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Sull'ordine dei lavori.
ERMINIO ANGELO QUARTIANI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ERMINIO ANGELO QUARTIANI. Grazie, signor Presidente. Come già aveva avuto modo di evidenziare il collega Giachetti a conclusione dei lavori della mattinata, vorrei fare nuovamente presente un problema. È ovvio che si tratta di un problema oggettivo e indipendente dalla Presidenza: di ciò gliene do atto.
Ci risulta siano ancora in corso le riunioni di Commissione e anche degli uffici di presidenza. Mi rendo conto che da tempo, cioè dall'inizio dell'anno, noi abbiamo messo le Commissioni nelle condizioni di poter lavorare intensamente quasi tutti i giovedì pomeriggio. Anche nella scorsa legislatura e all'inizio di questa, noi abbiamo fatto sempre in modo che si alternassero i lavori di Commissione con i lavori d'aula.
Oggi il lavoro dell'Assemblea era previsto per il pomeriggio, quindi è chiaro che le Commissioni, se sarà necessario, dovranno tener conto - come credo faranno anche nelle prossime settimane - del fatto che il calendario che la Presidenza e la Conferenza dei presidenti di gruppo hanno definito richiede un intenso lavoro d'aula.
Si tratta di calendarizzare adeguatamente e mettere così in condizione i colleghi di alternare il lavoro di Commissione con quello d'aula, anche nella giornata di giovedì. Oggi è il primo giovedì da un mese a questa parte che abbiamo in previsione di lavorare su un provvedimento che richiederà ancora un po' di tempo e attenzione da parte dell'Assemblea.
Vorrei chiederle dunque di operare una verifica presso i presidenti delle Commissioni, per accertarsi che le stesse siano state sconvocate, magari dando il tempo ai colleghi di raggiungere l'aula. Ciò anche nei confronti dei presidenti delle Commissioni bicamerali. Infatti, so che sono state Pag. 53convocate tre Commissioni: rifiuti, antimafia ed anche la Commissione parlamentare per l'infanzia. Si tratterebbe comunque di dare la possibilità ai colleghi di raggiungere dalle altre sedi quella della Camera dei deputati.
Quindi, se lo ritiene opportuno, si potrebbe dare anche un congruo tempo ai colleghi - con una decina di minuti di sospensione - per poter raggiungere l'aula.
PRESIDENTE. Le posso assicurare che gli uffici stanno verificando e, non appena avremo un riscontro, sarà comunicato; l'Assemblea comunque era stata convocata per le 15 ...
Sappiamo che tutte le Commissioni sono sconvocate, ovviamente quelle della Camera. Per quanto riguarda le Commissioni bicamerali, come dice il nome stesso, sono in qualche modo indipendenti dalle nostre iniziative riguardanti il calendario.
ROBERTO GIACHETTI. E da chi dipendono?
FABIO EVANGELISTI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FABIO EVANGELISTI. Grazie, signor Presidente. Lei ha ragione, le Commissioni effettivamente sono state sconvocate.
Io mi sono precipitato, mentre altri stanno arrivando. Le chiedevo per l'appunto un attimo di pazienza perché altri colleghi ci stanno raggiungendo, dal momento che le Commissioni sono state sconvocate. La ringrazio.
ROBERTO GIACHETTI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ROBERTO GIACHETTI. Presidente, le volevo solo porre una domanda. Dal momento che lei ci ha informato che le Commissioni bicamerali non dipendono dalla nostra volontà, atteso tuttavia che non esiste una Presidenza del Parlamento bicamerale, ma esistono la Presidenza della Camera o del Senato e le Commissioni bicamerali si compongono di deputati e senatori, volevo sapere da chi dipende il fatto che una Commissione bicamerale, in relazione ai lavori di una delle Camere, debba interrompere o meno i propri lavori.
PRESIDENTE. Le confesso una relativa ignoranza a tale proposito, ma istituiremo una Commissione per uno studio monografico... In ogni caso, ci stiamo informando.
A questo punto, considerando che sono ormai le ore 15,15 ed assumendo che, grosso modo...
Mi hanno appena avvertito che sono state sconvocate tutte le Commissioni, comprese quelle bicamerali. A questo punto, quindi, credo che potremmo anche riprendere i nostri lavori, come da agenda (Commenti dei deputati del gruppo L'Ulivo)...
ERMINIO ANGELO QUARTIANI. Presidente, è ancora in corso la riunione dell'ufficio di presidenza della X Commissione (Commenti)! Chiedo che questa venga sconvocata prima di procedere alla votazione!
PRESIDENTE. Noi riteniamo che, essendo quella Commissione ufficialmente sconvocata, non si tratti di una riunione formale.
ANTONIO LEONE. C'è la riunione di condominio (Commenti dei deputati del gruppo L'Ulivo)...!
ERMINIO ANGELO QUARTIANI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ERMINIO ANGELO QUARTIANI. Signor Presidente, ribadisco che credo che la Presidenza abbia fatto e stia facendo di tutto per garantire la regolarità dei nostri lavori. In questo caso, mi permetto solamente di rappresentare un problema, sulla Pag. 54base del fatto che il singolo deputato deve essere posto nelle condizioni di esercitare un proprio diritto e, dunque, di poter venire in aula a votare.
Le chiedo, quindi, di effettuare un'ulteriore verifica presso la X Commissione, in modo che si possa successivamente procedere al voto.
ANTONIO LEONE. È ridicolo! È ridicolo (Commenti dei deputati del gruppo L'Ulivo)...!
ANTONELLO FALOMI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ANTONELLO FALOMI. Signor Presidente, voglio soltanto informare lei e l'Assemblea che, in questo momento, la Commissione parlamentare per l'infanzia risulta tuttora convocata, ed un suo componente se ne è andato via di corsa per poter venire in aula! Tale Commissione non è stata ancora sconvocata: quindi, insisto su questo punto, perché, evidentemente...
PRESIDENTE. No, onorevole: che sia un problema, posso riconoscerlo; che sia di difficile soluzione da parte della Presidenza, mi sembra altrettanto «bilateralmente» riconosciuto. Ci informano che tale Commissione è stata davvero sconvocata: pertanto, insisterei...
MARIA FORTUNA INCOSTANTE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARIA FORTUNA INCOSTANTE. Signor Presidente, indipendentemente dagli interessi della maggioranza e dell'opposizione, nonché dal raggiungimento del numero legale (che da qui a poco verificheremo), vorrei rilevare che esiste un problema di principio.
Credo che ogni deputato debba poter venire in Assemblea a votare: quindi, ritengo che la Presidenza dovrebbe essere garante di tale diritto, impartendo disposizioni nette e verificandone l'attuazione. Vorrei ribadirle che le riunioni delle Commissioni bicamerali sono ancora in corso.
ANTONIO LEONE. Di cosa stiamo parlando?
MARIA FORTUNA INCOSTANTE. Come può constatare, alcuni colleghi che fanno parte della Commissione parlamentare per l'infanzia stanno arrivando adesso in aula. Come vede, quindi, non basta effettuare semplicemente una telefonata!
Forse occorrerà, anche in futuro, adottare determinazioni maggiormente cogenti, perché si tratta non di favorire quella o quell'altra parte politica, ma di garantire il diritto di ogni singolo deputato di poter partecipare alle votazioni!
PRESIDENTE. Riferirò le sue osservazioni alla Presidenza, onorevole Incostante.
