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Sull'ordine dei lavori.
SIMONE BALDELLI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SIMONE BALDELLI. Signor Presidente, intervengo sull'ordine dei lavori, a nome del mio gruppo, perché, come risulta dal calendario vigente, in questa settimana è prevista la discussione sulle linee generali del disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge cosiddetto «mille proroghe».Pag. 2
Al di là di quanto stabilito dalla Conferenza dei presidenti di gruppo - che, evidentemente, signor Presidente, si è riunita in un momento in cui non si poteva ancora prevedere quando sarebbe terminato l'esame presso l'altro ramo del Parlamento -, il provvedimento è stato approvato dal Senato giovedì scorso e, fino a venerdì pomeriggio, ancora non era possibile disporre, presso gli appositi uffici della Camera, del relativo stampato.
Poiché il provvedimento è calendarizzato per l'esame in Assemblea in questa settimana, esattamente per la giornata di domani, bisogna considerare che il Senato ha apportato al testo modifiche importanti e sostanziali. In particolare, sono state introdotte una delega in materia di sanità, con tutto ciò che comporta, anche in sede di dibattito, la previsione di una delega all'interno di un decreto-legge, sia pure aggiunta in sede di conversione, norme che derogano al patto di stabilità per quanto concerne le nuove assunzioni, ed altre norme ancora (stiamo ancora esaminando il testo) che possono addirittura suscitare dubbi con riferimento al dibattito già svoltosi, in quest'aula, relativamente all'estraneità di materia ed all'inammissibilità di alcune proposte emendative.
Insomma, signor Presidente, ritengo che l'importanza di questo testo e le modifiche apportate dal Senato giustifichino la necessità di un maggiore approfondimento.
Quindi, signor Presidente, a nome del mio gruppo, le chiedo che la discussione sulle linee generali sul disegno di legge di conversione del decreto-legge cosiddetto «mille proroghe» inizi non prima di mercoledì prossimo.
GIACOMO STUCCHI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIACOMO STUCCHI. Signor Presidente, non ripeterò le motivazioni addotte dal collega Baldelli, che ritengo siano condivisibili anche dai colleghi della maggioranza.
Si tratta sostanzialmente di porre tutti nelle condizioni di comprendere il contenuto del testo; pertanto, credo che spostare di qualche ora la discussione sulle linee generali potrebbe essere utile a tutti per il migliore proseguimento dei nostri lavori. Mi associo dunque alla richiesta formulata dal collega Baldelli.
PRESIDENTE. Ricordo che la calendarizzazione del provvedimento in questione era stata prevista nell'ultima riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, che si è svolta il 14 di questo mese, e che il Senato ha approvato il disegno di legge di conversione il giorno successivo.
Ricordo, altresì, che la Conferenza dei capigruppo, in considerazione del fatto che il decreto-legge scade il 26 febbraio, ha ritenuto di calendarizzarne la discussione sulle linee generali nella seduta di domani, al termine delle votazioni, ritenendo che il tempo, per quanto molto ristretto - riconosco che il tempo non è eccessivo -, fosse comunque sufficiente, vista - ripeto - la scadenza ravvicinata del 26 febbraio. In ogni caso, sarà mia cura riferire la richiesta testé formulata al Presidente della Camera.