento, di esprimersi su un argomento di particolare rilevanza.
Deve essere peraltro chiaro che, se l'esame delle mozioni è slittato di una settimana, non è per responsabilità della maggioranza.
PRESIDENTE. Nessuno chiedendo di parlare contro, la proposta sarà comunque posta in votazione mediante procedimento elettronico senza registrazione di nomi.
Pongo in votazione, mediante procedimento elettronico senza registrazione di nomi, la proposta formulata dall'onorevole Leone di rinviare alla seduta di domani il seguito dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge in materia di obblighi comunitari (A.C. 2112).
(È approvata).