GIANPIERO D'ALIA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIANPIERO D'ALIA. Signor Presidente, vorrei svolgere due considerazioni. La prima, a mio avviso, è di natura regolamentare. Infatti, nel momento in cui si stabilisce l'orario di ripresa dei lavori dell'Assemblea e si dispone l'automatica ed immediata sconvocazione delle Commissioni, indipendentemente dal fatto che i presidenti delle stesse - per ragioni «comprensibili» - decidano di proseguire lo svolgimento delle sedute, ritengo che, salvo che non si aggiorni la seduta dell'aula ad altra data, essa possa riprendere la propria attività.
Tuttavia, al di là delle questioni di carattere regolamentare, credo anche che vi sia una questione della quale i colleghi di maggioranza dovrebbero farsi carico. Si tratta della «franchezza» dei rapporti parlamentari.
Noi siamo qui - parlo del mio gruppo - perché vorremmo confrontarci sul provvedimento in esame. Ritengo sarebbe francamente Pag. 55eccessivo continuare - lo affermo al di là delle schermaglie parlamentari - questa disputa, e forse sarebbe opportuno assumere determinazioni diverse. Sostengo ciò nel comune interesse, poiché quello in discussione è un tema serio, e non credo meriti questo tipo di considerazione.
PRESIDENTE. Onorevole Borghesi, su cosa intende chiedere la parola?
ANTONIO BORGHESI. Sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ANTONIO BORGHESI. Signor Presidente, la ringrazio della sua pazienza. Voglio informare i colleghi che, verso mezzogiorno, numerose agenzie di stampa hanno battuto la notizia che la polizia giudiziaria della Guardia di finanza di Milano sta notificando l'atto di chiusura delle indagini nei confronti di ottantaquattro persone fisiche e nove persone giuridiche, accusate di vari reati...
PRESIDENTE. Onorevole Borghesi, davvero questo è argomento da affrontare al termine della seduta.
ANTONIO BORGHESI. Signor presidente, la pregherei di farsi interprete presso la Presidenza....
PRESIDENTE. Solo al termine della seduta.
ANTONIO BORGHESI. Siccome ci sono anche colleghi parlamentari implicati in questa indagine, la pregherei di farsi interprete presso la Presidenza perché il Governo...
PRESIDENTE. A fine seduta! Onorevole, la prego di non proseguire.
ENRICO BUEMI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ENRICO BUEMI. Signor Presidente, torno sull'argomento precedente perché devo dire che ritengo assolutamente inaccettabile che vi sia una sottrazione di un potere parlamentare che compete a tutti colleghi, vale a dire quello di partecipare regolarmente ai lavori dell'Assemblea. Ora, le Commissioni spesso sono attanagliate dalla ristrettezza dei tempi, che impongono risposte rapide per quanto riguarda i pareri da rendere alle altre Commissioni e via dicendo. Il più delle volte i pareri si formulano «fuori sacco» verso la fine delle riunioni. Però, nel momento in cui vi è una votazione in aula, è assolutamente indispensabile non solo dire che si è intervenuti sui presidenti delle Commissioni, ma garantire - la Presidenza è tenuta a farlo - che i colleghi che sono in Commissione...
PRESIDENTE. Va bene, abbiamo capito ...
ENRICO BUEMI. ... possano arrivare in aula per votare! Siccome non hanno il dono dell'ubiquità, i colleghi devono poter venire in aula a votare...
PRESIDENTE. Abbiamo capito ...
ENRICO BUEMI. ... prevedendo i tempi necessari, senza strumentalizzazioni dell'aspetto logistico e organizzativo dei nostri lavori.
MAURO DEL BUE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MAURO DEL BUE. Signor Presidente, intervengo soltanto per dire che il non numerosissimo gruppo del Nuovo PSI è presente ed è pronto a votare, ma se la maggioranza...
PRESIDENTE. Non è un intervento sull'ordine dei lavori ...
MAURO DEL BUE. ... non la smette di fare auto-ostruzionismo per dilazionare i tempi anche noi non parteciperemo al voto.
Pag. 56PRESIDENTE. Sta bene. Ora possiamo riprendere i nostri lavori.