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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Interventi a tutela dei livelli minimi essenziali di assistenza in relazione alla sospensione della riabilitazione domiciliare per persone diversamente abili disposta dalla ASL di Avezzano-Sulmona-Castel di Sangro - n. 3-00726)
PRESIDENTE. Il deputato Catone ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00726 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 11).
GIAMPIERO CATONE. Signor Presidente, signor ministro, la direzione generale di una delle aziende sanitarie locali più grandi della regione Abruzzo, quella di Avezzano, Sulmona e Castel di Sangro, ha sospeso improvvisamente con un provvedimento la riabilitazione domiciliare per circa millecinquecento persone diversamente abili. Tale deliberazione, che tra l'altro ha lasciato senza stipendio decine di fisioterapisti, ha prodotto effetti sociali gravissimi. Basti pensare che le persone diversamente abili danneggiate hanno patologie tra le più gravi, tra le quali la paraplegia, l'Alzheimer ed il morbo di Parkinson.
Signor ministro, vorremmo sapere se non ritenga che siano stati compromessi i livelli minimi essenziali di assistenza e se non reputi opportuno intervenire in un settore così nevralgico, facendo riattivare al più presto un servizio pubblico che deve essere garantito soprattutto per evitare lo stato di abbandono delle persone diversamente abili.
PRESIDENTE. Il ministro della salute, Livia Turco, ha facoltà di rispondere.
LIVIA TURCO, Ministro della salute. Signor Presidente, il Ministero della salute, in merito all'interrogazione, ha acquisito i seguenti elementi informativi dalla regione Abruzzo. Presso la ASL di Avezzano-Sulmona l'attività di riabilitazione è organizzata sulla base di due sistemi integrati, quello dei centri ospedalieri, pubblici e privati, e quello dei servizi territoriali.
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Nel territorio della Marsica il sistema dei centri ospedalieri pubblici è incentrato nelle strutture di Tagliacozzo e di Pescina. Il sistema dei servizi territoriali fa capo al servizio di riabilitazione territoriale e, limitatamente alle prestazioni riabilitative erogate nell'ambito di forme complesse multidisciplinari di assistenza domiciliare, al servizio di assistenza domiciliare distrettuale.
Fino al 7 giugno 2006, le prestazioni di assistenza riabilitativa domiciliare non inserite in piani terapeutici complessi e multidisciplinari erano erogate, previa autorizzazione del citato servizio di riabilitazione territoriale, da strutture private provvisoriamente accreditate. Dopo tale data, tale erogazione è stata interrotta ai sensi dell'articolo 6, comma 2, della legge n. 537 del 24 dicembre 1993, concernente gli interventi correttivi di finanza pubblica, che ha introdotto il divieto del rinnovo tacito dei contratti delle pubbliche amministrazioni per la fornitura di beni e servizi. La regione ha precisato che la ASL di Avezzano-Sulmona non ha sospeso le prestazioni di riabilitazione domiciliare erogate da due centri privati. Con nota del 7 giugno 2006, infatti, ha rappresentato lo stato dei rapporti negoziali per l'erogazione di prestazioni di fisioterapia domiciliare, instaurati nel 1993 con i citati centri privati della ex USL di Avezzano, per i quali l'attuale vertice aziendale ha rilevato l'intervenuta cessazione, tra l'altro già prodottasi da tempo in applicazione del citato articolo 6.
Contemporaneamente, però, la direzione sanitaria della ASL ha disposto che l'erogazione delle prestazioni di assistenza riabilitativa domiciliare sia garantita dal servizio di riabilitazione territoriale con l'apporto del personale sanitario in dotazione, il quale è stato integrato, con l'assunzione temporanea, mediante avviso pubblico, di tre fisioterapisti assegnati al presidio ospedaliero di Tagliacozzo. Per l'utenza inserita nell'assistenza domiciliare il servizio è stato assicurato con le risorse al momento disponibili secondo le procedure vigenti.
Attualmente, secondo quanto riferisce la regione, le prestazioni domiciliari di riabilitazione risultano erogate dall'ASL di Avezzano-Sulmona tramite i propri servizi, con priorità per le situazioni di maggiore urgenza, cercando di garantire il più elevato numero di prestazioni possibili e di evitare disagi all'utenza. È stato anche costituito un gruppo di lavoro tecnico coordinato dal direttore sanitario aziendale, al quale è stata affidata la definizione in tempi brevi di protocolli operativi condivisi, finalizzati al miglioramento della qualità e dell'appropriatezza delle prestazioni.
Voglio poi dire che, per quanto riguarda l'attività del Ministero, è stata costituita una commissione salute e disabilità, che sta prevedendo un programma di presa in carico delle persone disabili. Ricordo anche l'impegno profuso nel patto per la salute, che stanzia risorse per finanziare i livelli essenziali di assistenza e, dunque, anche i livelli essenziali di assistenza per le persone disabili.
PRESIDENTE. Il deputato Catone ha facoltà di replicare.
GIAMPIERO CATONE. Grazie, signor ministro, ma io ho sentito solo tante belle parole. Ci auguriamo che il Ministero venga presto nella regione Abruzzo, forse dimenticata, per constatare con i propri occhi che tutto ciò che asserisce la regione non corrisponde al vero. Mille e cinquecento persone sono oggi senza assistenza. L'Italia è la culla del diritto (o almeno dovrebbe esserlo), quindi dovremmo quantomeno avere la garanzia minima essenziale del diritto all'assistenza medica.
Pertanto, signor ministro, prendiamo atto della sua risposta, ma resta una vergogna ciò che si sta verificando in Abruzzo dal mese di giugno, da quando è sospeso ed interrotto questo servizio che garantiva assistenza a mille e cinquecento disabili. Tutto ciò denota una grave irresponsabilità della ASL, ma soprattutto della regione Abruzzo, per un interruzione senza preavviso, senza motivo e senza scuse normative. Questo atteggiamento ha Pag. 66fatto registrare una delle peggiori pagine di politica sociale della regione Abruzzo, dove non passa giorno che non vi siano proteste e malumori.
Signor ministro, i disabili che prima della sospensione usufruivano di questi servizi, per loro vitali, sono stati abbandonati a se stessi, confidando solo ed esclusivamente nelle proprie famiglie, a cui oggi, da questa sede istituzionale, io, a nome anche di tutti gli altri abruzzesi, rivolgo la nostra solidarietà.
Vede, signor ministro, gli abitanti dell'Abruzzo e in particolare quelli della Marsica, luogo dove è maggiormente concentrato questo disservizio, confidavano nella sensibilità del governatore Ottaviano Del Turco, se non altro perché il suddetto signore lì ci è nato e ci ha vissuto. Purtroppo, constatiamo con tristezza che se non si riescono a risolvere i problemi di casa propria, ossia del proprio territorio, non si può pensare di risolvere quelli di un'intera regione! A noi della Democrazia cristiana per le autonomie ci sta a cuore l'Abruzzo e ci dispiace quindi dover constatare...
PRESIDENTE. La prego, deve concludere.
GIAMPIERO CATONE. ...che il Governo non sta facendo nulla e il governatore Ottaviano Del Turco ancor peggio (Applausi dei deputati del gruppo Democrazia Cristiana-Partito Socialista e di deputati del gruppo Alleanza Nazionale)!