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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative in relazione alle strutture sociali che favoriscono la violenza eversiva - n. 3-00631)
PRESIDENTE. L'onorevole La Russa ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00631 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 11).
IGNAZIO LA RUSSA. Signor Presidente, onorevole Vicepresidente del Consiglio, l'interrogazione che sto illustrando è simile a quella che seguirà, presentata dal gruppo di Forza Italia, e ha avuto, in parte, risposta dall'informativa urgente che questa mattina il ministro dell'interno ha reso in Assemblea.
Allora, forse in una forma un po' irrituale, il Vicepresidente Rutelli mi consentirà di porre la domanda solo su un aspetto che questa mattina non è stato approfondito. Stiamo parlando della vicenda che ha portato all'arresto di quindici accusati di azioni di terrorismo e dell'inchiesta che ha consentito a Ilda Boccassini, pubblico ministero di Milano, di affermare che sono state fermate «persone pericolose che si sentivano in guerra contro lo Stato» e che si è impedito che «compissero azioni violente anche contro obiettivi umani». Stiamo parlando di un'operazione, che, secondo il fondatore del Partito comunista dei lavoratori, Marco Ferrando, è un'operazione ingiustificata, di repressione statale, che può introdurre motivi di tensione nella manifestazione di Vicenza.
Nell'interrogazione abbiamo elencato una serie di questioni. Le chiediamo pertanto come intenda il Governo cercare di prosciugare l'acqua che consente a tanti pesci rossi di nuotare indisturbati. In forma irrituale, la domanda, che è contenuta nell'interrogazione, ma che diventa motivo centrale di questo mio intervento, è: come reagirà il Governo se suoi esponenti o capi di partiti che lo sorreggono andranno, contro il divieto del Governo stesso, a Vicenza a contribuire a far crescere quell'acqua, nella quale i pesci rossi nuotano tranquillamente?
PRESIDENTE. Il Vicepresidente del Consiglio dei ministri, Francesco Rutelli, ha facoltà di rispondere.
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Osservo sommessamente che, seppure non debba prevalere nei dibattiti parlamentari rigorosamente il principio ne bis in idem, è abbastanza Pag. 61singolare che noi teniamo a distanza di poche ore tre interrogazioni sulla stessa identica materia sulla quale in questa stessa aula si è tenuta un'informativa alla presenza, come correttamente ha ricordato anche il collega La Russa, del ministro dell'interno.
Trattandosi di identica materia, ho la difficoltà di non richiamarmi interamente alle considerazioni già svolte ottimamente dal ministro dell'interno, ed inevitabilmente i deputati, come fa l'onorevole La Russa, mi interrogano su un'altra materia. Lui mi ha chiesto qualcosa...
IGNAZIO LA RUSSA. C'era nell'interrogazione!
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Sì, è tra le premesse dell'interrogazione. Tuttavia, io non mi sottraggo assolutamente, anche perché non solo questa, ma anche le due interrogazioni successive, saranno sulla stessa materia, e ad esse darò, spero in modo adeguato, una risposta a nome del Governo.
Sottolineo che noi dobbiamo innanzitutto ringraziare le forze dell'ordine per un'azione preziosa, tanto più importante in quanto è stata condotta con riservatezza nell'arco degli ultimi due anni, e le forze della magistratura, che hanno operato con efficacia e capacità di intervento assolutamente apprezzabili, insieme agli organismi investigativi e di pubblica sicurezza. Voglio sottolineare che in molti casi la questione dei luoghi dove si ritrovino dei presunti terroristi o dei criminali politici - ce ne sono di categorie differenti; attendiamo ovviamente gli sviluppi dell'attività degli organi inquirenti - non può di per sé coinvolgere il luogo dove essi lavorano. Noi conoscevamo, in base alle inchieste, che i terroristi erano impiegati, erano funzionari, erano operai, erano studenti e diciamo che la loro posizione criminale non poteva certamente estendersi, per proprietà transitiva, ai luoghi dove essi si incontravano.
