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Discussione del disegno di legge S. 1236, di conversione del decreto-legge n. 299 del 2006: Decorrenza del termine di prescrizione per la responsabilità amministrativa (approvato dal Senato) (A.C. 2200).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
CINZIA DATO (Ulivo), Relatore. Rilevato che il decreto-legge n. 299 del 2006 è volto ad abrogare una disposizione contenuta, per mero errore, nella legge finanziaria per il 2007, condivide l'opportunità di impedire l'entrata in vigore di una norma che modificherebbe - determinando deleteri effetti anche per l'erario - la decorrenza del termine di prescrizione del diritto, per la pubblica amministrazione, al risarcimento del danno subito a seguito di un comportamento configurabile in termini di responsabilità amministrativa; auspica, pertanto, la sollecita conversione in legge del provvedimento d'urgenza in discussione.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Auspica anch'egli la sollecita approvazione del disegno di legge di conversione in discussione, giudicando infondate, Pag. IVsotto i profili sistematico, formale e pratico, le obiezioni sollevate in merito all'emanazione di un provvedimento d'urgenza volto ad impedire l'entrata in vigore di una norma di legge prima che quest'ultima produca i suoi effetti.
GIACOMO STUCCHI (LNP). Richiamate le responsabilità imputabili al Governo per l'inserimento, nel testo della legge finanziaria per il 2007, della disposizione di cui il decreto-legge in discussione dispone l'abrogazione, sottolinea l'opportunità di procedere alla rivisitazione della disciplina della sessione di bilancio; nel preannunziare, quindi, l'orientamento favorevole del suo gruppo alla conversione in legge del provvedimento d'urgenza, auspica che il Governo fornisca rassicurazioni circa l'inapplicabilità del principio del favor rei.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Osservato che l'attuazione delle disposizioni contenute nel comma 1343 dell'articolo 1 della legge finanziaria avrebbe determinato l'inopinata anticipazione della decorrenza del termine di prescrizione per responsabilità amministrativa, preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in discussione.
ANTONIO LEONE (FI) Nel rilevare che l'abrogazione - comunque opportuna stante il contenuto inaccettabile di tale norma - del comma 1343 della legge finanziaria priva di credibilità i saldi indicati dall'Esecutivo, preannunzia la presentazione di un emendamento volto ad inserire l'abuso d'ufficio tra i reati per i quali è prevista la confisca dei beni. Sottolinea altresì che l'orientamento del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame dipenderà dai chiarimenti forniti dal Governo sulla responsabilità per l'inserimento nel disegno di legge finanziaria della norma di cui si propone ora l'abrogazione, nonché dall'accoglimento della proposta di modifica presentata dalla sua parte politica.
ROBERTO GIACHETTI (Ulivo). Sottolineata la necessità di modificare le procedure della sessione di bilancio, rileva che il Governo, con il provvedimento d'urgenza in esame, ha posto immediatamente rimedio ad un errore in cui è incorso nella stesura del testo della legge finanziaria per il 2007, osservando che di tale apprezzabile atteggiamento si dovrebbe rendere merito all'Esecutivo.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
CINZIA DATO (Ulivo), Relatore. Ricordato che già il Governo di centrodestra aveva inserito nella legge finanziaria per il 2004 un parziale condono in materia di responsabilità amministrativa, sottolinea che il comma 1343 dell'articolo 1 della legge finanziaria per il 2007 non ha ancora prodotto alcun effetto giuridico ed appare quindi del tutto legittima la procedura seguita per la sua abrogazione.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Rileva che non vi sono ostacoli all'abrogazione di una norma prima della sua entrata in vigore.
PRESIDENTE. In riferimento alla richiesta precedentemente formulata dal deputato Baldelli, precisa che, in considerazione della ristrettezza dei tempi disponibili per la conversione in legge, entro i termini costituzionalmente previsti, del decreto-legge n. 300 del 2006, la Presidenza ritiene che non sussista la possibilità di modificare le determinazioni assunte dalla Conferenza dei presidenti di gruppo circa la calendarizzazione del relativo disegno di legge di conversione.
Rinvia quindi il seguito del dibattito ad altra seduta.