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Si riprende la discussione.
PRESIDENTE. Avverte che la V Commissione ha espresso l'ulteriore prescritto parere.
RUGGERO RUGGERI (Ulivo). Rilevato che il provvedimento d'urgenza in esame si pone l'obiettivo di migliorare la trasparenza del mercato, sottolinea la valenza a tal fine dell'articolo 4, stigmatizzando l'atteggiamento di stampo ostruzionistico assunto dall'opposizione, che impedisce un confronto di merito su problemi che interessano il bene comune.
ENZO RAISI (AN). Lamenta l'indisponibilità del Governo ad accettare un aperto confronto con l'opposizione sul merito del provvedimento d'urgenza in esame.
BRUNO TABACCI (UDC). Osserva che il provvedimento d'urgenza in esame pone un serio problema relativamente all'equilibrio tra azione del Governo e ruolo delle Autorità indipendenti.
Pag. VILUIGI LAZZARI (FI). Lamenta la sostanziale blindatura del provvedimento d'urgenza in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Germontani 4.205.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Ritiene si possa passare all'esame dell'emendamento 1.310 della Commissione, del quale raccomanda l'approvazione.
FILIPPO BUBBICO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Lo accetta.
PRESIDENTE. Avverte che i presentatori hanno ritirato l'emendamento D'Agrò 1.27.
LUIGI LAZZARI (FI). Ritira il suo emendamento 1.201 e dichiara voto favorevole sull'emendamento 1.310 della Commissione.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 1.310 della Commissione.
PIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.1, soppressivo del comma 1 dell'articolo 5.
ANTONIO MAZZOCCHI (AN). Osserva che le disposizioni previste dall'articolo 5 del provvedimento d'urgenza in esame, a suo avviso incompatibili con la normativa europea, introducono ingiustificabili vincoli alla libertà d'impresa nel mercato dei servizi assicurativi.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati ANTONIO GIUSEPPE MARIA VERRO (FI), SALVATORE FERRIGNO (FI), ENZO RAISI (AN) e BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI).
ALBERTO FLUVI (Ulivo). Sottolinea che le misure prospettate sono volte a garantire maggiore concorrenza e più adeguate forme di tutela dei consumatori nel mercato dei servizi assicurativi.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati RICCARDO PEDRIZZI (AN) e GIUSEPPE FINI (FI).
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Nel manifestare perplessità sugli identici emendamenti in esame, ritiene che dovrebbero essere meglio chiarite le disposizioni relative alla concorrenza e alla tutela degli utenti dei servizi assicurativi.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato GIORGIO JANNONE (FI).
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Sottolinea che il suo gruppo condivide la finalità dell'articolo 5 del provvedimento d'urgenza, volto a introdurre alcune misure migliorative della concorrenza nel settore assicurativo.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato STEFANO ALLASIA (LNP).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Fratta Pasini 5.1 e Mazzocchi 5.2.
ALBERTO FLUVI (Ulivo). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Sanga 5.300, sottolineando che l'introduzione del mandato plurimo nel settore assicurativo rappresenterà un vantaggio per gli utenti e migliorerà la concorrenza in tale mercato.
ROBERTO COTA (LNP). Dichiara voto contrario sull'emendamento Sanga 5.300.
ANTONIO MAZZOCCHI (AN). Rilevato che le disposizioni di cui all'articolo 5 del provvedimento d'urgenza in realtà penalizzano i consumatori, ne evidenzia i profili di contrasto con la normativa comunitaria in materia assicurativa.
Pag. VIIPIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Ritiene che il regime del plurimandato nel settore dei servizi assicurativi non dovrebbe essere imposto per legge, ricordando che una direttiva europea prevede la possibilità di ricorrere al mandato in via esclusiva.
ENRICO LA LOGGIA (FI) e BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI). Prospettano l'opportunità di accantonare l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 5 del provvedimento d'urgenza in esame.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Manifesta un orientamento contrario alla richiesta di accantonamento testé formulata.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Sanga 5.300.
ANTONIO MAZZOCCHI (AN). Rilevato che il suo emendamento 5.201, del quale raccomanda l'approvazione, è volto a salvaguardare gli interessi dei consumatori, giudica incomprensibili le ragioni del parere contrario espresso dalla Commissione.
PIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Osserva che il suo emendamento 5.12 è volto a rendere trasparenti le provvigioni riconosciute agli agenti delle singole imprese assicurative.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati GIORGIO JANNONE (FI) e GUIDO CROSETTO (FI).
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Illustra le finalità del suo emendamento 5.221, ispirato a criteri di trasparenza e coerenza normativa.
Interviene altresì per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI).
ALBERTO FLUVI (Ulivo). Sottolinea la necessità di dismettere gli atteggiamenti di stampo demagogico sul tema della concorrenza nel mercato.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Esprime perplessità sul merito delle disposizioni previste dagli identici emendamenti in esame.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati ANTONIO GIUSEPPE MARIA VERRO (FI), LUIGI FEDELE (FI) e STEFANO ALLASIA (LNP).
PRESIDENTE. Prende atto che l'emendamento Merloni 5.234 è stato ritirato dal presentatore.
MARILDE PROVERA (RC-SE). Dichiara voto contrario sugli identici emendamenti in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Mazzocchi 5.201, Fratta Pasini 5.212 e D'Agrò 5.221.
ANTONIO MAZZOCCHI (AN). Illustra il contenuto del suo emendamento 5.202.
PIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Rileva che il suo emendamento 5.211 è volto a subordinare l'applicabilità delle misure previste dal comma 1 dell'articolo 5 del decreto-legge alla verifica della loro compatibilità con la normativa comunitaria in materia.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato GIORGIO JANNONE (FI).
STEFANO ALLASIA (LNP). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Mazzocchi 5.202.
Interviene altresì per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato SIMONE BALDELLI (FI).Pag. VIII
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Mazzocchi 5.202 e Fratta Pasini 5.211.
PIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Illustra la finalità del suo emendamento 5.13, rilevando che il mantenimento della stessa classe di merito al possessore di più autoveicoli penalizzerà, con un aumento del premio assicurativo, i proprietari di un solo mezzo di trasporto.
ANTONIO MAZZOCCHI (AN). Ritiene che le disposizioni recate dal comma 2 dell'articolo 5 del decreto-legge in esame, a suo avviso non conformi alla normativa europea, rendono più confusa la disciplina delle polizze assicurative stipulate secondo le formula bonus-malus.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato RICCARDO PEDRIZZI (AN).
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Riterrebbe necessaria una diversa formulazione del comma 2 dell'articolo 5 del decreto-legge in esame.
GIACOMO STUCCHI (LNP). Concorda sulla prospettata ipotesi di riformulazione.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Fratta Pasini 5.13 e Mazzocchi 5.14.
PIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.19.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Fratta Pasini 5.19.
PAOLO AFFRONTI (Pop-Udeur). Chiede al relatore ed al Governo di riconsiderare il parere contrario espresso sul suo emendamento 5.223.
PIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Rileva che il suo emendamento 5.200 è volto ad evitare comportamenti di stampo fraudolento.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Chiede di accantonare l'esame degli identici emendamenti Fratta Pasini 5.200 e Affronti 5.223.
PRESIDENTE. Avverte che, non essendovi obiezioni, deve intendersi accantonato l'esame degli identici emendamenti Fratta Pasini 5.200 e Affronti 5.223 e, conseguentemente, degli identici emendamenti Pedrizzi 5.203 e D'Agrò 5.222.
ANTONIO MAZZOCCHI (AN). Rileva che il suo emendamento 5.28 è volto ad individuare in modo certo la responsabilità, anche concorsuale, che determina il diritto per l'impresa assicurativa di variare la classe di merito.
PIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Osserva che il suo emendamento 5.213 è volto ad evitare che, nelle ipotesi di corresponsabilità di un sinistro, sia penalizzato esclusivamente uno degli automobilisti coinvolti.
STEFANO ALLASIA (LNP). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Fratta Pasini 5.213.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Mazzocchi 5.28 e Fratta Pasini 5.213.
PIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Sottolinea il carattere costruttivo del suo emendamento 5.27, volto ad evitare ingiustificate penalizzazioni per gli automobilisti virtuosi.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Fratta Pasini 5.27 e Raisi 5.216, nonché l'emendamento Borghesi 5.228.
