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Si riprende la discussione.
NICOLA TRANFAGLIA (Com.It). Richiamati i deleteri effetti prodotti dalla riforma degli esami di maturità, auspica una modifica delle disposizioni che regolamentano la composizione delle commissioni esaminatrici, sia nelle scuole pubbliche che paritarie.
SIMONE BALDELLI (FI). Richiamati i positivi effetti derivanti dai provvedimenti legislativi con i quali sono stati riformati, nella scorsa legislatura, il sistema scolastico ed il mercato del lavoro, invita l'Esecutivo a fornire chiarimenti, in particolare, circa le innovazioni che intende promuovere in relazione alla disciplina recata dalla cosiddetta legge Moratti.
TITTI DE SIMONE (RC-SE). Nel preannunziare un orientamento favorevole alla conversione in legge del provvedimento d'urgenza in discussione, sottolinea la necessità di smantellare l'impianto legislativo e culturale sotteso alla riforma scolastica approvata nella scorsa legislatura, proponendo un progetto del tutto alternativo basato sulla rivalutazione dell'istruzione pubblica.
Pag. IXPIETRO MARCAZZAN (UDC). Preannunzia l'orientamento favorevole del suo gruppo alla conversione in legge del provvedimento d'urgenza in discussione, auspicando che i futuri interventi sul sistema scolastico italiano pongano al centro gli interessi degli studenti.
GUGLIELMO ROSITANI (AN). Nell'invitare le forze politiche di maggioranza ad affrontare i temi dell'istruzione con moderazione ed equilibrio, auspica che il Governo chiarisca quanto prima in che modo intende modificare la riforma scolastica varata nella precedente legislatura; preannunzia infine il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione del provvedimento d'urgenza in discussione.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
ALBA SASSO (Ulivo), Relatore. Nel ringraziare i colleghi di maggioranza e opposizione che hanno preannunziato voto favorevole sul provvedimento d'urgenza, che rappresenta un atto dovuto nei confronti dei docenti attualmente impegnati nelle commissioni di esame, osserva che le modalità previste per la sua copertura finanziaria non penalizzano in alcun modo la figura del docente tutor - peraltro, non prevista da alcuna norma giuridica - e che nelle disposizioni in esame non vi è alcun intento punitivo nei confronti delle scuole paritarie o private.
MARIA LETIZIA DE TORRE, Sottosegretario di Stato per l'istruzione. Nel ricordare il carattere circoscritto del provvedimento d'urgenza in esame, assicura che il ministro dell'istruzione non persegue l'obiettivo di cancellare la riforma scolastica approvata nella scorsa legislatura né intende penalizzare in alcun modo le scuole private e paritarie, ma solo quello di porre in essere gli impegni contenuti nel programma elettorale. Condivide peraltro la necessità di un costruttivo dialogo tra le forze politiche sul tema della scuola.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.