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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Effetti economici a favore dei pensionati italiani a seguito delle nuove disposizioni fiscali previste dalla legge finanziaria 2007 ed ulteriori interventi attuativi - n. 3-00626)
PRESIDENTE. L'onorevole Bellanova ha facoltà di illustrare l'interrogazione Delbono 3-00626 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 6), di cui è cofirmataria.
TERESA BELLANOVA. Signor Presidente, signor Vicepresidente del Consiglio, come è noto, nel nostro paese oltre 9 milioni di persone percepiscono una pensione inferiore ai mille euro al mese.
Molte di queste, soprattutto donne, dopo venti o venticinque anni di lavoro sono sotto la soglia di povertà. I pensionati hanno già riscontrato gli effetti della legge finanziaria sul loro reddito nel mese di Pag. 51gennaio. Chiediamo di conoscere i primi dati a disposizione del Governo su quanti pensionati hanno avuto benefici.
L'andamento dell'economia italiana conferma che l'impulso dato dall'azione di Governo produce effetti positivi. Il nostro paese, alla fine del 2005, aveva un encefalogramma piatto: crescita pari allo 0,0 per cento e, nel Mezzogiorno, addirittura, una crescita inferiore alla media nazionale, con meno 0,2 per cento.
L'Istat, in questi giorni, ci dice che, dopo sette anni, abbiamo una crescita del prodotto interno lordo del 2 per cento ed una ripresa di competitività ed export delle nostre imprese.
Chiediamo se questi primi ed importanti risultati e le maggiori entrate derivanti dalla lotta all'evasione fiscale e al lavoro nero possano accelerare l'obiettivo del Governo di maggiore equità sociale, dando priorità a misure di sostegno del reddito delle donne e degli uomini che hanno i redditi più bassi.
PRESIDENTE. Il Vicepresidente del Consiglio dei ministri, Franceso Rutelli, ha facoltà di rispondere.
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, ringrazio l'onorevole Bellanova, così come il collega Delbono, che è il primo firmatario dell'interrogazione, anche per le argomentazioni che hanno svolto.
Per adesso, poiché gli effetti della revisione dell'imposta sul reddito delle persone fisiche sono operanti a decorrere dal primo gennaio 2007, non si dispone ancora di dati effettivamente misurabili sui vantaggi della tassazione sui redditi da pensione.
Tuttavia, vorrei rispondere agli interroganti con riferimento a due questioni. La prima riguarda le misure di sostegno attraverso la leva fiscale a favore di chi percepisce i redditi più bassi, redditi che si avvicinano alla soglia di povertà, come l'onorevole Bellanova ha ricordato.
È stata realizzata una rimodulazione delle aliquote per assicurare una redistribuzione più equa della pressione fiscale; è stata programmata una destinazione delle maggiori entrate derivanti dalla lotta all'evasione fiscale, con un'ulteriore riduzione della pressione fiscale prioritariamente nei confronti dei contribuenti incapienti, ossia che non hanno reddito, sostanzialmente, o appartenenti a fasce di reddito molto basse (l'impegno, in particolare, è del viceministro Visco sul triennio 2007-2009, con il suo anno di indirizzo per le politiche di gestione tributaria); si prevede un incremento della lotta all'evasione, ossia la tax compliance, un recupero strutturale di base imponibile. Credo che questo andrà direttamente a vantaggio delle persone con un reddito più basso.
Si sottolinea, però, già da adesso, che l'analisi della distribuzione dei contribuenti con reddito prevalente da pensione evidenzia che circa il 95 per cento di questi ha conseguito un vantaggio a seguito delle nuove disposizioni introdotte dalla legge finanziaria per il 2007 e che questo vantaggio ha valori più elevati per i percettori di redditi più bassi.
Vi trasmetto, onorevoli Bellanova e Delbono, la tabella predisposta dalle Finanze, che potrà tornare utile per il vostro lavoro parlamentare e anche per l'informazione dei cittadini e che riprende analiticamente questi dati che fanno riferimento alla vostra interrogazione.
PRESIDENTE. L'onorevole Delbono ha facoltà di replicare.
EMILIO DELBONO. Signor Presidente, accogliamo con favore le notizie che lei ci offre, anche se non abbiamo ancora dati precisi. Le notizie sono, comunque, rassicuranti e segnano un'inversione di tendenza rispetto alle politiche fiscali del Governo di centrodestra.
Si è invertita una tendenza e si è consolidato il principio costituzionale della progressività della tassazione in base al reddito. Per noi è molto importante. Questo vuol dire che chi ha redditi medi o medio-bassi si avvantaggia della nostra politica fiscale, a differenza di quanto accaduto nel passato.
Tuttavia, questo non è ancora sufficiente. Immaginiamo che il Governo, nei Pag. 52prossimi mesi, in accordo con le parti sociali, secondo quanto previsto dal memorandum che lei richiamava, vada esattamente verso alcuni indirizzi precisi. Il primo è la rivalutazione delle pensioni.
Occorre affrontare sicuramente la questione del valore reale delle pensioni rispetto ad un'erosione che tale valore ha subito nel corso di questi mesi, anche a causa di un'inflazione reale tutt'altro che insignificante.
In secondo luogo, bisogna garantire, in futuro, trattamenti pensionistici adeguati, attraverso due strumenti importanti: da una parte, i contributi figurativi, per garantire in futuro, a donne e giovani, la possibilità di ricostruire con i contributi figurativi una pensione adeguata, e, dall'altra, la totalizzazione...
PRESIDENTE. Onorevole Delbono...
EMILIO DELBONO. ... ossia il ricongiungimento di tutto ciò che si è versato.
Certo è molto importante - e concludo, signor Vicepresidente - che la crescita del prodotto interno lordo continui, perché la rivalutazione delle pensioni è legata alla crescita del PIL, che si costruisca un forte sistema di protezione sociale per gli anziani e che siano stanziati fondi per la non autosufficienza e per le politiche sociali. Ciò in modo tale che vi siano servizi gratuiti per gli anziani, al fine di aumentare il livello della qualità della vita nel nostro paese (Applausi dei deputati del gruppo L'Ulivo).