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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative per garantire la gratuità dell'insegnamento della lingua italiana ai cittadini italiani residenti all'estero - n. 3-00706)
PRESIDENTE. L'onorevole Razzi ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00706 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 12), per un minuto.
ANTONIO RAZZI. Signor Presidente, signor ministro, onorevoli colleghi, vorrei preliminarmente osservare che l'insegnamento della lingua e della cultura italiana all'estero esige istituzioni e strutture moderne, all'altezza degli standard europei. Ricordo, altresì, che la problematica relativa al sostegno delle comunità italiane nel mondo non solo era presente nel programma di Governo, ma è espressa chiaramente anche nel primo dei dodici punti con cui il Presidente Prodi ha voluto rilanciare l'operato del suo Esecutivo. Tale valorizzazione, inoltre, non può prescindere dall'insegnamento della lingua italiana ai nostri cittadini residenti all'estero.
Premesso ciò, vorrei sapere quali provvedimenti intenda assumere il Governo al fine di garantire la gratuità dell'insegnamento della lingua italiana e dei relativi materiali didattici per i cittadini italiani residenti all'estero in età di obbligo scolastico, per ottemperare...
PRESIDENTE. Onorevole Razzi, concluda!
ANTONIO RAZZI. ... a quanto previsto dalla Costituzione, dalle normative vigenti in materia di obbligo scolastico ed anche dal programma di Governo.
PRESIDENTE. Il ministro per l'attuazione del programma di Governo, Giulio Santagata, ha facoltà di rispondere.
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Signor Presidente, l'Esecutivo avverte la forte esigenza di perseguire politiche di rilancio dell'immagine, della cultura e del ruolo dell'Italia nel mondo, come è chiaramente evidenziato nel programma di Governo e come è stato ribadito, di recente, dal Presidente Prodi. Il successo di tali politiche presuppone un ruolo importante delle comunità degli italiani all'estero, le quali possono offrire all'Italia un grande patrimonio di esperienze, di cultura e di relazioni umane e professionali.
Ricordo che il testo unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione (decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297) dedica l'intera Parte V alle scuole italiane all'estero, investendo il Ministero degli affari esteri del compito di promuovere ed attuare all'estero iniziative scolastiche, nonché attività di assistenza scolastica a favore dei lavoratori italiani e dei loro congiunti immigrati.
È compito dello stesso ministero, inoltre, istituire corsi integrativi di lingua e cultura generale italiana per i congiunti dei lavoratori italiani che frequentino, nei paesi di immigrazione, le scuole locali Pag. 61corrispondenti alle scuole italiane elementare e media, nonché corsi speciali annuali per la preparazione dei lavoratori italiani e dei loro congiunti agli esami di idoneità e di licenza di scuola italiana elementare e media.
Il citato decreto legislativo prevede che, con provvedimenti adottati di concerto con il ministro della pubblica istruzione, le scuole italiane statali all'estero siano conformate, per il loro ordinamento, alle corrispondenti scuole statali del territorio nazionale. Agli alunni delle scuole italiane funzionanti all'estero, agli iscritti e ai frequentanti le altre istituzioni educative o partecipanti alle altre iniziative scolastiche, i libri di testo sono forniti gratuitamente dal Ministero degli affari esteri. Infatti, la legge n. 448 del 1998 ha modificato il testo unico, estendendo all'intera scuola dell'obbligo la previsione sulla gratuità dei libri di testo.
Ricordo infine che i corsi di lingua e di cultura italiana per i connazionali residenti all'estero sono attualmente più di 30 mila e gli allievi sono nel mondo oltre mezzo milione. La disponibilità di bilancio per l'organizzazione e lo svolgimento di tali corsi è, per l'anno 2007, pari a 29 milioni 500 mila euro.
L'Esecutivo intende dunque proseguire fattivamente nell'azione di valorizzazione della lingua italiana e di rilancio del ruolo delle comunità italiane nel mondo mediante l'investimento di ingenti risorse.
PRESIDENTE. L'onorevole Razzi ha facoltà di replicare.
ANTONIO RAZZI. Signor ministro, mi ritengo soddisfatto della risposta (Applausi polemici di deputati del gruppo Forza Italia), poiché ritengo sia importante garantire che i cittadini residenti all'estero godano di tutti i diritti costituzionali della nostra Repubblica.
Sono convinto che l'impegno del Governo a procedere in questa direzione è chiaro. Ritengo che sia giunto il momento di assicurare un intervento dello Stato in materia di riforma delle istituzioni scolastiche all'estero che si occupano dell'insegnamento della lingua italiana. Inoltre, urge rinnovare il quadro di norme e regole che disciplinano questa materia, creando interventi in rete tra i diversi ministeri che se ne occupano (il Ministero degli affari esteri, quello della pubblica istruzione, quello delle politiche comunitarie e quello del lavoro).
Abbiamo destinato massicci interventi alla promozione del made in Italy, abbiamo destinato molte risorse per la promozione dei nostri prodotti all'estero, ma dobbiamo intervenire con la stessa determinazione per sostenere la promozione della lingua italiana all'estero, se vogliamo esportare meglio e di più.
Se investiamo dieci euro sulle merci, dobbiamo allora investire cento sulle persone che, con la loro semplice presenza, veicolano queste merci. Se non ci sforziamo di fare ciò, rischiamo di rendere inutile l'investimento sull'economia; sono le persone e i cittadini il vero centro di attrazione dell'italianità, non solo i prodotti. Questi ultimi, senza l'umiltà italiana che pervade la società ospitante, non sono nulla, sono solo prodotti effimeri destinati all'attenzione momentanea e stagionale.
Gli italiani all'estero, con la loro vita e la loro testimonianza, costituiscono la garanzia della diffusione del made in Italy. Pertanto, l'insegnamento dell'italiano gratuito e moderno, per i cittadini italiani in età di obbligo scolastico, rappresenta un ottimo investimento. La ringrazio anche a nome di tutti gli italiani all'estero (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori).