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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Misure di prevenzione e di contrasto in relazione alle condizioni che favoriscono la ripresa del terrorismo brigatista - n. 3-00632)
PRESIDENTE. L'onorevole Leone ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00632 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 12).
ANTONIO LEONE. Signor Presidente, basta leggere il titolo dell'atto ispettivo in oggetto per comprendere cosa si intende chiedere con questa interrogazione, ma anche con quella che ci ha preceduto. Forse, il superlavoro del Vicepresidente del Consiglio, che deve rispondere da solo a quattordici interrogazioni a risposta immediata, evidentemente lo ho portato a non leggere nemmeno il testo delle interrogazioni.
Non stiamo parlando solo di terrorismo o di ciò che è accaduto, come esposto questa mattina dal ministro Amato. Le abbiamo chiesto cosa pensa lei ed il Governo rispetto a ciò che ha preceduto i fatti, con la riemersione dell'eversione, legata a una serie di atteggiamenti della sinistra, di chi è colluso con i centri sociali, di chi ha portato in televisione - mi riferisco ad Annunziata - Casarini per uno spot pubblicitario: mi riferisco alla questione di Vicenza, ad un suo consigliere regionale della Margherita, veneto, nel momento in cui si sono espressi insieme contro la base militare statunitense.
A questo deve rispondere, signor Vicepresidente del Consiglio, non ad altro!
CESARE CAMPA. Che rispondesse!
PRESIDENTE. Il Vicepresidente del Consiglio dei ministri, Francesco Rutelli, ha facoltà di rispondere.
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FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, ciascuno nell'aula può capire quanto precise siano queste domande, ma anche quanto siano politiche, come quella sollevata dall'onorevole La Russa.
Avendo il ministro dell'interno risposto analiticamente sugli interventi di polizia giudiziaria, sui sequestri, sulle azioni preventive, sullo svolgimento delle indagini, sulle operazioni condotte mirabilmente dalle forze dell'ordine, è evidente che ora ci troviamo di fronte ad una schermaglia politica.
Vorrei sottolineare, in particolare, ai colleghi del gruppo di Forza Italia che sono lieto di rispondere, nel corso di una seduta impegnativa, a tredici interrogazioni; ed è esattamente ciò che nella passata legislatura il precedente Presidente del Consiglio non fece mai, neppure una volta!
ANTONIO LEONE. Lei non è il Presidente del Consiglio!
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Neppure una volta in cinque anni!
ANTONIO LEONE. Lei non è il Presidente del Consiglio!
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Mi faccia parlare, perché adesso è il mio turno, poi lei replicherà, naturalmente.
Sottolineo che io personalmente ero deputato dell'opposizione e molte volte avrei voluto vedere il premier dell'epoca nei cinque anni precedenti. Io gli ho rivolto molte interrogazioni a risposta immediata e non è venuto mai! Io sono venuto quattro volte dall'inizio della legislatura!
ANTONIO LEONE. Lei non è il premier!
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Così ha fatto Prodi e così ha fatto l'altro vicepremier D'Alema e questa è una differenza, per quanto riguarda il rispetto nei confronti del Parlamento, tra il centrosinistra e il centrodestra, se mi è permesso di dirlo, come ha affermato l'onorevole La Russa davanti ai telespettatori che ci stanno seguendo!
ANTONIO GIUSEPPE MARIA VERRO. Ma cosa ha detto?
PRESIDENTE. L'onorevole Leone ha facoltà di replicare.
ANTONIO LEONE. Signor Presidente, il Vicepresidente Rutelli si è avvalso della facoltà di non rispondere, visto che non ha risposto alla mia interrogazione, ma ha sollevato una polemica fuori luogo (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia). Infatti, lei non è il premier. Quindi, se il Presidente del Consiglio non è venuto nel corso della scorsa legislatura, non lo sta facendo neanche l'attuale premier nel corso di questa, a meno che lei non abbia già cacciato Prodi. Evidentemente, la sua è soltanto vis polemica.
Invece, non ha risposto a cosa pensate, lei e la parte pseudomoderata del Governo, delle conseguenze del vostro comportamento - suo e di altri componenti del Governo - nel momento in cui si è strizzato l'occhio ai centri sociali; nel momento in cui si è strizzato l'altro occhio ai consensi ed ai voti da prendere alle elezioni; nel momento in cui si è scatenata la caccia nei confronti dell'ex Presidente del Consiglio (parlo del Presidente Berlusconi), obiettivo dei brigatisti rossi; nel momento in cui la CGIL - sì, la CGIL - all'interno delle fabbriche ha puntato il dito contro il professor Ichino, altro obiettivo dell'eversione terroristica rossa emersa in questi giorni; nel momento in cui lei non ha seguito la linea editoriale di Libero, evidentemente per rispondere a quanto le ho chiesto e comprendere come mai anche lo stesso quotidiano sia nel mirino dell'eversione rossa.
Signor Vicepresidente del Consiglio, vuole dirci cosa pensa di quanto ha fatto il Governo quando alcuni suoi uomini Pag. 64hanno partecipato alle manifestazioni contro il Governo stesso? Per quale motivo Prodi si è dovuto fare avanti e vietare ai propri ministri e sottosegretari di partecipare alla manifestazione contro la base di Vicenza, mentre non ha pensato di vietarlo anche ai segretari di partito (parlo di Giordano e di Diliberto), che siedono al fianco del suo Governo al momento di dare il consenso? Per quale motivo lei non ritiene che tutto questo comportamento non sia una concausa della riemersione dell'eversione? È questo che vi deve far svegliare. Dovete far intendere ai cittadini se pensate che le lacrime di coccodrillo, mostrate all'attenzione dell'opinione pubblica italiana, siano legate solo e soltanto ad interessi elettorali e non al vostro modo di fare politica contro l'eversione e contro i brigatisti rossi (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia - Congratulazioni).