ANTONIO MAZZOCCHI (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 5.34.
Pag. IXPIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Giudica inutile il capoverso 4-quater del comma 2 dell'articolo 5 del provvedimento d'urgenza in esame, di cui auspica la soppressione.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Fratta Pasini 5.33 e Mazzocchi 5.34, nonché l'emendamento Raisi 5.217.
PIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Rileva che il suo emendamento 5.39 è volto ad impedire la retroattività delle disposizioni del decreto-legge concernente il settore dei servizi assicurativi.
ANTONIO MAZZOCCHI (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 5.40, auspicando una riconsiderazione del parere espresso dalla Commissione.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Manifesta un orientamento favorevole agli identici emendamenti in esame, la cui approvazione impedirebbe la rinegoziazione di molti contratti di assicurazione.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Giudica non convincenti le argomentazioni addotte a sostegno degli identici emendamenti in esame.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato LUIGI FEDELE (FI).
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Invita al ritiro degli identici emendamenti in esame, rilevando che il subemendamento 0.5.224.100 della Commissione consentirebbe di soddisfare l'esigenza in essi rappresentata.
PIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Insiste per la votazione del suo emendamento 5.39.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato STEFANO ALLASIA (LNP).
ANTONIO MAZZOCCHI (AN) e LUIGI D'AGRÒ (UDC). Insistono per la votazione dei rispettivi emendamenti 5.40 e 5.41.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Fratta Pasini 5.39, Mazzocchi 5.40 e D'Agrò 5.41, nonché gli identici Saglia 5.204 e D'Agrò 5.229.
PIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Ritira il suo emendamento 5.215.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mazzocchi 5.205.
PAOLO AFFRONTI (Pop-Udeur). Ritira il suo emendamento 5.218.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Mazzocchi 5.206 e Fratta Pasini 5.214 ed approva il subemendamento 0.5.224.100 della Commissione, nonché l'emendamento Affronti 5.224, come subemendato.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Ritira il suo emendamento 5.44, del quale richiama le finalità.
GIANCARLO LAURINI (FI). Rileva che l'emendamento Lionello Cosentino 5.301 è volto a porre rimedio ad un errore tecnico presente nel testo dell'articolo 5: ne auspica pertanto l'approvazione.
ANTONIO MAZZOCCHI (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Lionello Cosentino 5.301.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Lionello Cosentino 5.301.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Propone di accantonare l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 6 del decreto-legge.
GIANCARLO LAURINI (FI). Concorda con la proposta del relatore.
Pag. XPRESIDENTE. Avverte che, non essendovi obiezioni, l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 6 del provvedimento d'urgenza deve intendersi accantonato.
LUIGI LAZZARI (FI). Raccomanda l'approvazione del suo emendamento 7.209.
LUIGI D'AGRÒ (UDC), GIOVANNI SANGA (Ulivo) e TEODORO BUONTEMPO (AN). Dichiarano di voler sottoscrivere l'emendamento Lazzari 7.209.
STEFANO SAGLIA (AN). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Lazzari 7.209 e ritira l'emendamento Urso 7.207.
STEFANO ALLASIA (LNP). A nome dei deputati del suo gruppo, dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Lazzari 7.209.
IDA D'IPPOLITO VITALE (FI). Dichiara anch'ella di voler sottoscrivere l'emendamento Lazzari 7.209.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati ANTONIO PEPE (AN) e ANNA TERESA FORMISANO (UDC), che dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Lazzari 7.209.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Lazzari 7.209.
GUIDO CROSETTO (FI). Invita il relatore ed il Governo a riconsiderare il parere espresso sull'emendamento Lazzari 7.200, di cui richiama le condivisibili finalità.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Prospetta l'opportunità di una riformulazione dell'emendamento Lazzari 7.200: propone pertanto di accantonarne l'esame.
LUIGI LAZZARI (FI). Ritiene ingiustificate talune preoccupazioni espresse dal relatore.
PRESIDENTE. Avverte che, non essendovi obiezioni, l'esame dell'emendamento Lazzari 7.200 deve intendersi accantonato.
Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.