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Discussione del testo unificato delle proposte di legge Realacci ed altri; Crapolicchio ed altri; La Loggia ed altri: Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni (A.C. 15-1752-1964-A) (ore 10,37).
(Repliche dei relatori e del Governo - A.C. 15-A ed abbinate)
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il relatore per la V Commissione, onorevole Vannucci.
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MASSIMO VANNUCCI, Relatore per la V Commissione. Signor Presidente, la mia sarà una breve replica. Registro innanzitutto che il metodo di una legislazione condivisa è stato confermato anche nella discussione odierna. Ciò non può che farci piacere. Ho molto apprezzato gli interventi svolti dagli onorevoli Garavaglia e Lupi, così come tutti gli arricchimenti che sono venuti nel corso del dibattito dal presidente Realacci e dagli altri colleghi, gli onorevoli Acerbo, Picano, Marchi, Pegolo, Misiti, Francescato e Margiotta.
Abbiamo davanti a noi una grande opportunità. Speriamo che il Senato ci segua e comprenda questa volta l'esigenza di porre un'importante norma al centro dell'attenzione del paese. Come abbiamo detto, si tratta di ripensare la corretta distribuzione della popolazione nel territorio italiano. Noi possiamo salvaguardare e difendere le nostre aree interne se riusciremo a riportare i residenti nei piccoli comuni, in modo da creare la massa critica necessaria ad interrompere quel circolo vizioso secondo il quale non si possono garantire servizi perché non c'è popolazione e la popolazione non può vivere in quei comuni se non ha la garanzia dei servizi. Questo equilibrio è l'obiettivo di fondo che noi dobbiamo porci.
Come hanno già detto i colleghi deputati, questa Italia rappresenta la spina dorsale del nostro paese, dalla quale tutti proveniamo, e non deve essere assistita bensì aiutata a sprigionare le proprie potenzialità. Sono state citate molte parti del bel territorio del paese, dunque, permettetemi di citare anche il mio: sono stato il sindaco di Macerata Feltria, un piccolo paese del Montefeltro (un'area nel triangolo Urbino-San Marino-San Leo), che ha grandi potenzialità. Noi possiamo dare un aiuto rendendo la vita dei comuni più agevole, più flessibile, non bloccandoci sulle stesse parametrazioni che vanno da Milano a l'ultimo comune del nostro paese. In questo modo possiamo contribuire alla ripresa del nostro paese: questi comuni sono competitivi.
Ritengo - e confermo con il collega Iannuzzi - che vi siano ancora molti margini di miglioramento di questa legge e intendiamo cogliere tutte le indicazioni che ci verranno da questo dibattito, compresi i temi sui quali la discussione è ancora aperta e che sono stati ripresi dagli onorevoli Acerbo, Garavaglia ed altri, come quello dell'acqua e delle aree interne rispetto ai quali c'è tutta la nostra disponibilità.
Lo abbiamo detto nelle premesse: vogliamo che questa legge, dalla discussione in aula, venga rafforzata anche sulla parte che riguarda le risorse finanziarie. Rispetto a ciò rivolgiamo un appello al Governo per avere un'interlocuzione vera, reale al fine di mettere al centro l'obiettivo di fondo e dare al nostro paese questo importante provvedimento che, come l'onorevole Margiotta ricordava, aspetta da tempo (Applausi).
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il relatore per la VIII Commissione, onorevole Iannuzzi.
TINO IANNUZZI, Relatore per la VIII Commissione. Anche io vorrei ringraziare tutti i colleghi intervenuti nella discussione generale di questa mattina dando una plastica raffigurazione di come intorno a questa proposta legislativa si sia già realizzato - si potrà realizzare - un accordo significativo e di alto profilo fra tutte le forze politiche e i gruppi parlamentari presenti in quest'aula.
Devo anche sottolineare come in quest'opera che abbiamo dinanzi, che potrà condurre ad un ulteriore miglioramento ad integrazione del testo, come preannunciato dal collega Vannucci, sarà necessario anche un raccordo stretto, convergente e fecondo con il Governo nello sforzo comune di identificare tutte le soluzioni possibili, cogliere ed allargare ogni spiraglio possibile, anche nella normativa e nelle procedure vigenti, al fine di pervenire a norme che agevolino, rendendolo più spedito ed efficiente, lo svolgimento dell'attività amministrativa, preservando i servizi pubblici, incentivando le attività economiche produttive e recuperando il patrimonio immobiliare delle piccole comunità.
