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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative del Governo in materia di politica dei trasporti e sviluppo dell'intermodalità - n. 3-00655)
PRESIDENTE. L'onorevole Misiti ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00655 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 1).
AURELIO SALVATORE MISITI. Signor Presidente, ringrazio il ministro per aver accolto la richiesta contenuta nella mia interrogazione. Ritengo che la politica dei trasporti incida nell'economia del paese in modo determinante. È noto che la migliore situazione si ha con l'intermodalità del trasporto. A questo proposito, in merito alle quattro modalità previste - mobilità su strada, su ferrovia, per mare e in aria -, tre sono liberalizzate e tutti vi possono operare liberamente. Invece la parte ferroviaria non è liberalizzata, con grave nocumento per quanto riguarda la tariffa del trasporto.
PRESIDENTE. Onorevole Misiti, la prego di concludere.
AURELIO SALVATORE MISITI. Credo che occorra riorganizzare tutto il sistema e aumentarne la sicurezza. Il Governo dovrebbe rispondere e dovrebbe dirci quali provvedimenti urgenti intenda assumere al fine di mettere ordine in questo settore.
PRESIDENTE. Il ministro dei trasporti, Alessandro Bianchi, ha facoltà di rispondere. Ministro, le ricordo che ha tre minuti a disposizione.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Signor Presidente, l'onorevole Misiti chiede esattamente quali provvedimenti il Governo intenda assumere per mettere ordine nel settore dei trasporti, sia di persone che merci, per sviluppare una politica che privilegi l'intermodalità e le modalità che riducono spese degli utenti, inquinamento del territorio, consumo energetico, numero di vittime.
Vorrei dire innanzitutto che, rispetto ai sette punti nei quali si articola l'interrogazione dell'onorevole Misiti, mi trovano pienamente consenziente il primo, il secondo, il terzo, il quarto ed il settimo punto - dirò successivamente qualcosa per il quinto e il sesto punto -, ovvero convengo sul fatto che, per poter diminuire costi, effetti dell'inquinamento ed incidenti da parte del sistema dei trasporti, sia assolutamente necessario sviluppare una politica di trasferimento modale con una direzione precisa: quella che va dalla strada verso la ferrovia o verso il mare.
Premesso questo, devo dire che il Governo e il Ministero dei trasporti, in particolare, sono pienamente impegnati in questa direzione sia con un'iniziativa di carattere complessivo, vale a dire con il piano generale della mobilità - nell'ambito del quale una parte essenziale è rivestita da integrazione modale e trasferimento modale -, sia con interventi specifici, in particolare con il sostegno finanziario al trasferimento delle merci dalla strada al mare attraverso il cosiddetto ecobonus, per il quale, proprio nelle settimane scorse, è stata emanato un provvedimento, già pubblicato in Gazzetta ufficiale, per un importo di circa 240 milioni di euro che serviranno a sostenere le operazioni di trasferimento dalla strada al Pag. 58mare. Faccio presente peraltro che sono già in funzione - chiamiamole così - 150 autostrade del mare, vale a dire percorsi marittimi da un punto all'altro, alternativi a quelli della strada. Aggiungo che, nell'incontro svoltosi ieri - il bilaterale Italia-Spagna -, abbiamo sottoscritto un accordo con il ministero dei trasporti spagnolo per fare in modo che, su tratte comuni (cito per esempio la Civitavecchia-Barcellona), si possa avere una reciprocità di intervento da parte del Governo spagnolo, in modo da elevare ancora di più il sostegno a questi trasferimenti modali.
Per quanto riguarda il quinto punto dell'interrogazione, relativo agli aumenti delle tariffe ferroviarie, devo dire che questi fanno parte di un piano industriale che le Ferrovie dello Stato hanno illustrato in una riunione dell'8 febbraio al Presidente del Consiglio e ai ministri interessati e che deve ancora essere discusso. È già stato fissato un incontro per la prossima settimana e, quindi, non vi è nulla che sia stato deciso - né avrebbe potuto esserlo unilateralmente - da parte delle ferrovie in tema di tariffe...
PRESIDENTE. Signor ministro...
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Concludo, signor Presidente. A piano industriale approvato si tratterà anche la materia delle tariffe.
Infine, per quanto riguarda l'Alitalia, credo che, pur non nascondendo la situazione critica nella quale la compagnia si trova, il percorso che il Governo ha tracciato e che è ora in una fase viva, quella della discussione...
PRESIDENTE. Grazie, ministro.
L'onorevole Misiti ha facoltà di replicare.
AURELIO SALVATORE MISITI. Signor ministro, la ringrazio per le spiegazioni che ha dato e le assicurazioni che ha fornito su quanto esposto nella mia interrogazione. Credo che sia giusta soprattutto l'ultima osservazione. Ritengo che il piano industriale delle ferrovie vada sottoposto ad una profonda revisione, in modo tale che sia aumentata la sicurezza, da una parte, e siano contenuti gli aumenti, dall'altra, soprattutto perché già vi è stato uno aumento molto elevato a gennaio, che ha raggiunto livelli del 15 per cento rispetto alle tariffe precedenti. Quindi, aggiungere a tale 15 per cento un altro 10 per cento di incremento, come prevede il consiglio di amministrazione della holding ferroviaria, credo sia una decisione assolutamente da respingere.
Tuttavia, se non si arriva ad una liberalizzazione ed a una suddivisione di quanto attiene all'infrastruttura ferroviaria rispetto a Trenitalia e finché Trenitalia stessa non andrà sul mercato a gestire i treni, ritengo che le tariffe non potranno che aumentare, in quanto vi è confusione tra infrastrutture e gestione dei viaggiatori e delle merci.