Quindi è chiaro che bisogna tenere tutti insieme - rispondo con grande chiarezza, spero, all'onorevole La Russa - un atteggiamento di grande rigore, intransigenza e fermezza nei confronti di qualunque proposito o tentativo di rinascita di forme di violenza organizzata nel nostro paese. Occorre, ripeto, distinguere attentamente i luoghi nei quali si esercita un punto di vista politico, anche antagonistico, che sia di sinistra o che sia di destra o che sia di qualunque ispirazione...
PRESIDENTE. La invito a concludere, signor Vicepresidente del Consiglio.
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. ... e che dev'essere tutelato in base alla nostra Costituzione, anche quando si esprime in una maniera radicalmente critica nei confronti del potere costituito, rispetto agli atti violenti. Gli atti violenti e la loro preparazione ci devono vedere solidali con le forze dell'ordine e con la magistratura, impegnati tutti come classe politica per stroncarli all'origine in modo inflessibile.
PRESIDENTE. Dovrebbe concludere, signor Vicepresidente del Consiglio, perché il suo tempo è terminato.
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Questo vale anche per manifestazioni di piazza. Confido che non vi sarà alcun disordine, ma se vi fossero le condizioni dovranno essere prevenute anche per il prossimo sabato...
PRESIDENTE. Onorevole Rutelli, sono costretto a ricordarle che il rispetto dei tempi è anche il rispetto dell'Assemblea!
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Ha ragione, Presidente. Dovranno essere, dicevo, prevenute e, nel caso vi fossero, represse con estrema severità.
PRESIDENTE. L'onorevole La Russa ha facoltà di replicare.
IGNAZIO LA RUSSA. Il compianto onorevole Tatarella una volta mi disse: stavolta ti devi preparare per intervenire, Pag. 62perché hai solo cinque minuti di tempo; se avessi mezz'ora non avresti bisogno di prepararti!
La stessa cosa è capitata al Vicepresidente del Consiglio, Rutelli, che non volendo, più che non potendo, rispondere, ha avuto bisogno di più tempo rispetto a quanto previsto (Applausi dei deputati dei gruppi Alleanza Nazionale, Forza Italia e Lega Nord Padania).
La domanda era molto semplice: cosa intende fare il Governo per eliminare il brodo di coltura, l'acqua, come io ho detto, in cui nuotano troppi pesci rossi e, glielo leggo testualmente (lo sapeva già, perché l'interrogazione l'abbiamo presentata ieri), come intenda risolvere, all'interno della propria maggioranza, le imbarazzanti contraddizioni comportamentali di alcuni suoi autorevoli esponenti che non si possono in alcun modo giustificare in uno Stato di diritto.
Ho anche parlato della presenza di sottosegretari, del presidente di un partito che sostiene la maggioranza ad una manifestazione contro il parere del Presidente del Consiglio Prodi che ha detto: non si manifesta contro il Governo se si fa parte del Governo! Di tutto ciò non abbiamo avuto alcuna risposta!
Io la capisco: è qui a «cantare» ed a portare la croce per tutto il Governo, me ne rendo conto, onorevole Rutelli. Faccio il mio dovere di oppositore e faccio vedere a quelle poche decine di migliaia, non so quante sono, di persone che ci seguono in televisione che questo Governo, di fronte a domande semplici non può dare - non è che non lo voglia - alcuna risposta né per spiegare come intenda operare perché sia tolta l'acqua a chi vuole riportare il terrorismo né per spiegare come intenda risolvere al proprio interno quelle contraddizioni che finiscono per essere una, sia pure teorica e non provata, incentivazione ad un clima che, sicuramente, non aiuta la libera e civile convivenza!
Come vede, sapendo bene quello che dovevo dire, ho usato meno del mio tempo (Applausi dei deputati dei gruppi Alleanza Nazionale e Forza Italia)!
PRESIDENTE. Assiste ai nostri lavori una classe della scuola media Ungaretti di Succivo, Caserta: la Presidenza e l'Assemblea la salutano (Applausi).