Noi ci accingiamo alla fase di esame, di discussione e di confronto sugli emendamenti Pag. 32nell'obiettivo di accogliere tutte le proposte che vadano nella direzione di rendere il testo ancora più adeguato rispetto alla crescente domanda che sale nel paese per una prima legge generale sulle piccole comunità, destinata a segnare un punto di svolta, non cancellabile e non superabile nell'intero panorama della legislazione statale e regionale italiana.
In questo senso, riteniamo di dover procedere ad un lavoro estremamente accurato, approfondito ed attento in seno al Comitato dei diciotto per la valutazione di tutte le proposte emendative.
Vorrei soltanto sottolineare - e concludo - che, con questo provvedimento, siamo anche alla vigilia di una tendenza legislativa che possiamo e dobbiamo affermare, dalla Camera dei deputati verso il Senato. Infatti, è in discussione e possiamo approvare entro questo mese la proposta di legge per la tutela e la valorizzazione dei piccoli comuni, che già prevede una prima dotazione finanziaria di 130 milioni di euro. Subito dopo, avremo la possibilità di esaminare in quest'aula un'altra proposta, anch'essa nata in uno spirito bipartisan, con il coinvolgimento di maggioranza e opposizione, che ha già visto la Commissione ambiente approvare e conferire il mandato al relatore per quanto riguarda il recupero e la ristrutturazione dei centri storici.
Si tratta di un'altra proposta che va nella stessa direzione, ossia quella di valorizzare un'Italia che c'è, un'Italia profonda, un'Italia vera, un'Italia di qualità, stanziando un primo blocco di risorse finanziarie di altri cento milioni di euro. Tali proposte vanno nella medesima direzione e rappresentano un banco di prova di alto profilo per il Parlamento, in particolare per la Camera, per segnare questa legislatura con provvedimenti legislativi importanti, destinati a caratterizzare meglio ed in profondità l'ordinamento giuridico italiano.
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il rappresentante del Governo.
ANTONANGELO CASULA, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, onorevoli deputati, desidero esprimere l'apprezzamento del Governo ed mio personale per il dibattito che si è svolto in quest'aula e, soprattutto, per il lavoro preliminare che ha interessato congiuntamente le Commissioni parlamentari deputate alla definizione di questo testo unificato.
Apprezzo, altresì, il metodo utilizzato, perché si registra in Assemblea un concorso bipartisan, come è stato sottolineato, nonché la relazione che questa discussione ha avuto con la società e con il sistema delle autonomie locali, che guarda con molta attenzione a questi temi e a queste problematiche.
Credo sia stato utile ed importante, nel corso del dibattito di questa mattina, soprattutto per quel che concerne gli aspetti di carattere ordinamentale, raccordarsi con il dibattito complessivo che si sta sviluppando relativamente al terzo mandato e alla definizione del codice delle autonomie, cogliendo i riferimenti sui quali concentrare l'attenzione, anche per segnalare la soluzione di alcune problematiche particolari. Mi riferisco, per esempio, alla differenziazione con la quale devono essere affrontate alcune questioni attinenti alle realtà locali.
All'inizio di questi lavori ho affermato di voler intervenire ancora successivamente, nel corso del dibattito su questo provvedimento, a nome del Governo - anche se questa mattina si sta concludendo la discussione sulle linee generali - soprattutto in relazione ad alcuni temi sui quali sia il testo unificato delle proposte di legge, sia coloro che sono intervenuti hanno posto l'accento. Mi riferisco ai temi che riguardano il patrimonio e, quindi, il rapporto con le amministrazioni interessate e ad ulteriori problematiche di carattere finanziario e fiscale che non abbiamo completamente risolto sino a questo momento. Al riguardo, vorrei manifestare ai relatori e ai deputati presenti la disponibilità del Governo ad approfondirli al fine di trovare soluzioni adeguate.
Abbiamo la consapevolezza che riguardo a questo provvedimento c'è una grande attesa nel paese e in Parlamento. Pag. 33Per quel che ci riguarda, siamo impegnati ad accompagnare positivamente questa discussione. Ovviamente, i temi più significativi che attengono al problema delle risorse devono essere affrontati in relazione alle compatibilità delle quali abbiamo avuto occasione di discutere più volte in questa Assemblea (Applausi).
PRESIDENTE. Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.
Saluto gli studenti e i docenti delle quinte classi della scuola elementare Pezzetti di Roma, che stanno assistendo ai nostri lavori dalle tribune (Applausi).
Sospendo la seduta, che riprenderà alle ore 14,30, con il seguito dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge in materia di obblighi comunitari.
La seduta, sospesa alle 13,15, è ripresa alle 14,30.